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Clauzanna
Claudio Sannoner
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 Re: Lezioni Ad Un Piccolo Emergente Bassista
Le note sul pentagramma sono una pappardella da imparare a memoria. Si imparano con esercizi graduali. Nessuno chiede che vengano imparate in una volta sola ma è una pappardella necessaria che diventa pane quotidiano se si ha la pazienza e una guida per lavorare sempre su esercizi che coinvolgano l'utilizzo delle note e che insegnino ad abbinare le note ai tasti. Tra l'altro lo trovo meno noioso di ragnetti e scale cromatiche varie perchè con i metodi adatti da subito si suonano delle piccole melodie che aiutano l'allievo a non "annoiarsi"
Io uso: plettro e dita
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#26 Mer 10 Feb, 2016 21:36 |
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sardsurfer
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 Re: Lezioni Ad Un Piccolo Emergente Bassista
Clauzanna, l'insegnamento ai bambini è una materia che non conosco, però per la mia esperienza non ho mai associato il solfeggio ad un apprendimento strettamente mnemonico.
Per come funziona la mia testa è stata la comprensione di un linguaggio in forma scritta e delle sue regole.
Io uso: plettro e dita
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Ultima modifica di sardsurfer il Mer 10 Feb, 2016 21:47, modificato 1 volta in totale |
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#27 Mer 10 Feb, 2016 21:47 |
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Clauzanna
Claudio Sannoner
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conoscere la sequenza do-re-mi-fa- sol-la-si, sapere che sul quarto rigo di un pentagramma in chiave di Fa c'è la suddetta nota etc etc. a che procedimento lo associeresti?
Io uso: plettro e dita
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#28 Mer 10 Feb, 2016 21:56 |
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sardsurfer
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 Re: Lezioni Ad Un Piccolo Emergente Bassista
Clauzanna, il punto è che per leggere la musica e solfeggiare non è sufficiente quello, per me.
Io uso: plettro e dita
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#29 Mer 10 Feb, 2016 22:16 |
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Clauzanna
Claudio Sannoner
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 Re: Lezioni Ad Un Piccolo Emergente Bassista
sardsurfer, il punto è che quando si parla di bambini bisogna andare piano, si inizia solfeggiando figure ritmiche semplici su una sola corda in prima posizione (5 note) e da lì si va avanti. Te fai i ragionamenti come se avessimo davanti degli adolescenti. Nessuno ha parlato di solfeggio avanzato. Ma non tergiversare, rimane il fatto che anche quelle 5 note iniziali vanno imparate usando la memoria e spesso un bambino deve ricorrere alla sequenza do-re-mi-fa-sol-la-si (che deve aver imparato a memoria) per sapere che nota c'è dopo e ricordare a memoria dove c'è bisogno di mettere i diesis o bemolle e dove no.
Io uso: plettro e dita
Ultima modifica di Clauzanna il Mer 10 Feb, 2016 22:22, modificato 2 volte in totale |
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#30 Mer 10 Feb, 2016 22:19 |
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beorn
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 Re: Lezioni Ad Un Piccolo Emergente Bassista
Per me se si va da un insegnante è perché si vuole (e si spera di) apprendere musica, non semplicemente come muovere le mani e le dita. Altrimenti basta stare chiusi in camera a suonare sopra la musica che piace, e prima o poi qualcosa salterà fuori. In tanti han fatto così con risultati eccellenti.
Ma la deontologia di un insegnate deve presupporre a mio modo di vedere di voler insegnare pratica e teoria allo stesso tempo. Mi ripeto, chi impara a suonare il pianoforte o qualsiasi altro strumenti classico non lo fa con la giocomusica o con le posizioni imparate a memoria. Che poi non so, ma io personalmente trovavo divertente suonare brani classici e fare solfeggio.
E per rispondere al discorso pappardella, liberi tutti di pensare come si crede, ma ad un certo livello le cose o si sanno o non si sanno. Se ti chiedo di suonare la sesta per ogni accordo di una qualunque progressione, o sai che note suonare e lo fai d'istinto senza nemmeno pensarci, perché semplicemente "lo sai" (come appunto sai che 7x4 fa 28) oppure certo ci "arrivi" col ragionamento, ma intanto il resto del gruppo sta suonando venti battute più avanti
Ma magari queste sono situazioni che si verificano solo per chi fa musica ottocentesca.
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#31 Gio 11 Feb, 2016 00:12 |
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sardsurfer
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 Re: Lezioni Ad Un Piccolo Emergente Bassista
Io non ho fatto alcuna distinzione tra teoria e pratica.
Fate vobis.
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#32 Gio 11 Feb, 2016 02:32 |
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Clauzanna
Claudio Sannoner
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 Re: Lezioni Ad Un Piccolo Emergente Bassista
la deontologia di un insegnate deve presupporre a mio modo di vedere di voler insegnare pratica e teoria allo stesso tempo.
Direi che parlando di bambini la pratica ha bisogno di un'enfasi maggiore rispetto alla teoria. Per quanto mi riguarda quando parlo di saper leggere le note intendo leggerle con lo strumento sottomano e suonarle (quasi) a prima vista. Con i miei piccoli facciamo sempre prima un check generale delle note che l'esercizio ci propone, le identifichiamo sul manico, controlliamo le posizioni e poi si suona. Pian piano che le figure ritmiche si complicano e il numero di note apprese (e quindi il numero di corde su cui si lavora) aumentano il procedimento diventerà un po' più complesso e a volte un po' più lento ma nel giro di una lezione almeno un esercizio viene impostato ed il bello è che posso dare all'allievo anche esercizi che non abbiamo visto insieme perché lui le note le sa leggere e sa come mettere le mani sullo strumento, magari tornerà e non sarà perfetto però ha comunque una certa autonomia che è anche un'enorme gratificazione per lui.
Io non ho fatto alcuna distinzione tra teoria e pratica.
Te piuttosto che dire "scusate, ho detto una cagata" preferisci cambiare argomento. Io capisco che scrivere un'opinione su tutto, dai condensatori carta olio alle basi dell'afro cuban possa portare a degli infortuni ogni tanto però non ci perculare
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#33 Gio 11 Feb, 2016 07:43 |
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sardsurfer
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 Re: Lezioni Ad Un Piccolo Emergente Bassista
Intervento da utente:
E' ovvio che la teoria musicale serve, è ovvio che le scale servano
Clauzanna, se mi rendo conto di sbagliare, come tutti, cispargo il capo di cenere.
Nessun cambio di argomento, ma per quanto possa portare il cammello alla fonte non posso obbligarlo a bere.
Qui si stanno riportando le proprie opinioni, io riporto la mia da studente, tu la tua da insegnante.
Se non ti piace dormirò lo stesso, ma il rispetto deve essere reciproco.
Intervento da mod:
Ora, senza scadere nella maleducazione, che non mi appartiene, se abbiamo altro da dirci lo facciamo in privato che qui siamo OT.
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#34 Gio 11 Feb, 2016 20:09 |
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Clauzanna
Claudio Sannoner
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Come mi è stato detto più volte, non è importante l'interlocutore, ma chi legge. Confido in quello
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#35 Gio 11 Feb, 2016 23:54 |
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Boss
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 Re: Lezioni Ad Un Piccolo Emergente Bassista
Riprendo questo topic da me aperto mesi fa per aggiornare la situazione, consapevole che la conversazione ha preso derive pedagogico-filosofiche, e non era mia intenzione
Nel corso di questi mesi il mio allievo è cresciuto, in tutti i sensi! Devo dire che ha dato davvero buoni risultati, sa leggere sul pentagramma (cose basilari, per carità), ha imparato un bel po' di scale e stiamo continuando ancora con l'impostazione delle mani. Ha suonato brani come Let IT be e 50 special dei Lunapop (quest'ultima perchè gliel'avevano fatta suonare a scuola), ma si è impantanato su due brani, e me ne assumo tutte le responsabilità. Si tratta di Smoke on the water (che però gli piace un sacco) e Warning dei Green Day. Due brani che pensavo potessero fargli interiorizzare le crome. Il ragazzo ha capito cosa sono, ma le suono quasi sempre in maniera davvero altalenante. Abbiamo fatto anche vari esercizi di lettura, e lì va meglio (usando soprattutto il metodo di Hal Leonard che critico ancora in alcuni aspetti ma che per l'approccio alla lettura mi sembra veramente buono). Gli ho detto tante volte di registrarsi per capire come suona e in cosa sbaglia, ma non credo che lo faccia con costanza nè che si renda conto sempre di andare per i fatti suoi rispetto al metronomo (tanto che più di una volta mi è capitato di fermarlo perchè si era "girato", sostanzialmente suonava sul levare anzichè sul battere). Da questo punto di vista ho molti dubbi, non so bene come districare questa matassa e credo che sia oggettivamente un ostacolo grosso, nel senso che non posso certo proporgli a vita brani dove il basso suona semiminime o minime. Voi come agireste? Nei mesi ho notato dei miglioramenti, ma è come se si deconcentrasse o non capisse che va fuori tempo: comincia bene e poi molla, accelera o rallenta, ma la cosa peggiore è che comincia a suonare note ritmicamente diverse tra loro.
C'è da dire che lui non ha assolutamente un background musicale, tanto che sto cominciando io a fargli qualche disco, cercando di trasformare queste mie lezioni anche in Storia del pop-rock, sostanzialmente. Magari tra le ragioni c'è anche una poca abitudine all'ascolto (dietro ha una famiglia che lo segue tantissimo ma che mi pare di intuire non abbia delle forti basi musicali, e ci sta).
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#36 Sab 10 Dic, 2016 13:52 |
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