Ciao a tutti.
Vorrei condividere con voi l'effetto che mi ha fatto l'ultimo acquisto, il SIRE V7 Marcus Miller 5 corde Tobacco Sunburst.
Ho acquistato il basso online da strumentimusicali che, a quanto mi risulta è l'unico che lo vende in Italia, addirittura a qualche spicciolo in meno di Thomann.
Bene, la prima sorpresa è che lo strumento è arrivato in meno di 24 ore. L'imballaggio era quello ordinario, senza particolari accorgimenti di sicurezza ma efficace (almeno, nel mio caso il basso è arrivato integro), con fattura e chiavi a brugola in dotazione.
Non mi soffermo sulla descrizione estetica perché se ne è già parlato; sottolineo solo che il mio ha il corpo in ontano in tre pezzi che si "leggono" facilmente. Il "sunburst" è adottato solo sul piano anteriore del corpo, mentre il piano posteriore è in un'unica tinta trasparente.
Le meccaniche svolgono egregiamente il loro compito e danno impressione di solidità nel funzionamento. Stesso aspetto ha il ponte, con sellette di forma diversa dalle classiche Fender ma con una massa maggiore. E qui va sottolineata la prima particolarità dello strumento: le corde possono essere montate sia al ponte sia "through body"; della cosa secondo me se ne avvantaggia soprattutto la corda del SI, che infatti suona da paura.
La tastiera è di palissandro che, nel mio caso, ha una macchia al 6° tasto lato SOL, indelebile sia all'acetone che alla lana di acciaio. Evidentemente questo ha valso al mio strumento la classifica di "B stock" che mi ha fatto risparmiare intorno ai 50 Euro sui circa 500 di prezzo pieno. Qui c'è un neo del venditore, più grande se la vendita è a distanza: prima di acquistare ho provato a capire quali fossero i difetti dello strumento che mi avrebbero spedito. Ho provato a scrivere e a telefonare ma la risposta (per email piuttosto lenta) non ha fatto altro che ripetere la solfa che si può leggere sulla pagina del prodotto. Quindi informazione molto carente sull'argomento.
La tastatura è invece buona, pur senza consentire di arrivare ad action rasoterra ma comunque comoda.
Paletta e manico in unico pezzo di acero con una bella verniciatura glossy. La cosa che mi piace di meno di questo basso è la scritta MARCUS MILLER che campeggia sulla paletta ben più del logo dell'azienda costruttrice; il che può far temere tanto di essere di fronte ad uno specchietto per le allodole. Bello (e utile) invece lo string retainer che interessa tutte le corde
Il basso pesa 4,5 Kg, non proprio una piuma, specie se paragonato al mio Tobias in frassino (che dovrebbe essere più pesante dell'ontano) ma è anche vero che il corpo del jazz non è quello del Tobias, e che il paragone vero va fatto con altri jazz 5 corde, a cominciare dai Fender. In compenso il basso è ben bilanciato e non affatica più di tanto.
Lo strumento, al suo arrivo, era accordato 1/2 tono sotto ed aveva senza alcun dubbio bisogno di un set-up completo, iniziando dal truss-rod, passando per l'action e arrivando all'intonazione. Per me non è un problema, anzi mi ci diverto; ma per qualcuno meno esperto (che sarebbe poi la fascia di utenza a cui Marcus e SIRE dicono di aver pensato quando hanno dato vita a questo progetto) potrebbe essere necessario un passaggio preliminare dal liutaio, con costi comunque moderati.
Avevo visto ed ascoltato questo basso su youtube, anche a paragone di bassi più blasonati (e mooolto più costosi) ma non lo avevo mai provato e nemmeno visto dal vero. La curiosità ha alla fine avuto il sopravvento sulla perplessità e così l'ho preso.
Attaccato all'ampli il basso suona in passivo tipicamente come un jazz; passando alla modalità attiva, pur mostrando una versatilità notevole grazie alle tante possibilità di regolazione, non perde mai quella caratteristica. Infatti, contrariamente a quanto ho letto in giro, io ritengo che l'elettronica non sia invadente, nel senso che rispetta il carattere di base dello strumento, è silenziosa ed efficace ma non debordante.
In sala prove il basso è presente, cattivo quando lo si vuole, morbido e rotondo se lo si vuole così.
Non l'ho ancora provato dal vivo ma credo che sia capace di bucare il mixer con grande facilità.
Insomma, a mio parere, un gran bello strumento che credo darà (come ha già dato) filo da torcere a concorrenti dal costo anche quadruplo (se non di più).
Spero di non essere stato prolisso e di aver fornito qualche informazione, spero, utile a chi - come me fino a qualche giorno fa - si chiede se prendere o meno questo strumento. Beh, se volete uno strumento tutto sommato economico, divertente, versatile e che, pur non pretendendo di stupire sotto il piano liuteristico, è capace di fare la cosa più importante, suonare molto bene, vale la pena di prenderlo in considerazione, almeno.