Perfetto, vada per "dimostratore", cosa che conferma anche il fatto che per ora non voglio fare endorsement.

Risolto alla radice.

Io uso: solo le dita
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Secondo me, e parlo in generale del 3D, non specificamente di questi ultimi post, c'? molta confusione tra due figure che almeno in teoria hanno due nomi differenti

L'endorser, ("approvatore") che ha un ruolo attivo nel processo di progettazione del prodotto che va ad utilizzare,

Il testimonial, ovvero la persona che associa la propria immagine gi? di suo considerata rappresentativa ad un prodotto per rafforzarne la credibilit?.

La prima figura ? caratterizzata primariamente dal ruolo attivo, seppur talvolta secondario, nella creazione dei prototipi, il secondo ? semplice sfruttamento della notoriet? di una persona a fini pubblicitari.

Io uso: solo le dita

Nabla, teoricamente hai ragione ma, la maggior parte degli endorser a livello mondiale mi sa che vede lo strumento "endorsato" solo quando fa le foto per la rivista di turno (e poi magari dal vivo suona con altro...).

Era un mondo adulto e si sbagliava da professionisti diceva un nostro conterraneo

Io uso: plettro e dita
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Il mio stile è vecchio, come la casa di Tiziano a Pieve di Cadore

spontbass ha scritto:  

Era un mondo adulto e si sbagliava da professionisti

in firma se permetti, senn? me la scordo...

Io uso: plettro e dita
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L' esperienza è una maestra severa.. prima ti fa l'esame, poi ti fa la lezione... (stepuc78)
Non discutere con l'imbecille...prima ti porta al suo livello e poi ti frega con l'esperienza!!!


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Micolao, Paolo Conte - Boogie
http://www.youtube.com/watch?v=FUxrJAM9px0&feature=related

ecco i crediti...io sono solo l'utilizzatore finale

Io uso: plettro e dita
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Il mio stile è vecchio, come la casa di Tiziano a Pieve di Cadore

Claudio Sannoner,secondo me il discorso ti risulta "nebuloso" perch? tu hai letto il mio titolo in maniera errata, forse colpa mia che mi sono espresso male.
Io non ho mai parlato, e manco mi sogno di prendere in carico un'affermazione del genere:"endorser:istruzioni per l'uso", io ho sempre parlato di mia esperienza personale, mio punto di vista, e sopratutto mio modo di interpretare la faccenda.
Ed infatti ognuno ha detto la sua, sia musicisti che operatori del settore, senza che io imponessi la "Bibbia" dell'endorsement nostrano.

E cos? mi riallaccio anche a Nabla, cercando di fare nuovamente distinzione tra quello che effettivamene pu? o dovrebbe essere la teminologia pi? corretta, e quella che ?, nel mio caso ma penso anche in altri, la realt? quotidiana in cui si opera.
Perch? ho sempre concordato sulle varie figure e terminologie, sapendo bene che esistono ed esisteranno sempre queste figure, ma ho cercato da subito di specificare che, in questo caso, si parla di una realt? molto pi? piccola e senza la struttura dietro di una multinazionale che pu? permettersi di operare certe scelte di marketing.
Quindi, se tu contatti me, o io contatto te, non puoi certo aspettarti di andare a suonare al Namm con i Mister Big a farti da supporto, oppure pretendere e sperare di avere una serie di strumenti gratis sotto mano, con un ricambio appena ti viene la voglia di cambiare la virgola allo strumento.
A me non interessa stilare i 10 comandamenti dell'endorsement, mi interessava solo apportare un'esperienza, condividerla e vedere le altre persone cosa avrebbero commentato dal loro punto di vista.
Di sicuro mi sono fatto un'idea molto pi? completa di come si vive la cosa da dentro e da fuori, e come al solito imparato tante cose interessanti...

Io uso: plettro e dita
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Alusonic Aluminium Instruments
Polly
Miodio

-Polly-, forse sono stato frainteso anche io...non parlavo del tuo intervento iniziale ma di quello in cui si ? trasformato il 3d. Il tuo discorso mi sembra nebuloso perch? parlare di collaborazione, condivisione del progetto, crescita etc etc significa tutto e non significa niente.

Io uso: plettro e dita

per strumenti particolari - che poi lo sono meno di quello che sembrano, cio? sono bassi e si suonano come bassi... - come quelli in alluminio ha senso avere un testimonial di livello internazionale. il turnista italiano, o l'insegnante, difficilmente convincer? un neofita ad acquistarne uno, per diversi motivi immaginabili (costo, immagine ecc.). il target ? quelli dei pro e semipro o amatori "anziani" (che anzi sono quelli che spendono di pi?, basta guardare i nostri profili...   ) i quali se ne impippano se il tale ha il tal basso, lo comprano o perch? ci  credono o perch? ? incredibilmente sfizioso (e i bassi di Polly lo sono!   ). poi una azienda all'inizio ? giusto collabori con persone che ci credono e non con chi magari il giorno dopo la fine dell'endorsment potrebbe dire in giro "l'ho suonato solo per avere un basso gratis"

Io uso: plettro e dita

Perch? affidarsi solo a testimonial stranieri? Non hanno nulla in pi? se non il fatto che vengano considerati pi? bravi in quanto... stranieri. In Italia abbiamo dei veri talenti, alla pari di quelli stranieri. Maurizio Rolli, Massimo Moriconi, Ares Tavolazzi, Carmelo Isgr?, Rossano Eleuteri, Tonino De Sensi, Rino Zurzolo. E poi ritengo che un basso di liuteria non sia per un neofita per due motivi: il primo ? che penso che all' inizio sia pi? che sufficiente un basso di fascia medio-bassa per farsi le ossa e il secondo ? che ? difficile sentire la differenza di risposta rispetto ad uno strumento artigianale o di fascia elevata. Poi per carit? ognuno dei proprii soldi fa ci? che vuole.
Io sono per la collaborazione al fine di un reciproco guadagno non solo necessariamente di denaro. D' altronde ? risaputo che quando le cose si fanno solo per i soldi si usa di meno il cuore.

Io uso: solo le dita

Come sempre, credo che la regola fondamentale sia quella del buonsenso.

Non c'? nulla di male da parte di un artista nel proporsi per una collaborazione, cos? come nello sfruttare la popolarit? dello stesso dalla parte dell'azienda. Ma spesso il "marcio" sta nelle motivazioni che muovono le due parti.

Per quello che mi riguarda, mi ? capitato di contattare alcuni costruttori che mi sembravaavessero progetti interessanti al fine di intraprendere una collaborazione che potesse essere vantaggiosa per entrambi; credo sia interesse anche del costruttore avere input da chi dello strumento ci fa un mezzo di lavoro. Nonostante mi sia proposto con chiarezza ed umilt?, nell'80% dei casi non ho avuto alcuna risposta, altri invece mi hanno risposto chiedendomi se fossi interessato a diventare una sorta di "rivenditore non autorizzato" (come succede spesso tra gli insegnanti delle scuole) e, a quel punto, sono stato io a rifiutare l'offerta.

Di questi tempi, capisco che la situazione di marketing per chi produce strumenti musicali non sia tra le pi? floride, ma mi rendo conto che un buon rapporto con l'utente finale possa aiutare a crescere; ho contattato una nota azienda di amplificatori statunitense che mi ha risposto nell'arco di 6/7 ore, dimostrandosi interessata ad una collaborazione...? passato un anno e mezzo, quell'ampli l'ho comprato, e ancora attendo un contatto dall'importatore italiano...

Insomma, tutto ci? per dire che i "furbetti" stanno da entrambe le parti...

Io uso: plettro e dita

-Polly- ha scritto:  

Terzo, che cosa ? il ritorno di immagine e davvero si pensa di essere in grado di quantificarlo sfoggiando un curriculum che l'80% dei professionisti ? in grado di esibire senza problemi, magari anche pi? importante e corposo?

Lo sapevo io che quando ero fresco di reality dovevo telefonare a Vinnie Fodera. Avrei potuto mostrare i suoi bassi su Chi e Di Piu' TV  

Lasciamo stare gli endorsement di fenomeni mondiali basati su contratto, quelli si contano sulle dita di una mano. Secondo me l'unico modo serio di avere l'endorsement di aziende medio-piccole e' instaurare un rapporto pluriennale col produttore. Le letterine uscite dalla catena di montaggio a cui accennava Polly non servono. Bisogna prima acquistare uno o piu' bassi, esserne innamorati, cominciare a frequentare (bassisticamente parlando) il costruttore e offrirsi di dargli una mano come tester o come dimostratore, magari anche mettendoci soldi propri per andare alle fiere. Questa situazione deve durare anni, perche' il produttore deve avere la prova che tu sia in grado di fargli pubblicita'; tutti son bravi a dire "se mi dai il basso ti faccio pubblicita'", ma quanti in realta' possono farlo davvero? Il 90% millanta. Poi col tempo che passa penso sia naturale che ci sia un upgrade su entrambi i fronti: bassi sempre meno costosi da una parte e sempre piu' pubblicita' onesta in tutti i canali dall'altra. Detto in parole povere, secondo me per ottenere un endorsement bisogna provare di non averne strettamente bisogno, collaborando per passione e dimostrando competenza ed attaccamento.

Io uso: plettro e dita
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Qualunque cosa ti accada, sara` gia` successa a chiunque tu la racconti, solo di piu`.

Salacul ha scritto:  

  secondo me per ottenere un endorsement bisogna provare di non averne strettamente bisogno  .

Leggendo quanto hai detto sopra sicuramente. Devi essere qualcuno che non ha bisogno di soldi per campare e tempo libero da dedicare a "sbattersi" , magari in perdita,  per il produttore. Mi sembra un "ritratto" un po' improbabile per chi di musica ci campa, dove i soldi sono gi? pochi e il tempo bisogna spenderlo in modo finalizzato al lavoro. Se di musica ci campo vado alla ricerca di situazioni dove mi pagano, non certo a fare il dimostratore in fiera manco aggratis ma pure sulle spese....  

Io uso: plettro e dita
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Ho finito con le pippe in bassi e amplificatori. Tanto il suono lo faccio io con le mie dita... ...dei piedi !

Cit. Spontbass: "se uno non percepisce le differenze tra un mex e un custom shop non è colpa della Fender"

per esperienza gli Italiani non ti cagano o al limite ti propongono uno sconto che per? non sempre ? in buona fede come nel caso di Biarnel (che fra l'altro ha gi? strumenti dal rapporto qualit? prezzo eccezionale) , ma diventa un finto endorsment che poi scopri ? dato a tantissimi col solo scopo di vendere strumenti che in negozio hanno poco mercato. Nel mio caso inizi? per caso...vidi uno strumento che mi piacque a Verona all'Euro Bass Day e il produttore me lo propose con uno sconto molto alto chiedendomi un rapporto di collaborazione ma senza esclusiva. Io accettai e nel tempo la collaborazione ? poi cresciuta...a suo tempo ho fatto anche delle fiere a rimborso spese ma ho girato gratis mezza Europa e ho ottenuto una certa visibilit? che poi mi ha permesso di tenere il coltello dalla parte del manico e di prendermi anche qualche rivincita con gli italiani. Adesso gli italiani li evito io fra l'altro  
Nel mio piccolo so di aver fatto vendere diversi strumenti (a volte anche senza nessun supporto da parte del produttore o del distributore) e ho trovato l'esperienza anche divertente ma dopo qualche anno mi ha stancato perch? non sono adatto a fare il dimostratore...nelle fiere ho sempre portato dei progetti di band e a volte quando non c'era il budget per la band mi sono provato io del mio compenso di dimostratore per coprire almeno le spese. Ripeto...tre fiere all'anno non mi cambiano la vita e se non mi diverto non mi va neanche di farle. A Bologna non mi sono divertito e questo ? un brutto segnale...
L'ultimo ricordo divertente ? piacevole ? stato l'Euro Bass Day del 2009, dove sono stato  brillo quasi tutto il tempo, in compagnia di Bassteak e del mio collega pianista e dove con un trio basso-piano-voce almeno ho portato un p? di melodie nella fiera dello slap. Probabilmente ? stata un'esperienza unica e irripetibile, ma vorrei fosse sempre cos?...
Ma sto divagando....anni fa provai a propormi, non avevo un curriculum esaltante ma non ho mai preteso niente. Ho sempre contattato ditte di prodotti che mi piacevano o che usavo, ho mandato pochissime mail ma sempre molto mirate e dove ho fatto degli specifici riferimenti al prodotto. Per i bassi non ho mai contattato nessuno, mentre per ampli e corde ho fatto due tentativi, uno andato a segno (corde) e l'altro no, ma che almeno ha portato a un rapporto di reciproca stima.

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a lavare la testa all'asino si perde solo tempo e sapone

gozer,quoto 100% tutto quello che hai detto  
In pratica tutto quello che hai raccontato, che hai vissuto fino ad oggi, non ? altro che l'immagine nitida di quello che ho in testa io riguardo la "collaborazione" tra le parti.
Tra l'altro, alla fine della fiera, io sono identico a te e seppur mi sia mosso in ambiti e con modalit? differenti, e l'ho sempre fatto con il 99% di passione e dedizione e l'1% (anzi molto meno) di ritorno.

Ora, quello che sicuramente c'? di sbagliato e marcio, che traspare dalle tue parole, ? che c'? sempre stata in agguato una sottile, manco tanta, presa per il .... ed una mancanza totale di fiducia e rispetto dall'altra parte.
Tanto da averti fatto desistere a ripetere l'esperienza sopratutto con certi presupposti.
Non mi meraviglio che tu sia ricercato anche all'interno del Forum per le tue qualit?, non solo musicali ma sopratutto umane, perch? alla fine il pensiero ? simile al mio, e cio? che i collaboratori davvero preziosi sono persone e musicisti come te.

Io seguirei l'iter che tu hai descritto, con la fondamentale differenza che per "collaborazione" intendo qualcosa di molto pi? stretto come legame umano, che parte dalla stima ed il rispetto e, sicuramente, pu? sfociare anche in riconoscimenti economici nel momento stesso che tutto l'operato porta a dei risultati tangibili.
Sono contento che dopo 5 pagine siamo arrivati al quid  

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Alusonic Aluminium Instruments
Polly
Miodio

Tra parentesi io una cosa che ho sempre trovato molto carina ? la scelta di alcuni costruttori di lasciare, oltre alla sezione endorsers, anche una sezione players sul proprio Sito in modo che chiunque possiede loro strumenti pu? far uppare una sua foto con lo strumento in questione e eventualmente il link del suo Sito.

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-Polly- ha scritto:  

Io seguirei l'iter che tu hai descritto, con la fondamentale differenza che per "collaborazione" intendo qualcosa di molto pi? stretto come legame umano, che parte dalla stima ed il rispetto e, sicuramente, pu? sfociare anche in riconoscimenti economici nel momento stesso che tutto l'operato porta a dei risultati tangibili.

quello per me ? fondamentale...ti posso dire che molti personaggi responsabili e/o titolari di ditte di una certa importanza con le quali collaboro, hanno cenato e dormito a casa mia e io a casa loro. L'unico endorsment di cui non ero soddisfatto era dovuto a un rapporto formale e burocratico col distributore, che non mi cagava neanche lontanamente mentre il produttore che conoscevo appena mi inseriva di sua spontanea volont? nel suo catalogo.
grazie per le belle parole nei miei confronti...

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a lavare la testa all'asino si perde solo tempo e sapone

Ecco come diventare vero endorser marshall



 

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mitico....  

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bella!!!

comunque ? pieno di endorsi che suonano "altro"...anzi alla fine si contano di pi? quelli che suonano la "roba giusta" ...

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Il mio stile è vecchio, come la casa di Tiziano a Pieve di Cadore

Pi? che endorser Marshall mi sembra endorser della Falegnameria Chiodo....

G.


PS. Giuro che esiste a Torino    Falegnameria chiodo

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Who loves ya!?

http://www.megabass.it/ - il sito
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Biarnel ha scritto:  

EDIT: Non ? un mistero che un artista che corteggerei volentieri con collaborazioni e impegno (non banali regali, collaborazioni, essere "SUO" liutaio), ? proprio Gozer. Mi ha visto dal primo raduno a empoli, ha suonato i primi abbozzi, e mi ha sempre incoraggiato e dato un sacco di motivazioni a continuare. E' bravo, ? un musicista, ? un professionista, e vorrei che il mio marchio fosse portato avanti da persone cos?. Questo sarebbe un endorsement di GRATITUDINE che varrebbe davvero tanto la pena fare.

leggo solo ora questo tuo edit e per puro caso  e ti ringrazio molto delle belle parole. La mia stima nei tuoi confronti ? stata sincera proprio perch? disinteressata... Ho visto il tuo lavoro crescere nel tempo e credo che oggi tu sia un punto di riferimento importante per chi vuole un basso personalizzato costruito con cura, con legni di qualit? e ad un prezzo tutt'altro che proibitivo.  
Noto spesso con tristezza che la liuteria nostrana (artigianale) viene snobbata mentre si preferisce "investire" su marchi di liuteria costosissima in nome di una presunta rivendibilit?, che invece non esiste. Se io pago uno strumento 6000 euro, se lo vado a rivendere qualche giorno dopo ce ne perdo almeno 1000. Credo sia molto pi? sensato lavorare a un progetto personalizzato dove lo strumento diventa come un figlio e te ne fotti se si pu? rivendere o no perch? mai penseresti di rivendere un figlio.

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a lavare la testa all'asino si perde solo tempo e sapone

ho letto con molto interesse questo vecchio post...e devo dar ragione a tutti...ma sopratutto a Nabla che secondo me ha centrato in pieno il problema.
Mi stavo domandando infatti la differenza fra endorser e testimonial...e c'è una grande differenza! nella mia carriera musicale ho sempre cercato collaborazioni del primo tipo senza mai trovare appoggi!

Se tutto andava bene io dovevo fare il testimonial, cosa a me sgradita perchè se devo farti pubblicità con i miei concerti, tu produttore mi regali o meglio mi dai in uso gratuito un tuo strumento, o l'amplificazione, le corde...fai tu, ma io non caccio una lira.

Diverso il discorso endorsment, dove tu produttore collabori con le mie richieste e sei pronto a ricevere le mie critiche e modificare il tuo progetto. e questa ipotesi a me ha sempre affascinato di più perchè il basso è uno strumento ancora in fase di elaborazione, non è come le chitarre...ogni bassista ha un suo punto di vista particolare che difficilmente si esaurisce con un solo basso...per fare il turnista o registrare ne servono molti e talvolta è complicato.

Mi auguro di trovare prima o poi la ditta, o il professionista, che abbia seriamente voglia di cimentarsi in un'avventura di questo tipo, nel rispetto reciproco e con la voglia di fare e sperimentare.

ciao a tutti!

Io uso: plettro e dita

francamente mi fanno un po' sorridere endorsment al di fuori di quelli che hanno come protagonisti  grandi nomi internazionali.... boh, nella mia testa l'endorser ( o il testimonial, anche se qui imparo che sono cose diverse), devono essere personaggi affermati, famosi, stimati da TANTE persone.. devono essere personaggi POP, nel senso di popolari.. icone per molti, altrimenti come possono fare presa, commercialmente parlando ?

Io uso: solo le dita

abcbass, che c'è di strano nel fare marketing sostenendo artisti emergenti o comunque della scena underground se così vogliamo chiamarla?

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abcbass,

infatti il senso dell'Endorser (con la maiuscola volutamente) è quello di sviluppare il prodotto, non di pubblicizzarlo!

la pubblicità dovrebbe essere un aspetto secondario ed, ovviamente, sarà di maggior penetrazione al crescere della fama dell'individuo

Io uso: solo le dita
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Fabienne: Ma questa chitarra di chi è?
Butch: E' un basso piccola.
Fabienne: Si, questo basso di chi è?
Butch: Di Zed.
Fabienne: Chi è Zed ?
Butch: Zed è morto piccola... Zed è morto.

DEMO - State of Ideal Perfection