Con l’unica differenza che per il basso penso io.
Le donne fanno giustamente un po’ il cazzo che vogliono.

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Prima di suonare due note, impara a suonarne una. E prima di suonarne una pensa se ha senso suonarla.
Farla semplice è difficile. Farla facile è più difficile. Farla invisibile è la cosa più difficile di tutte.

boosook ha scritto:  

...

... bene che i Maneskin comunque avvicinino i ragazzi alla musica suonata, anche se con Victoria siamo a un livello molto base come tecnica e il rischio è che uno pensi che suonare il basso sia solo quello, ma magari l'appetito vien mangiando. ...

Guarda, molto meglio che inizi ascoltando Victoria. Quando iniziai a suonare io, impazzavano i Dream Theater e la loro influenza sui giovani musicisti in erba fu devastante (e io adoro i Dream Theater dei primi '90). Scusate l'OT

boosook ha scritto:  

Ho suonato in vari musical (a livello diciamo semi-professionale, non grosse produzioni, ma neanche la parrocchia) e mi piange il cuore, il musical è una cosa stupenda, però dai, pensa se invece si fosse fatta influenzare da Madame Perlomeno suona uno strumento... bene che i Maneskin comunque avvicinino i ragazzi alla musica suonata, anche se con Victoria siamo a un livello molto base come tecnica e il rischio è che uno pensi che suonare il basso sia solo quello, ma magari l'appetito vien mangiando. Magari starà a te farle ascoltare qualcosa di più stimolante...

L'hai mai portata a vedere un musical di quelli fatti bene, tipo a Londra? Se puoi permettertelo, fallo. Per una sedicenne... un bel Wicked o un Fantasma visto dal vivo e magari ribalti la situazione!

Il Warkick è veramente stupendo... hai fatto benissimo a rimetterlo, e pazienza per il costo perché sappiamo bene che il valore di uno strumento è anche affettivo, quindi se quello che ti sentivi era di tenerlo il più possibile originale hai fatto bene a spenderci.

Ciao, anche a me è dispiaciuto quando ha lasciato la scuola di musical, ma non è dipeso dal teatro in sé, anzi, era piuttosto brava, ci sono stati problemi abbastanza noiosi con la scuola stessa e gli insegnanti, tieni conto che ha iniziato abbastanza piccola, 8/9 anni, e lo ha fatto per 4 anni, con più spettacoli dal vivo in teatro (Hairspray, Grease...)
 Gli piaceva tantissimo, ma se devi rientrare a casa dalle prove in lacrime, ohimè, meglio lasciar stare.
Quando è arrivato a Parma "Notre Dame de Paris" lo abbiamo visto 2 volte, i soldi meglio spesi in vita mia, e qualche puntata a Milano al teatro della Luna (anche lì, Grease e, indimenticabile, "Aggiungi un posto a tavola"
È un mondo meraviglioso il musical, infatti ti chiedevo se potevi darmi qualche titolo da andare a vedere, di quelli che, a tuo parere, sono i più godibili per un pubblico giovane 16/18 anni) io sono fuori dal giro e ho poco tempo, tanto io, ai live,  mi diverto ugualmente!

digomma ha scritto:  

Il che dimostra che non ho tutti i torti a non voler prestare in giro strumenti. E, allo stesso modo, non me ne farei prestare io da altri.
Ognuno si tenga la roba propria.

e come  non darti ragione!

il mio hondo quando  non lo usavo  già più da anni per  un periodo lo avevo prestato...

quando decisi di rimetterlo in sesto e riprendere a  strimpellare   mi resi conto che era  in queste condizioni.
non me ne ero mai reso conto avendolo tenuto chiuso per  anni.


il mio amico l ho ringraziato.



il liutaio mi guardò strano quando lo portai per la revisione TOTALE.
(adesso  è un gioiellino mio teeeesoro)

Io uso: solo le dita

madonna santa...

se penso che io nemmeno faccio toccare i miei strumenti alla gente   solo l'idea che me li suonino con le mani sporche mi irrita, figuriamoci prestarli e non sapere come vengono trattati.

scusate se prendo un piccolo OT, ma mi spiegate questa frase?

Citazione:

e il rischio è che uno pensi che suonare il basso sia solo quello

cosa dovrebbe fare in più, suonando in una band che fa musica pop/rock? qua mi sembra il solito discorso di quelli che si lamentano perchè Cliff Williams suona solo le fondamentali in ottavi, e "io avrei fatto questo o quello".

a me sembra che nei poveri Maneskin ci siano linee di basso coerenti con le canzoni, che girano bene, che hanno anche spazio per farsi sentire, nonchè ogni tanto anche portanti a livello di riff.

che problema c'è? che mi significa "solo quello"?  

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Scusate, ho fatto un po' di casino con i quote....

Pier_ ha scritto:  

che mi significa "solo quello"?

Provo a spiegartelo io: una beata minchia.
 

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Prima di suonare due note, impara a suonarne una. E prima di suonarne una pensa se ha senso suonarla.
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ganesh, risposta esauriente e corretta  

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Pier_ ha scritto:  

che problema c'è? che mi significa "solo quello"?  

Mai prestare gli strumenti; la donna, dopo un po' d'anni......

Credo che sui maneschin il commento intenda altro...
Anch'io penso che non debba fare altro di quello fa già.

Io uso: plettro e dita

darry, eh ma sai, uno che dice, e cito, anche se con Victoria siamo a un livello molto base come tecnica e il rischio è che uno pensi che suonare il basso sia solo quello, ma magari l'appetito vien mangiando. Magari starà a te farle ascoltare qualcosa di più stimolante...

boh, mi sembra sempre il solito discorso sul basso che dovrebbe fare chissà che, o sulla musica "stimolante" (su che basi, poi...) che chissà cosa dovrebbe proporre.

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

^^^^
Che ti devo dire.

Ci suonassi io come Cliff Williams; con quel tiro lì...che anche pochissimi grandi sanno fare come lui..

Io uso: plettro e dita

Pier_ ha scritto:  

cosa dovrebbe fare in più, suonando in una band che fa musica pop/rock? qua mi sembra il solito discorso di quelli che si lamentano perchè Cliff Williams suona solo le fondamentali in ottavi, e "io avrei fatto questo o quello".

a me sembra che nei poveri Maneskin ci siano linee di basso coerenti con le canzoni, che girano bene, che hanno anche spazio per farsi sentire, nonchè ogni tanto anche portanti a livello di riff.

che problema c'è? che mi significa "solo quello"?  

Le parti di Victoria vanno benissimo, figuriamoci, anzi sono ottime. I Maneskin mi piacciono, gli arrangiamenti pure, lei fa quello che è giusto fare.

Il basso non è diverso dagli altri strumenti: ogni strumento deve suonare nel linguaggio musicale del genere che sta facendo. Mai detto che debba fare mille cose. Uno dei miei musicisti pop preferiti è Sting (forse il preferito), col basso fa tre note e sono quelle giuste.

Quello che intendevo dire è che, per come l'ha messa lui, la scintilla è più dovuta al personaggio di Victoria (ed è ovvio visto che ha carisma da vendere) che allo strumento in sé, che fra l'altro aveva avuto disponibile per molti anni.

Ora questo è normalissimo e non c'è niente di male... molte persone si avvicinano a uno strumento perché è quello che suona il loro idolo, specie in tenera età, e iniziano suonando la sua musica. Ma quando la sua passione per i Maneskin svanirà? Avrà sempre interesse nel suonare il basso?

Personalmente a me è piaciuto nella mia vita musicale esplorare tutti i generi, mi è stato sempre molto utile per trovare nuovi stimoli e imparare nuovi linguaggi musicali e dico semplicemente che, facendole ascoltare anche diversi stili musicali e diversi bassisti, può trasformare il suo interesse per i Maneskin in un interesse più generale per lo strumento e magari acquisire diverse tecniche e divertirsi con altri generi, e magari scoprire che ci sono altri modi di suonare il basso che le piacciono.

Su Victoria, non ho mai detto che un pezzo rock tu debba fare chissà cosa, né che lei non sia valida come bassista perché fa cose semplici dal punto di vista tecnico. Allo stesso tempo, di certo non si può dire che sia una virtuosa, quindi se dico che il suo livello tecnico (e tecnico e compositivo sono cose differenti) è base, non ci vedo niente di scandaloso. Lo direi pure di Sting (tralasciando il fatto che deve anche cantare e limitandosi alla difficoltà tecnica di eseguire le sue parti), figuriamoci di Victoria... che poi Sting sia capace di fare un pezzo con tre note di basso e Victoria di fare un riff niente male in mezzo al pezzo che lo valorizza pure è un altro discorso, ma non è un discorso di tecnica.

Io uso: solo le dita

Pier_ ha scritto:  

eh ma sai, uno che dice, e cito, anche se con Victoria siamo a un livello molto base come tecnica e il rischio è che uno pensi che suonare il basso sia solo quello, ma magari l'appetito vien mangiando. Magari starà a te farle ascoltare qualcosa di più stimolante...

boh, mi sembra sempre il solito discorso sul basso che dovrebbe fare chissà che, o sulla musica "stimolante" (su che basi, poi...) che chissà cosa dovrebbe proporre.

Senza alcuna vena polemica Pier, penso il commento da te citato intendesse un qualcosa tipo che se un domani la figlia dell'utente ascoltasse e quindi gli venisse voglia di studiare, di cimentarsi in brani tipo "My Generation", "Dragon Attack", "Does IT really happen", "Aereoplane", in cui il basso fa anche cose diverse dall'accompagnamento, magari potrebbe avere ulteriori stimoli ad approfondire lo studio dello strumento.

Io francamente non ci vedo proprio nulla di male.

Io uso: plettro e dita

boosook, eh, vedi però ad approfondire le proprie idee quanto cambia il discorso?  

come l'hai scritta sopra sembra la classica frase tipo "Cliff Williams è una pippa, suonerei meglio io in quel gruppo, bisogna ascoltare X, Y o Z (metti nomi di bassisti virtuosi)".

così è un altro discorso completamente.

Citazione:

molte persone si avvicinano a uno strumento perché è quello che suona il loro idolo, specie in tenera età, e iniziano suonando la sua musica. Ma quando la sua passione per i Maneskin svanirà? Avrà sempre interesse nel suonare il basso?

ma questo vale per tutto e per tutti; si inizia sempre perchè c'è qualcuno che riteniamo "figo" che fa qualcosa, e lo vogliamo imitare, che sia un parente, un personaggio famoso od un amico.

poi si sbatte la testa contro il tempo da dedicare, i risultati e l'effettiva passione.

ma non penso dipenda da cosa e chi si ascolta.

se la musica sarà una passione ed avrà tempo e voglia di coltivarla, sicuramente farà il suo percorso di ascolti e conoscenze al di fuori di quello che ascolta ora, magari tramite amici, tramite i genitori...

io con mia nipote sto facendo così: ha voluto suonare perchè ha sentito i Maneskin, ha imparato "Zitti e Buoni" come può fare una bambina di 9 anni.
con il compagno di mia sorella sta ascoltando un po' di cose, perchè anche lui suona(va) il basso, e speriamo che continui e si appassioni davvero  

Citazione:

Io francamente non ci vedo proprio nulla di male.

infatti, nel post successivo è spiegato bene. non c'è niente di male, semplicemente rendiamoci sempre conto che son cose che vengono con gli anni, e che non è certo il primo approccio quello che definisce il futuro del musicista.

se ripenso a me a 14 anni, quando iniziavo a suonare la chitarra, rivedo il ragazzino con i capelli lunghi che ascoltava Led Zeppelin ed ACDC, e nemmeno sapeva cosa fosse e cosa facesse il basso.

aivoglia a crescere ed acculturarsi. io non so apprezzare i commenti così sintetici che spesso sentenziano (magari non intendendo quello che traspare).
e soprattutto penso che sia più facile iniziare ad approcciarsi agli strumenti sentendo cose semplici, per poi evolvere.

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Mi inserisco nella discussione in punta di piedi, non suonando più da tempo e da voi, avrei solo da imparare.
Forse non ho chiarito bene il senso di quello che ho scritto su mia figlia, cioè "È arrivata Victoria dei Manneskin, e bisogna seguirla per forza"
Ecco, il suo "seguire" non è inteso come personaggio che suona il basso per cui, se lo suona lei, fa figo e lo voglio fare  anche io.
Ha un discreto orecchio tra teatro musical e canto, ovviamente ha 16 anni e va dietro alle mode, ma quando gli ho tirato giù la linea di basso di "Beggin" e la ha sentita da me, gli si è aperto un mondo.
Cioè che il basso è uno strumento "importante" (tanti, con le orecchie foderate di cicciolata, pensano che sia uno strumento inutile, o per lo meno, molto ai margini di una band) crea struttura,  fraseggi, armoniche, segue la batteria, poi la molla e va dietro alle chitarre, poi fa quello che gli pare per altre 4 battute, poi ritorna a fare altro, c'è davvero un mondo dietro (ovviamente noi lo sappiamo ma una 16enne no)
Io sono stato folgorato a 15 anni da Steve Harris degli Iron Maiden, volevo assolutamente suonare come lui, quel suono tutto particolare, quella velocità, quei fraseggi in coppia con le chitarre, 'na meraviglia.
Dopo essermi imparato a memoria un tot di pezzi rock/heavy metal, conoscevo un pochino lo strumento e ho iniziato ad apprezzare anche altre cose, più morbide, stili musicali diversi, bassisti diversi, in ogni caso, suonare uno strumento, ti apre la mente alla complessità e sinergia di un gruppo di persone che suonano insieme, comprendendone il valore che apporta ognuno di loro, basso compreso.
Qualcuno, giustamente scriveva "l'appetito viene mangiando"
Ben vengano i Manneskin, se serve per cominciare (a parte che sono d'accordo con chi scrive, che le linee di basso di Victoria, sono quello che servono in quel contesto)
Un esempio forse stupido, c'è un live di De Andre' credo con la PFM, si trova si YouTube con una versione di "Pescatore" dove all'inizio ci sono 2 armoniche del bassista, ma proprio 2 note, che sono la perfezione di stile, le ascolterei in loop per ore, e in mezzo, un piccolo assolo misto di batteria e percussioni, non grandi cose, ma pulito, bello, godibile, pura poesia.
Mi auguro di cuore che, come è successo a me con Steve Harris, Victoria dei Manneskin gli dia la spinta per amare più profondamente la musica nella sua completezza.

Pier_ ha scritto:  

...e soprattutto penso che sia più facile iniziare ad approcciarsi agli strumenti sentendo cose semplici, per poi evolvere.

Questione secondo me molto soggettiva.

Nel mio caso è partito tutto da una sigla televisiva, da lì mi feci regalare il 45 giri ove nella versione completa, oltre allo stupendo riff col Ric plettrato, c'era uno stupendo solo di basso:
https://www.youtube.com/watch?v=bRU6X1cSwtc

Certo, era il 1980/81, altri tempi e sopratutto altra musica, ma non voglio alimentare ulteriore OT.

Ben vengano quindi i Maneskin se invogliano i giovani ad imbracciare uno strumento.

Io uso: plettro e dita

Wickmax,

Non è neanche detto che si debba stufare dei Maneskin col tempo!
Se una band le piace potrà anche continuare a piacerle anche in seguito, spero...
O tutti i loro ascoltatori devono essere per forza di cose adolescenti? ...spero, per il gruppo soprattutto, non sia così!
A me piacciono ancora praticamente tutti quelli che apprezzavo alla età sua! ... più molti altri conosciuti in seguito, ovviamente.
Ma difficilmente uno parte da roba troppo "difficile", penso...

 che poi, a voler ben guardare, se è lo Steve Harris dei dischi "storici" (quelli degli 80) che avevi preso cone riferimento quando hai iniziato, direi che non è che fosse poi un bassista proprio "elementare"...  Non certo uno Stanley Clarke, ma non lo sono nemmeno i nomi citati poco fa. Ma comunque un signor bassista, nel proprio genere. Non penso questo si possa negare, gusti a parte.
In seguito, si è semplificato come parti di basso, è vero, ma nella maggior parte dei brani contenuti negli album citati direi che di roba da imparare ce ne fosse in quantità.
Io lo avevo come riferimento quando ho iniziato a 16 anni e ancora  lo è adesso che ne ho 51, sempre intendendo quello degli 80s. Non è il solo, ma comunque non ha perso importanza per me.

Scusate il proseguimento dell' OT!  

PS: Lucio, bellissimo il pezzo degli Yes! Però lì non è il Rick, è quel basso che usa anche nel video di Tempus Fugit...non ricordo la marca.

EDIT: mi sa che ho sbagliato: c'è anche il Rick nel video, più avanti!
Scusa Lucio!  

Ri-Salve!

Salve a Tutti!

Io uso: plettro e dita

Beh, ho quasi la tua età (52) e ho iniziato a 15...a 22 sapevo (sapevamo, anche la band) a memoria (non ho mai imparato a leggere la musica) quasi tutti i pezzi dei primi 3 album (a mio parere, i migliori) più tantissime track di quelli successivi.
Eravamo quasi una cover band, poca roba di altri, eravamo tutti pazzi per loro.
Comunque si, non era facile come bassista, specie per iniziare, ma mi piaceva talmente tanto che, il suo suono e il suo modo di suonare, mi venne abbastanza naturale, velocità e tecnica a parte, ovviamente, lì c'era da lavorare durissimo.
Infatti avrei voluto un Precision come lui, ma capitò l'occasione del Warwick...

Mi sembra di sentir parlare i vecchi quando avevo 14 anni e mi piacevano i Beastie Boys.
Bah…

PS: mi piacciono tutt’ora.

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presi il basso nel 1995 perchè era lo strumento di Lemmy dei Motorhead, senza nemmeno avere chiaro in mente a cosa servisse.  Avuto il basso non feci in tempo a imparare nessun brano dei Motorhead che venni letteralmente fulminato dai Joy Division  di Unknow Pleasure; Peter Hook all'epoca usava, guarda caso, la copia scadente del basso di Lemmy ( rickenbacker )... Sempre nello stesso periodo vidi su un giornale un foto di Gallup dei Cure che imbracciava un rickenbacker nero e scoppio un'altro amore... dal 1995 sono passati tantissimi anni, i miei ascolti si sono variegati ( rimandando comunque ben salde le mie preferenze verso il goth, post-punk, new-wave degli 80's, e un amore/attrazione verso quella subcultura che non ho vissuto, se non di rimando, per questioni anagrafiche) in questi 26 anni il mio modo di suonare è cambiato tantissimo... Ma Lemmy, Hook, Gallup rimangono i miei riferimenti fissi ancora oggi, seppur del loro stile nel mio modo di suonare odierno rimane poco o nulla.

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