
Prendo spunto da questo argomento, per porre una domanda:
la "mega produzione" ? negativa o positiva?
Molte volte ho letto (e sentito) parlare in maniera, diciamo, sprezzante riguardo le grandi produzioni di musicisti.rnMolti critici usano l'affermazione negativa della parola "mega produzione" quando un determinato artista ha, per usare un eufemismo, "raggiunto un grande obbiettivo" (leggasi SOLDI) e pu? permettersi una produzione artistica e di registrazione ad alti livelli.
Altre volte la "negativit?" ? saltata fuori perch? sul disco uno strumento suonava in una determinata maniera, mentre dal vivo no.
Ed ancora, tutto Pro Tools e zero (o ben poca) capacit?.
Sono uno dei pochi che considera la "mega produzione" una cosa positiva?rnChe non vede sempre nella "mega produzione" il modo per nascondere le magagne?
Negli anni ho, diciamo, imparato a capire certe cose (mi sono ammorbidito ok ok...).rnSe uno spende un botto di soldi (e le "mega produzioni" costano, si sa), non lo fa per sport.rnAnche la poppettara sculacchiona di turno ha, dietro le spalle, gente coi controarmadi sia intellettuali che manuali.
Alla fine, pur dietro le "mega produzioni", ? sul palco che si vede quanto uno ha di suo (... ovviamente quando non usa troppi congegni artificiosi pure l?...).rnCio?, i Pink Floyd non erano solamente Alan Parsons ;)rnCome Alan Parsons non ? solamente grandi produzioni

Non so, sar? il sonno..rnMa preferisco una "mega produzione" fatta come si deve, alla registrazione scureggiante.
Forse, ed ? qui che volge molto la mia perplessit?, la parola "mega produzione" sta diventando inflazionata come modo per indicareuna critica a qualcosa.rnChe sia l'incapacit? musicalteorica, il suono putente, il "vendersi", la chiappa della biondina, l'orticaria verso un determinato genere e chiss? quante altre cose ancora...
Ma ? davvero cos??
Os#.