MegaBass Forum

Salve!

Ho ripreso da qualche mese dopo anni ( molti) di inattività... con entusiasmo aggiungerei!

Una domanda mi sono posto: perché ho smesso?!?

Alcune idee le avrei:

1 non studiavo più, suonavo e basta, alla fine mi sono mancati gli stimoli, nonostante i ( discreti) risultati.

2 la vita da locale live mi aveva nauseato... l’idea di passare serate in giro per la regione ad elemosinare serate ai gestori per non parlare delle discussioni sul compenso mi fanno venire i brividi.

3 la gestione della band

Morale: adesso suono da solo, benedetta tecnologia, con più voglia di prima!

Farò ancora serate? Chi lo sa...!

Che ne pensate???

Piero_star, nella vita le priorità cambiano in continuazione.
Io smisi perché avevo una mia attività e una compagna che non condivideva la mia passione per la musica.
Aggiungici un po' di noia o di aver riscoperto magari altre passioni e pian piano ho sempre più abbandonato il discorso musicale.
Complice anche il progredire dell'età anagrafica.
Poi nel mio caso, la separazione e il sopraggiungere di un acufene mi hanno fatto tornare la voglia.
Ma è più una riscoperta della passione della musica che del suonare fine a se stesso.

Penso comunque che ognuno possa avere una storia diversa da raccontare.

Si smette di suonare quando questo non diventa prioritario, oppure si è impossibilitati a farlo.

Piero_star, punto 2+punto 3 da te elencati=combo perfetta per perdere ogni entusiasmo di suonare,o almeno di suonare in una band

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Concordo pienamente, quella combo è micidiale e purtroppo l'ho sperimentata più volte, ma nonostante questo il pensiero di smettere non mi ha mai sfiorato, anzi, l'ultima di queste un paio di anni fa mi ha dato lo slancio per riprendere in mano anche uno strumento che non suonavo più da anni (la chitarra), ed infatti ad oggi, anche per colpa della prolungata mancanza delle prove con la band, suono principalmente quella...

Anche quando sono diventato papà, nel 2006 e 2009, per mancanza di tempo libero mi sono messo in pausa da band e musica live per 5 anni (due figli piccoli è un' altra combo mica male ) ma non ho smesso di suonare, ho ridotto parecchio il tempo dedicato alla musica, e non avendo il tempo da dedicare al suonare in una band ho acquistato tutto il necessario per un homerecording basic e suonavo e registravo i miei pezzi, di notte

Nel 2015 all'arrivo del terzo figlio ho preso una pausa di qualche mese con la band, ma poi ho ripreso! In quel periodo di pausa ho dato libero sfogo alla GAS con acquisti di vario genere

In sostanza per me pensare di fare a meno della musica, nonostante gli scazzi, gli impegni, le preoccupazioni e/o problemi vari è una cosa che non mi passa neanche per l'anticamera del cervello. Ogni tanto incontro qualche amico di vecchia data che mi chiede se suono ancora, e io rispondo: ma certo! Respiro, quindi suono!



Davide Dolly, dalla tua firma intuisco che abbiamo gli stessi gusti, io ci aggiungo anche Duff per il gusto nello scegliere le note

Yorick Rose ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Davide Dolly, dalla tua firma intuisco che abbiamo gli stessi gusti, io ci aggiungo anche Duff per il gusto nello scegliere le note

esatto...
Effettivamente ,non ci avevo più pensato,anche avere due figli ( figurati poi tre!)è una buona combo per appendere gli strumenti al chiodo,a me è effettivamente successo alla nascita della mia prima figlia nel 2003,son stato fermo un anno e mezzo,da allora non ho mai più smesso di suonare

a me, quando mancano gli stimoli, viene voglia di suonare altri strumenti o di accantonare in generale gli strumenti per un po', ed ascoltare di più la musica.

mi è successo tante volte, per periodi che vanno da una settimana a qualche mese; l'ultimo caso da Ottobre, per covid...

ad Agosto era ingranato bene con i live un cantautore grunge con cui suono, avevo ripreso bene anche col mio gruppo di inediti, con un live a Settembre ed in cantiere un sacco di pezzi nuovi da arrangiare, più tributo ai Blues Brothers con cui finalmente avevamo ripreso le prove (essendo tanti, nelle sale prova era un casino con le restrizioni).

ad Ottobre hanno chiuso tutto, e mi è preso proprio lo sconforto, non avevo più voglia di suonare il basso, mi veniva proprio a noia, ho parcheggiato tutti i bassi in custodia ed ho piazzato la chitarra acustica sul trespolo, così ho cominciato a suonare solo quella.

devo dire che mi è tornata molto voglia quando mi son preso uno Yamaha TRB6p, che mi ha dato subito nuovi stimoli per riprendere a studiare (con le due corde in più), e botta di culo, siamo riusciti ad organizzare un live in orario pranzo col gruppo di inediti, con cui siamo ripartiti di nuovo carichissimi per arrangiare i pezzi nuovi e tornare in sala prove


PS: un collega nuovo che ho in ufficio è uno di quelli che ha "smesso", e da quanto mi raccontava per vari motivi, tra cui in primis la famiglia ed il tempo, il non aver più voglia di stare "in saletta", ed in più l'esborso economico

è un seicordista piuttosto virtuoso, appassionato di Patitucci ed affini, e mi diceva che quando ha smesso ha venduto tutto (aveva Fodera, Ken Smith, Yamaha ed altri 6 corde di alto livello), pertanto quando gli prende voglia di suonare si blocca perchè sa che poi andrebbe a spendere un sacco di soldi in strumenti
in compenso ha una delle figlie che suona la batteria, quindi non esclude di riprendere il basso per suonare con la figlia.

come già detto, ne priorità cambiano facilmente nella vita soprattutto quando passi dallo status "studente" allo status lavoratore.

peace!

Jacker,te digli alla tua compagna che meglio che hai scelto de sona er basso come hobby, piuttosto che andare a puttane o a trans...

tante mogli ce lo sanno e " te reggono" perchè dopo sanno che potresti sbroccare senza er giocarello...questa è la verità, ma quando mai puoi condividere una cosa del genere con la compagna o la moglie...cioè è chiaro che cachi il cazzo col basso a casa

luca74, la verità non è mai così semplice.
Se vivi assieme ad una persona ne condividi spazi e ritmi e per qualcuno che non suona il tutto sembra "insensato".
La frase che rende bene l'idea è quella che mi disse alla seconda volta che è venuta ad ascoltarci
"Ma avete fatto le stesse canzoni del concerto scorso?"
La visione distorta dai media l'ha portata a pensare che uno sia musicista solo nel momento in cui sta sul palco senza particolari dietro le quinte.
Un po' come pensare che un giocatore di calcio non faccia nulla da una partita all'altra.
A questo aggiungici il fatto che la quasi totalità di quello che io ascoltavo lei non lo conosceva, limitandosi a canzoni meramente commerciali (per carità ognuno ascolta quel che vuole) e di conseguenza, visto pure il costo dei biglietti si andava a pochi concerti assieme.
E da lì partiva la tarantella di quanto investissi per la musica in termini di tempo (studio, prove e concerti)"un'altro sabato da sola?" ed economico "ma ti serve davvero un quarto basso? (erano altri tempi ).
Alla fine non c'è stata mai una discussione che avesse quello come argomento. Si è sempre trattato di un mood generale a riguardo un po' pesante. E alla fine, in errore, per evitare questa situazione ho accantonato sempre più la musica.
L'apertura dell'attività ha fatto il resto anche perché avrei trovato abbastanza stupido non concentrarmi e rischiare di far fallire il mio lavoro per dedicare tempo invece al mio hobby.

Calcola che quello che ti ho raccontato in poche righe è successo tipo in dieci anni.
E che, paradossalmente, lei mi conobbe ad un mio concerto.

quando uno smette di suonare, è sempre perchè non ne ha più voglia. Il lavoro, la famiglia, non ho più tempo, ecc.... son tutte scuse, perché se ci tieni veramente, un'oretta al giorno la tiri fuori sempre.

Jacker, tutto vero, c'è poco da fare.

ho avuto una storia di sei anni con una ragazza che non si interessava minimamente di musica, quindi non veniva ai concerti, le pesava il fatto che andassi alle prove, tanto che piano piano mi trovai a suonare molto meno.
con la ragazza successiva è successa una cosa simile: lei pianista e cantante, appassionata di musica, ed i primi tempi veniva sempre a sentirmi suonare ed era entusiasta del fatto che avessi diversi gruppi (recuperati dopo la fine della storia precedente), ma piano piano si è stancata, e se prima suonavamo molto insieme, anche quell'attività si è persa, e mi faceva storie per le prove o per le registrazioni che dovevo fare a casa.

la vita di coppia è tosta in questo senso o si trova qualcuno di molto indipendente che ha i propri hobby e che apprezza il fatto che l'altro li abbia, oppure ci si attacca al tram

Stamattina ho detto a mia moglie chè è fortunata. Gli ho detto che avrei potuto andare a mignotte o a trans e invece suono il basso. Sulle mignotte ci sarebbe passata sopra, ma sui trans ha fatto fatica..

Alexce69, Pier_, cazz, capisco benissimo.

Archiviata ormai una storia "tremendamente lunga" ormai con le nuove compagne che mi capita di avere, una delle prime cose che metto in chiaro al day 1 è che se un giorno arriverà a chiedermi di scegliere tra la musica e lei, sicuramente non sceglierò lei.
e da quando metto in chiaro questa situazione, ho smesso di "avere problemi" in tal senso, mediando naturalmente il tutto.

Naturalmente ho parlato per estremi, ma il senso è questo. e ora sono un musicista (fallito) felice

Spaccher,ma si se ti conoscono con quella passione, anche se volessero avere loro tutta l' attenzione, alla fine non rompono il cazzo, o ce provano, poi sta pure a noi vedere quanto ci interessa di avere questo hobby...

Spaccher, nì.
E' un casino da spiegare e cambia da persona a persona.
Alla fine non è che avessi smesso di suonare ma ho fortemente ridotto.
E sai cosa? non me la sento neppure di darle tutte i torti.
Avere un gruppo significa avere almeno una sera a settimana a far prove, studiare i pezzi a casa e poi se hai un po' di live significa "sacrificare" il fine settimana in questione. Perché se suoni di venerdì è un conto ma se ti capita la serata di sabato sera ti fotte anche il sabato pomeriggio.
Quindi per una povera crista che lavora e ha voglia di godersi il fine settimana significa comunque modificale i piani.
Se è una volta ogni tanto passa, la vita è fatta di compromessi ed è indubbio che devi "compensare" per fare in modo che la bilancia sia pari.
Ma se inizi ad avere un altro gruppo tutto si raddoppia.
Due sere alla settimana a far prove, in teoria aumentano le date, e non è neppure detto che quello che tu suoni a lei piaccia. Nel mio caso poi se mi capitava di venire chiamato per qualche sostituzione significava dedicare tempo a imparare un repertorio, prove e live per un gruppo che poi non avrei tenuto (anche se poi spesso arrivava il tentativo di farmi entrare).
Se poi hai un'altra passione (nel mio caso teatro e palestra) significa davvero aver poco tempo libero.
Finché ero single potevo permettermi anche 3 gruppi ma poi già uno era più che sufficiente. Il secondo era più per appagamento musicale, visto che si faceva composizione.
Ma ribadisco, ci sta. Se conoscessi una ragazza e mi dice che io vengo dopo a, che so, pallavolo, atletica, ballo o quello che vuoi che a me non interessa non è che la prenderei particolarmente bene.
E come dicevo prima non è un processo immediato. E' più una situazione che si sviluppa nel tempo.
Siamo onesti. Le prime settimane quando tornavo da un concerto alle 3 di notte mi aspettava alzata col completino intimo.
Tempo un paio d'anni e, invece, s'incazzava come una faina se quando arrivavo la svegliavo

Per questo, passata pure una certa età, tendo a non sovraccaricarmi di impegni.

Jacker, assolutamente d'accordo.

Se decidi di vivere con un'altra persona è indubbio che non puoi portare avanti tutti gli hobbies di quando sei single. Idem quando passi da l'essere uno studente universitario ad un lavoratore, che magari meno di 10 ore al giorno in ufficio non può proprio fare.

Penso che sta ad ognuno di noi il valutare di come impegnare il proprio tempo (libero).
Però son convinto che se ti pesa (maledettamente) dover togliere, chessò 5 ore alla settimana, ad un hobby (musica, fotografia, montagna o che dir si voglia) per dedicarlo agli affetti, è probabile che c'è qualche problema, sia da una parte o dall'altra.

ad esempio, quando io ero "accasato" con qualche sacrificio riuscivo a potare avanti una band, sovente rinunciando a delle preziosissime ore di sonno.

ora, che sono single, riesco a portare avanti 3 progetti, quasi senza problemi che impattano il mio rendimento lavorativo (leggasi ore di sonno)

Scelte di vita. L'importante è l'essere in pace con se stessi, sempre e comunque.

just my 2 cents, naturalmente
peace!

Spaccher, non è una quesitone che PESI dedicare del tempo.

E' più l'unirsi di quieto vivere, scoglionamenti vari e cause varie.

Come anche diceva Pier, agli inizi non viene fatto pesare nulla particolarmente.
Ma, non so voi, ma molti gruppi non sono duraturi e dopo qualche tempo si sciolgono.
E' in questo momento che inizia il tutto.
Quando non hai la foga di cercare qualcosa di nuovo. Esci un po' dal giro. Lei ti fa presente che te la prendi troppo per i gruppi. Magari mettici che non va d'accordo con le morose/mogli della nuova formazione o che il cantante è troppo donnaiolo ecc ecc
E tu pensi: "ma a me che ca22o me ne frega? io voglio solo suonare e divertirmi... non ho sbatto di litigare".
Ecco, in questo momento il danno è già fatto.
Alla fine tieni solo i pochi progetti che ti piacciono e ti alieni dal resto.
Nessuno, quanto meno non io, intendeva che le donne ti fanno mollare. Concorderei con te, in tal caso, che la passione ti mancava già prima.
Ma la vita di coppia è un continuo compromesso. Su qualcosa devi cedere un po' anche tu...

Per quanto riguarda me, l'unica "vera" interruzione è questa che si protrae da novembre 2019.
La band mi ha sbattuto fuori per motivi a dir poco demenziali, fino a febbraio 2020 stavo cercando una nuova band, poi è successo quel che tutti sappiamo.
Non vedendo sbocchi futuri per quanto riguarda l'attività live, per ora c'ho messo una pietra sopra all'attività musicale, tant'è che mi son venduto testata e cassa (ma tenuto stretto il VT Bass e il sistema wireless).
Poi quando si potrà tornare a suonare, mi riprenderò l'ampli, ma nel frattempo, per me, la voglia rasenta pure lo zero: ecco la mia mancanza di stimoli.

PS: per quanto riguarda la morosa, per fortuna mi ha sempre incoraggiato a suonare, per cui su quel fronte ho sempre avuto massimo supporto.

Personalmente ho smesso per circa 4 anni complice lo scioglimento della band, cambio lavoro e ristrutturazione casa...sta di fatto che non ho più avuto gli stimoli per riprendere il basso. Ho venduto ampli e pedali vari.
Durante il lockdown di marzo scorso all'improvviso ho ripreso il basso in mano, ed è stato come non averlo mai lasciato.
Questo fino ad agosto, sono diventato papà e adesso mi ritrovo punto e da capo!

Interessante lo sviluppo del discorso!
Io pensavo più all’aspetto tecnico/ didattico, ma la parte familiare ha ovviamente un ruolo importante.

La mia esperienza è stata un po’ diversa, soprattutto nel momento in cui ho ripreso: neo papà da 3 mesi in pieno lock down!
In pratica sono passato da fare sport stando ore fuori casa, a suonare ( 1 ora se tutto va bene) in salotto.

Più famiglia compatibile nel mio caso.

Jacker, yep ma secondo me il punto è un altro, ovvero l'attitudine che abbiamo noi nel rispetto di una attività che in fin dei conti è per il 90% di noi, un "semplice" e costoso passatempo.

Se davvero non ti "brucia" dentro la passione, prima o poi troverai un evento sul cammino della vita che ti porterà prima a "rilassarti" un poco, per finire poi dopo qualche tempo a prender in mano i bassi per spolverarli ed accordargli, e poco più.

io son fermamente convinto che se ci tieni davvero, anche se hai 3 famiglie, 20 figli e 7 lavori, non smetti di suonare, ma al massino ridimensioni il tempo che ci dedichi.

Ma spesso uno si accorge di quanto ci tiene ad una passione/hobby, solo dopo una pausa, voluta o meno. e ti posso citare una mia recente esperienza come esempio.

Senza entrare nel dettaglio, nel 2018 ho avuto un "piccolo" problema di salute che mi ha portato via l'udito ad un orecchio e costretto alla semi-immobilità per circa 6 mesi.

quando ripresi a suonare, come puoi immaginare, sentendo solo da una parte è stato un casino, perché non avevo più un minimo di spazialità ed non riuscivo più a distinguere ed isolare le varie "voci" degli altri strumenti attorno a me.
Ho quindi cercato di sopperire tale mancanza riprendendo un pò a studiare l'armonia dei brani, a costruirmi le mie linee melodiche a casa e ho sputato sangue per cercare di imparare a "guardare" - piuttosto che sentire - le note prodotte dai miei compari.
E a furia di bestemmie, vado avanti per la mia strada, ben cosciente di cosa obiettivamente posso ottener ora da questa passione, con tutti i limiti del caso, e dando molto più valore a quelle 2 ore in sala a settimana che erano diventate quasi una rottura di scatole.
Senza contare che ora ho un motivo obiettivo per cazziare i chitarristi / batterista quando fanno finta di dimenticarsi del concetto di dinamica / volume.

Naturalmente questo è un discorso da semplice (e scarso) prolisso amatore quale io sono, senza contare che questi sono solo i miei canonici 2 cents.

peace

Spaccher ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Senza entrare nel dettaglio, nel 2018 ho avuto un "piccolo" problema di salute che mi ha portato via l'udito ad un orecchio e costretto alla semi-immobilità per circa 6 mesi.

mi spiace, a me è successa la stessa cosa.
Ora soffro di acufene ma il processo è stato simile.
Ho dovuto riabituarmi a tutti i suoni: parlare o masticare mi dava un fastidio enorme. Avevo problemi di equilibrio e una sensazione di ansia, dovuta al fatto che non riuscivo più a capire da dove arrivassero i suoni.
E' stato un brutto periodo, che tutt'ora di tanto in tanto si ripete col fastidio aggiuntivo che da fuori non si vede nulla e quindi in molti tendono a pensare che non sia un problema grave.
Anche nel mio caso è stata la scintilla che mi ha fatto tornare a suonare.

Ma raccontavo, appunto, un'altra cosa. Una scintilla è momentanea ma il logorio è costante. Il mio tastierista aveva praticamente smesso di suonare perché l'ex moglie gli spaccava le pelotas. Ora sta insieme ad una musicista professionista e si è rimesso sotto.

Mettici anche lo sbattimento di certe situazioni musicali. Appena chiusa l'attività volevo ricrearmi un po' di giro di gruppi ma mi son cascate le braccia dopo pochi mesi. Gente incompetente o che non veniva preparata. Discussioni infinite sul repertorio. Discorsi stupidi che si facevano quando avevo 20 anni, figurati alla soglia dei 40.

Insomma non mi sento di biasimare chi smette o ridimensione la priorità musicale.
Condivido quel che dici. Se è una tua passione il tarlo ti rimane sempre: un mio chitarrista mi ha chiesto di dargli qualche anno tempo che il pupetto andasse all'asilo. Pensavo di non vederlo più invece mi ricontattò abbastanza puntualmente.
Così come, al contarario, sono innumerevoli i musicisti che ho conosciuto che appena trovata una lasagna hanno fatto armi e bagagli nel giro di poche settimane, se non addirittura pochi giorni.

Io ho avuto due stop nella mia vita. Il primo In occasione del mio primo matrimonio, che mi ha portato a vivere a 2 ore di macchina dai miei luoghi e che mi ha costretto a lasciare la band. Il basso, anzi i bassi, rimasero sotto il letto per due anni. Il secondo stop fu legato allo scoglionamento. Non miglioravo, perchè non studiavo, facevo sempre le stesse cose e accompagnavo tutto allo stesso modo. Stetti fermo quattro anni, poi nel 2016 ricontattai il mio vecchio insegnante, feci tre anni di studi orientati al Jazz. Nell’ultimo anno ho studiato con un insegnante musica Pop e mi sono macinato un paio di libri per sviluppare la lettura a prima vista. Sto ancora studiando. Per cosa? Non so..solo per la mia grande passione che credo non abbandonerò più.

Anche io ho avuto due stop, uno prima del covid in cui ho interrotto l'attività con il gruppo in quanto sul lavoro mi è stata chiesta una maggiore disponibilità (reperibilità...) aggiungendo poi il fatto che mi ero stufato di come andavano le cose (gente esterna che dettava legge sul repertorio e problematiche di vario genere con alcuni menbri che si alternavano con più gruppi...).
Mi ero quindi preso una "pausa di riflessione" prima di ricercare altre situazioni, suonando a casa e pubblicando di tanto in tanto dei video sul mio canale youtube, e poi è subentrata la pandemia.
Il seondo stop, che praticamente ha quasi del tutto azzerato la mia passione, al momento, è avvenuto qualche mese fa quando quando è venuta a mancare la persona che mi ha trasmesso la passione per la musica e che mi ha sempre guidato nel corso degli anni, ossia mio fratello maggiore.
Conoscendolo, si incazzerebbe di brutto se abbandonassi del tutto la musica, pertanto al momento cerco comunque di suonare/studiare qualcosa e faccio regolare manutenzione ai miei strumenti.
Sono in contatto con diversi miei amici e ci siamo tutti ripromessi di rivederci in sala prove appena sarà possibile per una "rimpatriata", ma non so se riprenderò l'attività live. Vedremo.

Non è mia abitudine condividere dettagli della mia privata, ma oggi mi è presa così, e chiedo scusa in anticipo per il post non proprio allegro in questa giornata festiva.