Messaggi: 188 Residenza: Camposampiero (PD)
Dom 26 Giu, 2016 10:40
Dico anch'io la mia dopo qualche anno di esperienza con il genere, anche se purtroppo è da un po' che non lo suono più.
- Ampli, cassa & preamp: Una all valve tirata a palla è sempre la scelta migliore. In mancanza di budget il mio consiglio è, paradossalmente, di prendere una transistor il più pulita e potente possibile, che digerisca bene i pedali e che abbia un'ottima sezione di eq, senza stare troppo a cercare troppo un suono che imiti ampeg o altro. Il motivo è che, suonando così ribassati e con chitarre spesso tirate a palla, serve parecchia potenza per essere presenti e un eq ben fatto aiuterà a
togliere le frequenze di disturbo troppo basse o le varie risonanze.
Due nomi economici su tutti: testate hartke e trace elliot.
Per la cassa va molto più a gusto secondo me: non ci sono soluzioni preferibili, se non quella di avere parecchia superficie radiante dei coni.
Il "suonone" saturo è più sensato ottenerlo con un pre a pedale ben fatto e credibile. Per me la risposta è VT bass della tech 21, ma anche qui è questione del suono che si cerca. Cose essenziali: un controllo dei medi con le palle perché è quello che aiuterà a tirare fuori il ringhio quando serve.
- Altri pedali: il fuzz è bello, ma difficile da gestire in gruppo causa sparizione nel mix. Anche qui varie scelte: un fuzz dotato di blend con il suono pulito, un pedale tipo il VT bass programmabile per avere due livelli separati di distorto (lavorando con drive e character ci si avvicina moltissimo al fuzz). Altra soluzione non fuzzosa, ma più gestibile è avere il preamp con un leggero overdrive sempre acceso e un boost che faccia saturare ulteriormente quando serve.
Distorto/fuzz poco citato, ma secondo me da riscoprire: Catalinbread SFT.
- Bassi: dipende da come suoni e da che suono cerchi. Ad esempio: Scott Reeder usava degli ATK e di recente è passato a warwick katana. Non sempre i bassi con un suono troppo scuro e gonfio sono una buona scelta, potrebbero causare come sempre un ingolfamento sulle frequenze più basse.
- Tecniche: per il plettro c'è da zappare, poco da dire.
Per le dita le tecniche che vanno per la maggiore sono quelle derivate da Geezer Butler, cioè pestare sugli ultimi tasti. Sia il già citato Scott Reeder che Al Cisneros si rifanno a questa maniera di suonare.
e poi darghine:
https://www.youtube.com/watch?v=0MOvk-dNLRY