Lucio72 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

...... faccio pochi live all'anno, il mio ampli me lo porto appresso eccome.

Sarà che sono un dinosauro in via di estinzione, ma va bene così.

Ma vedi Lucio...non è questione di essere o no "dinosauri" (io ho 10 anni più di te...pensa un po' ) Tutti noi che suoniamo da "qualche anno" abbiamo a nostro tempo fatto delle scelte , compatibilmente con la nostra capienza e disponibilità economica, di strumenti ed amplificazione che potessero gratificare al massimo il nostro modo di suonare.

Qui ora si tratta di essere consapevoli che il progresso tecnologico oggi ti mette a disposizione delle "alternative" (non sei obbligato) che, a un costo ragionevole, hanno dei vantaggi oggettivi innegabili. Il fattore peso per certuni potrà non essere determinante, ma quando andavo in giro con la "Mesa" e due casse sfioravo i 100 kg solo di amplificazione, con la necessità di avere un auto sufficientemente capiente.

Pensa solo che con un sistema digitale + in-ear monitor, in un colpo solo ti liberi di amplificazione, con i suoi pesi e ingombri e di tutte le spie sul palco e il conseguente casino...guarda che è tanta roba!

Un processo simile è avvenuto anche con i sistemi wireless per strumento o microfono....25 anni fa quelli che funzionavano si contavano sulla punta delle dita e costavano una fortuna e in Italia ce li avevano i Pooh e forse Vasco.....oggi sono alla portata di tutti (con le debite differenze di qualità ed affidabilità)...ma toglierti i cavi da in mezzo ai piedi è un bel vantaggio.

Certo, come dice ganesh....bisogna "imparare" perchè è un modo completamente diverso di suonare, ma ti assicuro che in determinate situazioni è una soluzione assolutamente vincente!

Io uso: plettro e dita

cotess, penso dipenda molto da quanto si suona e quanto si sia "legati" alla propria strumentazione.

giustamente Lucio dice che visto che suona live raramente, gli piace mobilitare l'ampli "grosso" e godersi le vibrazioni, cosa che capisco appieno.

è un po' il discorso delle custodie rigide, se vogliamo fare un altro esempio affine: io non uso custodie rigide da una vita, perchè mi secca portarmi in giro mammatroni scomodi, tanto più che spesso giro a piedi od in motorino, quindi quella rigida è un proverbiale dito non diciamo dove.

quando anni fa mi comprai il mio primo American Vintage '62, comprai in contemporanea una custodia imbottita Fender (quella bellissima in tweed ), e la rigida non è mai uscita di casa se non per il tragitto dal negozio, e quello quando l'ho venduto.

probabilmente, se suonassi fuori una volta l'anno non mi preoccuperei minimamente, ma tra prove e serate io esco col basso o la chitarra quasi tutti i giorni.

se dovessi stare con 130cm di custodia rigida appresso, che non puoi nemmeno metterti sulle spalle, impazzirei.

così come per l'ampli, stessa cosa. se dovessi uscire tutti i giorni con l'ampli, lo butterei dal balcone. invece per fortuna esiste la tecnologia  

Io uso: plettro e dita
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- Yamaha RBX750A Blue
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- Zoom B3

gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Pier_ ha scritto: [Visualizza Messaggio]

cotess, penso dipenda molto da quanto si suona e quanto si sia "legati" alla propria strumentazione.

giustamente Lucio dice che visto che suona live raramente, gli piace mobilitare l'ampli "grosso" e godersi le vibrazioni, cosa che capisco appieno.

In realtà i vantaggi, se vuoi vederli e riconoscerli, ci sono indipendentemente dalla frequenza delle uscite, primo fra tutti (se escludiamo il problema facchinaggio) è il silenzio assoluto sul palco (batteria a parte) che è una cosa impagabile.

Chiaro che se poi uno suonando sente l'irrefrenabile necessità erotica di farsi vibrare le chiappe del culo con Ampeg + 8x10 o F. Bassman + 2x15, non c'è soluzione digitale che tenga!!     

Io uso: plettro e dita

^^^

Se devo dire il vero ultimamente mi capitano più spesso chitarristi che hanno bisogno della “botta in schiena “ per la felicità di fonici e soprattutto compagni di band!
Poi non mi tiro indietro certo, giro la manopola e via, ma suonare piano resta un miraggio.

Io uso: solo le dita

cotess, eh ma infatti, sta tutto lì. se suoni saltuariamente, magari una o due volte l'anno, sfacchinare tutto è veramente il meno, perchè ti godi la tua strumentazione, e pure i volumi sul palco possono essere un divertimento  

se suoni spesso, ben venga il silenzio!

Piero_star, tocca censire le età  

io quando vado a suonare come turnista, per questo o quell'altro cantante/gruppo, in cui son tutti professionisti entro i 40 anni, sono anni che non vedo un amplificatore sul palco, e persino molti chitarristi non lo hanno nemmeno in casa.

arrivano con la loro bella pedaliera, collegano tutto all'impianto ed in-ear, e tanti saluti.

anzi che in questi casi sono quasi sempre io il "vetusto" senza wireless e cuffie, che ancora chiede la spia.

quando invece mi capita di suonare con quelli over 50, anche il tastierista si porta la sua spia personale, e nessuno vuol saperne di cuffie e cuffiette.

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- EBS Billy Sheehan Ultimate Drive
- EHX Green Russian Big Muff
- Zoom B3

gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

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Giusto, in effetti i miei sono tutti over 40!

Io uso: solo le dita

Pier_,
grande, tranne le Rotosound RS77LD siamo quasi sempre in disaccordo, ma mi capisci al volo!  

cotess,
ti faccio un paio di premesse per meglio argomentare il mio punto di vista al riguardo:
1. a me l'ascolto in cuffia parlando di alta fedeltà (concetto che probabilmente ai più giovani è sconosciuto) quindi sempre nel mio caso impianto casalingo con Naim, Proac e Rega ed in particolare ampli per cuffia in sovra-alimentazione (chi conosce Naim sa di cosa parlo) + cuffia Sennheiser di medio livello, piace tanto;
2. il concetto di suonare con un limitato se non nullo uso di ampli/spie, in campo altamente professionale è da svariati anni in voga ed è chiaro che la tecnologia fa continuamente passi in avanti, tipo R. Waters & co. nel The Wall live del 1980 a Londra lo si vede usare delle cuffie monitor belle grandi (Stax o Koss?), adesso ci sono gli auricolari.

Tuttavia, IO quando suono dal vivo non cerco l'ascolto pulito delle cuffie di quando sto a casa sul divano, cerco quello che ha illustrato prima Pier_, anzi ti dirò di più: non solo la botta dell'ampli dietro le chiappe (mi pare comunque del tutto esagerato e fuori luogo parlare di erotismo...) ma proprio il sound da palco "rozzo e dirompente" costituito dall'amalgama di tutti gli strumenti.

Chiaro che il tutto deve essere in equilibrio (devo sentire distintamente il MIO strumento e gli altri) e quì entra in gioco la strumentazione del palco/service, che deve essere per lo meno decente, e il fonico che deve sapere fare bene il suo lavoro.

Ripeto: non cerco l'ascolto pulto in cuffia, che comunque ho sperimentato in studio di registrazione e tantomeno il "silenzio assoluto sul palco".

Per quanto riguarda il peso, io prima giravo con quasi 60kg di roba, adesso adottando ampli in classe D e diffusore leggero, ma entrambi di assoluta qualità (rispettivamente Bergantino e GR), l'ho ridotto di quasi 2/3, quindi più che fattibile senza spaccarsi la schiena.

Ripeto, il tutto nell'ambito della MIA situazione di pochi live all'anno.

In ambito lavorativo, e l'ho già detto, cambia tutto (suono per portare la pagnotta a casa) e quindi adotterei pure io la soluzione senza ampli.

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Evolution,
it's not an easy thing for those who live in the past to accept.

Ned Steinberger

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Non mi farei alcuno scrupolo nel suonare con uno Squier, ma se ho un Custom Shop perché dovrei lasciarlo a casa? La vita è una e bisogna godersela.

by Marcello - inside Palermo city

cotess ha scritto:  

il silenzio assoluto sul palco

Che, non mi stancherò mai di ripetere, rende musicisti migliori.
E diventare più bravi è un vantaggio non da poco. ^*

Poi pure a me viene la pelle d'oca quando suono vicino all'ampli che smuove l'aria intorno, quindi capisco tutti benissimo.

Però, nel modo tradizionale abbiamo suonato tutti.
Se vi capita, provate anche così, oggi come oggi ne vale la pena.

^*
L'altro giorno ho registrato un basso entrando in linea e con ascolto solo in cuffia.
La linea che avevo fatto durante le prove live in sala mi piaceva parecchio, mi sembrava che avesse un gran tiro, etc.

Ascoltata la registrazione però, contro il parere di tutti, ho deciso di rifarla e di modificarla sostanzialmente perché "sentivo" che con il brano non c'entrava nulla.
Rifatta al volo, parecchio modificata, e risentito il brano, tutti han concordato che fosse meglio così.

Era una canzone semplice, stile Jefferson Airplane / Grateful Dead, lungi da me "tirarmela", ma certe sensibilità credo si acquisiscano solo quando si impara a suonare "sottovoce".

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Prima di suonare due note, impara a suonarne una. E prima di suonarne una pensa se ha senso suonarla.
Farla semplice è difficile. Farla facile è più difficile. Farla invisibile è la cosa più difficile di tutte.

ganesh,
capisco benissimo quello che vuoi dire, ma io mi ero focalizzato sull'esperienza live.

Lo studio di registrazione è cosa alquanto diversa.

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Lucio72 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

IO quando suono dal vivo non cerco l'ascolto pulito delle cuffie di quando sto a casa sul divano, cerco quello che ha illustrato prima Pier_, anzi ti dirò di più: non solo la botta dell'ampli dietro le chiappe (mi pare comunque del tutto esagerato e fuori luogo parlare di erotismo...) ma proprio il sound da palco "rozzo e dirompente" costituito dall'amalgama di tutti gli strumenti.

.....Ho suonato per anni con il sound da palco "rozzo e dirompente" dove consentimi...il casino regna sovrano a meno che tu non abbia il "tuo" fonico che ti segue dovunque ed è in grado di gestire gli "equilibri" in maniera semiautomatica.
Forse oggi la mia età, il desiderio di trattare la mia schiena in maniera più gentile e la "non" voglia di sentire le orecchie che ronzano fino a tarda notte dopo la violenza di tutti quei decibel, mi stanno portando a scegliere altre strade.

L'erotismo della "pacca" dietro la schiena era ovviamente una battuta sul fatto che tale situazione è comunque un fattore emozionale che ti gasa e ti da energia.....etichettarla esagerata e fuori luogo mi sembra da parte tua un atteggiamento un po "bacchettone" e...fuori luogo  

Comunque credo che visto l'oggetto di apertura del 3D che è, o era il Fender Rumble 800, credo che ormai si sia sforato fin troppo l'Off Topic...ergo consiglierei di darci un taglio sulla seppur pacata diatriba Analogico/Digitale

buona giornata a tutti.

Corrado

Io uso: plettro e dita

cotess ha scritto: [Visualizza Messaggio]

etichettarla esagerata e fuori luogo mi sembra da parte tua un atteggiamento un po "bacchettone" e...fuori luogo

Direi di no, ma ovviamente pensala come ti pare, me ne farò una ragione  

Concordo sul chiudere la deriva OT (anche se interessante - per quanto mi riguarda) ma solamente per informativa generale, per le orecchie che fischiano io da diversi anni uso gli Ear Plug con ottimi risultati.

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