Piccoli ampli crescono e grossi ampli rimpiccioliscono per chi come me si ricorda quegli anni in cui il cono minimo era da dodici, il cabinet non era spesso meno di un due centimetri fatto con quei legnacci truciolari e colle tossiche e rivestiti col moquettone da tarma e acaro della polvere oppure con quel vinile viscido e scuro che col tempo si scollava facendo diventare anche brutti quei macigni da 50kg e 50w....che però suonavano eccome....
Oggi in venti chili a medio prezzo siamo sui 100w ma il cono mi si è intristito dieci dodici di rado...., per un 12" siamo anche a 500w e 15Kg. E per il mitico 15" si sale solo col cabinet e i 150w che spara in 15-20Kg sono ben sparati.
Insomma sta classe D ci ha rivoluzionato il modo di intendere l'ampli. E i piccoli ampli? Quelli che come il mio primo 30w non si schiodavano da casa, nella loro inutile vacuità di watt il conetto in cartone, minimo un dieci però, il conetto di allora....poteva e doveva soddisfare solo chi si allenava a casa.
Stupefacenti dunque i 100w del Max 110 seppur nel cabinet avrei visto bene un dodici e ci stava pure. Non troppo pesante, neppure molto piccolo molto versatile anche se caratterizzato da un suono suo che cambia anche il suono dei bassi, insomma un Peavey. Bella presenza bella estensione e come stand alone mi ha accompagnato ovunque, live, prove, casa....mai tirato a più di metà (e non ce ne era bisogno all'aperto sotto un tendone) una miriade di opzioni e il comodo tuner ma che subito ho notato meno pratico rispetto al cromatico.
Ma stupefacente ancor più è il Micromark 801. Innanzitutto è più versatile non essendo uno stand alone, colla sua cassa aggiuntiva il doppio cono da 8" è più "aperto" del singolo dieci in cassa chiusa del Peavey. Poi nei live grossi và come DI e quindi si ha un cubetto piccolo (ma non così troppo leggero....)che sta ovunque e ha . Ha infatti il Markbass la caratteristica di avere una linearità maggiore del controllo del master per cui la potenza è poca sino a ore dodici dopo di che cresce sino alle tre per poi venire fuori brutale sino al massimo. Che si può tranquillamente usare a lungo poichè non parte neppure la ventola se fa freddo come stand alone. E volume ne ha senza perdere in definizione. L'altro controllo non influisce sull'erogazione della potenza più di tanto. Quindi il Peavey è solo uno stand alone, il MB801 come stand alone non se la cava neppure troppo malaccio poichè non distorce e il cono è saldissimo. Essendo un reflex bisogna però posizionarlo accuratamente perchè se mal messo perde molto, il Peavey è in cassa chiusa e lo metti dove vuoi.
Ovvio che l'801 nei palchi grossi và nel mixer o in altro poichè da solo sparisce fagocitato dalla batteria. Nei club, piccoli palchi può stare sopratutto con la seconda cassa che implementa la dinamica e non di poco, io non la posseggo ma l'ho sentito così e mi piacque molto, visto che altri micro come Phil Jones al di là del costo da noi non esistono.....
Come timbro e qualità di suono ahimè non c'è molto paragone tra MB e Peavey. Che è un combetto furbo e onesto appena poco sopra un primo prezzo come prezzo però completo e affidabile. Il MB invece è un oggettino costruito molto bene, che sorprende per la sua versatilità e sembra molto robusto al meno al pari del Peavey.
Peavey Max 110
Mi è piaciuto per
Equalizzazione ed effetti completi e sovrabbondanti (per il prezzo) e tuner
Cassa chiusa bella estensione dinamica
Ottima potenza e dimensioni e peso non eccessivi.
Fattura non economica (ma neppure eccelsa)
Mi ha lasciato perplesso per
Stand alone
Suono molto caratterizzato.( MA se piace ....)
Non troppo compatto, non troppo leggero, ossia poteva pesare qualcosa meno, oppure col cono da dieci essere un pò più compatto oppure avere il cono da 12" nella stessa dimensione di cabinet
Markbass 801
Mi piace per
Dimensioni contenutissime
suono vero e non "boxy" come certi amplificatori col cono da 8"
Fattura eccellente, solido e curato non certo economico
Resa dinamica con la doppia cassa interessantissima
Connettività
Mi ha lasciato perplesso
Equalizzazione all'osso anche se efficiente
Volume master non troppo progressivo ossia l'ultima parte della corsa eroga quasi tutta la potenza.
Peso non così contenuto in rapporto alle dimensioni (ma indice di buona fattura e componenti come cono al neodimio)
Sul prezzo non mi pronuncio dico solo che i soldoni di differenza tra i due prodotti sono giustificati. Non intendo con ciò fare una recensione nè dare un giudizio lapidario ma segnalo dalla mia esperienza due validi prodotti che i vecchiardi come me che ricordano i vari GK da 15" (ne uso ancora uno, lo userò domenica) con il cono in cartone da 15 o 18" non possono che confermare il bel progresso tecnologico.


















Torino
poi decisi per altro, e ti dico che sono un fan dei prodotti Markbass!
Magari in luoghi molto piccoli ci stà pure.. non so. 
































