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Fender Vintera II Precision '60 - Recensione E Mancanza Di Messa A Terra Al Pont...
Autore Messaggio
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Messaggio Re: Fender Vintera II Precision '60 - Recensione E Mancanza Di Messa A Terra Al Ponte 
 
Baldo ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Per avere un bel fender bisogna spendere 5000€ in un custom shop?!


Ho due deluxe usa (precision 2002 e jazz 2014) che  qualitativamente non hanno alcun difetto. Anzi costruti molto bene ed entrambi con il manico con taglio di quarto. Qiualcuno storcerà il naso in quanto li focalizza solo attivi, ma suonano molto bene pure in passivo.
Sul mercatino si trovano spesso a prezzi molto interessanti sui 1200/1400 con custodia rigida. quindi come vedi non serve spendere 5000 euri.

Ultimamente ho preso un jazz signature mex e devo dire che lo trovo sorprendente.

Premetto ho sempre comprato bassi usati e devo dire che al 95% dei casi sono stato fortunato. Poi ovvio che qualche regolazione devi comunque farla un pò perchè il proprietario precerdente aveva la sua impostazione, un pò perchè monti una muta di corde con misure differenti.. Non ho mai trovato un basso pronto per l'uso al 100%
 




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Ultima modifica di lostnet il Lun 10 Feb, 2025 11:44, modificato 1 volta in totale 
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Messaggio Re: Fender Vintera II Precision '60 - Recensione E Mancanza Di Messa A Terra Al Ponte 
 
Baldo ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Per avere un bel fender bisogna spendere 5000€ in un custom shop?!


Ma no, gli american vintage (io ne ho avuti diversi) vanno benone e basta un cambio di pickup per renderli ben suonanti.
I custom shop sull'usato si svalutano parecchio e talvolta bastano cifre inferiori ai 3000€ e ci si porta a casa dei gioielli. Anche lì in ogni caso bisogna saper scegliere.
 




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Ultima modifica di marcinkus il Lun 10 Feb, 2025 12:52, modificato 1 volta in totale 
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Messaggio Re: Fender Vintera II Precision '60 - Recensione E Mancanza Di Messa A Terra Al Ponte 
 
Pier_ ha scritto: [Visualizza Messaggio]
sul discorso tasti, ci sono due casistiche:

- tasti mal livellati

- tasti sollevati

nel primo caso, è un problema in fase di produzione. nel secondo caso è un problema naturale dei legni, che si muovono e possono far uscire i tasti, e lì non c'è prezzo che tenga, il legno è un materiale "vivo" che si muove sempre, di più o di meno a seconda di tanti fattori, ed è quindi possibile che con certi movimenti faccia uscire fuori leggermente i tasti.
...
PS: anche regolare il truss rod può smuovere i tasti! quindi se oggi lo strumento è perfetto, domani lo regoliamo e qualche tasto frusta male, potrebbe essersi solo mosso dopo la regolazione.

Tutto corretto quello che dici (legno che si muove), MA una tastatura eseguita a regola d'arte rende praticamente improbabile il sollevamento dei tasti dopo tot tempo, per non parlare poi del post regolazione truss rod (!).

Mi sembra che ne avevamo già parlato: io ho cercato tanto in rete ma giustamente i professionisti del settore si sbottonano poco sull'argomento (eh i segreti...), qualche dettaglio lo ha spiegato Galeazzo Frudua che non mi pare proprio il cantinaro di turno.

La fase dell'installazione dei tasti è una delle operazioni più difficili da fare come si deve, onde evitare appunto che il legno stressato da cambi climatici, o movimenti tipo la già citata regolazione del truss rod, poi possa "sputare" fuori i tasti.

Ed in effetti a me non è MAI capitato che uno strumento nuovo poi abbia necessitato di una ribattuta dei tasti: ma che scherziamo?

Tornando IT, la mia idea su Fender MX me la sono fatta già da diverso tempo: producono strumenti, che si fanno strapagare, in evidente economia e con metodologie di produzione che non garantiscono affatto una consistenza sul risultato finale.

Ed infatti me ne sono sempre stato alla larga, poi ognuno con i propri soldi facesse come gli pare.

Infine la schermatura: è chiaro che bisogna fare riferimento al progetto di partenza: se mi compro una replica di un Fender vintage mi aspetto appunto una replica fedele in tutto e per tutto con l'originale, ovviamente accettandone gioie e dolori.

Se invece mi rivolgo ad altre serie di stampo "moderno" mi aspetto una schermatura effettuata come si deve.

In quest'ultimo caso una non ottimale schermatura la considero una sensibile mancanza e poco importa se ci posso porre rimedio io grazie alle mie conoscenze nell'ambito dell'elettronica.
 




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Ultima modifica di Lucio72 il Lun 10 Feb, 2025 17:12, modificato 1 volta in totale 
Lucio72 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Fender Vintera II Precision '60 - Recensione E Mancanza Di Messa A Terra Al Ponte 
 
Lucio72 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

La fase dell'installazione dei tasti è una delle operazioni più difficili da fare come si deve, onde evitare appunto che il legno stressato da cambi climatici, o movimenti tipo la già citata regolazione del truss rod, poi possa "sputare" fuori i tasti.


Credo che il più dipenda dalla stagionatura del legno della tastiera e del manico, posta la difficoltà intrinseca dell'operazione.
I materiali fanno la differenza, anche nel prezzo.
 




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Messaggio Re: Fender Vintera II Precision '60 - Recensione E Mancanza Di Messa A Terra Al Ponte 
 
marcinkus ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Ma no, gli american vintage (io ne ho avuti diversi) vanno benone e basta un cambio di pickup per renderli ben suonanti.


E siamo sempre lì… per più di 2000€ mi aspetto che il signor Fender mi metta su un bel paio di pickup coi controcabasisi, non che ci debba mettere una pezza io con dei dimarzio o dei SD.
Charvel questi pick-up te li mette di serie sui SanDimas. Ibanez ti fornisce dei Nordstrand su bassi della stessa fascia di prezzo dei Fender player.  

Escludendo il caso di Gibson, che è un estremo a parte, credo che gli altri concorrenti di Fender per il prezzo di un AV ti forniscono strumenti già di altissimo livello che non richiedono alcun intervento di sostituzione.

Poi per carità, tutto questo discorso si può concludere facilmente dicendo che finché la gente paga volentieri quelle cifre per quei prodotti, le aziende non hanno motivo di porre rimedio a queste problematiche.
Se i player 2 costano quasi mille euro è perché la gente è disposta a pagarli, c’è poco da dire.
 




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Vertigoblu Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Fender Vintera II Precision '60 - Recensione E Mancanza Di Messa A Terra Al Ponte 
 
avatar Lucio72, eh sì, ma sappiamo che in questo campo ognuno dice la sua, in base alle sue esperienze.

io di questa cosa ne parlo spesso con i liutai, ed ho ottenuto sempre le stesse risposte in merito ai legni che si muovono in modo omogeneo od "asimmetrico", quelli che tengono meglio i tasti e quelli che sono più propensi al fret-sprouting.

Citazione:
Se invece mi rivolgo ad altre serie di stampo "moderno" mi aspetto una schermatura effettuata come si deve.


su questo devo dire che Fender però è "capace", nel senso che sui modelli Squier è tutto schermato (persino gli Affinity sono schermati alla grafite, come il mio Bronco), sui modelli "Standard" e "Deluxe" pure, vernice alla grafite e cablaggio a terra sulla schermatura con il classico anellino avvitato, più messa a terra al ponte.

lo notai anni fa già con i vecchi Vintage Modified.

Citazione:
Tornando IT, la mia idea su Fender MX me la sono fatta già da diverso tempo: producono strumenti, che si fanno strapagare, in evidente economia e con metodologie di produzione che non garantiscono affatto una consistenza sul risultato finale.


mah guarda, non sono troppo d'accordo. avendone tanti ed avendone avuti anche di più, ti posso dire che, salvo i Player/Standard, che come ho detto tante volte, trovo veramente pessimi come media produttiva, sui Classic/Vintera invece abbiamo normalmente:

- legni ben selezionati, body con ottimi accoppiamenti
- hardware USA
- pickup di qualità
- potenziometri Fender/CTS americani con cablaggio molto ordinato
- finiture fatte molto bene

ho avuto tanti Classic, veri Road Worn ed Artist, e non posso che parlarne bene, sono gli strumenti che uso di più, e che, salvo il Vintera II di questo topic, non mi hanno mai dato problemi.

al momento, per dire, ho in casa un Mike Dirnt del 2013, un Flea del 2023, un Vintera II del 2023 ed un Classic 50 del 2016.

il Dirnt ha il body monoblocco in frassino, un palissandro splendido, e nonostante sia il basso che uso di più, anche malmenandolo pesantemente, strummandolo col plettro e quant'altro (nei concertoni punk, lasciamo sta), non ha mai perso un colpo.

il Vintera, dopo il setup, non si è mai mosso di una virgola, e regge bene le Rotosound lisce, che tirano parecchio.

il Flea lo sto testando in questo periodo, ma anche lui ottima qualità e stabilità, pickup USA (pure vintage 64).

anni fa ho avuto un Mustang Vintera molto bello (qualità decisamente superiore ai Japan, ma proprio tanto), pure questo con meccaniche Hipshot americane, un pauferro bellissimo, legni stabilissimi, e nessun tasto fuori posto.

vi aggiornerò a breve con un Mustang JMJ del 2023, che promette molto bene  

ho sotto mano un Dirnt del 2022 a cui il precedente proprietario ha danneggiato il pickup, e pure questo ottimo palissandro, legno stabile, tasti a posto, body in due pezzi di frassino ben accoppiati (la verniciatura è semitrasparente).

diciamo che i bassi costosi e di fascia alta non mi mancano, quindi non sono nemmeno "di parte"   questi son tutti Fender che funzionano come deve funzionare un Fender.

PS: per dire, ho avuto due G&L, un L1500 ed un L2000, americani, a cui si alzavano alcuni tasti dopo il 12esimo ad ogni movimento climatico o di truss rod...
ho avuto uno Stingray Classic con manico che non stava fermo, ed ogni due giorni dovevo regolarlo su o giù.

PPS: i tasti migliori in assoluto li ho trovati sui Gibson: materiale indistruttibile, che anche sul Ripper del 78 non aveva nemmeno i segni delle corde, perfetta livellatura, coronatura e tutto.
meravigliosi tutti. ho avuto due Ripper del 78 (quelli tutti in acero, 4,8 e 5kg), quattro Thunderbird, due SG ed un EB2013, e su tutti ho notato la stessa identica cosa.
meravigliosi.


Citazione:
E siamo sempre lì… per più di 2000€ mi aspetto che il signor Fender mi metta su un bel paio di pickup coi controcabasisi, non che ci debba mettere una pezza io con dei dimarzio o dei SD.


qua però si va a gusti. io ad esempio i pickup che Fender usa sugli American Vintage li trovo splendidi, soprattutto alcuni specifici, tipo gli AV74, PV64 e PV63.
ogni strumento hai suoi specifici, con caratteristiche particolari.

SD e Di Marzio non suonano allo stesso modo, quindi spesso cambiarli può non essere nemmeno una scelta sensata. sono indubbiamente tutti pickup di qualità con caratteristiche specifiche per il singolo modello, non pickup generici "anonimi".
 




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gugu ha scritto: 
uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!
 
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Messaggio Re: Fender Vintera II Precision '60 - Recensione E Mancanza Di Messa A Terra Al Ponte 
 
Vertigoblu ha scritto:  

E siamo sempre lì… per più di 2000€ mi aspetto che il signor Fender mi metta su un bel paio di pickup coi controcabasisi, non che ci debba mettere una pezza io con dei dimarzio o dei SD.
Charvel questi pick-up te li mette di serie sui SanDimas. Ibanez ti fornisce dei Nordstrand su bassi della stessa fascia di prezzo dei Fender player.  


No aspetta, non ci siamo proprio capiti... Non parlo di QUALITA' ma proprio di pickup che suonano in modo differente: una replica fedele di un pickup anni '50 o '60 costa un po', certi materiali non si trovano facilmente e non avrebbe senso metterli su un AV che comunque ha delle caratteristiche costruttive a metà tra vintage e moderno.
Poi DiMarzio su un P stile '50 mi sa di bestemmia, come anche Nordstrand.  
Invece i recenti Handwound che monta il custom shop su alcuni modelli trovo che siano a livello dei migliori Antiquity, Klein o Kloppmann. Davvero ottimi.
 




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Messaggio Re: Fender Vintera II Precision '60 - Recensione E Mancanza Di Messa A Terra Al Ponte 
 
ganesh ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Credo che il più dipenda dalla stagionatura del legno della tastiera e del manico, posta la difficoltà intrinseca dell'operazione.

Chiaro, anche il materiale in sé per sé ha il suo peso.

C'è ad esempio un costruttore che non fornisce garanzia in caso di tastiere in ebano, mentre altri costruiscono strumenti con tastiere in ebano che dopo circa 30 anni non hanno mai avuto problemi.

Ad esempio Yamaha con il mio TRB6P  anni'90.

Fatto sta che a vedere come lavorano diversi liutai/costruttori su youtube, ognuno ha il proprio metodo: es. chi usa la macchinetta che preme i tasti nella tastiera, chi invece va direttamente di martello, chi usa versare negli slot della tastiera il cianoacrilato (o altro tipo di colla - come indicato da G. Frudua), chi no.

Ognuno ha il proprio metodo e vallo a sapere chi ha ragione...

Pier_ ha scritto: [Visualizza Messaggio]
mah guarda, non sono troppo d'accordo.

Certamente, come già detto ognuno spendesse i propri soldi come gli pare.

Fatto sta che non ho mai avuto l'esigenza di dotarmi di martello di gomma per ribattere i tasti, o di portare uno strumento nuovo dal liutaio.

Io ti posso dire che l'alternativa a buon mercato a Fender USA a mio modo di vedere c'è e si chiama Fender Japan, per quel poco che arriva in Italia.

Ovviamente nessun miracolo, nessun distruggitore di US o CS sia ben chiaro, ma io li ho trovati sempre ottimi e ben rifiniti.
L'ultimo provato nuovo è stato un P replica anni'70 in finitura Sienna Sunburst, veramente un gioiellino: ottimamente rifinito, leggero come una piuma, ottima timbrica e dal costo uguale ai MX ossia 1450€.

Stavo quasi per portarmelo a casa malgrado il P fine anni'70 appena comprato.
 




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Ultima modifica di Lucio72 il Lun 10 Feb, 2025 21:42, modificato 1 volta in totale 
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Messaggio Re: Fender Vintera II Precision '60 - Recensione E Mancanza Di Messa A Terra Al Ponte 
 
Citazione:
Io ti posso dire che l'alternativa a buon mercato a Fender USA a mio modo di vedere c'è e si chiama Fender Japan, per quel poco che arriva in Italia.


oddio, io i Japan li ho avuti spesso sotto mano, da quelli anni 80 fino ad alcuni recenti, e penso abbiano il peggior hardware del mondo  

bei legni, mediamente, ma a livello di hardware tutto in lega di burro che si rovina a guardarla.

ad oggi ne avrò avuti sotto mano qualche decina, tra bassi e chitarre, e lasciamo stare.

l'ultimo caso il P51 vecchio modello, tanto decantato e che ora viaggia su prezzi allucinanti (ne sono stato vittima, ovviamente), e che penso sia stato uno dei miei peggiori acquisti, e che mi ha spinto a prendere il CS51  

hardware talmente cheap che le viti delle sellette scavavano la base del ponte, viti spezzate sul taglio o spanate, meccaniche di una qualità infima.
come ti raccontai, basso cui correvo dietro da più di dieci anni, non riuscendo mai a prenderlo, e basso che mi ha fatto veramente schifo come qualità.

quando costava nuovo 600€ ci poteva pure stare, ai tempi.

questo invece fu il mio primo approccio con i Japan, era il 2008, e lo pagai, ancora mi ricordo, 390€: https://photos.app.goo.gl/RJmvU7uxvGbYYuHn8

Fender Jazz Special dell'85, serie "A", una di quelle considerate le migliori.

il manico dopo due mesi era a fine corsa, e dovetti iniziare a ridurre la scalatura, le sellette del ponte avevano scavato così tanto che avevano creato una "rotaia" con le sellette che non stavano nemmeno dritte.
mi sfuggì una volta il cacciavite per svitare il manico, ed una vite si spanò completamente in un colpo solo, tanto che dovetti fare io un taglio per usare il cacciavite piatto.

l'ho rivenduto anni dopo a più di 1000€ ad un fissato dei Japan anni 80  

stessa cosa i Mustang che ho avuto, due Japan di fine anni 90, che se li confronto col Vintera (prima serie), impallidivano.
meccaniche di una qualità pessima, manici a fine corsa, tanto che uno potevo usarlo solo con corde 30-90, altrimenti non reggeva...

ora come sempre arriveranno i difensori dei Japan, che li usano con action di 3cm e manici curvi, e che non regolano il truss rod quando cambiano corde, a dirmi che i Japan di una volta erano meglio di tutti i Custom Shop. ci ho fatto il callo in questi quasi vent'anni di Forum  


discorso diverso se parliamo di altri marchi. ho tre Yamaha MIJ (BB3000, TRB6p e Attitude II) e l'Aria SB1000, tutti impeccabili.
ho dovuto far rettificare tutti e tre gli Yamaha solo perchè erano usatissimi e con i tasti segnati qua e là, ma a livello di tastatura erano perfetti, e continuano ad esserlo dopo anni.

aggiungo però che ho altri strumenti Yamaha, tutti impeccabili:

BB714bs, indonesiano, a cui non ho mai dovuto fare mezzo aggiustamento se non il setup iniziale (il truss rod era tutto allentato, e prima di arrivare a tensione ci è voluto un po'), preso nuovo in negozio.

chitarra JR2s scala cortissima (200€ nuova, top in massello e custodia imbottita semirigida), e pure qua, eccetto la regolazione del truss rod ad inizio percorso della chitarra, mai toccata in anni, la porto in giro ovunque, soprattutto nei viaggi o nelle scampagnate.

chitarra LJ16 indonesiana (ma top di gamma Indonesia), tutta in massello, tastiera in ebano eccetera, l'ho portata a fare un check dal liutaio quest'estate prima di una serie di concerti a Stromboli, ed eccetto il fatto che qualcuno (avendola presa usata) aveva provato ad abbassare l'action al ponte rovinandolo, non ha avuto bisogno di mezza regolazione, ci faccio regolarmente concerti, si è fatta i viaggi in nave quest'estate, e pure con il caldo torrido delle Eolie, non si è mai mosso il truss rod (e ci uso delle 13-56 belle impegnative).

il mio liutaio mi ha sempre detto "Yamaha è una ditta seria, non fa uscire strumenti problematici"  
 




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gugu ha scritto: 
uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!
 
Ultima modifica di Pier_ il Mar 11 Feb, 2025 11:52, modificato 1 volta in totale 
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marcinkus ha scritto: [Visualizza Messaggio]
I custom shop sull'usato si svalutano parecchio e talvolta bastano cifre inferiori ai 3000€ e ci si porta a casa dei gioielli. Anche lì in ogni caso bisogna saper scegliere.


Con il rincaro che c'è stato ormai un CS a meno di 3000 la vedo difficile, su Mercatino a meno di 3100-3500 non si trova niente.

Pier_ ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Citazione:
Io ti posso dire che l'alternativa a buon mercato a Fender USA a mio modo di vedere c'è e si chiama Fender Japan, per quel poco che arriva in Italia.


oddio, io i Japan li ho avuti spesso sotto mano, da quelli anni 80 fino ad alcuni recenti, e penso abbiano il peggior hardware del mondo

bei legni, mediamente, ma a livello di hardware tutto in lega di burro che si rovina a guardarla.

ad oggi ne avrò avuti sotto mano qualche decina, tra bassi e chitarre, e lasciamo stare.

l'ultimo caso il P51 vecchio modello, tanto decantato e che ora viaggia su prezzi allucinanti (ne sono stato vittima, ovviamente), e che penso sia stato uno dei miei peggiori acquisti, e che mi ha spinto a prendere il CS51

hardware talmente cheap che le viti delle sellette scavavano la base del ponte, viti spezzate sul taglio o spanate, meccaniche di una qualità infima.
come ti raccontai, basso cui correvo dietro da più di dieci anni, non riuscendo mai a prenderlo, e basso che mi ha fatto veramente schifo come qualità.


Condivido il discorso sull'Hype intorno ai made in japan che è letteralmente sfuggito di mano, quando i bassi giapponesi giravano a 600 euro aveva senso, oggi molto meno. Ormai la media sta intorno ai 900-1000 per i modelli più cheap con corpi in tiglio e hardware e pickup "domestici" giapponesi (che come dice Pier fanno pena), 1200-1300 per i modelli fatti meglio e ho visto Jv in vendita a prezzi folli, anche a 1800 euro.

In molti casi come qualità costruttiva i Vintera sono superiori, ma non godono dell'alone mistico che si è creato sui giapponesi.

Ho un precision serie SQ dell'84, comprato qualche anno fa a prezzi ragionevoli, è un bel basso, ma non ci spenderei  i 1200 che mediamente chiedono ora e no, non suona meglio di un CS, forse nemmeno di un Classic o un Vintera riusciti bene.    


NON quotare messaggi per intero e le emoticon - Lucio72
 




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Ultima modifica di Lucio72 il Mar 11 Feb, 2025 21:57, modificato 2 volte in totale 
Loop Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Fender Vintera II Precision '60 - Recensione E Mancanza Di Messa A Terra Al Ponte 
 
Boh... Io ho avuto lo Sting MiJ e ho il Precision Acoustic e non mi è sembrato né mi sembra che soffrano dei problemi che dite.
 




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Messaggio Re: Fender Vintera II Precision '60 - Recensione E Mancanza Di Messa A Terra Al Ponte 
 
Idem per me con il mio Geddy Lee signature.

Il 2 di aprile prossimo saranno venti anni che lo acquistai (fu anche il giorno che morì Papa Wojtyla, perciò una battuta un po' becera potrebbe essere che io compro un basso "a ogni morte di papa!), ed è ancora perfetto.
 
Ed il set è fatto correttamente, quindi niente 3 cm di action e manico incurvato.
 Anzi. Tutt' altro!
(alla faccia del manico molto sottile, è assai stabile)

Dei miei Fender è sicuramente quello che mi consente action rasoterra, volendo.
(alla faccia del BadAss II che, secondo quanto mi è capitato a volte di leggere, non consentirebbe di abbassare più di tanto)
Che poi, in realtà, per come suono io preferisco un' action piuttosto bassa  ma non necessariamente rasoterra.
Lo strumento rende meglio e non devo stare a preoccuparmi di non pestare troppo.


PIER, d'accordo che nella tua lunga carriera di compratore & rivenditore di bassi ne hai viste di tutti i colori, però a volte sembri dare l'impressione che sia solamente tu in grado di fare un setup correttamente...
 
(faccina per sdrammatizzare e non voler sembrare polemico, però onestamente l'impressione è quella...)
Sono capaci anche gli altri!


Avrò avuto fortuna e acquistato io uno dei pochi Japan fatti bene?!?


Salve a Tutti!
 




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Ultima modifica di digomma il Mar 11 Feb, 2025 20:48, modificato 4 volte in totale 
digomma Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Fender Vintera II Precision '60 - Recensione E Mancanza Di Messa A Terra Al Ponte 
 
avatar Pier_,
comprendo che ognuno porta quì la propria esperienza: ebbene nel mio caso pure io di giapponesi ne ho posseduti diversi ed in nessun caso ho riscontrato i problemi da te rilevati.

E per quanto mi riguarda non è un discorso di hype, in quanto personalmente dell'hype me ne fotto: io provo gli strumenti e se mi garbano li porto in casa.

Con i giapponesi è successo diverse volte, con i messicani no.

I modelli che ho posseduto sono: un 1988 Jazz "standard", il mio primo basso "di marca", ottimo in tutti i sensi eccetto per la timbrica "fiacca".

Poi Jazz riedizione fine anni'70, primi anni 2000, ottimo pure questo, lasciato quando provai the real thing, ossia un americano fine anni'70 che pesava di più ma a livello di "botta" era un'altra cosa.

A seguire un Geddy Lee, niente da dire anche su questo, usato poi per un progetto di "Fender on the steroids" (quello che tu poi hai definito "orrendo" come sound - io la penso tuttora all'opposto).

Proseguendo poi con un Fender Jazz Special fretless anni'80, molto buono, niente da dire, poi venduto in quanto il timbro P lo tiravo fuori anche col Wal che a livello di suonabilità gli faceva pelo e contropelo.
https://www.youtube.com/watch?v=ksc9M065B6Q

Infine il già citato P fine anni'70 provato la settimana scorsa da YM veramente bello, per il quale non ho trovato traccia sul Sito Fender IT, quindi non so di preciso se si tratta di un modello capitato per caso dal distributore italiano, oppure se trattasi di una serie importata per poco tempo.

Insomma, ripeto, nessun miracolo in quanto poi alla fin fine gli americani li hanno sempre surclassati (e vorrei vedere vista la differenza di costo), ma per quanto mi riguarda, ripeto, comunque un'ottima alternativa agli US se si volesse andare sul risparmio.

Poi sicuramente, così come avviene per gli MX e US ci saranno sicuramente serie "più pregiate" ed altre meno, ma se non erro in Giappone vengono costruiti da Fujigen Gakki che non mi pare proprio essere dei caciottari cantinari.
 




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Ultima modifica di Lucio72 il Mar 11 Feb, 2025 19:14, modificato 1 volta in totale 
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Messaggio Re: Fender Vintera II Precision '60 - Recensione E Mancanza Di Messa A Terra Al Ponte 
 
avatar ganesh, credo che Pier e gli altri facciano riferimento alle serie diciamo "standard", esentando modelli come il Geddy Lee, lo Sting o l'Aerodyne (che ogni tanto vedo ancora a buon prezzo).

Edit

Mi accorgo solo adesso che pure il Marcus Miller veniva fatto in Giappone.
 




Io uso: plettro e dita
 
Ultima modifica di dropdead87 il Mar 11 Feb, 2025 19:25, modificato 1 volta in totale 
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Messaggio Re: Fender Vintera II Precision '60 - Recensione E Mancanza Di Messa A Terra Al Ponte 
 
Loop ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Con il rincaro che c'è stato ormai un CS a meno di 3000 la vedo difficile, su Mercatino a meno di 3100-3500 non si trova niente.


E voi smettete di guardare su mercatinomusicale, non esiste solo quello. A parte che quella è la richiesta, ben diversa è la conclusione.
Ad esempio:

https://www.zikinf.com/annonces/annonce-2365565
Ed è pure un Yamano mastergrade.
 




Io uso: plettro e dita

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Messaggio Re: Fender Vintera II Precision '60 - Recensione E Mancanza Di Messa A Terra Al Ponte 
 
^^^
Anche in determinati negozi: fatevi vedere seriamente interessati e non proponete permute, vedrete poi come la richiesta cala  
 




Io uso: plettro e dita

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Non mi farei alcuno scrupolo nel suonare con uno Squier, ma se ho un Custom Shop perché dovrei lasciarlo a casa? La vita è una e bisogna godersela.

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Ultima modifica di Lucio72 il Mar 11 Feb, 2025 22:00, modificato 1 volta in totale 
Lucio72 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Fender Vintera II Precision '60 - Recensione E Mancanza Di Messa A Terra Al Ponte 
 
marcinkus ha scritto: [Visualizza Messaggio]
E voi smettete di guardare su mercatinomusicale

Vi ricordo che mercatinomusicale è il male.
Dal 2002.

 




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Prima di suonare due note, impara a suonarne una. E prima di suonarne una pensa se ha senso suonarla.
Farla semplice è difficile. Farla facile è più difficile. Farla invisibile è la cosa più difficile di tutte.
 
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Messaggio Re: Fender Vintera II Precision '60 - Recensione E Mancanza Di Messa A Terra Al Ponte 
 
marcinkus ha scritto: [Visualizza Messaggio]
E voi smettete di guardare su mercatinomusicale, non esiste solo quello. A parte che quella è la richiesta, ben diversa è la conclusione.


è vero, ma è anche vero che, non so se paradossalmente o no, da un bel po' in generale i jazz sul mercato dell'usato stanno mediamente a qualcosina meno dei corrispondenti modelli precision.

Per quanto riguarda i giapponesi, ne ho avuti e ne ho diversi, ho un precision Sting che ha dei buoni legni ed è tastato bene (non perfettamente ma bene) harware e pickup molto modesti, tant'è che ho cambiato pickup e ponte (poca spesa), le meccaniche le ho lasciate, ma sono al minimo sindacale. In tutto ciò io lo pagai 600 euro una quindicina di anni fa e fu un affarone, oggi girano a 1300-1400, troppi per quello che è.
Ho un p che sarebbe il sacro graal dei giapponesi, made in Fujigen 83-84, Squier  serie sq immediatamente successiva, anzi contemporanea alla jv da cui si distingue solo per l'hardware e il pickup (che ho cambiato con un Lollar) made in japan.  Un bel basso, leggero, risuonante, ma, forse complici i suoi 40 anni e rotti, ha i tasti consumati e non consente action molto basse nonostante una recente rettifica, il truss è quasi a fine corsa e ha una zeppettina sotto il manico. Liuteristicamente un P american standard fine anni 2000 che ha un mio amico è superiore e oramai come costi sull'usato tra i due siamo quasi lì. Erano dei bassi interessanti quando li pagavi 6-700 euro, lo dico contro il mio interesse, ma se dovessi pagarlo 1000-1200 euro non lo comprerei, e i prezzi continuano a crescere.

Poi occhio, quattro anni fa ho avuto a casa un 73 (prezzo ormai sull'usato superiore ai 4-5000 euro) che aveva uno scasso manico corpo da macellai, mezza tastiera friggeva, era zeppato assai, almeno 3 o 4 dead spot. Il mio Squier è superiore (tant'è che ho tenuto quello, che ho comprato a un prezzo onesto, e ho restituito il 73 e non per una questione di portafogli, il prezzo era invitante, col senno di poi anche a comprarlo e rivenderlo ci avrei guadagnato   ).

Questo per dire che l'hype non è solo sui giapponesi.  
Ci sono 73 che sono eccellenti? Assolutamente si.  Ci sono giapponesi ottimi? Idem, ma buona parte della produzione attuale è fatta meglio, dato che ormai non si lavora più con le dime, ma coi cnc, con le macchine plekkatrici e non a mano, ecc.


Per inciso ho comprato l'anno scorso a scatola chiusa una telecaster vintera road worn deluxe e ha un manico spettacolare: stabile, tastato da dio, permette action da corsa e non frigge nulla, è verniciata alla nitro, meccaniche precise e affidabili e l'ho pagata meno di 1000 euro nuova. Esemplare fortunato? Può darsi, ma un altro mio amico ha una strato american professional II comprata tre anni fa ed è un piacere da suonare, non ha un tasto fuori posto, hardware di qualità, pickup buoni, ecc. e ormai costa usata quasi quanto una giapponese (ci possono essere al massimo 100-200 euro di differenza).


NON quotare per intero un messaggio precedente (e due) - Lucio72
 




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Ultima modifica di Lucio72 il Mer 12 Feb, 2025 15:31, modificato 2 volte in totale 
Loop Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Fender Vintera II Precision '60 - Recensione E Mancanza Di Messa A Terra Al Ponte 
 
^^^^^
Io invece ribadisco e sono ancora più netto, che se questi modelli messicani escono con i difetti riscontrati e descritti, se fossi io, non li comprerei proprio. Anche se mi serve un suono alla Precision; che pure lì, sta cosa del suono alla Precision, la trovo davvero una forzatura.
Posso fare uno o due nomi di bassisti che il Precision l'hanno toccato a inizio carriera e poi mai più visto.
All'epoca c'era tanto di quel suono P., solo perché Leo Fender è stato un astuto martellatore commerciale; ha inviato, all'inizio, aggratise i suoi strumenti ai più famosi bassisti (contrabbassisti), americani dell'epoca, per fargli fare pubblicità; e rischiava pure di uscire sul mercato, perché poi non lo voleva nessuno.
Se non fosse stato per Monk Montgomery (che poi lasciò il Precision per il Jazz bass, suonato con plettro di feltro), a quest'ora il Fender non sarebbe stato quello che è oggi.

Ad ogni modo, dopo averne avuti due, anche gli american pro II, li vedo come li vede Lucio72; cioè che non valgono totalmente quello che costano, ma fino ad un certo punto.

P.S.: ho menzionato Steve Harris come esempio; ma ricorderei che lui stesso il basso l'ha completamente modificato. Il pickup non è originale, l'elettronica (basilare al massimo) è stata cambiata sconnettendo il tono (ma tanto suona nelle arene con fonici con i controcoglioni, che se ne fa del tono; l'avrà lanciato nel wc e tirato la cordicella come i bagni inglesi....), il ponte è stato cambiato perché l'originale non gli permetteva stabilità alle corde, il capotasto è in grafite, e forse ho pure qualche dubbio che il manico sia originale. Insomma del Precision che acquistò al negozio, c'è rimasta solo la carcassa. Diciamo che ci si trova comodo e questo basta.
 




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Ultima modifica di darry il Mer 12 Feb, 2025 07:46, modificato 1 volta in totale 
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Lucio72 ha scritto:  
avatar Pier_, E per quanto mi riguarda non è un discorso di hype, in quanto personalmente dell'hype me ne fotto: io provo gli strumenti e se mi garbano li porto in casa.


Ormai c'è hype anche per manici di scopa con gli elastici montati sopra, costa tutto troppo   . Quando vedi un jazz road worn a 1300 euro (esempio) siamo di fronte al nonsense più totale.

In buona sostanza sono comunque daccordo con te: provo lo strumento, se mi garba me lo porto a casa, fanculo all'hype   . Se posso limare un po il prezzo bene, se no amen.
 




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marcinkus ha scritto: [Visualizza Messaggio]

E voi smettete di guardare su mercatinomusicale, non esiste solo quello

Ma infatti
Gli affari migliori si fanno sul Black Market di questo Forum!    
 




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Più alto è uno strumento, più grave è il suono che esso produce. Per la legge del contrabbasso.


BASEMENT'S GLARE
 
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Messaggio Re: Fender Vintera II Precision '60 - Recensione E Mancanza Di Messa A Terra Al Ponte 
 
avatar Loop,
le leggi le note di moderazione? Non è consentito quotare per intero un messaggio precedente: è già il secondo edit che faccio, cortesemente evitami il terzo.

dropdead87 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Ormai c'è hype anche per manici di scopa con gli elastici montati sopra

Ma infatti, senza andare troppo OT vogliamo parlare allora dell'enorme hype che si è creato con i "simil" Music Man by Sire? Da quando li hanno presentati, poi per mesi video di "fortunati" youtuber a decantare di quà e di là, con blenghete blenghete, slap tap e piripì! Sembrava quasi che Sire avesse reinventato i Music Man... Poi quando sono arrivati nei negozi per quanto mi riguarda si è svelata la realtà: strumenti che valevano quello che costavano e nulla più. Per non parlare poi di quel pickup al manico di merda sullo Z7... Ma per favore...

Così come tornando IT, sui Fender MX, ogni volta hype da paura quando presentano dei "nuovi" modelli e perdoniamo (anzi perdonano) casi di vernice al manico che si scrosta, tasti che necessitano di ribattuta, fili di messa a massa mancanti...

Ma sì: basta dotarsi di saldatore e martello di gomma e passa la paura  

...su di uno strumento nuovo!  

E per la vernice al manico che si scrosta? Uhm, ah sì: mojo naturale! Daie daie!  

darry ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Io invece ribadisco e sono ancora più netto, che se questi modelli messicani escono con i difetti riscontrati e descritti, se fossi io, non li comprerei proprio.

Infatti, io ne sto alla larga, gli altri facessero quello che gli pare con i propri soldi.

Giusto una nota sul Precision & Leo Fender: io non sono affatto un P boy fan, tuttavia c'è poco da fare: Leo Fender ha tirato fuori sopratutto con la seconda versione del P un progetto che nelle varie serie economiche/medie/top di gamma stravende tuttora. Altrimenti al posto del P (se fosse stato un progetto fallimentare) avremmo che so, una predominanza di Gibson SG o Burns Bison, tanto per fare nomi di due progetti agli opposti di Fender.
 




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Ultima modifica di Lucio72 il Mer 12 Feb, 2025 22:37, modificato 4 volte in totale 
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