Ciao a tutti, torno a scrivere qui dopo un bel po' di tempo in cui sono stato fermo, anche bassisticamente parlando.

Sono ormai un bassista "da cameretta" in quanto senza un gruppo da oltre un anno (e contando il Covid, da tre e passa), e per un bel po' di mesi non ho proprio toccato lo strumento. Il mese scorso, invece, mi è venuta per fortuna voglia di tornare a fare un po' di casino sulle basse frequenze, e ho reiniziato a suonare da solo, nello studio dedicato anche al lavoro, con il Lakland 55-02 attivo.

Orbene, evidentemente la batteria era alle cozze, perché dopo una notte in cui mi sono scordato di sfilare il cavo dal jack, mi sono ritrovato con il basso morto. Il Lakland si può usare anche in passivo, quindi pazienza, ho suonato lo stesso, e ho aspettato il giorno dopo (era sera tardi) per andare a comprarmi la piletta.

Però mi sono accorto di una cosa: cambio spesso lo strumento principale, soprattutto se è un basso attivo. Sarà le sonorità che cerco, sarà il fatto che quei pochi euro di costo della pila mi rugano molto di più dei soldi di un basso nuovo con quello precedente dato in permuta o in conto vendita, e spesso la pila mi dura poco perché mi capita frequentemente di scordarmi il cavo inserito... sta di fatto che ho un rapporto conflittuale con i bassi attivi.

Cioè: mi piacciono quando li provo, gioco con le sonorità per i primi 15 giorni in cui li posseggo e poi alla fine torno a cercare i classici sound che offre un bel passivo. Quindi ho dato il Lakland in conto vendita e mi sono accattato un Fender Jazz Made in Japan International Color, in tinta Monaco Yellow (bellissimo IMHO, nel thread Mostrate la vostra collezione ho messo la foto).

Qualcun altro ha la mia stessa propensione per gli attivi? Sono come le amanti, te le tieni per un po' ma alla fine non le sposeresti mai?  

Io uso: plettro e dita
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Il bassista deve essere una macchina, o ce ne facciamo una ragione o suoniamo tutte le volte al limite dell'errore (Fagyo)

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Io penso che la faccenda attivo vs passivo, sia una questione veramente personale. Conosco bassisti che sparano pipponi incredibili su quanto sia meglio il basso passivo, poi lo collegano ad una pedaliera con 8 pedalini o ad un multieffetto digitale. Io preferisco i bassi attivi, preferibilmente con il controllo delle medie, perchè ti salvano nei mix affollati. Non credo esista un meglio o un peggio, o meglo, esiste, ma per ognuno di noi.

Io uso: solo le dita
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I used to think I was indecisive, but now I'm not so sure.

Tra i milioni di pippe assurde che immancabilmente io mi faccio tutte le volte che devo usare o acquistare uno strumento, questa del passivo/attivo è forse l'unica paranoia che non ho e che non ho mai avuto . Ho sempre le batterie di scorta e tutti i miei strumenti attivi suonano anche in passivo perchè "two is meglio che one !" ...  

E comunque sia che si tratti di complicate elettroniche on-board (quelle con mille mila spippoli) o che si tratti di effetti esterni, anche io di solito passo i primi 15/20' a "ravanare" poi finisco sempre sulle stesse due o tre impostazioni, magari con qualche leggera variazioni dovuta al brano o al contesto, ma sostanzialmente sono sempre più o meno le stesse.

Mi piace avere tante possibilità, ma poi ne uso solo una minima parte. D'altra parte se uno ha già in testa il "suo" suono, penso sia inevitabile che finisca così. Aggiungi una punta di effetto qua e là per adattarti al pezzo o regoli i medi in funzione del mix, ma il suono di base è quello a cui sei abituato, quello che ti piace e che controlli meglio: mi sembra una cosa abbastanza naturale.

Io uso: plettro e dita
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E' assolutamente vietato prendersi troppo sul serio

Tendenzialmente non mi cambia granchè, fosse per me userei il P e via...
Però tra i parecchi bassi che ho alla fine dal vivo uso solo lo stingray5.
Suonando cover a 360° (dagli oasis ai blink passando per david guetta) il fatto di avere una eq onboard e adattare il tono in base al pezzo da suonare è un plus non da poco.

Io uso: plettro e dita

Nessun problema a suonare bassi attivi o passivi, purché di buona qualità;
Fermo restando che per il sottoscritto il suono in slap del Jazz passivo rimane il più bello mai concepito dal genere umano.

Io uso: solo le dita
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Francamente non ho mai avuto problemi con i bassi attivi, le pile le cambio a distanza di mesi, forse perché come con l'automobile quando smetto di guidarla la spengo, anche con i bassi stacco sempre il jack non appena finito di suonare.

Per il sound, semplicemente con i bassi attivi ottengo sonorità diverse rispetto a quelli passivi: un Jazz non suonerà mai come uno Spector, così come un Sadowsky non suonerà mai come un Precision e via dicendo.

Different strokes come dicono gli anglofoni.

Io uso: plettro e dita
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Evolution,
it's not an easy thing for those who live in the past to accept.

Ned Steinberger

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Non mi farei alcuno scrupolo nel suonare con uno Squier, ma se ho un Custom Shop perché dovrei lasciarlo a casa? La vita è una e bisogna godersela.

by Marcello - inside Palermo city

Sono due cose con troppe peculiarità che è impossibile dare un assunto generale.
Ci sono bassi attivi che mi fanno cacare, così come attivi che amo, idem i passivi.
L'unica cosa su cui posso essere d'accordo in via generale è che, usando molte distorsioni e fuzz, molto spinte, in generale gli attivi con elettronica molto sparona (vedi G&L L-2500 usa) suonano peggio.

Io uso: plettro e dita
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"Se stai registrando un disco punk e le tue registrazioni durano più di una settimana... Beh, stai sicuramente sbagliando qualcosa!" Steve Albini

Citazione:

e spesso la pila mi dura poco perché mi capita frequentemente di scordarmi il cavo inserito...

eh, diciamo che il problema non è il basso attivo  

io sono un grande sostenitore di una cosa in particolare: non considerare il "basso attivo" come uno strumento "con cui spippolare".

l'elettronica del basso non è dissimile da quella che hai sull'amplificatore, su un mixer, sui pedali, e serve prima di tutto ad adattarsi all'ambiente, così come può esserlo il banale controllo del tono sul basso passivo.

io qualche basso attivo lo ho (al momento Stingray, Yamaha TRB6p e Yamaha RBX550a), ho le pile di scorta se serve, e l'equalizzazione la utilizzo quando serve, se magari devo fare una piccola correzione al suono in qualche momento del concerto (non certo stravolgendo. il più delle volte mi capita solo di togliere un po' di alte, anche perchè eccetto lo Stingray, gli altri bassi attivi che ho hanno solo alte e basse, non hanno il controllo delle medie).

Citazione:

Però mi sono accorto di una cosa: cambio spesso lo strumento principale, soprattutto se è un basso attivo. Sarà le sonorità che cerco

ma pure qua, è sempre tutto relativo eh. chiaro che se il paragone lo si fa con un P o J semplici, magari con corde lisce, ecco che la media dei bassi "attivi" suona più brillante, o più che altro con uno spettro sonoro più esteso.

ma per dirti, ho avuto per parecchio tempo gli EMG su un Jazz, così come su un Precision, ed il suono finale non è dissimile da quello di pickup passivi, anzi, ci sono pickup passivi molto più invasivi e che snaturano di più le sonorità tipiche di certi strumenti.

la scelta del basso non deve essere tra "attivo e passivo", ma per la sonorità base dello strumento.

il TRB6p, così come l'altro Yamaha che ho, hanno pickup ed elettronica ambedue attivi, ma il suono non è tanto diverso da un qualsivoglia Jazz Bass, ed anzi, l'American Vintage 74 che avevo suonava più aperto e brillante, tanto che spesso lo usava solo col pickup al manico.

lo Stingray è un basso che ha un suono particolare a prescindere dall'essere attivo (ed infatti se gli togliamo la pila, pur con meno output, il suono di base è quello), così come un Lakland come il tuo non è certo uno strumento con sonorità da Fender classico, con quell'humbucker al ponte.

evidentemente a te non piacciono quelle configurazioni di pickup, non tanto i bassi attivi o passivi.

il mio Yamaha BB3000, un PJ passivo, ha uno spettro sonoro così ampio che per certi versi sembra un ottone e non un basso elettrico, ed io lo uso con le corde in acciaio, quindi capirai, è molto più "aggressivo" dei bassi attivi che ho  

quali altri bassi attivi hai avuto?

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Un MusicMan Sterling, tenuto per parecchio (a memoria 5 anni), ma in genere poco usato (non era il mio strumento principale). Più indietro un Ibanez Btb ma anche altri che ora non rammento, magari tenuti per pochi mesi.

Il fatto è anche che ho la necessità "fisica" di tenere sempre collegato un basso alla scheda audio del pc. Mi capita abbastanza spesso di attaccare a suonare, anche solo per tre minuti. Magari durante la pausa sigaretta in smart working, o mentre cuoce la pasta.

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Franco1964, eh vabè, due bassi molto caratteristici, a prescindere dal fatto che siano attivi  

direi che il problema non sono i "bassi attivi", ma i bassi che hai scelto.

è un po' come se si giudicassero i "bassi passivi" avendo avuto un Hofner Cavern ed un Gibson SG, con il pickup humbucker a ridosso del manico, e pensare che i bassi passivi abbiano un suono poco brillante.


per il jack, basta scollegarlo leggermente, senza toglierlo del tutto... o comunque lasciare il cavo "sul basso", non ci si impiegano che pochi secondi ad attaccarlo.

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

A me piacciono i bassi. Un po' come dire preferisco le more o le bionde o le rosse. A me piacciono. E vi dirò che invecchiando sto imparando a farmi andare bene anche bassi che una volta snobbavo. Anzi, certe caratteristiche che prima trovavo poco adatte al mio modo di suonare, adesso semplicemente mi portano a suonare in modo diverso... Il Precision con le flat e il manico ciccione mi trascina in un mondo più scuro e denso, fatto di attacco e Ghost note. Il Citron attivo e con tutte le frequenze di un piano mi porta ad accompagnare con note lunghe, basse, calde e avvolgenti, per poi aprirsi sulle note acute e brillanti con fell velocissimi. Insomma, basta lasciarsi trasportare dal basso e dalla musica.

Premesso che probabilmente con un Jazz Bass ci suoni qualsiasi cosa... il mondo è bello perché è vario. Neppure io ero un fan degli strumenti attivi, mi sembravano troppo compressi e con un suono artificiale. Invece ho scoperto che con un po' di maturità musicale e col giusto approccio (della serie, so che suono voglio ottenere") ho potuto apprezzare anche i MusicMan e i G&L.

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Sono troppo pigro per un basso attivo.

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Prima di suonare due note, impara a suonarne una. E prima di suonarne una pensa se ha senso suonarla.
Farla semplice è difficile. Farla facile è più difficile. Farla invisibile è la cosa più difficile di tutte.

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Ecco ganesh, mi sa che hai centrato perfettamente il punto. Mi fa fatica staccare ogni volta il cavo!

E poi, vuoi mettere quanto si usura la femmina del jack?      

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Ho due bassi attivi che uso principalmente e con soddisfazione a seconda del contesto in cui mi trovo. Un Warwick Streamer Jazzman e un Fender precision Deluxe. Credo sia più di un anno che non cambio batterie. Ovviamente scollego sempre il cavo anche solo per andare in bagno. Magari il Fender avendo due battrie da 9V ha un'autonomia maggiore.
Ecco, sto valutando la possibilità sul Fender di splittarlo anche in passivo però.

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Io il Sadowsky lo uso sia attivo che passivo. Nella penultima data, suonavo prima dell’altro gruppo con cui dividevamo la serata, dove il bassista usava un Jazz passivo. Così , per non diventare scemo nel regolare il volume del palco, l’ho splittato in passivo. Non ho risolto molto perchè anche in passivo, avevo molto più volume ma il fatto di averne l’opzione..come dire..per me e meglio.

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fermo restando che anche in modalità passiva la pila è soggetta comunque a scarica*, tanto vale usare sempre il basso in modalità attiva anche perchè si sfrutta sempre il segnale preamplificato non soggetto a cali qualitativi sul cavo.
Curioso comunque che il Sadowsky, in modalità passiva, suonasse con più volume rispetto al Jazz bass: io ho sempre riscontrato il contrario, si vede che l'altro bassista teneva i pickup alquanto bassi in altezza, oppure aveva il tocco molto light e tu Alex invece alquanto hard  


* -> e, per quanto mi riguarda, di sfilare la pila anche io entro in modalità "laziness"  

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Che dire...in due bassi attivi/passivi che ho io che uso l'attivo in flat noto che rispetto al passivo il suono sia un pò più "schiarito" rispetto al passivo, sfumature però...

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