Io ho un Harley Benton con tastiera in Ebano Macassar (dichiarato dal costruttore), che somiglia molto a quello in foto. Il mio ha anche una venatura chiara che per l'Ebano mi sembrava una vera stranezza: è una striscia abbastanza evidente, che attraversa tutta la tastiera nel senso della fibra del legno, dal primo all'ultimo tasto (non riesco a postare una foto perchè lo strumento è in sala prove, ma se mi ricordo lo farò appena possibile).

A suo tempo avevo chiesto lumi al mio liutaio perchè la venatura mi faceva sospettare una bufala; anche lui subito era rimasto perplesso, ma dopo avere osservato il legno a lungo con un lentino, mi ha confermato che è Ebano Macassar, ma di un tipo che anche lui non aveva mai visto. Mi ha anche spiegato che la necessità di proteggere alcune specie di piante e l'entrata in vigore del Regolamento EUTR, hanno portato alla diffusione di legni "inusuali", che prima erano raramente impiegati nella costruzione degli strumenti.

Io uso: plettro e dita
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E' assolutamente vietato prendersi troppo sul serio

Grazie a tutti per le risposte!
Anche io ho sempre sospettato che fosse palissandro, ma confrontandolo con altri bassi che ho in palissandro, questo presenta delle venature molto particolari che mi hanno fatto sospettare fosse Ebano Macassar.

Ho fatto una ricerca al volo e ho trovato questo:
https://www.talkbass.com/threads/19...e-drop.1450478/

Questo è un Made in Japan con una tastiera che tutto sembra tranne il classico ebano, e qualcuno sotto dice che Yamaha in quel periodo utilizzava spesso anche il macassar.. potrebbe essere un indizio.
EDIT: anzi, c'è anche una foto di un listino dove alla voce tastiera vi è scritto che viene utilizzato un materiale che, tradotto dal giapponese, risulta essere "striped ebony", quindi ebano striato.

Anche perché riguardo alla produzione dei BB3000 a Taiwan sapevo che inizialmente (primi anni 80) si trattava solo di una delocalizzazione ma che i pezzi utilizzati erano gli stessi dei Japan (e infatti sono praticamente identici), poi negli anni a venire c'è stato anche un calo di qualità.

Io uso: plettro e dita

in effetti, guardando banalmente google, otteniamo questo:

ebano macassar

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Il mio giapponese aveva la tastiera in ebano. La foto postata sembra invece Palissandro.

Io uso: solo le dita
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I used to think I was indecisive, but now I'm not so sure.

Alexce69, guarda com'è l'ebano in altre varianti, può essere molto striato, con venature marroncine che fanno molto contrasto.

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Dando un'occhiata su alcuni cataloghi Yamaha del tempo per il BB3000 veniva indicato l'ebano come tipologia di legno per la tastiera.

Anche se, a dire la verità, diversi anni fa avevo un BB3000 Japan passivo unlined fretless e la tastiera sembrava proprio palissandro...

Boh...

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riporto su ricollegandomi ad un altro topic in cui si parlava di questo signorino qua.

Citazione:

Per curiosità, il BB3000 (come anche il 5000, a questo punto) a che tipo di sonorità o artista li colleghi? Io adoro gli Yamaha ma non ti saprei dire così su due piedi un sound specifico a cui associare questo strumento, diversamente dal BB2000

intanto ci sto registrando il disco nuovo del gruppo punk in cui sto suonando, che dopo attenta selezione dei bassi nel mio arsenale, ha decretato che il migliore per quelle sonorità (surclassando anche il Precision classico) è il BB3000 tutto aperto, oggi stavo risentendomi alcuni pezzi nel celebre "Live in Paris" di Cyndi Lauper nel 1987, e cavolo...


YouTube Link


il suono è esattamente quello del mio  

vi lascio due rec di prova con cui abbiamo scelto il basso:

con tutti gli strumenti

senza chitarra

al di là del fatto che io plettro più sul pickup al manico, ma la sonorità è proprio quella una bestia di basso

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Che anni pazzeschi!

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Prima di suonare due note, impara a suonarne una. E prima di suonarne una pensa se ha senso suonarla.
Farla semplice è difficile. Farla facile è più difficile. Farla invisibile è la cosa più difficile di tutte.

^^^
...ed irripetibili.

ps. gran bel basso il BB3000.

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by Marcello - inside Palermo city

ganesh, sono da sempre dell'idea che la musica pop degli anni 80 sia stata l'apice raggiunto dal genere.
musicisti della madonna, cantanti e cantautori eccellenti, armonie sempre interessanti anche in pezzi più che radiofonici, con tante soluzioni armoniche e melodiche "inaspettate", suoni curatissimi, e pure quando parte degli strumenti erano campionati, c'era quel qualcosa di speciale.

già negli anni 90 molto pop ha iniziato a diventare più posticcio.

giusto per citare un caso, qualche settimana fa son ricapitato sulla mitica "Torn" di Natalie Imbruglia, e volevo vedere chi ci avesse suonato...
su internet nessun tipo di informazione sui musicisti, così ho cercato foto del booklet, trovando quello della musicassetta dell'album, ma pure qua, nessuna informazione relativa ai musicisti, ma solo menzioni di "produzione".

buona parte di quel disco, compresa Torn, è stata prodotta da Phil Thornalley, che per un periodo a fine anni 80 è stato anche bassista per i Cure, nonchè produttore di alcuni loro dischi, quando Simon Gallup si era allontanato dalla band.

andando a logica, o buona parte dei suoni di quella canzone sono campionati, o li ha suonati lui  

invece se già andiamo indietro, prendendo un caso come Like a Prayer di Madonna, una squadra di musicisti pazzesca, a cui era stata data totale libertà interpretativa, tanto che lo stesso Guy Pratt, risentendo cosa aveva fatto col basso, tra octaver e svariate improvvisazioni nella parte finale, si stupisce di come fosse stato possibile che gli avessero lasciato suonare in quel modo.

più risento la musica di quel decennio, un po' tutta poi, più penso che diamine, sembrava una rincorsa a chi proponeva cose sempre più interessanti ma alla portata di tutti, non per una nicchia, come poteva essere stata la musica "colta" tra fine anni 60 e tutti gli anni 70.

Nick Beggs tutt'ora si vanta di come i Kajagoogo avessero tenuto duro per mantenere l'intro lunghissima di Too Shy, che dalla produzione non era considerata adatta per una canzone "da radio"... e se penso alla roba che c'è in quel brano "pop" di quella che praticamente era una boyband, porca miseria.

non mi metto a citare i Duran Duran e via dicendo, che faremmo notte.

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Pier_ ha scritto: [Visualizza Messaggio]

ganesh,
andando a logica, o buona parte dei suoni di quella canzone sono campionati, o li ha suonati lui  

Le info sono un po frammentate, ma si trovano:

https://en.wikipedia.org/wiki/Torn_(Ednaswap_song):

"In 1997, Australian singer and actress Natalie Imbruglia, working with Thornalley, covered the song for her debut studio album, Left of the Middle (1997). Imbruglia's version was recorded in Kilburn, London, with David Munday (lead guitar), Thornalley (bass, rhythm guitars), Chuck Sabo (drums), Henry Binns, Sam Hardaker (Zero 7) (drum programming) and Katrina Leskanich (background vocals). IT was mixed by Nigel Godrich"


Ho ho trovato anche tanto altro sui singoli musicisti citati nell'articolo.

Io uso: plettro e dita

Lucio72 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

^^^
...ed irripetibili.

Come spesso accade, mi trovo pienamente d'accordo con il buon Lucio (che a sua volta si trova d'accordo con il Capo)!

 

Sempre da lodare, gli 80s.

Vero che nel caso mio i gruppi e i generi musicali di riferimento siano tutt'altri (non sto a specificare, ma oramai mi conoscete penso!   ), ma anche per quelli è innegabile che sia stata una grandissima decade.
Sia per i capolavori pubblicati che per il successo commerciale (che comunque non è necessariamente la cosa principale).

Ma aggiungo che all' epoca veramente anche l'ascolto della musica passata in radio/TV non solo non mi pesava, ma addirittura c'erano molte canzoni che apprezzavo e che, riascoltate ai giorni nostri con anche un po' più di competenza (non sarò "dotto" teoricamente, ma a suonare per quasi 40 anni, e ad ascoltare da anche più anni , qualcosa penso di capirla comunque), le apprezzo ancor più.


(Thriller e Arena li acquistai anche io!   )


Tutt'altra (e sconsolante) la situazione dagli anni 90 in poi, anzi peggio ancora nel nuovo millennio...  


E, per restare in Topic, il basso Yamaha (che modello non so di preciso), ai tempi lo usava anche Jimmy Bain (bassista di Ronnie James Dio), e assai bene. Bel suono e belle linee di basso!


Salve a Tutti!

Io uso: plettro e dita

dropdead87, ah vedi, io ho cercato sempre solo in riferimento alla versione della Imbruglia, e non mi trovava nulla, nemmeno sui siti dove di solito raccolgono i musicisti che hanno suonato sui dischi.

curioso però che nel libretto non siano mai citati.

digomma, se parliamo di questo: https://townsquare.media/site/295/f...=1&s=0&a=t&q=89

è proprio un BB3000. in alcune foto vedo quello "standard" con il selettore pickup, in altre il BB3000S, che era quello con volume-volume-tono.
https://encrypted-tbn0.gstatic.com/...pYs4YHwfCnJWg&s

qua invece: https://media.gettyimages.com/id/11...4KhMJ1QOWn-NBA=

vedo un bel BB1200, quello con il singolo P reverse.

una cosa che noto sempre di questo basso è che, rispetto ad un Precision classico, usando il solo P ovviamente, non ha assolutamente la stessa resa, c'è una diversa risposta in frequenze alla base, ed ha un bel buco su quelle medie tipiche del Precision, ma un po' più di enfasi in basso ed in alto, cosa che lo rende più un po' più aggressivo in alto.

mi dispiace invece il fatto che Michael Anthony dei Van Halen sia associato al BB3000, soprattutto con i suoi signature (uno con P normale, uno con P reverse, per altro), ma di fatto non si sa se ci abbia mai registrato nulla, perchè in studio, soprattutto i primi anni, usava soprattutto un vecchio Precision con corde lisce.

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

^^^^
Gran bello strumento il BB3000 ed anche un bel suono. Peccato non lo facciano più.

Michael Anthony, cioè i Van Halen, li vidi dal vivo al Palaghiaccio di Marino nel 1992, ed a parte il basso a forma di Jack Daniel's (mi rimase impresso...), credo proprio che avesse, alternandolo con un altro rosso, che non ricordo, un BB3000. Grazie a questo Forum, ho fatto mente locale e credo che era proprio quel Yamaha lì.
All'epoca non ci detti proprio importanza.

Che sonorità quelle band...da urlo.

Per fortuna che c'ero.....

Io uso: plettro e dita

darry, tra l'altro Anthony bassista sottovalutatissimo, non se lo fila mai nessuno, ma è una macchina da guerra.
teneva su tutta la baracca con un groove perfetto per il contesto, e non era nemmeno sacrificato nel mix, anzi...
mi stavo risentendo ultimamente i primi due dischi, ed il basso era bello avanti nel mix.

purtroppo di quella band si ricordano tutti solo della chitarra, e tutto il resto passa in secondo piano.

io posso capire Cliff Williams, che spesso nel mix era indietro, un po' coperto, ma nei dischi dei Van Halen il basso era presentissimo.
eppure non se ne parla mai, o se se ne parla, i più sono i soliti pirla che lo considerano un bassista "qualunque" poco interessante.

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Beh, che quello che differenziasse maggiormente la band dalle altre, l'elemento che più risaltava, fosse Eddie Van Halen è anche cosa ovvia.
Senza di lui, non sarebbe stato di certo la stessa cosa.
Insostituibile, benché poi ne siano arrivati tanti imitatori.



Tuttavia anche io apprezzo assai come suonava il buon Michael Anthony, che anche di faccia mi è sempre stato simpatico!  
Bel suono anche.

Con Alex Van Halen formavano proprio una gran bella sezione ritmica.

Non so se attendibili o no, ma giravano voci che però non sempre le parti di basso sui dischi le avesse registrate lui e non Eddie stesso.
Ma in ogni caso Michael dal vivo le suonava, quindi grande comunque!


Peccato poi che non lo abbiano trattato granché bene in seguito...





Salve a Tutti!

Io uso: plettro e dita

^^^^^
Ti confermo che dal vivo era una macchina da guerra; e forse, proprio perché dal vivo, ti permetti un pó più di "libertà", aveva un groove avvolgente e "caldo"; in più ci fu un intermezzo di assolo, dopo quello di batteria (anche lì, Alex Van Halen, un'altra macchina incredibile...), allucinante, con intermezzi di effetti e pó di slap.
Li suonò con tutto, dita, plettro, slap; accompagnamento, assolo. Tutto il repertorio.

Nonostante una chitarra solista devastante (che ovviamente ricordo con piacere...), Eddie Van Halen "duellava" ed intervallava moltissimo con numerose parti ritmiche ad accordi (fatti nel suo stile), con la batteria, il basso e la voce.
Ricordo infine un intermezzo di chitarre soliste con Sammy Hagar, allucinante; oltre che un grande cantante, un chitarrista favoloso.
Che ricordi.
La sezione ritmica era comunque solidissima; non aveva niente da invidiare alle grandi band del tempo.

Michael Anthony è sottovalutatissimo, perché nel tempo cominciavano a venir fuori bassisti più aggressivi, tipo Steve Harris (che ho visto tre volte); ed onestamente, a gusto personale, mi prendo di più un Anthony.
Dopo un pó Harris mi stancava con quelle cavalcate e quel suono metallico, sicuramente molto originale e personale. Parliamo di grandi campioni del basso, che ho avuto la fortuna di vedere ed ascoltare.

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darry,

Nel mio caso, no, preferisco Harris dovendo scegliere.
Ma è risaputo che sia inamovibile nella mia Top 3!  
Ovviamente quello che intendo è lo Steve Harris dei dischi storici degli 80s.
Lì proprio c'è l'imbarazzo della scelta quanto a grandi parti di basso anche nei pezzi meno noti.
Praticamente in ogni pezzo, direi.
Campione, a buon diritto!

Comunque certo che mi piace molto anche Anthony.

Concordo su Sammy Hagar.
Grande voce.  A me, invero, come cantante è sempre piaciuto più di Dave Lee Roth, anche se ovviamente per i classici Van Halen ci vuole lui.


Salve a Tutti!

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Pier_ ha scritto:  

darry,
mi stavo risentendo ultimamente i primi due dischi, ed il basso era bello avanti nel mix.
purtroppo di quella band si ricordano tutti solo della chitarra, e tutto il resto passa in secondo piano.

Ci metto dentro anche "Women and Children First", primo disco che comprai dei Van Halen a 16 anni. Anthony lo considero parte dell'abc del basso.

Vero, meriterebbe maggiore attenzione.

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Citazione:

Non so se attendibili o no, ma giravano voci che però non sempre le parti di basso sui dischi le avesse registrate lui e non Eddie stesso.

da quel che ricordo di aver letto, c'è solo un disco in cui non avrebbe registrato molto, che è Van Halen III del 1998. riporto da wikipedia:
L'album vede anche un ruolo molto più marginale del bassista Michael Anthony, che appare solamente in tre brani su dodici, mentre le restanti parti di basso sono suonate tutte da Eddie van Halen. Per questo motivo, il disco è stato definito da alcuni più come un lavoro solista di Eddie che non dei Van Halen

per il resto non sembrano esserci dubbi.

PS: mettiamoci pure che Anthony faceva tutti i cori e controcanti, un tenorino non da poco, precisissimo e con una voce della madonna.

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