era un basso che puntavo da una vita più per curiosità che altro, non essendomi mai capitato di provare uno di questi Yamaha giapponesi, ma solo i modelli recenti (BB414, 415 e simili), e mi aveva sempre affascinato nel vederlo in braccio a certi musicisti tra gli anni 80 e 90, come Richard Page dei Mr Mister o Kevin Jenkins con Cyndi Lauper, senza contare i vari nomi cui si è visto in quegli anni, come Billy Sheehan (anche se il suo era un modello unico, non in commercio, con tastiera in acero e paletta inclinata, più le modifiche di pickup fatte da lui), Michael Anthony, Hugh Mc Donald ed altri.
devo ammettere che il mio grande sogno e feticcio sarebbe stato il BB2000 (con il P reverse), quello che usava Andy Rourke in studio, e di cui mi innamorai sentendolo suonato da Aston Barrett in un live di Bob Marley (poi riparleremo del suono "ciccione" del reagge

vi dico solo che il basso "suonava da solo" mentre lo provavo, e chiaramente è tornato a casa con me.
veniamo alle cose importanti:
questa serie di Yamaha aveva il manico passante, "ali" in ontano e manico/body in acero e noce a cinque sezioni, tastiera in ebano, capotasto in ottone ed hardware color oro.
paletta abbastanza grossa, body abbondante e tondeggiante, meccaniche stronze (poi ci arrivo), passivo con pickup PJ, con uno split normale al manico ed un single coil a lama molto potente.
selettore dei pickup, volume generale, tono, quindi non c'è possibilità di miscelare i pickup (cosa che personalmente non faccio, ed infatti adoro questa soluzione), ma solo di utilizzarli insieme o singolarmente.
dal punto di vista liuteristico il basso irradia qualità, è solido, vibra tutto e bene, l'unica leggera forma di dead spot è presente sui Mi a vuoto, ma si traduce solo in una leggera diminuzione del sustain degli armonici.
sul resto della tastiera fila tutto liscio, non ci sono mai quelle vibrazioni "storte" che smorzano tutto.
anzi, la sensazione è quasi che il basso non vibri proprio, e che siano solo le corde a muoversi su uno strumento solidissimo.
il capotasto in ottone, che mi era capitato di provare solo sui Warwick, è micidiale, perchè rende le corde a vuoto più chiare e squillanti, e più simili al suono che hanno poi le corde premute sui tasti.
il ponte è un classico lamierino tipo Fender anni 50/60 con le sellette zigrinate e la regolazione con caccavite piatto, ma per maggior stabilità delle sellette ci sono le rotaie da cui non possono spostarsi, quindi non si incorre nel problema tipico di quei vecchi ponti, con le sellette che si spostano.
il suono in generale è di stampo Fender, ma con quel "qualcosa" in più che lo fa suonare un po' più chiaro; anni fa lessi un commento su questi bassi, di un utente che definiva il suono molto vicino a quello degli ottoni, e devo dire che è esattamente la sensazione che mi ha dato quando l'ho provato la prima volta, ed ogni volta che lo suono.
il basso è molto vissuto, tanti segni sul body (che si vedono da vicino), hardware scolorito, vernice saltata sulla paletta, è stato sicuramente suonato tanto, ma in compenso i tasti, molto resistenti, erano poco usurati, ed il truss rod è in perfette condizioni.
visto lo strumento, e l'impatto che mi ha dato, gli ho fatto fare un bel giro dal liutaio per una rettifica (comunque i suoi anni se li portavano, i tasti, ed in qualche punto c'erano dei solchetti più spernacchiosi), e mi ha confermato quando sopra, cioè tasti molto duri e truss rod morbidissimo e con tanta vita, nonchè manico molto stabile.
passiamo alle foto

qua invece qualche audio: https://www.dropbox.com/sh/fmn610ak...XoodpszI4a?dl=0
una cosa che mi ha stupito del basso è il fatto che il ponte, nonostante l'action bassissima (sono riuscito a portare il Sol a poco meno di 1mm, e suonava), mantiene tantissima corsa sotto le sellette, parliamo di più quasi mezzo centimetro sotto al Sol, cosa che non mi è mai successa su nessun basso in vita mia, eccetto i Warwick, dove il ponte può arrivare sotto il manico.
per ora sembra ci siano tutte note a favore, ma siccome la perfezione non esiste, ci sono dei piccoli contro:
1) il basso pesa il giusto, siamo sui 4,1kg, ma avendo le meccaniche molto grosse e la paletta grossa, è leggermente sbilanciato.
ho risolto un pochino la cosa montando gli strap lock della Schaller, che spostando leggermente il punto di aggancio in avanti, spostano il baricentro, ma non risolvono del tutto.
in ogni caso è suonabile, il mio AV74, che pesa niente (3,5kg), è molto più sbilanciato.
2) le meccaniche sono un DITO AL CULO detto proprio in francese.
in pratica, il basso usciva di fabbrica con un accessorio specifico che serviva per stringere il cilindro del braccio della meccanica.
la chiave, col suo braccino, entra nel meccanismo, ma si serra soltanto stringendo il cilindro intorno.
l'ho scoperto mio malgrado mentre cambiavo le corde, perchè mi sono ritrovato in mano la chiave del La. ho smontato tutta la meccanica, l'ho sezionata per bene e lubrificando con il WD40 sono riuscito poi ad avvitarla e non farla più svitare, ma è stato un lavoraccio che non avrei potuto fare a meccanica montata.
ad oggi, dopo sei mesi e diversi cambi corda non c'è stato più bisogno di regolare. non ho smontato le altre, ma gli ho dato una lubrificata per evitare che il meccanismo facesse attrito e, girando, la chiave svitasse il cilindro.
3) il vano elettronica è minuscolo e STRAPIENO di cavi, lo avevo aperto per dare un'occhiata e non si riescono nemmeno a vedere i potenziometri.
però i pickup funzionano, è tutto originale, non ronza, quindi non mi pongo il problema.
tolti questi tre contro, il resto del basso è veramente stupendo, ed ho aspettato sei mesi per parlarne bene in quanto, conoscendomi, sarebbe potuto non durare più di qualche settimana.
sono davvero contento di questo strumento, e non me lo aspettavo, perchè le esperienze con i BB erano state sì piacevoli, ma mai al punto da tenere gli strumenti, sia per un discorso di suono che per un discorso di qualità generale.
tra l'altro la mia esperienza con il "made in japan", tolto un Ibanez Musician con elettronica modificata, si limitava ai Fender MIJ che, onestamente, ho sempre trovato un po' cheap sotto molti punti di vista (hardware in particolare), ed un vero "top di gamma" di questa produzione non mi era mai capitato tra le mani.
poco prima avevo preso un TRB6p, su cui poi vi aggiornerò, che pure mi ha molto colpito, e da pochissimo un Attitude 2 Billy Sheehan. tutti pregevolissimi.
sono davvero rimasto colpito da Yamaha in questa fascia di produzione.