Scusate colleghi per la domanda che puo' apparire stramba ,ma ho notato che alcuni bassisti, anche molto famosi,nel corso della loro carriera hanno cambiato bassi,ma anche altezza a cui li indossano.
Per citare alcuni esempi:jason newsted all'inizio suonava bassi 4 corde e li portava abbastanza in alto,poi se guardate foto piu' recenti ha imbracciato vari 5 o 6 corde ma portati ad altezze nettamente inferiori.
Lo stesso dicasi per John taylor dei Duran Duran o ,per restare in ambito nazionale cito Saturnino...il sei corde lo portava molto alto,ora usa un 4 corde e lo tiene alle ginocchia....?
Vi risulta anche a voi o e' solo un'impressione mia?
saluti
Abe
scusate spedito due volte,...cancellatelo sorry

Io uso: plettro e dita

abe, a me è capitato il contrario, pur mantenendo lo stesso numero massimo di corde (il mio cervello non sa contare oltre il quattro evidentemente e le mie mani vogliono solo intercorda generosi) sono diventato più esigente in fatto di comodità, ergonomia e bilanciamento dello strumento e perciò ho smesso di imbracciare lo strumento a profondità abissali, anche se alto non lo porterò mai credo (sinchè sarò asino, per lo meno).

Io uso: solo le dita
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Non esiste il suono buono per il bassista che non sa cosa suonare
(Seneca)

play bass or die trying

Ho la tastira rtta...

abe, vai a sapere, cambio di stile, cambio di strumenti...

con i tanti strumenti che ho avuto, ho notato che spesso la posizione a tracolla cambia a seconda dello strumento, di dove arriva il corno, di quanto è lungo il manico, di come è impostato il body.

per esempio, su bassi tipo Ibanez SR, con il body piccolissimo che si aggancia molto "indietro" sul manico, per stare comodo con la mano sinistra devo stare basso, così da non avere i primi tasti lontanissimi, ma poi non sto comodo con la destra, perchè il body è troppo in basso.

chessò, Taylor ora usa i Peavey Cirrus, scala 35" e body con il corno parecchio lungo, quindi la posizione a tracolla è sicuramente diversa rispetto all'Aria SB1000 che usava negli anni 80.

poi non mi sembra che la posizione cambi tantissimo:

http://68.media.tumblr.com/a99d998c...zn6y1o1_500.jpg

https://upload.wikimedia.org/wikipe...John_Taylor.jpg

http://media.gettyimages.com/photos...ure-id152817064

poi mettici anche che cambia il fisico. ci sono certuni che mettono su panza, e quindi cambia la posizione del basso  

vai a sapere! sicuramente suonare un 6 corde inguinale è un po' impegnativo rispetto ad un 4 corde!

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Secondo me è proporzionale all'aumento della panza....

Io uso: plettro e dita

Pier_, la costante di Taylor più dell'altezza dello strumento sembra essere quella di mettere la tracolla al contrario.
In trent'anni glielo mai avranno detto?

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Ho la tastira rtta...

Per me l'altezza varia in base allo strumento che ho in mano, per esempio mi trovo molto bene suonando il Jazz tenendolo abbastanza alto, il precision va a giorni, il Rick lo tengo sempre piuttosto basso, non c'è verso di tenerlo in alto, poi c'è il Thunderbird che mi fa dannare in qualsiasi posizione, non riesco mai a trovare quella giusta, ma infatti con quest'ultimo non abbiamo mai avuto un gran rapporto, ci odiamo proprio a vicenda

Io uso: plettro e dita

La mia esperienza al riguardo è decisamente più banale
Il mio cambio di posizione è stato determinato dal mio cambio di genere musicale, e dalla maturità  

Da pischello adoravo gruppi tipo Blink182 e Green Day, quindi prendevo esempio da Hoppus e Dirnt, tenendolo alle ginocchia  
Ora, che ascolto i generi più vari, la posizione non è più una mera emulazione dei miei (oramai ex) idoli, ma ho bisogno di avere lo strumento in posizione comoda per suonare al meglio.
Sono cambiate le priorità! Ora quando suono cerco di sentirmi a mio agio ed il più comodo possibile!
Non credo di tenerlo "alto", ma direi a mezza via..
Sto valutando infatti a riguardo qualche tracollla larga e in pelle, bella imbottita..

Io uso: plettro e dita

OnzoG-onzo, ma sai che lo fanno in tantissimi? al di là dei "famosi", conosco una marea di musicisti che usa le tracolle così, tutti infastiditi dalla parte larga davanti...

sia chitarristi che bassisti eh!

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

se devo suonare due note in croce e la mano sinistra risulta molto statica posso anche tenerlo basso, ma solo per una questione puramente estetica. In tutti gli altri casi preferisco una posizione piuttosto alta, il polso ringrazia. Devo però aggiungere che è da molto tempo che non cambio l'altezza. E' molto meglio mantenere una posizione fissa e lavorare con quella...

Io uso: plettro e dita

Pier_, eh lo so, ma non ho mai capito bene cosa possa infastidire tanto in una bella tracolla larga 12 cm, imbottita e perfettamente adattata ormai alla forma della spalla...
Io ho una tracolla diversa per ogni basso, sembra un vezzo in effetti ma c'è anche una ragione "tecnica";
studio col Musician e lo tengo medio-alto, è pesante ma bilanciatissimo e compatto e non lo senti quindi va bene anche la sua tracolla in tela (discreta) con cui lo chiudo nella custodia,
suono nel mio progetto principale con l'ATK, altro basso bilanciatissimo ma pesante e allora uso la tracolla più comoda, larga e imbottita, altezza medio-bassa, entrambe le cinghie coi bottoni automatici Schaller,
poi c'è il Precision '57, è leggerissimo ma lievissimamente sbilanciato verso la paletta (o meglio non fermo come gli altri due), allora ho trovato in offertona una bella Levy's in pelle, non troppo larga e con l'interno scamosciato che fa tanta presa sulla spalla e lo strumento è risultato già lievemente più stabile, poi il dettaglio tecnico;
gli ho montato gli automatici Fender, quelli enormi e non quelli imitazione schaller, che essendo così grandi allontanano la cinghia di un centimetro e mezzo (quasi due) dal corpo dello strumento spostando il baricentro col risultato che ora il basso è perfetto. Avrei potuto montare solo quello anteriore e dietro mettere un compatto schaller per ottenere un effetto ancora più incisivo.
Occhio che questi attacchi Fender hanno qualche difetto, cioè il pomellone con incisa la F (da stringere a mano) non stringe mai in modo stabile e definitivo, spesso si svita da solo (!) sto pensando di adottare il metodo schaller coadiuvato da un autofilettante e rondella bella grande.
dseries, se cerchi una cinghia bella larga e al giusto prezzo dai uno sguardo alle Minotaur, io la mia la presi in Grecia ma spediscono anche qui e al prezzo giusto (ce le ha anche Thomann).

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OnzoG-onzo, Si infatti stavo proprio valutando le Minotaur!    Cercavo qualcosa di molto classico e sobrio, ma ben fatto. Una bella tracolla tutta nera in pelle.. e per il prezzo che hanno sembrano proprio belle! Ho visto che le fanno in varie misure, credo che resterò sulla 8cm di larghezza, ho paura che la 11cm sia eccessiva.. non sono abiutato a cinghie grandi!
Purtroppo su TH come sempre c'è la spedizione a 20 eurozzi... appena devo prendere altro la aggiungo al carrello
Per chi non la conoscesse, eccola qua
https://www.thomann.de/IT/minotaur_...25122#bewertung

Io uso: plettro e dita

Possono insorgere anche problemi fisici vari.
Io ho dovuto abbassare lo strumento a causa di dolori alla spalla destra (non quella dove appoggia la cinghia) che non mi permettono di tenerlo all'altezza equivalente a quella da seduto. Tenendolo più basso ho la spalla più rilassata.
Conseguentemente suono soltanto e sempre in piedi e, a volte, è veramente stancante, soprattutto con mio basso che non è affatto leggero.

Io uso: plettro e dita

SH, anche io non posso suonare da seduto per troppo tempo a causa dell'insorgenza degli stessi problemi perciò resto praticamente sempre in piedi. In sala vorrei avere uno di quei sgabelli che consentono di poggiare le ginocchia e avere il busto in posizione eretta, ma se qualcuno ha un consiglio migliore sarò lieto di valutare.
dseries io ho proprio il modello largo, la linea dedicata al basso, e qualitativamente con le Minotaur puoi andare tranquillo, si tratta di un prodotto davvero ottimo e presumibilmente eterno (ce l'ho da un paio d'anni ed è assolutamente nuova) quindi scegli il modello che ti aggrada di più perchè ti durerà una vita.

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OnzoG-onzo,

In una saletta che frequentavo tempo fa c'erano degli sgabelli da bar, quelli con la seduta tonda posta ad un'altezza di circa 90 cm., che andavano piuttosto bene; potevo tenere il piede sinistro appoggiato sul cerchio reggipiedi (non a caso) e il piede destro sul pavimento. la posizione che assumevo premetteva di tenere lo strumento quei pochi centimeti più in basso e, conseguentemente, la spalla destra in posizione naturale, praticamente allo stesso livello della sinistra, evitando i fastidi do cui parlavo.

Io uso: plettro e dita

Io alla soglia dei 50 anni continuo a tenere il basso nella stessa posizione di trent'anni fa, molto molto alta, ma se suono in piedi per molto tempo inizio a sentire le spalle indolenzite ed avverto la necessità di abbassare il basso. magari anche per altri bassisti si pone lo stesso problema con l'età che avanza, anche molto bravi.come già detto: forse panza, forse problemi fisici.

Io uso: plettro e dita

maurarca ha scritto:  

inizio a sentire le spalle indolenzite ...

Entrambe le spalle ?
Perchè la sinistra ha ovviamente il problema di sostenere il peso dello strumento, che non dovrebbe cambiare in relazione all'altezza dello stesso.

Io uso: plettro e dita

SH, qualche volta anche alla sinistra, perché tengo la paletta del basso alla stessa altezza della spalla, in questo modo entrambe le mani sono molto rilassate, ma dopo qualche ora mi è capitato di essere un po' indolenzito alle spalle

Io uso: plettro e dita

maurarca ha scritto:  

ma dopo qualche ora mi è capitato di essere un po' indolenzito alle spalle

Eh va beh... ma che sei a cottimo ?    Seriamente... stando in piedi il peso dello strumento ricade inevitabilmente sulle spalle (soprattutto la sinistra). Non credo ci sia modo di evitare un certo indolenzimento dovuto a ciò, se non sedendosi.

Io uso: plettro e dita

SH,no, non suono a cottimo   è che quelle poche volte che ormai mi capita di salire su un palco, mi diverto talmente tanto che non scendo più  
Uso una posizione simile a quella del meraviglioso compianto Mike Porcaro che, per tornare in tema, teneva la paletta molto in alto, il manico molto inclinato e, se ben ricordo, non ha cambiato molto la sua posizione con il passare del tempo. Mi sembra che nell'ultimo tour con i Toto avesse anche lui un Peavey Cirrus 5 corde, simile a quello di John Taylor, ma lo tenesse in posizione molto diversa.

Io uso: plettro e dita

maurarca, Anche io tengo la paletta ad altezza spalla. Anzi, il capotasto è ad altezza spalla, la sommità della paletta è, grosso modo, ad altezza orecchio.
Ne risulta una linea piuttosto inclinata, visto il lato destro dello strumento non troppo alto, a causa dei dolori alla spalla destra che descrivevo sopra.
Ci sarà sicuramente una posizione canonica, ma ovviamente non siamofisicamente tutti uguali, per non parlare delle influenze di modelli di suonatori più o meno corretti....

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Anche io trovo molto comoda la posizione del manico con inclinazione accentuata ma più per il fatto di raggiungere le prime due corde con un'impostazione dei tendini corretta, o almeno simile fra tutte le corde.

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OnzoG-onzo ha scritto:  

.. con un'impostazione dei tendini corretta..

Anche io non riesco assolutamente a tenere la paletta più bassa di come faccio, pena il sentire il polso sinistro lamentarsi furiosamente.... Questo sin da quando ho iniziato a suonare, per tornare al titolo della discussione.

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A me il basso è sceso leggermente negli ultimi anni   , forse per la consapevolezza di non essere Pastorius ma solo un onesto rockettaro. Forse perché sto usando un Rickenbacker, che ascellare è ridicolo e scomodo.

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zerothehero, vallo a dire a Nick Beggs: http://starsdie.com/wp/wp-content/u...ick-Beggs-4.jpg

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

zerothehero ha scritto:  

...un Rickenbacker, che ascellare è ridicolo e scomodo.

Credo che la comodità/scomodità sia l'aspetto più importante.

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