Re: Pareri Sui Fender Jazz Del 2024
Vertigoblu, per valere, vale sempre la pena, nel senso che quello che ti dà un Fender, soprattutto nelle riedizioni "vintage", è difficile ottenerlo da altri strumenti in termini non tanto di suono, ma di caratteristiche fisiche, misure e quant'altro.
è un discorso comunque che puoi trovare trattato in tantissimi topic nel corso degli anni.
io parto sempre da un presupposto:
uno strumento vale la pena se ti dà quello che vuoi, sotto l'aspetto estetico, fisico e sonoro.
per dirti, io ho tanti bassi, al momento sono circa 12, tutti diversi, e l'unico "Jazz" che ho è un Harley Benton JB75, che ormai ha quasi dieci anni di onorato servizio.
ha surclassato modelli di punta di Fender, alternative moderne sia economiche che costose, ed è tutt'oggi uno dei bassi che uso di più, anche se ne ho che costano 20 volte tanto.
perchè?
perchè di base a me il Jazz non ha mai convinto come strumento
non mi ci sono mai trovato del tutto, e di conseguenza mi "basta" una versione economica funzionante, che comunque mi dà quel tipo di sonorità (che per altro io uso con corde lisce e la spugna al ponte).
al contrario, sui Precision non bado a spese, ne ho quattro diversi (sia come caratteristiche che come prezzo), più altri bassi con lo split coil ed altri dettagli (tipo PJ o i modelli di Billy Sheehan con l'humbucker al manico), perchè il suono dello split coil è quello che preferisco, con cui mi trovo "a casa", ed in più me ne piacciono le caratteristiche fisiche come il capotasto più largo (dal 42 al 44,5mm), il profilo del manico più massiccio e la forma più snella e semplice.
la scelta poi è ricaduta sempre su modelli con manici particolarmente massicci, motivo per cui l'Harley Benton mi piace molto, in quanto di profilo ricalca i manici dei Jazz anni 70 (ed infatti i Fender Jazz che mi sono durati di più sono stati tutti degli American Vintage 74, con manico gigantesco).
per me queste caratteristiche sono fondamentali, le ho trovate solo nei Fender, tra l'altro solo in riedizioni di qualche annata, ed infatti tutti i miei American Standard nel corso degli anni sono andati sempre via.
altro discorso poi è quello del vero valore economico, ossia la qualità dei componenti:
quando giri una meccanica di uno strumento economico, che gira scattosa, poco fluida, e magari con un movimento della chiave sale mezzo tono di colpo, lo senti.
quando giri una meccanica di uno strumento costoso, con un movimento fluido e preciso, che di sposta i centesimi di intonazione, lo senti.
le viti che si spanano sulla croce quando le giri, i ponti con le basi che si segnano per la pressione delle sellette, i potenziometri minuscoli con cablaggi fatti ad occhi bendati con i cavetti di merda... son tutte cose che ti fanno capire dove vanno i soldi quando compri strumenti costosi.
quindi "vale la pena" sì, se è quello che ti piace.
è facile rivendere, trovi tanti usati perfetti a prezzi ben più vantaggiosi del nuovo.
vedi pure provandoli quali ti piacciono di più, se le riedizioni, quelli "standard" o quelli moderni.