Ci risiamo, nuovo progetto. Cover band, cantante donna (brava), chitarrista cantante, batterista, tastiera ed il sottoscritto. Si propongono i primi 4 brani per la prima prova. Praticamente buoni alla prima. Arriviamo alla seconda prova e dopo aver suonato le quattro provate alla prima, imbastiamo altri due brani proposti dalla cantante. Il chitarrista li suona con riluttanza e il giorno dopo scatena la discussione sul gruppo WA, sull’identità della band. Io mi domando : quale identità, visto che ci siamo visti due volte, dovremmo mai avere ? Ora, dovete sapere, la cantante è purtroppo, come direbbe Borat “sorella di me” e quindi è una settimana che me la sorbisco, perchè il chitarrista gli è..come dire..rimasto sui maroni.
E qui mi sorge una domanda :
Perchè l’unico coglione della band che non ha voce in capitolo sul repertorio è solo il bassista ? Io suono tutto quelle che viene proposto, compatibilmente con la difficoltà tecnica, perchè è questo che gli altri si aspettano da un bassista. Passo ore a studiare parti di brani che non conosco e poi trovo gente che al primo brano che non gli piace, piantano la grana. Stasera scrivo sul gruppo WA e mi defilo, perchè ne ho veramente piene le balle . Adesso ho capito che il bassista da Cover Band deve avere predisposizione all’assistenza sociale. Io vado in pensione.

Io uso: solo le dita
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I used to think I was indecisive, but now I'm not so sure.

Quali erano i sei brani? Per capire quanto eventualmente possano cozzare fra loro...

Io uso: plettro e dita
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- It was the boogeyman.
- As a matter of fact, it was.

Alexce69, Perchè ci siamo scelti un ruolo inutile, che nessuno si fila

No vabbè scherzi a parte, perchè non rimpiazzate il chitarrista?
Se il problema è lui...

Io uso: plettro e dita

Just the two of us - Grover Washington Jr
Lets stay togheter - Al green
Georgy Porgy - Toto
Left outtside Alone- Anastacia
Thats the  Way  i like IT- KC and the sunshine band
Moonlight Shadows - Mike Oldfield

Baldo : il progetto è appena partito..chi rimpiazza chi è aleatorio.

Io uso: solo le dita
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I used to think I was indecisive, but now I'm not so sure.

Alexce69, normalmente prima si discute del repertorio e da qui si scelgono i membri, non capisco l'utilità di fare il contrario. Per la cronaca deve essere fuori discussione la capacità di chi aderisce al progetto di suonare ed imparare i prezzi in tempi consoni all'uscita live, si insomma la tecnica deve essere fuori discussione...

Io uso: plettro e dita

Non mi pare fosse un problema di tecnica, ma del chitarrista che non gradiva i brani proposti dalla cantante.
O peggio, non gradiva che la cantante osasse proporre dei pezzi? Magari perché donna (esagero) o perché non gradisce la presenza di un altro/a cantante?
Non sono solo le donne che fanno le primedonne, ci sono anche i "machi".
Se in un gruppo si dovessero suonare solo i brani che piacciono a tutti....

E IMHO se uno usa WA per discutere una cosa simile, anziché dire dopo la prova "questo bramo non mi piace, possiamo fare altro?", meglio perderlo che trovarlo.

Fai come ho fatto io, con altri due di un gruppo che non gradiva la cantante (brava): abbiamo lasciato il gruppo dopo un "chiarimento" sulle relative opinioni, fatto personalmente e non su WA  (ci abbiamo perso due ore; io, per altro, in queste occasioni sono piuttosto sbrigativo e "diretto"      ma il chitarrista cerca sempre di essere diplomatico: tempo perso) e abbiamo formato un "gruppetto" (da 9 a 4) con la cantante.

Io uso: solo le dita
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Non c'è nulla di più pratico di una buona teoria. (Richard Phillips Feynman, Premio Nobel per la Fisica)

Elementi di Acustica delle Basse Frequenze - Volume I

Alexce69,
una domanda: ma quando avete deciso di mettere in piedi questo gruppo, eravate, o no, tutti concordi sul fatto di fare cover e pezzi della cantante?

Perchè, da quello che scrivi, al chitarrista magari non stava bene di fare un repertorio con un miscuglio di cover e pezzi originali (il discorso "dell'identità" del gruppo).

Io uso: plettro e dita

Ce ne sono tanti, di chitarristi...  

Io uso: plettro e dita
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Lucio72, Abbiamo avuto un incontro dove si è deciso che in fase iniziale ogni elemento del gruppo avrebbe proposto un brano. Così io ho proposto il pezzo di Grover W.jr, il batterista quello di Al Green, il chitarrista Georgy Porgy e left outside Alone. Mia sorella ha preparato i brani in una settimana e li abbiamo suonati "finiti" alla prima prova. Poi lei ha proposto Moonlight shadows, suonata praticamente subito e Control di Zooe Wess, entrrambe bocciate dal chitarrista via WA.
Mia sorella ha buttato la barca nei pali oggi, a pranzo . Io non posso fare il paciere e sostengo la famiglia.

Gianco, Credo che sia cosí , l'atteggiamento del chitarrista è molto da primadonna.

In ogni caso problema risolto. Stasera comunico ai menbri che io e Linda abbandoniamo il progetto.

Io uso: solo le dita
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I used to think I was indecisive, but now I'm not so sure.

Alexce69 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Stasera scrivo sul gruppo WA e mi defilo, perchè ne ho veramente piene le balle .

E alla fine passi tu per quello in torto. Questo è il vero ruolo del bassista

Per l'identità della band, ora non c'è, ma sicuramente avrete deciso un genere ed uno stile da seguire.
Se qualcuno propone un brano che non ha niente a che fare con quel repertorio, è giusto eliminarlo (il brano, non il musicista ).

E poi in un gruppo, come in qualsiasi altro contesto, bisogna trovare un compromesso. Ci può stare di dover suonare qualche brano che piace poco ed è giusto opporsi contro brani fuori tema o che non piacciono.
Certo che ad un musicista non piace la metà della scaletta, o se boccia ogni brano, è evidente che sta suonando con i musicisti sbagliati.

Io uso: solo le dita

Alexce69,
ok, scusami, non ci avevo capito un beneamato caXXo...

Magari la prossima volta concordate prima fra tutti un repertorio di massima di almeno 15/20 brani.

Io personalmente, da diversi anni non ho più voluto saperne di mettere su situazioni con repertorio di cover "miste" (l'ultima volta quasi si veniva alle mani...), solo tributi (e pure lì mille compromessi...).

E sopratutto niente discussioni via WA/SMS...

IMO fai bene a dare il benservito.

Io uso: plettro e dita

Di solito per facilitare il cantante si usa suonare quello che gli è più congeniale salvo alcuni brani storici e radicati nel gruppo. Questo nel mio caso.

Meglio disgregarsi subito che lentamente e dopo lunga agonia.

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gigetto2 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Meglio disgregarsi subito che lentamente e dopo lunga agonia.

Assolutamente d'accordo.

Io uso: plettro e dita

Alexce69 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Abbiamo avuto un incontro dove si è deciso che in fase iniziale ogni elemento del gruppo avrebbe proposto un brano.

E' l'errore più comune.

Io uso: plettro e dita

Alexce69 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

In ogni caso problema risolto. Stasera comunico ai menbri che io e Linda abbandoniamo il progetto.

Per evitar situazioni del genere, nel nostro gruppo abbiamo fatto un google Doc online in cui, oltre a tener conto delle cose di routine del gruppo, mettiamo le nostre scelte, anonime, di canzoni e, quando abbiamo consolidato quelle precedenti,le votiamo.
Gli unici limiti che ci siamo imposti sono la capacità di esecuzione (se no son bom, no son bom ) e, per evitar di andar fuori "tema", il genere, però se un pezzo viene approvato dalla maggioranza lo si fa senza discussioni ulteriori.

Mi permetto di consigliarti questo approccio come ultima spiaggia prima di mollare tutto.

ciao

quello della scelta dei brani è uno dei problemi principali nei gruppi, cio' che provoca spesso litigi...il problema si risolve nel seguente modo : i brani li sceglie la cantante perchè li deve cantare e deve sentirli suoi.
va scelto il genere e l'orientamento della band ovviamente per prima e poi i brani gli sceglie la cantante, poi da discutere eventualmente in base a difficoltà etc.

questo sega le gambe al chitarrista che non puo' scassare le balle; poi chiaramente se non accetta questa semplice regola puo' anche andare via.

E' una regola di buon senso che in qualche modo da una direzione; se il chitarrista non ci stà è un rompicoglioni e puo' andare altrove

Diego

Io uso: plettro e dita

Suono da 20 anni con le stesse persone quindi non sono probabilmente il più indicato a parlare di questi problemi, ma a mio parere ci sono due presupposti irrinunciabili, uno tecnico e uno diciamo "caratteriale":

1) Bisogna essere in grado di eseguire il pezzo (questo vale sia per chi canta che per tutti gli strumentisti): se non ce la fai a suonarlo o a cantarlo, meglio lasciare perdere, almeno fino a quando con studio e prove (individuali) non si arrivi ad un livello di esecuzione adeguato.

2) Tutti devono accettare che in scaletta ci sia una certa percentuale di pezzi più o meno "ostici" o "sgraditi" ... tenere insieme un gruppo è un po' come per un matrimonio: stima e rispetto sono importanti, ma se non c'è un minimo di volontà e di predisposizione caratteriale alla convivenza pacifica è dura superare le inevitabili crisi.

IMO se ci sono i due presupposti di cui sopra si può anche spaziare tra generi e artisti molto diversi tra loro, anzi devo dire che nel mio/nostro caso il pezzo sconosciuto che non conosci e che non ti aspetti diventa anche un modo piacevole di scoprire cose nuove che vadano oltre il solito orizzonte musicale.

Qualche volta ti devi tappare il naso (e le orecchie) e ti adatti a suonare "cose che voi umani ..." ma poi vedo che, almeno da noi, i pezzi che non funzionano tendono a sparire in fretta dalla scaletta, mentre se riescono bene spesso finiscono per piacere anche a quelli che all'inizio non ne erano per nulla entusiasti.

Il problema è che se non ci sono i due presupposti di cui sopra non si va da nessuna parte, si può rimandare, mettere pezze o trascinarsi ... ma alla fine si naufraga.

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E' assolutamente vietato prendersi troppo sul serio

Gianco ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Non sono solo le donne che fanno le primedonne, ci sono anche i "machi".

Nella mia esperienza gli atteggiamenti da primadonna li ho trovati più nei maschi che nelle femmine.
C'è da dire però che la donna in questione è sempre stata l' unica femmina del gruppo e, anzi, in un caso di collaborazione nella quale le femmine erano 2 scoppiò l'inferno.

Il problema nello specifico, quello di scegliere i pezzi della scaletta è inevitabilmente uno scoglio che può essere superato solo con la disponibilità e il compromesso. Differenze di gusto e di attitudine inevitabilmente affiorano.
Tendo a dare a chi canta più peso specifico nelle scelte; è sicuramente più difficile adeguarsi per chi ricopre questo ruolo.

Una soluzione potrebbe essere che ognuno proponga un ventaglio di scelte suscettibili di essere cassate, senza che ci si debba impermalire per questo. Ovvio che se un membro si impunta per fare studiare tutte le sue proposte, bocciando, al contempo, tutte le altre c'è un problema insanabile di fondo.

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Dalla mia lunga esperienza in fatto di band tribute/cover/inediti, ho dedottto che è già l'approccio al progetto che fa la differenza tra i componenti; non è cosa scontata, neanche a progetto iniziato.

Occorre essere molto chiari fin dall'inizio perchè tutti fdichiarano il classico "vabbè dai divertiamoci" ma presto o tardi finisce, qualche volta in malo modo.

E ci sono modi di lavorare del tutto diversi. Per esempio ho ritrovato un mio grande amico batterista con cui ho iniziato a suonare 25 anni fa e sono stato contento di suonarci ancora, salvo rimanerne deluso. Lui ha militato sempre nella stessa cover band di Ligabue e si è completamente appiattitto negli anni, anche sul fatto che era noto come il batterista dei"tizio e caio Ligabue tribute band". Finita la storia musicale si è cimentato con me in un genere molto impegnativo ma l'ha presa con sufficienza, superficialità, tanto che nessuno ne è contento. Io che per divertirmi ritengo indispensabile fare le cose per bene sfruttando anche l'esperienza e la crescita maturata, non tollero che non si concentri sulle dinamiche nel suo drumming. Sapete cosa può rappresentare non essere sulla stessa lunghezza d'onda del batterista.

C'è chi suona per il piacere di farlo, chi suona per comparire, chi lo fa per "acchiappare", chi lo fa (una volta) solo per prendere quei 25-30€...
C'è chi per carattere tenta di prevalere sugli altri, con scelte di brani, giudizi, ecc. Qualcuno si sente già arrivato, tanto da cominicare a dare disposizioni, anche se più giovane e meno esperto di altri.
Personalmente ho riscontrato ciò nelle categorie di musicisti più difiicili da reperire in giro, parlo di cantanti e soprattuto tastieristi.
Nella mia zona per esempio, i tastieristi sono così pochi che possono permettersi qualsiasi atteggiamento e condotta.

Quindi, chiarezza di intenti innanzitutto e dopo, strumenti cordiali e democratici per procedere. Purtroppo non è l'ambito musicale ma in genere la società che è composta da soggetti di ogni specie, mitomani, misogini, narcisisti, ecc.
IO mi metto tranquillo, lavoro tanto a casa con i dettagli, ingoio qualche brano senza dire nulla, ne propongo, cerco raramente di dare qualche "consiglio" ma proprio quando non riesco a sentire che la cosa funziona. Poi mi rimetto tranquillo e mi impegno e se la cosa non va, se continuo a vedere atteggiamenti da prime donne, superficiali, ecc. che siano uno, due, tre anni insieme..."amici come prima, è stato un piacere". Dispiace ma c'è ben altro nella vita, cui badare.

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Quando si fa una scaletta col solo fine di accontentare un po' tutti solitamente si ottiene proprio l'effetto contrario.

Concordo con chi dice patti chiari amicizia lunga.

Per mia esperienza vedo che i gruppi che hanno funzionato meglio sono stati quelli con i componenti meglio assortiti, non i più bravi.
Mi spiego.
Quando si è in gruppo si passerà inevitabilmente parecchio tempo assieme.
Serve equilibrio. Se uno ti sta sui maroni le prove e le date diverranno pesanti, logorando alla fine.
Per questo penso che servano componenti con attitudini diverse:
Io sono uno autoritario, di solito impongo i ritmi e gli "standard". Il che è ottimo perché con me si lavora ma serve anche il cazzone che alleggerisca la situazione. Se fossero tutti col mio atteggiamento sarebbe pesante e non posso essere io anche il cazzone perché, diciamocelo chiaro, serve qualcuno che sia un punto di riferimento e che, all'occorrenza, abbia l'autorità di dire l'ultima parola.
Se ci fate caso, funziona così anche in ambito lavorativo. Gli ambienti che funzionano hanno bisogno di personaggi variegati che creino equilibrio

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Ci deve essere un leader in ogni gruppo altrimenti diventa anarchia e i gruppi si disintegrano.

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mediobass66 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

... parlo di cantanti e soprattuto tastieristi...

Mediobass, sono perfettamente in linea con il tuo pensiero e mi ritrovo nel tuo approccio.

Riguardo alla parte quotata volevo semplicemente integrare il tuo discorso con una considerazione.
Spesso i tastieristi e pianisti hanno alle spalle una preparazione maggiore degli altri. In genere hanno studiato (magari su forti pressioni dei genitori.. ) già in tenera età anche un bel po' di teoria. Questo li porta magari, non sempre a ragione, a ritenersi più preparati e quindi più autorevoli.
Poi anche l'essere ricercati aumenta la loro autostima....deve essere una delle ragioni percui, per lunghi periodi, in certi generi, se ne è fatto a meno.

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Alexce69 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

In ogni caso problema risolto. Stasera comunico ai menbri che io e Linda abbandoniamo il progetto.

Allora tutto bene (devi solo trovare un altro batterista e un altro chitarrista     ).

E auguri a quelli che restano con il WA-addicted.
Il fatto che Linda sia "sorella di te" è un problema tuo, non del chitarrista, il quale evidentemente non si rende conto che in un gruppo, piaccia o no, la parte della voce è la più "esigente", vuoi per questione di registro: un soprano non può cantare da contralto, vuoi soprattutto per espressività e "feeling" del tipo di voce: una cantante che sceglie "moonlight shadows" dubito si sentirebbe a suo agio con "a little piece of my heart" alla Janis Joplin.

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Gianco ha scritto: [Visualizza Messaggio]

...la parte della voce è la più "esigente"...

Oltretutto è il ruolo più "in vista", quello con più pressione, quello che anche i meno esperti sanno riconoscere se adeguato o meno.
Diciamo che in un ipotetico consiglio d'amministrazione il suo voto a parificabile a quello del presidente, che, a parità ha maggior valore...

Io uso: plettro e dita

SH, condivido il tuo approfondimento sulla figura del tastierista soprattutto alla luce del fatto che quelli con cui sono andato più d'accordo, erano gli autodidatta (non meno bravi degli studiosi).

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