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Nuova Epidemia: Italia Allergica Alla Tablature
Autore Messaggio
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Messaggio Re: Nuova Epidemia: Italia Allergica Alla Tablature 
 
Ah, e tanto per sollevare un bel vespaio, come fai con un metodo scritto, ad insegnare i diversi modi per fare una triade? Ti riduci come Massimo Moriconi che nel suo metodo di basso elettrico vol1 fa dei disegni patetici come quello di pag 19? Lo so che ce lo avete tutti e lo adorate, ma certe cose non si possono proprio vedere. Basta mi ritiro.
 



 
Ultima modifica di Ospite il Mer 29 Set, 2021 19:34, modificato 1 volta in totale 
Hanneman Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Nuova Epidemia: Italia Allergica Alla Tablature 
 
darry ha scritto:  

Lo so anch'io che Mckagan è un bassista valido, ma non stiamo parlando di Jack Bruce o di John Paul Jones.


...siamo però così sicuri che con uno o l'altro di loro due, al basso al posto di Duff, Appetite For Destruction sarebbe stato necessariamente " migliore" ?
...o anche con un qualche turnista straimparato, straimpostato e ovviamente con basso portato ascellare?

...Non so voi, io credo di no.  

Salve a Tutti!
 




Io uso: plettro e dita
 
Ultima modifica di digomma il Mer 29 Set, 2021 20:57, modificato 1 volta in totale 
digomma Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Nuova Epidemia: Italia Allergica Alla Tablature 
 
[user]26582[/user], Reputo i metodi di Moriconi inutili, senza un maestro che ti segua passo per passo. Però devo proprio scegliere fra studiare da solo, affidandomi al metodo notazione + tab e studiare con un maestro solo con la notazione, scelgo la seconda. Non reputo per nulla inutili le tablature, ma io, personalmente faccio veramente fatica ad utilizzarle. Soprattutto perchè, il più delle volte sono generate da programmi automatici, che non tengono conto della difficoltà di esecuzione, della resa sonora e di quale sia la diteggiatura migliore e più funzionale. Ad esempio contrario , the major scale di Malaman, affianca tablature precise con diteggiatura numerata, per farti studiare quella scala quell’arpeggio o quell’esercizio con diteggiature diverse. Ovviamente perche la tablatura la scrive lui, non il “guitar pro” della situazione.


Secondo me ti incazzi un pò troppo facilmente, però posso sbagliare .
 




Io uso: solo le dita

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I used to think I was indecisive, but now I'm not so sure.
 
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Messaggio Re: Nuova Epidemia: Italia Allergica Alla Tablature 
 
Hanneman ha scritto:  
è meglio che non fai commenti


Hanneman ha scritto:  
Eh però bisogna leggere quando si risponde.


Hanneman ha scritto:  
certe cose non si possono proprio vedere.


Allora… Innanzitutto cerca di utilizzare modi più urbani e meno bruschi, per cortesia.
Qua nessuno è su un piedistallo e ci si confronta serenamente.
Con convinzione, supportando le proprie tesi su qualcosa di solido e magari anche con testardaggine.
Ma serenamente.

Altrimenti, molto semplicemente, non è il posto che fa per te.

Detto questo,
Hanneman ha scritto:  

Come mi obblighi a mettere un dito qua piuttosto che là se non hai le tab? Come la insegni una scala su una porzione del manico e poi lungo una corda? Col GPS?

Immagino tu dica seriamente e questo dice tante cose.
Ti posso dire come feci io a suo tempo, senza metodi e senza maestri.
Mi sono imparato ogni nota sul manico, mi sono scritto ogni scala anche se non sul pentagramma e poi mi son messo a suonarle.

Hanneman ha scritto:  
Basta mi ritiro.

Per così poco?
Non so quale età tu abbia, ma a prescindere ti garantisco che ancora non hai visto nulla.

Ora, io per esempio non ho nulla contro le tab, pur sapendo leggere uno spartito.
Ma tu forse non ti rendi conto di alcuni particolari.

Ad esempio, se invece di scrivere in italiano, una lingua con una grammatica ben codificata e dei simboli che corrispondono ai suoni, dovessi scrivere con l’analogo delle tab, ti direi:

..-. --- .-. ... . / --.- ..- . ... - --- / .-..- / ..- -. / . ... . -- .--. .. --- / ..- -. / .--. --- / .- --.. --.. .- .-. -.. .- - --- --..-- / -- .- / -. --- -. / -. . / -.-. --- -. --- ... -.-. --- / -.. .. / -- .. --. .-.. .. --- .-. .. .-.-.-

Che significa: Forse questo è un esempio un po azzardato, ma non ne conosco di migliori.

Qualcosa si perde, ad esempio l’apostrofo in po’.

Prova a suonare con le tab un pezzo che non hai mai sentito in vita tua.
Senza barare, però. Senza ascoltarlo, senza fartelo spiegare, il gruppo parte e tu leggi una tab canonica.

Con lo spartito questo è possibile, perché è come leggere un discorso articolato e non la traduzione di punti e linee.
Non lo dico per dare contro alle tab, ma se leggo questo:

Hanneman ha scritto:  
Spartito, che detto proprio sinceramente, offre subito tutti i suoi limiti di scarsissima "intuitività" a chi si avvicina allo strumento. Penso sempre al pianista, che di spartiti ne ha 2 in chiavi differenti, uno per mano, un pò come un libro scritto con 2 alfabeti diversi a righe alternate (che magari dicono la stessa cosa), e che dovrebbe aiutarlo nell' esecuzione di un brano.


non posso stare zitto, perché trovo che la notazione musicale sia una delle espressioni più alte dell’ingegno umano e vederlo travisato in questo modo mi ferisce proprio.
Credo sia meraviglioso vedere, oltre che ascoltare, un pianista che suona qualcosa di molto complicato mentre lo legge e stai sicuro che non sta leggendo quello che sta suonando, ma è molto più avanti.
Come si può non apprezzare una cosa del genere?

Certo, oggi posso ascoltarmi un brano, cercare un video dove mi si fa vedere come suonarlo, dove mettere le mani, impararlo a memoria, ripassarlo con le tab ed eseguirlo magari anche meglio dell’originale se sono dotato.

È una figata, magari ce la avessi avuta io questa possibilità.

Ma se rimane solo quello, verrà il giorno in cui più nessuno saprà farti vedere come suonare una cosa, dove mettere le mani, etc.

Le tab vanno benissimo, spero solo che un giorno ti venga voglia di fare il salto.
Sulla disgrafia non mi esprimo, se non per dire che mi spiace ovviamente.
 




Io uso: plettro e dita

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Prima di suonare due note, impara a suonarne una. E prima di suonarne una pensa se ha senso suonarla.
Farla semplice è difficile. Farla facile è più difficile. Farla invisibile è la cosa più difficile di tutte.
 
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Messaggio Re: Nuova Epidemia: Italia Allergica Alla Tablature 
 
Ciaooo Simpatia, chi non muore si rivede! Ho letto fino al tuo commento sui modi bruschi altrui poi ho smesso.....
 



 
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Messaggio Re: Nuova Epidemia: Italia Allergica Alla Tablature 
 
[user]26582[/user], nonostante tu mi abbia già invitato una volta, non abbiamo mai mangiato insieme.
Almeno credo, perché coi trolletti come te non si sa mai.
Evidentemente hai qualche problema direttamente con il sottoscritto, quindi evita di ammorbare tutti con le tue bischerate e prenditela direttamente con me, se ci riesci.

Modera i toni o levati di mezzo.
 




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Messaggio Re: Nuova Epidemia: Italia Allergica Alla Tablature 
 
Eeeeh ganesh lo so che tieni amorevolmente tutti i miei post sul tuo libro nero virtuale ma, no, non sono un TROLL.... Sono andato su wikipedia a leggere e no, non faccio nulla di quelle cose che fanno i TROLL...tranne una: mandare messaggi irritanti, ma l'ho fatto solo con te, con tutti quelli che mandi tu ti si può anche chiamare "Simpatia" una volta, non c'è bisogno di incazzarsi. Forse ti disorienta il fatto che spunto dal nulla una volta all'anno ed esprimo la mia libera opinione senza prostrarmi necessariamente a vossignoria come il resto della comunty. Non importa, sparisco di nuovo, non c'è alcun bisogno di andare oltre con questo discorso.

Per ciò che riguarda il tred, chi lo ha aperto è stato per me geniale. Ha parlato di epidemia, come se per gli italiani le tab fossero un tab-ù. È vero guarda che casino è successo. Solo a parlarne diventate come delle monachelle cattoliche che devono fare una lezione di educazione sessuale ad una scolaresca. Non trovate le parole, arrossite siete in imbarazzo. Neanche tu hai letto il mio primo post per l'emozione, non ho mica mai negato l'importanza dello spartito. Lo uso ad ogni nota, ma non per sapere che nota è, di norma non mi interessa quasi nulla, ma per sapere quanto dura quel 3, quel DO se preferisci. E non mi importa nulla della tua poesia sul musista che legge lo spartito, lo so anch'io che è geniale e che senza non si va da nessuna parte. Sei OT.
E neanche hai risposto alle mie domande come gli altri, non mi interessa nulla di come tu nel 1850 hai imparato le scale. Sei OT.
Vi ho chiesto: come le visualizzeresti tutte queste scale e i relativi modi, su di un libro da vendere? A questo punto vi aiuto io con la mia ritrita domanda rispondendomi da solo: non puoi. Devi avere le tab. Oppure fai come Moriconi, che stimo tantissimo sia chiaro, ma ha dovuto disegnare il manico di un basso. E la tab non è forse la rappresentazione schematica di un manico?

Addio, per un annetto, ovvio.
 



 
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Messaggio Re: Nuova Epidemia: Italia Allergica Alla Tablature 
 
Hanneman ha scritto:  
A questo punto vi aiuto io con la mia ritrita domanda rispondendomi da solo: non puoi. Devi avere le tab. Oppure fai come Moriconi


A parte che i libri con le tabs ormai ci sono; ti basta acquistare quello di Federico Malaman, che è fatto bene.
Il metodo di Moriconi, che è un libro che possiedo, non é utilizzabile da autodidatta; non è stato sicuramente impostato con quell'obiettivo, in quanto lui punta molto sull'insegnamento in presenza con l'allievo, integrandolo con laboratori, ecc.  

Ad ogni modo IO; e parlo per me, ho imparato a leggere da solo e quando avevo dubbi chiedevo a chi ne sapeva di più.

È anche vero che per fare le cose ci vuole anche una certa predisposizione, nessuno si sveglia la mattina e diventa bassista; ma c'è anche chi raggiunge alcuni obiettivi, anche piccoli e chi non li raggiunge mai.

Secondo me il titolo del thread non è realistico, perché tutti i nuovi libri hanno le tabs e non serve elencarli, si trovano facilmente anche in rete.

Semmai, nessun maestro o professionista si metterà mai ad usare le tabs, non saprebbe che farsene perché non ne ha bisogno.
 




Io uso: plettro e dita
 
Ultima modifica di darry il Gio 30 Set, 2021 06:39, modificato 1 volta in totale 
darry Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Nuova Epidemia: Italia Allergica Alla Tablature 
 
Io uso i metodi di Pierpaolo Ranieri e sono senza tab. So di bassisti autodidatti che avendo tempo, metodo, capacità organizzative hanno finito metodi anche molto complessi.

Un metodo ti insegna e leggere la musica secondo me è un'obiettivo. Un metodo che ti facilita giocoforza ti prepara un pò meno.
 




Io uso: solo le dita
 
gigetto2 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Nuova Epidemia: Italia Allergica Alla Tablature 
 
Citazione:
Vi ho chiesto: come le visualizzeresti tutte queste scale e i relativi modi, su di un libro da vendere? A questo punto vi aiuto io con la mia ritrita domanda rispondendomi da solo: non puoi. Devi avere le tab.


no, assolutamente. sugli spartiti per strumenti a corde pizzicate, di qualsiasi genere, dal violino al contrabbasso, in ordine di grandezza, ci sono le notazioni di posizione, fatte appositamente per indicare dove è meglio suonare una determinato passaggio.

sugli spartiti per pianoforte ci sono le notazioni di quale dito è meglio utilizzare in certi passaggi, e non solo nelle partiture per studenti, perchè spesso passaggi particolari necessitano una diteggiatura specifica, e questa viene indicata da chi trascrive (soprattutto se è l'autore).

il problema è sempre uno: utilizzare le tab limita l'apprendimento e la conoscenza di quello che si sta suonando, perchè trasforma le note in numeri, e costringe ad un doppio passaggio mentale:

prima visualizzo il numero e la corda, poi capisco che nota sto suonando.

è chiaro, per chi inizia è difficile, se non si sa leggere la musica, è uno studio piuttosto ostico, e senza una guida e tanta costanza è davvero un lavoraccio.

non a caso gli studi classici per prima cosa fanno imparare a leggere lo spartito; il non saperlo fare è una forma di analfabetismo, perchè come nel caso di una lingua, codificata, come già spiegato da ganesh, posso sì imparare a parlarla, ma se poi non la so leggere o scrivere sono limitato.

ovvio, tanti musicisti in contesti rock non sanno leggere o scrivere, ma bisogna anche considerare che:

1) il più delle volte non affrontano armonie più complesse di tre o quattro accordi con la settima

2) hanno comunque vasta conoscenza dell'armonia, anche se spesso ci raccontano di non sapere nulla e di suonare a sensazione (ma ad esempio il modo di utilizzare le quarte di Duff McKagan, sua caratteristica, è studiato e fatto in modo specifico su determinati accordi).

3) se devo suonare la "mia" musica, che compongo io, che suono col mio gruppo con cui lavoro tutti i giorni in sala e studio, a che mi serve scrivere quello che faccio?

quando si parla di questo discorso, di scrittura, lettura, teoria eccetera è secondo me fuorviante prendere ad esempio i musicisti che "fanno parte di un gruppo".

perchè? perchè non si troveranno mai a dover suonare dei repertori che non conoscono, per lavoro. il musicista "normale", chiamiamolo così, quello che deve portare a casa la pagnotta, suona in tante situazioni diverse, spesso non ha tempo di studiarsi a memoria interi repertori che deve aver pronti in pochi giorni, e solo con delle trascrizioni può sperare di lavorare bene senza ammazzarsi.

devo studiare venti brani in una settimana? me li trascrivo meglio che posso (magari le uniche cose importanti sono dei passaggi obbligati di qualche battuta), di modo che mi sia possibile, senza aver provato il brano fino a saperlo perfettamente a memoria, offrire un'esecuzione pulita.

io ci ho sbattuto la testa diversi anni fa: mi chiamarono a suonare in un tributo a Venditti, tempo per preparare 25 brani 4 giorni  
mai suonati i pezzi di Venditti, pur conoscendoli, e pensavo "vabè, sarà una cazzata, mi scrivo le sigle degli accordi e vado sereno".

col cazzo; tolti i brani dei primi anni 70, più "folk" ed eseguiti anche in studio in modo più improvvisato, tutto il resto della produzione è praticamente un obbligato.
certo, magari la strofa ha solo "quel giro lì", ma ogni fine di strofa ha un obbligato, alla fine dei ritornelli ci sono stacchi e break specifici.
cambi continui di ritmica, quindi come minimo serviva aver segnata con massima precisione la partitura della grancassa.

quando invece sono entrato nel mio attuale gruppo di inediti, mi hanno dato dei foglietti con le sigle degli accordi, quasi senza struttura, e mi hanno detto "su spotify ci ha registrato un bassista dello studio, che non aveva mai sentito i pezzi. tranne due pezzi dove la linea di basso è un riff, sugli altri fai quello che ti senti".

è un diverso approccio per mondi diversi. molti metodi sono scritti da professionisti che intendono formare professionisti che possano suonare tutto senza problemi.
altrimenti ci sono i metodi base per imparare dove mettere le mani, ma che non vanno oltre la formazione del dilettante.
 




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gugu ha scritto: 
uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!
 
Pier_ Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Nuova Epidemia: Italia Allergica Alla Tablature 
 
Le tab secondo me vanno prese per quello che sono, una semplificazione dello spartito.
Quando ho iniziato non mi sembrava vero che riuscivo a suonare le mie canzoni preferite seguendo due numeretti sullo schermo del PC, poi come tutte le semplificazioni, dopo un po' non ti bastano più.
Ho iniziato a capire che molte note erano sbagliate, che le diteggiature erano assurde, e giocoforza mi sono dovuto iniziare ad imparare le note (per fortuna ovviamente    ).
Però nonostante ciò continuo ad usarle, anche solo per appuntarmi i brani che "tiro giù" da solo, tanto per ricordarmeli se ho qualche dubbio.
Ecco per me alla fine dipende cosa si cerca: uno spartito è insostituibile, come diceva ganesh "una delle più alte espressioni dell'ingegno umano", però innegabilmente le tab mi hanno semplificato la vita (bassara)!!
 




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thevenot Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Nuova Epidemia: Italia Allergica Alla Tablature 
 
avatar thevenot, concordo in pieno, non fosse stato per le tab avrei avuto molte più difficoltà e mi sarei fermato prima, considerando che ho iniziato a studiare quando non c'erano app, tutorial su youtube e compagnia bella
Dopo un po', però, mi sono accorto che le tab non mi bastavano più. Per me sono state un trampolino per lo studio delle spartito

OT:
Hanneman ha scritto:  
, come se per gli italiani le tab fossero un tab-ù


Cioè, fatemi capire, tutto sto flame era solo per riuscire a fare sto banale giochino di parole?!  
     
 




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Più alto è uno strumento, più grave è il suono che esso produce. Per la legge del contrabbasso.


BASEMENT'S GLARE
 
Cilispio Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Nuova Epidemia: Italia Allergica Alla Tablature 
 
^^^
Ma no, te lo ha detto lui stesso.  Commenta una volta all'anno per il gusto di rompere i quaglioni. È supponente, prepotente e sgarbato volutamente. Non a caso ha dato a tutta la "community" dei leccaculo. Personaggio interessante, con un evidente finto problema di relazione. Spero per lui sia veramente finto.
 




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Gli piace dirmi quando sono OT.
Evidentemente è un fatto personale.
 




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^^^^
Lui è un tuo “ban” del passato, ritornato per ricordarti la tua “mortalità”. Ma tu questo lo sai, e sei troppo curioso. Per questo motivo stai trattenendo l’esercizio del tuo potere.    
 




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Ultima modifica di Alexce69 il Ven 01 Ott, 2021 12:59, modificato 1 volta in totale 
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Messaggio Re: Nuova Epidemia: Italia Allergica Alla Tablature 
 

In realtà non è curiosità.
Mi trattengo perché vi siete trattenuti voi, quindi non c’è bisogno che mi lasci andare io.
Almeno fino alla prossima “sbroccata”.
 




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Messaggio Re: Nuova Epidemia: Italia Allergica Alla Tablature 
 
Sono rimasto fuori dal flame perchè coloro che hanno bisogno di fare polemica per sentirsi qualcuno mi mettono grande tristezza: avere (periodicamente) bisogno di un "nemico" per identificare sè stessi è un gran brutto modo di vivere al quale, se possibile, cerco di non dare il mio contributo.

Ma torniamo in topic.

Io considero le Tab come le ruotine delle biciclette dei bambini. Se all'inizio cadi troppo spesso rischi di farti male e di non volerne più sapere della bici. Anche io da completo balbuziente musicale credo che non avrei mai continuato a suonare il basso senza il supporto iniziale delle Tab. Poi però se vuoi imparare ad andare veramente in bicicletta le ruotine le devi (le vuoi !) togliere perchè così ti godi veramente a pieno la bici.

La cosa (banale) che a mio parere chiude qualsiasi discussione su questo tema è quella citata da Ganesh: se parti da un pezzo che NON conosci, uno che sa leggere uno spartito scritto bene ha ottime probabilità di riuscire ad eseguirlo in modo completo e compiuto. Se invece parti dalle TAB, anche scritta benissimo, non c'è proprio verso. Questo significa che il primo linguaggio (perchè è di questo che parliamo) seppur complesso è completo, mentre il secondo semplicemente no.

Ovviamente tutto dipende da dove vuole arrivare: le TAB sono "sante" al pari di tutti gli strumenti in grado di abbassare la soglia di ingresso, su questo mi pare si sia tutti d'accordo, poi però se vuoi nuotare seriamente ad un certo punto i braccioli gonfiabili li devi togliere perchè inizierai a sentirli più un intralcio che un aiuto. Allo stesso modo in un metodo scritto per principianti, magari autodidatti, le TAB sono importanti, ma se il testo è destinato al musicista evoluto o alla didattica con un maestro, credo si possano anche serenamente saltare.
 




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E' assolutamente vietato prendersi troppo sul serio
 
Ultima modifica di Maxer il Ven 01 Ott, 2021 09:28, modificato 2 volte in totale 
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Hanneman ha scritto:  
Vi ho chiesto: come le visualizzeresti tutte queste scale e i relativi modi, su di un libro da vendere? A questo punto vi aiuto io con la mia ritrita domanda rispondendomi da solo: non puoi.


Io ci riesco e so come fare. Sto sbagliando?

Comunque mi sono letto tutti gli ultimi messaggi, volevo scrivere due parole ma non voglio passare per una monachella.

Sparisci veramente per un anno, o il discorso è ancora vivo?
 




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Fenderissimo Invia Messaggio Privato
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Il mio ex insegnante, che ritengo un ottimo insegnante, odia le tab. Si è sempre sforzato di insegnarmi a leggere. E il modo per indicare la diteggiatura, con gli spartiti, c'è. Io trovo le tab un sistema troppo macchinoso. Anche se leggo malissimo, quando imparo un nuovo brano, preferisco lo spartito alle tab. Sarà questione di abitudine...
 




 
cubano Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Nuova Epidemia: Italia Allergica Alla Tablature 
 
Mi resta l'impressione, forse sbaglio, che ci sia (non da parte di tutti       ) un po' di confusione fra TAB e schemi di diteggiatura.
Comunque IMHO la TAB va bene quando inizi a suonare, gli schemi di diteggiatura degli accordi vanno bene quando studi le posizioni e le alternative, poi una volta che hai imparato (ok, non hai mai finito di imparare, ma capitemi) sempre e solo spartito, se hai studiato bene le posizioni e hai imparato anche solo un po' a leggere non c'è paragone.
 




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Non c'è nulla di più pratico di una buona teoria. (Richard Phillips Feynman, Premio Nobel per la Fisica)

Elementi di Acustica delle Basse Frequenze - Volume I
 
Gianco Invia Messaggio Privato HomePage
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Messaggio Re: Nuova Epidemia: Italia Allergica Alla Tablature 
 
Maxer ha scritto:  
Ovviamente tutto dipende da dove vuole arrivare:


Ovviamente.
Per le musichette che facciamo noi, anche le tab sono di troppo.
Daggiovine ho sempre fatto tutto a orecchio.
Un po’ perché, appunto, ero giovane. Un po’ perché avevo un sacco di tempo da perdere (che non ho più).

Ma con questo non contraddico ciò che ho scritto più sopra.
 




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gigetto2 ha scritto:  
Io uso i metodi di Pierpaolo Ranieri e sono senza tab. So di bassisti autodidatti che avendo tempo, metodo, capacità organizzative hanno finito metodi anche molto complessi.

Un metodo ti insegna e leggere la musica secondo me è un'obiettivo. Un metodo che ti facilita giocoforza ti prepara un pò meno.


Vorrei comprarli anche io ma non so leggere la musica. Ci sono solo spartiti e niente tab?
 




Io uso: plettro e dita
 
tonszerilla Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Nuova Epidemia: Italia Allergica Alla Tablature 
 
ciao,
ho iniziato a suonare il basso da un annetto e ho un passato da pianista quindi gli spartiti riesco a leggerli.
Detto questo un paio di considerazioni sparse su tante cose che ho letto.

1) Il metodo di basso di Ed Friedland spinge perchè l'allievo impari a leggere gli spartiti, ma poi tratta anche le tablature in quanto parte integrante della vita del musicista è utili quando si deve capire l'esatta diteggatura.
Il libro a me è servito molto per imparare le basi prima di iniziare a prendere lezioni da un maestro.
Volendo trovare una pecca del libro, ma credo sia comune a tanti metodi, i brani sono molto corti, quindi alla fine non sviluppi mai la resistenza per suonare uno o più brani di seguito sia come forza che come velocità. Bisogna integrare imparando qualche brano e suonandoci sopra.

2) Come già detto sono storicamente un pianista, mi sono adattato alla vita da bassista, ma gli spartiti con il pentagramma mi mancano.
Le tablature, tanto care ad alcuni, hanno tante mancanze:
 * non dicono in generale la lunghezza delle note,
 * non dicono dove stanno le pause,
 * non dicono in che tonalità siamo e quindi quali note posso suonare se voglio variare l'esecuzione.

quindi riassumendo, se avete la possibilità e la voglia di imparare, studiatevi anche le basi di lettura su pentagramma (in chiave di basso) e potrà solo rendervi musicisti migliori  
 




Io uso: plettro e dita
 
elcabesa Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Nuova Epidemia: Italia Allergica Alla Tablature 
 
elcabesa ha scritto:  


quindi riassumendo, se avete la possibilità e la voglia di imparare, studiatevi anche le basi di lettura su pentagramma (in chiave di basso) e potrà solo rendervi musicisti migliori  


grazie, da dove cominciare?
 




Io uso: plettro e dita
 
tonszerilla Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Nuova Epidemia: Italia Allergica Alla Tablature 
 
Non sono un unsegnante ne conosco il tuo livello di lettura comunque se cerchi "pentagramma" o "solfeggio" su google o youtube già potresti trovare molte informazioni.

Oltre a questo sul metodo di Ed Friedland nelle prime pagine c'è spiegata la notazione musicale sul pentagramma quindi per esempio leggendolo potresti imparare un po di cose di lettura.

Sfortunatamente il libro che ho io è in inglese e le note sono in notazione anglossassone:
c = do
d = re
e = mi
f = fa
g = sol
a = la
b = si

All'inizio sarà dura, ma con un po di impegno e qualche minuto al giorno di lettura piano piano le note e il pentagramma si impara.

Puoi iniziare per esempio identificando le note che ci sono sugli esempi del metodo, fregandotene della loro durata

Sicuramente qualcuno avrà più esperienza e potrà darti suggerimenti migliori.
 




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elcabesa Invia Messaggio Privato
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