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Studiare, Studiare, Studiare... E Poi?
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Franco1964
Franco Sarcina
Contributor

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Età: 61 Residenza:  Milano
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 Re: Studiare, Studiare, Studiare... E Poi?
Premetto: sicuramente di talento ne ho poco, come suggerisce il simpatico Amphitruo, (tanto è vero che per guadagnarmi da vivere, per fortuna mia e dei potenziali ascoltatori, faccio altro). Però mi piace suonare, e nella mia vita la musica occupa un posto molto importante.
Ma trovo una contraddizione. "Quello" è proprio il genere che più ascolto, anche se per vicende varie non l'ho mai suonato più di tanto (sono passato dal progressive al rhythm'n'blues, all'hard rock, ma sul punk non mi sono mai cimentato). Quello che un po' mi ha lasciato interdetto, è che dopo una mezza vita passata a suonare, mi sia fatto fermare da una cosa del genere.
Beninteso, le quattro note le suono correttamente, nella sequenza giusta e anche a tempo (più o meno...) ma da lì a darci l'intensità corretta, ne passa.
E noto che il problema non si risolve con un esercizio di 5 minuti.
Io uso: plettro e dita
____________________ Il bassista deve essere una macchina, o ce ne facciamo una ragione o suoniamo tutte le volte al limite dell'errore (Fagyo)
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#26 Mer 21 Ott, 2015 17:49 |
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ally
Registrato: Dicembre 2013
Messaggi: 754
Residenza:  padova
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 Re: Studiare, Studiare, Studiare... E Poi?
Franco1964, e invece a mio avviso è proprio il tanto esercizio che porta a raggiungere il giusto tocco e la giusta sonorità...fatti ogni giorno dieci minuti su accenti e muting di sola mano destra e vedrai che il pezzo verrà da solo...
Io uso: plettro e dita
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#27 Mer 21 Ott, 2015 17:51 |
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Franco1964
Franco Sarcina
Contributor

Registrato: Gennaio 2010
Messaggi: 947
Età: 61 Residenza:  Milano
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 Re: Studiare, Studiare, Studiare... E Poi?
ally, ci provo.
Di sicuro ho capito che sul giro base bisogna iniziare plettrando dal basso verso l'alto (una cosa a cui non sono abituato). Il resto, è manualità pura e "interiorizzazione" del groove.
Io uso: plettro e dita
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#28 Mer 21 Ott, 2015 18:23 |
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spontbass
Contributor

Registrato: Agosto 2004
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 Re: Studiare, Studiare, Studiare... E Poi?
Franco1964 ha scritto: Beninteso, le quattro note le suono correttamente, nella sequenza giusta e anche a tempo (più o meno...) ma da lì a darci l'intensità corretta, ne passa.
E noto che il problema non si risolve con un esercizio di 5 minuti.
Guarda, io penso che porsi dei limiti è già un modo di mettere più a fuoco le cose.
Suono da tanto, penso di farlo in maniera funzionale e buona (mi chiamano a suonare...qualcosa ci sarà), ma sicuramente non sono uno che sa fare di tutto. So fare bene le mie cose, mi son creato "la mia nicchia" dove sono competente e preparato. Se mi proponessero un gruppo gotico-metallico, uno progressive e/o uno jazz/fusion, per rispetto della musica e dei miei compari passo la mano a chi è più preparato di me in quell'ambito specifico. Non mi piacerebbe fare una cosa in modo superficiale.
Datemi del sano folk/rock e lì andiam bene...
Io la penso così...
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#29 Mer 21 Ott, 2015 18:27 |
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Franco1964
Franco Sarcina
Contributor

Registrato: Gennaio 2010
Messaggi: 947
Età: 61 Residenza:  Milano
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 Re: Studiare, Studiare, Studiare... E Poi?
spontbass, ecco, il problema di noi "dilettantoni entusiasti" è proprio che cerchiamo di fare di tutto... poi io ancora di più, perché di carattere sono incline all'entusiasmo.
Solo che certe cose richiedono tempo. Come imparare ad eseguire "al meglio" quel giro.
Quello che mi lascia un po' perplesso è che, se ai limiti "didattici" sono abituato ("non puoi suonare bene il tal pezzo jazz perché non conosci la progressione esoterica vattelapesca"), quelli "manuali", almeno su giri che appaiono semplici, pensavo di averli superati.
E invece no. Mi metterò buonin buonino, 10 minuti al giorno.
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Ultima modifica di Franco1964 il Mer 21 Ott, 2015 18:35, modificato 1 volta in totale |
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#30 Mer 21 Ott, 2015 18:33 |
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darry
Contributor

Registrato: Settembre 2012
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 Re: Studiare, Studiare, Studiare... E Poi?
Citazione: anche se per vicende varie non l'ho mai suonato più di tanto
questo è un punto fondamentale. Il groove del pezzo lo tiri fuori soprattutto se lo provi con altri musicisti; se riesci a "trasportare" la band col Groove, significa che hai centrato il pezzo, più o meno, altrimenti devi provare e riprovare.
Ti consiglio di tentare di provarlo con la band.
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#31 Mer 21 Ott, 2015 18:41 |
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bassbara
Barbara Vanoli
Registrato: Aprile 2005
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 Re: Studiare, Studiare, Studiare... E Poi?
Io credo sia una questione di tiro, che difficilmente si impara con lo studio da soli in cameretta.
In parte è innato ed in parte si acquisisce col tempo, soprattutto suonando in band ed ancora di più live.
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#32 Gio 22 Ott, 2015 08:53 |
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ally
Registrato: Dicembre 2013
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Residenza:  padova
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 Re: Studiare, Studiare, Studiare... E Poi?
Franco1964, questa è già una informazione degna di nota. La plettrata alternata va presa e studiata al pari dell'alternanza indice medio. Riuscire ad accentare sia in una direzione che nell'altra rende "liberi" di poter accentare qualsiasi nota in qualsiasi posizione del riff. Se così non fosse una successione di 5 note con la prima accentata zoppicherebbe tutte le volte in cui l'accento cadesse in un upstroke...
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#33 Gio 22 Ott, 2015 10:04 |
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Clauzanna
Claudio Sannoner
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Età: 45 Residenza:  Tradate (VA)
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 Re: Studiare, Studiare, Studiare... E Poi?
Franco1964, se l'altezza del basso che utilizzi è quella nell'avatar prova ad abbassarlo. Anche l'impostazione fisica aiuta ad ottenere dei risultati perchè cambia il peso che riesci a scaricare sulle corde.
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#34 Gio 22 Ott, 2015 10:54 |
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zerothehero
Contributor

Registrato: Novembre 2006
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Età: 49 Residenza:  Genova
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 Re: Studiare, Studiare, Studiare... E Poi?
Se ti può consolare, io suono il basso dal 1993 e non ho mai imparato a farlo decentemente con il plettro.
Penso che self esteem (che tra l'altro risale ai miei primi mesi da bassista) sia un pezzo piuttosto "tricky", non privo di insidie, soprattutto sul tiro. Prova una volta a suonarla con il batterista del tuo gruppo, rubate un minuto alle prove e vedrai che ne guadagnerai in autostima.
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#35 Gio 22 Ott, 2015 18:54 |
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Franco1964
Franco Sarcina
Contributor

Registrato: Gennaio 2010
Messaggi: 947
Età: 61 Residenza:  Milano
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 Re: Studiare, Studiare, Studiare... E Poi?
zerothehero, di solito quando voglio proporre un pezzo nuovo al mio gruppo, attacco col basso il giro (se questo è riconoscibile) oppure la melodia.
Funziona quasi sempre: il batterista mi segue e poi arrivano gli altri... però, se il giro viene eseguito bene!
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#36 Ven 23 Ott, 2015 20:06 |
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Near
Registrato: Dicembre 2010
Messaggi: 333
Età: 36
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 Re: Studiare, Studiare, Studiare... E Poi?
Rieccomi sul foro dopo un pacco di tempo, so già che vi siete strappati i capelli per la mia assenza!
Questa discussione m'interessa molto perchè non è solo una questione di musica, di basso, io credo sia indirettamene collegato al nostro approccio alla vita. Sapete, senza entrare nei dettagli vengo da un periodo del cavolfiore e se c'è una cosa che ho capito dalle mie esperienze degli ultimi mesi, applicabile secondo me nella vita oltre che nella musica è questo:
1) Nella vita/musica la predisposizione nel fare qualcosa c'è ed è importante
2) La predisposizione nel fare qualcosa è nulla senza l'applicazione costante ed il desiderio di migliorarsi che deve essere scevro dal confronto con gli altri ma più un qualcosa di intimo, diciamo un bisogno personale.
Non basta studiare, ci vuole anche un certo approccio allo studio. Questo per me non è solo una questione di costanza(che conta molto però!) ma anche di testa, di come ci si pone innanzi allo studio. Un mese fa ho fatto il compimento inferiore di contrabbasso che ho superato discretamente. Se non avessi studiato tanto durante l'anno non ce l'avrei fatta, eppure ho studiato tutti i giorni prima dell'esame ma nonostante questo la resa di ciò che avevo imparato non è migliorata affatto. Cosa mi mancava? La testa! Studiavo e la mia mente vagava, studiavo una,due,tre,quattro ore ma valevano meno di un'ora fatta come Dio comanda. Così, se uno ha avuto una giornata difficile, ha lavorato molto ed ha tanti problemi suonando si ricarica ma magari studiando non riesce come dovrebbe perchè ha la mente ingolfata.
Credo moltissimo nel cambiamento e nella possibilità di migliorarsi sotto ogni aspetto ma per farlo bisogna prendere coscienza di ciò che non va pienamente e questo non è facile! Se hai difficoltà con brani che reputi facili può voler dire che:
1) Magari quei brani così facili non sono, le apparenze possono ingannare!
2) Il tuo approccio allo studio di un brano non è ottimale e puoi/devi perfezionarlo
In questo caso probabilmente hai capito, anche grazie ai consigli dei forumai cosa non va ma magari la prossima volta che si ripresenterà il problema prova a guardare al brano da imparare sotto una nuova logica, prova ad apprenderlo in maniera differente, usando schemi e tecniche mentali diverse. Ciò che è valido per imparare qualcosa non è detto lo sia in assoluto!
In ogni caso buono studio
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#37 Sab 24 Ott, 2015 12:08 |
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Amphitruo
Registrato: Dicembre 2008
Messaggi: 63
Età: 43 Residenza:
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 Re: Studiare, Studiare, Studiare... E Poi?
Allora, hai superato il momento di impasse?
Io uso: plettro e dita
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#38 Sab 24 Ott, 2015 14:49 |
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Franco1964
Franco Sarcina
Contributor

Registrato: Gennaio 2010
Messaggi: 947
Età: 61 Residenza:  Milano
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 Re: Studiare, Studiare, Studiare... E Poi?
Clauzanna, grazie del consiglio! Anche se per la verità l'osservazione l'ho fatta quando studiavo davanti alla scrivania del Pc, suonando seduto su uno sgabello ad hoc...
( OT: ma quanto cazzo è comodo da suonare il Thunderbird? Ieri alle prove del gruppo ho portato il Jazz... molto, ma molto più scomodo! E non sto a paragonare il sound, che il Jazz ha corde di più di un anno...)
Near, in effetti ci sono stati diversi consigli validi. Il fatto è che "pretendere" di imparare a suonare meglio (alla fine, lo scopo delle lezioni dovrebbe essere quello, giusto?) a 51 anni, con un lavoro e altri ca**i (non pochi), secondo me richiederebbe anche un approccio allo studio diverso.
Io già so che con la musica non guadagnerò mai un ghello. Lo faccio per divertirmi: suono per l'80% del tempo da solo, ma ora un gruppo ce l'ho, e mi ci diverto assai. L'esigenza di migliorarmi è unicamente mia, non ha uno scopo preciso: divertirmi (e far divertire) di più, e basta... E forse questo cozza con la metodologia applicata di solito, sia di me studente, sia di chi mi insegna.
Io uso: plettro e dita
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Ultima modifica di Franco1964 il Sab 24 Ott, 2015 20:50, modificato 3 volte in totale |
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#39 Sab 24 Ott, 2015 20:46 |
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pietrobass
Registrato: Novembre 2003
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Età: 51 Residenza:  Catania
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 Re: Studiare, Studiare, Studiare... E Poi?
Conta la qualità dello studio, poche cose ma fatte bene, a volte cose che ci sembrano banali vengono tralasciate, perchè pensiamo che siano ormai acquisite.
Io uso: solo le dita
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https://www.youtube.com/channel/UCu0OrWy8W-DmIvCsBQnVPgg
Disponibile per Lezioni Online(contattatemi in privato)
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#40 Mer 28 Ott, 2015 09:31 |
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blubasso
Stefano
Registrato: Agosto 2010
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Età: 60 Residenza:  Vienna (Austria)
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 Re: Studiare, Studiare, Studiare... E Poi?
Sai cosa credo? Che sbagli approccio: la musica non e' una poesia da imparare a memoria. Se non ti diverte quello che stai facendo, non c'e' verso...
Il mio consiglio e' quello di studiare si, bisogna farlo, ma quando suoni su un brano, dimentica tutto quello che hai studiato (tanto se lo hai studiato davvero, le tue dita si ricordano gli esercizi) e lasciati andare. Come diceva Pino Daniele: "E ssona, mo'!"
Hai mai suonato, anche da solo, solo per il gusto di farlo, fregandotene bellamente di scale ed arpeggi? Se no, dovresti farlo. Fai uscire il musicista che hai dentro. Usa l'istinto.
Tu mi dirai "ma se devo studiare un pezzo a che mi serve l'istinto?". Ti serve a pensare come un bassista e capire anche i tuoi "fratelli".
Poi ci sono brani che non ti entrano sotto la pelle e li c'e' poco da fare ma se ragioni da bassista, capirai il giro del tuo collega.
Io uso: plettro e dita
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#41 Sab 31 Ott, 2015 22:58 |
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LAKLAND59
Registrato: Agosto 2011
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Residenza:
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 Re: Studiare, Studiare, Studiare... E Poi?
blubasso,
''fai uscire il musicista che hai dentro''
magari e' una bella frase..ma se non sei preparato c'e' poco da far uscire..suonare ad istinto e riuscirci bene e' una cosa che puo' venire solo da una grande preparazione
a mio parere ovviamente
tutti i grandi musicisti sugli strumenti c'hanno lasciato il sangue...gli strumenti sono cosi ..se studi un ora suonerai come uno che studia un ora se ne studi 10 sara' tutto diverso
se poi sei fortunato e hai un talento particolare le tue 10 ore ne varranno 20
il caso portato dall'amico e' il classico caso di chi puo lavorare poco sullo strumento c'e poco da fare..pensate che chi non ha usato mai il plettro dopo 10 minuti lo sa fare???
ma per l'amor di dio!!!!
Io uso: plettro e dita
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#42 Dom 01 Nov, 2015 07:54 |
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blubasso
Stefano
Registrato: Agosto 2010
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Età: 60 Residenza:  Vienna (Austria)
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 Re: Studiare, Studiare, Studiare... E Poi?
LAKLAND59 ha scritto: magari e' una bella frase..ma se non sei preparato c'e' poco da far uscire..suonare ad istinto e riuscirci bene e' una cosa che puo' venire solo da una grande preparazione
a mio parere ovviamente
Hai letto quello che ho scritto dopo la frase incriminata?
Non lo stavo criticando, ci mancherebbe altro. Ma e' un bassista, un collega. E cerco di aiutarlo.
Io uso: plettro e dita
Ultima modifica di blubasso il Dom 01 Nov, 2015 21:00, modificato 2 volte in totale |
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#43 Dom 01 Nov, 2015 20:35 |
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Effegi
Franco Gialdinelli
Contributor

Registrato: Febbraio 2007
Messaggi: 2651
Età: 68 Residenza:  Varese
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 Re: Studiare, Studiare, Studiare... E Poi?
LAKLAND59, be', però parliamo di uno che preparato in realtà lo è... ha studiato e studia, suona in una band.
Qualcuno di noi gli sta semplicemente suggerendo, in buona sostanza, due cose:
1) Di non prendersela se trova difficoltà su un pezzo (apparentemente) facile, suggerendo pure diversi modi di affrontarlo.
2) Di provare a mettere a frutto quello che ha imparato finora, magari pure lasciando per un po' da parte lo studio della tecnica e della teoria e, dopo essersi chiarito quali sono i suoi limiti, provare a muoversi al meglio all'interno di quelli.
Non stiamo parlando di un professionista, né di un giovane con ambizioni di diventarlo: è assurdo che pretenda da sé di poter arrivare a fare qualunque cosa senza difficoltà, e se la difficoltà arriva pure su un pezzo (apparentemente) semplice, beh, ci sta.
A ognuno il suo approccio, stiamo semplicemente cercando di aiutare Franco a cercare il migliore per sé.
Per inciso, ho provato ad andare dietro al pezzo (apparentemente) semplice incriminato... metteteci pure che, fra un problema alla schiena del mio chitarrista e uno alla mano sinistra mio, è da agosto che quasi non tocco il basso, fatto sta che nemmeno a me viene come dovrebbe.
Ma siccome difficilmente mi succederà di doverlo fare, e per di più mi sembra pure proprio uno dei più tipici pezzulli sul famoso giro di quattro accordi, alla base di tre quarti della musica leggera mondiale:
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... magari faccio che ci dormo su più che serenamente, e se un giorno - dio non voglia - mi dovessi trovare costretto a farlo, beh, vorrà dire che in qualche modo troverò il verso!
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* Odyssea * Frammenti Diatonici * Chorus Insubriae *
Ultima modifica di Effegi il Lun 02 Nov, 2015 15:57, modificato 3 volte in totale |
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#44 Lun 02 Nov, 2015 00:58 |
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Fenderissimo
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Registrato: Marzo 2009
Messaggi: 4820
Età: 40 Residenza:
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 Re: Studiare, Studiare, Studiare... E Poi?
Forse il problema è che lo suoni da solo? Magari con un batterista vicino lo suoneresti allo stesso modo ma funzionerebbe.
Io mi sono trovato a suonare con batteristi bravi e con batteristi bravissimi. Io suonavo allo stesso modo, ma con i batteristi bravissimi sembrava che suonavo meglio.
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#45 Lun 02 Nov, 2015 01:16 |
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Sir Duke
Registrato: Ottobre 2011
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Età: 45 Residenza:
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 Re: Studiare, Studiare, Studiare... E Poi?
Ora sono curioso  ma alla fine ce l'hai fatta o no???... Se non lo hai già fatto prova a suonare la linea con le dita e cerca di inguadrare bene l'alternanza e il timing, poi provaci con il plettro.... In bocca al lupo
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#46 Lun 02 Nov, 2015 01:53 |
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Shedua511
Francesco HP
Registrato: Febbraio 2006
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 Re: Studiare, Studiare, Studiare... E Poi?
Franco1964, dico anche la mia 
Quest'ultimo anno, per la prima volta, ho lavorato abbastanza seriamente col plettro, e duo trovato che richiede un approccio molto diverso rispetto a quello cui ero abituato con le dita.
Nel pezzo in questione (che alle mie orecchie sembra un po' un rip-off di smells like teen spirit, a dire la verità...), io mi concentrerei molto sul hi-hat, basando la mia plettrato su quello come ritmo e stappando le note che non servono. Alla fine, molto del tiro lo da proprio quel kleng-kleng delle corde stoppate, secondo me.
Una cosa interessante che ho notato col plettro è che il risultato è completamente diverso usando solo downstrokes, invece che alternare up e down... alle mie orecchie tira molto di più tutto down, anche se è più faticoso.
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#47 Lun 02 Nov, 2015 10:00 |
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teambooktwo
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Età: 54 Residenza:  Corciano (PG)
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 Re: Studiare, Studiare, Studiare... E Poi?
trovo giusto dare consigli e opinioni sul modo di migliorarsi e affrontare le difficoltà tecniche
però, e lo dico con il massimo rispetto, io personalmente se dopo anni di studio non riuscissi a dare la giusta intenzione ad un pezzo come questo che oggettivamente non ha delle difficoltà insormontabili anche per un allegro amatore, qualche domanda seria me la farei
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#48 Lun 02 Nov, 2015 11:46 |
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summer63
Registrato: Giugno 2005
Messaggi: 9680
Età: 62 Residenza:  Roma
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 Re: Studiare, Studiare, Studiare... E Poi?
teambooktwo, mannaggia a te. Alla fine, m'hai 'scoperto in oro', come il Marco Aurelio in campidoglio (ehm, musei capitolini, quella in vista è una copia). Te l'appoggio e non spingo ...
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#49 Lun 02 Nov, 2015 12:00 |
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spontbass
Contributor

Registrato: Agosto 2004
Messaggi: 8075
Età: 53 Residenza:
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 Re: Studiare, Studiare, Studiare... E Poi?
Va anche detta una cosa, a mio avviso, dipende sempre da quanto seriamente si approccia alla musica. Uno che la piglia molto alla buona ovviamente saprà far tutto e non si porrà nessun problema sulla riuscita (al limite se li porranno gli ascoltatori) dei pezzi. Conosco gente che a parole è buona a far tutto...a parole. Un che cerca di spaccare il capello probabilmente cerca di risolverli i problemi, che magari altri non si pongono. Magari il nostro collega fa parte di chi è molto autocritico su quello che suona....mica deve essere per forza un caso umano.
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#50 Lun 02 Nov, 2015 12:19 |
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