Discussione molto interessante a cui porto il mio umile apporto.
Ho a che fare con l'IA in ambito lavorativo e questo mi ha spinto a provare a integrarla anche nel fare musica e questo mi ha portato ad una riflessione: perchè suono?
Premesso che i tempi in cui vivevo di musica sono ormai passati e oggi faccio altro e la musica è rimasta un hobby, mi sono reso conto che suono perchè:
[list=1] mi diverto. Mi piace la sensazione di avere uno strumento per le mani e suonarlo, mi piace cercare lo strumento adatto a me e il brivido che si prova quando finalmente lo acquisto, mi piace il rapporto che si instaura con lo strumento stesso, mi piace vedere i segni del tempo che si accumulano e che si portano dietro i bei ricordi un live e delle persone con cui si è condiviso il palco. Mi piace suonare con altri musicisti, con cui confrontarsi e crescere sia musicalmente che umanamente;
[/list=2] ho un'esigenza comunicativa, che sia la musica o sia il testo di una canzone. Quando sento qualcosa, cercare di riportarlo in musica è il mio modo più immediato per condividere/elaborare/esorcizzare una determinata emozione.
Alla luce di queste evidenze, ho cercato quindi di capire se l'IA è un aiuto o il male assoluto nel mio fare musica.
Rispetto al punto 1, non c'è IA che tenga, mentre rispetto al punto 2 credo che l'IA possa essere un grande alleato in quanto può essere di supporto nel realizzare ciò che voglio comunicare: ad esempio, quando compongo da solo, non sapendo suonare la batteria, scriverla in midi mi porta via sempre un sacco di tempo e magari il risultato non è nemmeno esaltante, mentre lasciare questo compito all'IA torna parecchio utile. D'altra parte, se lasciassi l'intero processo compositivo all'IA, allora non riuscirei a soddisfare la mia esigenza comunicativa.
Tutto questo per dire che, per quanto mi riguarda, IA e musica suonata sono due strade parallele che a volte si toccano, ma fondamentalmente rispondono a esigenze diverse e per questo credo che l'IA sia un problema per chi fa della musica un compitino volto a vendere un prodotto.
Anzi, credo che l'IA premierà chi è in grado di realizzare musica di qualità e di innovare, superando quanto può essere realizzato da una macchina.
Infine, chi fa della musica un'arte (intesa come forma espressiva, anche senza realizzare per forza un capolavoro) credo che non si debba nemmeno porre il problema dell'IA, poichè la musica dovrebbere essere fatta in primis per sè.
E magari chissà che nel tempo, quando creare una canzone è alla portata di tutti senza sforzi o conoscenza, non si torni a dare più credito e spazio a chi uno strumento lo sa suonare per davvero.












Predappio (FC)




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