ganesh ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Mah... Io le cose che considero belle le ascolto allo sfinimento da sempre.

Idem, anzi, certe cose più passa il tempo e più mi piacciono, e come ha detto Pier_, dopo ogni ascolto colgo particolari che magari all'ascolto precedente mi sfuggivano.

Io uso: plettro e dita

Citazione:

Joni può essere tutto, qualsiasi cosa.
Ma non è semplice.
Compositrice e musicista sopraffina.

vero, soprattutto nel corso della sua discografia ha fatto veramente tante cose.

poi una cosa che molti si dimenticano è che era una chitarrista molto particolare ed è stata di ispirazione a tutta una generazione di grandi, a partire da Jimmy Page, che nelle chitarre acustiche si è ispirato tantissimo.

però diciamo che nel grosso della sua produzione più che "non semplice" era, secondo me, "non complicata", non so se rendo l'idea semantica.

Citazione:

Mah... Io le cose che considero belle le ascolto allo sfinimento da sempre.

sono pienamente d'accordo, anche se una cosa che amo fare è "dimenticare" dischi e canzoni per parecchio tempo, e tornarci per riascoltare con orecchio diverso, oltre che riprovare certe sensazioni legate periodi in cui li consumavo.

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Sono completamente d'accordo con il Capo e con Dropdead87 su questo!

Anche io ho musica e libri (e anche fumetti e film se è per questo) che, letteralmente, non mi stancherò mai di ascoltare (leggere/guardare).

E non ci vedo nulla di male in questo.

A parte la musica, dove ovviamente ciò permette anche di apprezzarla meglio (come già detto da Pier), nel caso delle altre cose che ho citato è vero che può anche capitarti qualcuno che se ne stupisce (...quasi prendendoti per matto   ) e ti dice:
"Perché? Tanto oramai già sai come vanno a finire!"

(...mi è capitato, in verità!   )



Salve a Tutti!

Io uso: plettro e dita

digomma, guarda, ne parlavo proprio poco tempo fa con la mia ragazza, che è una che la musica se la ascolta e riascolta fino allo sfinimento, ma sui film, di rado li guarda una seconda volta, e già ne vede pochi.
io da cinefilo le rompo i coglioni e le sto facendo vedere sfilze di film, soprattutto i classici che si è persa.

e beh, una cosa che mi dice sempre è che lei i film li vede "passivamente", di rado si ricorda di cosa ha visto, non conosce gli attori, ed a parte qualche film che l'ha colpita particolarmente, e di cui si ricorda vagamente qualcosa (uno in particolare "Nero", film italiano su sceneggiatura di Tiziano Sclavi, con un giovanissimo Sergio Castellitto), fa tabula rasa poco dopo che il film è finito.

parlando di questa cosa mi diceva di non capire come mai accadesse, perchè lei in genere si ricorda tutto, impara i testi delle canzoni a memoria in pochissimo tempo, è molto attenta ai dettagli, ma la cosa chiara è che semplicemente il cinema non è un linguaggio che conosce, e non essendo abituata a rivedere un film, è normale che non se lo ricordi.

quando ascolta musica, le stesse canzoni le ascolta un milione di volte   e graziarcazzo che te le ricordi e le impari a memoria.

l'altro giorno le ho detto "scusa, ma se ti ascolti una canzone una volta, poi quanto te la ricordi?"  

"eh, poco e niente"

appunto.  

poi l'occhio abituato fa la differenza: io il cinema lo guardo da appassionato cinefilo, guardo l'aspetto tecnico e pratico, ed ogni film è un mondo, così come una canzone.
anche la canzone "sai come va a finire", ma la riascolti mille volte.

certo, gioca un ruolo fondamentale il tempo: un film mediamente dura da un'ora e mezzo in su, una canzone 3-5 minuti. un album puoi interromperlo se non fai in tempo ad ascoltarlo tutto, un film se lo interrompi è una bella rottura di cazzo  

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Su questo ultimo aspetto pesano le differenze individuali, intese proprio come 'diversa organizzazione delle strutture cerebrali'. Esco un attimo dal discorso prettamente musicale per spostarmi su quello evoluzionistico. Le specie animali che vivono esistenze individuali (tra le quali molti predatori) non hanno altra opzione che concentrare tutte le abilità in ogni singolo individuo. Questo fa sì che gli individui si differenzino poco gli uni dagli altri. Nelle specie sociali, al contrario, le abilità possono essere disperse tra i singoli individui, in modo che ognuno contribuisca nel suo specifico alla collettività.
Addirittura specie diverse, ma caratterizzate da comportamenti simili, sfruttano queste sinergie. Mi è capitato di visitare una piccola riserva in Sudafrica, con pochi animali, e la guida ci spiegava che gli erbivori, soprattutto se pochi, tendono a radunarsi e pascolare negli stessi spazi. In una piccola radura potevi trovare tranquillamente assieme rinoceronti, giraffe, gazzelle, antilopi, gnu. Il motivo è presto detto: sensibilità diverse possono percepire i predatori più efficacemente e dare l'allarme a tutti. Il rinoceronte ci vede pochissimo ma ha un ottimo olfatto, la giraffa vede a grandi distanze, le gazzelle hanno un ottimo udito. Tutto questo rende vantaggiosa la prossimità: la prima specie che 'scopre' la presenza di predatori allerta anche tutte le altre.
Nella nostra specie la dispersione delle abilità è ancora più estrema, ogni individuo si avvantaggia dei talenti presenti nel proprio gruppo. Se hai forza, coordinazione e buona vista puoi cacciare, se hai pazienza puoi fare il pastore, se hai abilità manuale puoi fabbricare utensili, se hai fantasia puoi fare l'artista. Quello che non puoi è fare _tutto_ meglio degli altri.

Pier_ ha scritto: [Visualizza Messaggio]

poi una cosa che molti si dimenticano è che era una chitarrista molto particolare

Diciamo pure che ci è stata costretta: la poliomielite contratta in giovane età le aveva danneggiato la mano sinistra ed aveva difficoltà con le accordature classiche... Ma era(è) un genio, e fece di necessità virtù.

ganesh ha scritto: [Visualizza Messaggio]

(about: ascoltare tutta la discografia di Bob Dylan)
15 giorni?
Direi si possa fare.

A fare, si fa... se vuoi arrivare ad odiarlo!  
Diciamo che sono arrivato forse a metà (primi anni '80, dopo la sbornia fideista), poi ho dovuto prendermi una pausa. Il troppo è troppo. Poi con un singolo ascolto puoi solo cominciare ad organizzare un percorso artistico, separare l'esordio voce_e_chitarra dalla svolta rock di metà anni '60, la sbandata country di Nashville Skyline, i lavori con la Band, i violini di Desire, il momento dei cori femminili... Insomma, tanta roba, non si può macinare tutto come in un tritacarne e pensare di averci capito qualcosa. Per il momento è in pausa, mi aspetta. Ci tornerò su ma prima devo disintossicarmi un po'...  

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Marcopie, mi sembra tu lo conosca già meglio di tanti "fan"...

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Citazione:

Il troppo è troppo.

infatti, per me è fondamentale sempre dedicarmi ad un disco, con calma, assimilarlo, e poi passare al prossimo, soprattutto con artisti che hanno discografie molto variegate.

già se prendi gli AC/DC, vai sereno   periodo Bon Scott, periodo Brian Johnson, e l'unica differenza è stato il passaggio dagli anni 70 più "crudi" nei suoni agli anni 80 leggermente più hi-fi, ma so' rimesti sempre loro stessi.

io già mi ricordo quando approcciai i Cure, fu tosta, ogni disco era un mondo a sè, totalmente diverso, e se il mio primo ascolto fu Three Imaginary Boys a casa di un amico, già Seventeen Seconds era un altro universo musicale.
non parliamo poi del periodo più pop, o della summa definitiva con Disintegration, ma ogni disco necessita tempo per essere assimilato, capito, e per comprendere poi la differenza di quello successivo.

PS: ora dirò una cosa tremenda, ma la mia "guilty pleasure", il mio disco preferito di Bob Dylan, è il Live At Budokan del '78  
mia sorella mi ha sempre preso in giro per questa cosa, perchè quel periodo di live era tremendo, con i riarrangiamenti reggae, Dylan che cantava anche più sguaiato del solito, soli di sax e chitarra spesso veramente piacioni... eppure sarà che lo ascoltavo da piccolo, quel disco mi è entrato nel cuore, amo quei suoni di chitarra, le coriste, gli arrangiamenti, ed alcune canzoni non riesco più a sentirle nelle loro versioni più canoniche, mentre quelle che non avevo mai sentito prima (chessò, Love Minus Zero, A Simple Love Story...) per me esistono sono in quelle versioni.

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Questa sera è una buona occasione per riprendere in mano un po di roba vecchia/ stravecchia, riascoltata fino allo sfinimento, e mi concedo un off topic della madonna: questa mattina è nata mia figlia, Anita      

Buona serata a tutti.

Io uso: plettro e dita

Marcopie ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Diciamo che sono arrivato forse a metà (primi anni '80, dopo la sbornia fideista), poi ho dovuto prendermi una pausa.

Io mi fermerei lì  

Scherzi a parte, non che dopo non abbia più prodotto dei bei dischi (soprattutto da "Time out of mind" in poi, anche se quelli di cover magari sono trascurabili) però ritengo che quelli importanti, che hanno lasciato un segno siano quelli precedenti.

dropdead87 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

questa mattina è nata mia figlia, Anita      

Ma congratulazioni!!!      

Io uso: solo le dita

dropdead87, AUGURI!  

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

dropdead87 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

questa mattina è nata mia figlia, Anita      

Queste son belle notizie!      

Io uso: solo le dita

congratulazioni e... in bocca al lupo

Io uso: solo le dita

dropdead87, congratulazioni!!!

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Un grazie di cuore a tutti, da Riccardo, Lorenza e Anita    

Io uso: plettro e dita

...una futura bassista (o ciclista?)?!?
    

Mi accodo pur io agli altri nel congratulare!  


Salve a Tutti!

Io uso: plettro e dita

digomma ha scritto:  

...una futura bassista (o ciclista?)?!?  

Non so se si darà alla musica e allo sport, per il momento la mia compagna crede che un giorno salverà il PD      

Tornando in topic, sono curioso di vedere come reagirà tra qualche tempo a determinati input musicali. Sarà sicuramente esposta a tanta roba da parte di tutti e due  

Io uso: plettro e dita

^^^
La mia esperienza è che ad un certo punto ognuno sceglie la sua strada, anche in opposizione o comunque seguendo il momento, che non è necessariamente il mio. Fatico ad accettare che uno a cui da piccolino piacevano Le Zeppe (...) ora ascolti trap, ma è giusto così. Quando avrà meno peer pressure, forse cercherà altro. (mentre la sorella suona ma non ascolta assolutamente niente...).

Io uso: solo le dita