avevo sentito parlare anni fa di questo problema, con tanto di foto allegata, forse proprio qua su Megabass.

in sostanza, i bassi Hofner hanno la tendenza, se tenuti nella custodia, ad ossidarsi nella zona adiacente al battipenna, ed un pochino anche sul ponte.
in quella mitica foto, che non sto riuscendo a ritrovare, il caso era esagerato, tant'è che si era rovinata anche la tela interna della custodia.

come mi è venuto in mente di parlarne?

attualmente ho due Hofner tedeschi, ed ho notato, purtroppo, l'ossidazione su uno dei due in maniera particolare.

mi spiego:

il Reissue 62, datato 2001, ha i suoi begli anni sulle spalle, e l'ho preso che aveva le finiture dei pickup e del ponte un po' ossidate, opacizzate, e vabè, pensavo dipendesse dall'età e magari dall'incuria di precedenti proprietari, anche perchè quel basso ha la finitura piena di crepe (la nitro leggerissima), è molto vissuto.

nel caso invece del Reissue 61 (il Cavern), il degrado l'ho potuto constatare con i miei occhi. è un esemplare più recente, ed il vecchio proprietario lo teneva fuori dalla custodia, appeso in bella mostra, sempre spolverato e curato.

quando me lo sono portato a casa era luccicante, nei pickup ci si poteva specchiare, così come nel ponte. pensavo dipendesse solo dall'età o dalla cura, e non mi ero preoccupato più di tanto.

l'unica cosa che avevo notato sul '62 è che, quando mi era arrivato, le corde erano un po' ossidate, ma essendo quelle originali di fabbrica non mi sono preoccupato, le ho cambiate appena arrivato.

che è successo però? negli ultimi tempi questi due bassi non li ho usati moltissimo, e sono stati in custodia per parecchio tempo. l'altro ieri prendo su il '62, e noto solo che il Sol, ed un po' il Re, in zona pickup "raspano" leggermente.

ieri invece prendo su il Cavern, e vedo tutti i pickup ossidati, ed il Sol piuttosto annerito nella zona vicino, tanto che, passandoci le dita, "raspa" pure lui.
dal ponte in giù invece è sempre lucidissimo e splendente, così come sulla tastiera.

allego foto: https://photos.app.goo.gl/DeMcMxTbL62Xiux1A

mi prende un colpo più per le corde che per i pickup, e così apro google, faccio una ricerchina, e su Talkbass trovo tutte le risposte.

in sostanza, il materiale di cui è fatto il battipenna, la buona vecchia celluloide "vintage", fa reazione con il nichel usato nella finitura di pickup e corde (le Pyramid sono pure-nickel).

questo comporta, per forza di cose, un ossidazione delle parti adiacenti, e nel lungo periodo, memore di quella foto che non riesco a ritrovare, anche oltre


a quanto pare, si potrebbe risolvere con qualche polish, in particolare quelli tipo Duraglit, Nevr-Dull ed affini, che penso proverò a breve (salvo il fatto che non si trovano da nessuna parte qua in zona da me   ), e vi aggiorno.

leggendo in giro, questi polish qua, al contrario delle paste abrasive o quelli tipo Sidol, hanno il vantaggio di proteggere anche da futura ossidazione, cosa che testerò.

Io uso: plettro e dita
____________________
www.Megabass.it - Megabass - Il Sito
http://forum.megabass.it/
http://wiki.megabass.it/

Pier's Gear:


- Fender Precision Mike Dirnt Road Worn
- Fender Precision Classic 50 Sunburst
- Hofner 500/1 v62
- Hofner 500/1 v61
- Music Man Stingray 4 Trans Red
- Aria Pro II SB-1000
- Yamaha BB714bs Lava Red
- Yamaha Attitude II Surf Green
- Yamaha BB3000 Candy Apple Red
- Yamaha TRB6p Trans Red
- Yamaha RBX200 Red
- Yamaha RBX750A Blue
- Squier Bronco LE Shell Pink
- Harley Benton JB75SB
- Fender Rumble 40
- Markbass CMD 121h
- Tabacco Cables
- Korg Pitchblack
- EBS Billy Sheehan Ultimate Drive
- EHX Green Russian Big Muff
- Zoom B3

gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Che storia! Forse ti conviene mettere un battipenna moderno, conservando l'originale a parte?

Oppure potresti rivestire o meglio verniciare il battipenna originale, ma sarebbe una modifica non reversibile e forse non è il caso su uno strumento d'epoca... (ah no sono reissue, però! Che puntiglio a usare la celluloide!)

Io uso: plettro e dita
____________________
Io cerco il rock'n'Roll al bar e nei metrò,
cerco una bandiera diversa senza sangue sempre tersa
Ma ci ripenso però, mi guardo intorno per un po'
e mi accorgo che son solo...

Un'altra cosa poco simpatica dei battipenna in celluloide è che col tempo si restringono, quindi occhio a smontarli e a tenerli da parte, poi la posizione dei fori non combacerà più...

Io uso: solo le dita

Misu00, vero anche questo. nel caso del '62, che ormai ha 23 anni sulle spalle, non so quanto possa ancora muoversi.

Edgar83, eh, purtroppo essendo battipenna ultra specifici, non ci sono dei ricambi diversi. hanno anche un montaggio particolare, perchè si reggono al basso su tre punti:

1) un chiodino (sporgente dal battipenna) che entra in un buchino sul lato del manico

2) un secondo chiodino che si infila in un buchino nel ponte

3) una linguetta angolare avvitata sotto al battipenna, che si avvita nel bordo del body

inoltre, sono sagomati intorno alle cornici dei pickup, tanto che, essendo la posizione dei pickup sul '62/63 diverse da esemplare ad esemplare (di pochissimo), si può montare solo il battipenna in dotazione

(quest'ultimo punto è il più peculiare, lo stesso '62 di McCartney ha il pickup al ponte molto più indietro, praticamente attaccato al ponte, su altri, come sul mio, c'è circa un centimetro di spazio.

questo è il mio: https://photos.app.goo.gl/t9XXpRsu39VANKgD7

questo quello di McCartney, quando aveva il battipenna: https://i.pinimg.com/originals/94/e...616c38e8f18.jpg

si vede proprio che il battipenna è sagomato in modo diverso, ed il pickup arriva fino al bordo dell'ultimo pezzetto)

in ogni caso, in questi giorni provo a vedere se con qualche polish si riesce a risolvere, e se poi dura anche.

mi preme più per le corde che non per i pickup, perchè la corda ossidata è meno comoda da suonare, e quella "raspata" del dito che fa attrito è fastidiosa nell'esecuzione.

comunque sì, sui Reissue sono dei veri maniaci alla Hofner, ma c'è un motivo storico  

loro non hanno mai avuto delle specifiche precise sui loro strumenti, ed appunto anche la posizione dei pickup poteva variare leggermente da esemplare ad esemplare, senza continuità.
inoltre cambiavano l'hardware in base alle disponibilità dei fornitori, quindi c'erano ponti/attaccacorde diversi, meccaniche diverse, e persino pickup diversi anche nello stesso anno.

in più ogni anno cambiavano ed aggiornavano i modelli con dettagli nuovi, costruzioni diverse (ad esempio il 61 ha il manico in tre pezzi longitudinali, due laterali grossi ed una striscia centrale più sottile, nel 62 usavano il manico in due pezzi, dove solo la parte finale era un pezzo in più, e già nel 63 erano tornati ai tre pezzi).

intorno alla fine degli anni 80/inizio anni 90 hanno iniziato a ricevere richieste da parte di negozi giapponesi ed americani per la produzione di riedizioni dei modelli dei primi anni 60, di cui non avevano più i progetti e gli schemi, nè tantomeno i materiali hardware.

le prime reissue infatti erano molto approssimative, e poi tramite sempre negozi ed esperti beatlesiani, hanno raccolto informazioni e fotografie dei bassi di McCartney, e nei primi anni 2000 sono uscite le riedizioni "fatte bene", ultra precise, con vernici ed hardware replicati perfettamente.

tant'è che addirittura le viti di questi bassi sono tutte a taglio, non ci sono viti a croce (cosa che fa pure Fender con i Custom Shop e certe reissue dei primi anni 50, anche se in quel caso la vite della rondella delle meccaniche è sempre a croce), non ci sono i segnatasti laterali, ed ogni tanto se ne escono con ulteriori modelli sempre più precisi (come le reissue '58 e '59 uscite qualche anno fa, od il vecchio '64 molto raro, con binding intorno al manico).

diciamo che campano di collezionismo, e sono strumenti fatti a mano in Germania, in numeri molto limitati, motivo del prezzo relativamente alto, e per le modernizzazioni ci sono i modelli cinesi (Contemporary ed Ignition).

io dico sempre che son strumenti, questi tedeschi, più per feticisti che altro, di cui faccio mea culpa da feticista dei Beatles  

Io uso: plettro e dita
____________________
www.Megabass.it - Megabass - Il Sito
http://forum.megabass.it/
http://wiki.megabass.it/

Pier's Gear:


- Fender Precision Mike Dirnt Road Worn
- Fender Precision Classic 50 Sunburst
- Hofner 500/1 v62
- Hofner 500/1 v61
- Music Man Stingray 4 Trans Red
- Aria Pro II SB-1000
- Yamaha BB714bs Lava Red
- Yamaha Attitude II Surf Green
- Yamaha BB3000 Candy Apple Red
- Yamaha TRB6p Trans Red
- Yamaha RBX200 Red
- Yamaha RBX750A Blue
- Squier Bronco LE Shell Pink
- Harley Benton JB75SB
- Fender Rumble 40
- Markbass CMD 121h
- Tabacco Cables
- Korg Pitchblack
- EBS Billy Sheehan Ultimate Drive
- EHX Green Russian Big Muff
- Zoom B3

gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Io mi farei costruire dei nuovi battipenna da un liutaio e conserverei i vecchi avvitandoli su un supporto di legno per evitarne il restringimento, così non solo salvi le corde ma anche tutte le altre parti in metallo che negli anni si potrebbero rovinare. Una soluzione utilizzata da tanti restauratori di strumenti vintage è quella di mettere le parti in celluloide in freezer per bloccare il processo di rilascio dei GAS ma non sempre funziona e a volte solo per un tempo limitato. Non credo tra l'altro che quei GAS corrosivi facciano bene alla salute, te li respiri ogni volta che apri la custodia

Io uso: plettro e dita
____________________
ROCHENROLL!!!!!!!

RICCA, eh sì, mi sa che i battipenna li rimuoverò comunque.

ora non so quanto effettivamente possano deteriorarsi, perchè comunque, se penso al reissue 62, ha 23 anni sulle spalle, ed il battipenna è comunque in perfette condizioni, ed il '61 è stato in perfette condizioni fino ad ora, appeso al muro dal precedente proprietario.

leggendo un po' in giro vedo che in effetti il problema principale è lo spazio chiuso, cioè tenere questi strumenti nella custodia, cosa che velocizza il processo di deterioramento della celluloide.

tenendoli fuori invece sembra che questo processo sia comunque rallentato.

PS: un amico mio ha preso da poco un Reissue 64 che invece è in perfette condizioni, anche se è stato chiuso nella custodia.
anche quello monta il battipenna in celluloide, ma quando gli è arrivato ha notato un igrometro nella custodia, e forse il controllo dell'umidità può aiutare.

mi chiedevo, può avere senso usare qualcosa per l'umidità all'interno della custodia, tipo i classici sacchettini di silica gel?

Io uso: plettro e dita
____________________
www.Megabass.it - Megabass - Il Sito
http://forum.megabass.it/
http://wiki.megabass.it/

Pier's Gear:


- Fender Precision Mike Dirnt Road Worn
- Fender Precision Classic 50 Sunburst
- Hofner 500/1 v62
- Hofner 500/1 v61
- Music Man Stingray 4 Trans Red
- Aria Pro II SB-1000
- Yamaha BB714bs Lava Red
- Yamaha Attitude II Surf Green
- Yamaha BB3000 Candy Apple Red
- Yamaha TRB6p Trans Red
- Yamaha RBX200 Red
- Yamaha RBX750A Blue
- Squier Bronco LE Shell Pink
- Harley Benton JB75SB
- Fender Rumble 40
- Markbass CMD 121h
- Tabacco Cables
- Korg Pitchblack
- EBS Billy Sheehan Ultimate Drive
- EHX Green Russian Big Muff
- Zoom B3

gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Mi era capitata la stessa identica cosa con una Stratocaster, anch'essa rimasta chiusa in casa nella custodia parecchio tempo, e non mi capacitavo di come fosse potuto succedere. Purtroppo non ti so dare consigli perché alla fine la diedi via senza farci niente, a parte cambiare le viti, perché avevo dato la colpa al microclima della mia camera (anche se non è che fosse così estremo) e quindi anche ripulendola temevo che sarebbe tornata così...  

Io uso: solo le dita

Rebus, posso immaginare, ieri ho visto delle cose imbarazzanti cercando su internet. top del top, un americano a cui ha preso fuoco il battipenna di una chitarra acustica, per l'eccesso di calore col sole  

ora si spiega meglio come Hendrix facesse a dare fuoco facilmente alle Strato.

comunque, nel frattempo ho tolto i battipenna di ambedue e li ho messi da parte, ed aggiungo delle curiosità:

- sul Reissue 62, il più vecchio, non ho notato nessun cambiamento sui pickup rispetto a quando l'ho comprato, e l'unica cosa dove ho notato deterioramento effettivo è la muta di corde, Sol in particolare e leggermente Re, in zona vicino al battipenna.

ovviamente le vitine che tengono su i pickup, inserite lateralmente alle cornici, dal lato del battipenna sono più arrugginite.

togliendo il battipenna ho notato che la linguetta angolare di metallo che si avvita al body, e che è incollata sotto al battipenna, è molto ossidata con macchie verdi e "bollicine".

di fatto, il resto delle parti metalliche non ha subito cambiamenti nell'ultimo anno e mezzo.

- sul Reissue 61, che è invece quando l'ho preso luccicava, analizzando meglio ho notato che sui pickup, lato battipenna, si è formata anche la patina verdina di ossidazione, un po' granulosa, motivo che mi ha spinto a togliere subito il battipenna, e nello smontarlo ho notato che la solita linguetta angolare di metallo era pure bella verde.

allo stesso modo, le vitine laterali che reggono i pickup nella cornice, dal lato del battipenna sono arrugginite, dall'altro lato sono immacolate.


ora, non avendo ieri trovato in nessun cacchio di ferramenta il Duraglit od altro polish di facile utilizzo (non mi sembrava il caso di usare l'Argentil liquido che fa schiuma e fa risciacquato), mi sono ordinato da Thomann questo qua: https://www.thomann.de/IT/stoelzel_...atte_590195.htm

appena mi arriva inizio a dare una pulita come si deve a tutto, spero che mi recuperi un po' anche le corde, per non buttarle

nel frattempo ho scritto ad Hofner esponendo il problema e chiedendo se hanno qualche consiglio su come arginare il problema-

ieri sera ho anche ragionato sul fatto che pure la placca dei controlli è sempre in plastica, ma non so se è celluloide pure quella, perchè ad oggi posso dire che i potenziometri non sono arrugginiti o rovinati su nessuno dei due bassi, cosa che invece mi aspetterei, a questo punto.

spero intanto che il polish di cui sopra faccia un lavoro decente nel pulire e recuperare un po' di bell'aspetto, dopodichè vedremo che fare con 'sto battipenna.

riprendendo i due punti di cui sopra, non so se è ipotizzabile che, con il passare degli anni, l'effetto ossidante diminuisca; magari questi battipenna non sono interamente in celluloide ma la usano solo nello strato esterno per dare l'effetto vintage che ingiallisce/scolorisce, oppure se semplicemente c'è un maggiore livello di emissioni di GAS della canfora in una prima fase, che col tempo diminuisce.

ora entra in gioco anche il mio Io curioso, e mi è venuto pure in mente di sperimentare con delle corde in acciaio, tipo le La Bella che ho usato sull'Ignition, e vedere se il problema sulle corde si presenta solo con quelle in nickel

staremo a vedere, vi tengo aggiornati!

Io uso: plettro e dita
____________________
www.Megabass.it - Megabass - Il Sito
http://forum.megabass.it/
http://wiki.megabass.it/

Pier's Gear:


- Fender Precision Mike Dirnt Road Worn
- Fender Precision Classic 50 Sunburst
- Hofner 500/1 v62
- Hofner 500/1 v61
- Music Man Stingray 4 Trans Red
- Aria Pro II SB-1000
- Yamaha BB714bs Lava Red
- Yamaha Attitude II Surf Green
- Yamaha BB3000 Candy Apple Red
- Yamaha TRB6p Trans Red
- Yamaha RBX200 Red
- Yamaha RBX750A Blue
- Squier Bronco LE Shell Pink
- Harley Benton JB75SB
- Fender Rumble 40
- Markbass CMD 121h
- Tabacco Cables
- Korg Pitchblack
- EBS Billy Sheehan Ultimate Drive
- EHX Green Russian Big Muff
- Zoom B3

gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Pier_ ha scritto: [Visualizza Messaggio]

ora non so quanto effettivamente possano deteriorarsi, perchè comunque, se penso al reissue 62, ha 23 anni sulle spalle, ed il battipenna è comunque in perfette condizioni, ed il '61 è stato in perfette condizioni fino ad ora, appeso al muro dal precedente proprietario.

Capita su i Fender degli anni '60, dopo 60 anni di "maturazione", figurati i tuoi che con 23 anni sono ancora dei ragazzini. E' intrinseco nel materiale, strano che non lo sapessi.

Io uso: plettro e dita
____________________

marcinkus, non avevo mai approfondito per bene, ma più che altro non sapevo che gli Hofner avessero il battipenna in celluloide  
pensavo non si usasse più da una vita, ed esperienze dirette non ne ho mai avute.

quello che mi chiedevo in questo caso è, considerando che uno dei due deteriora, l'altro no, se effettivamente ci fossero delle differenze nelle tempistiche di usura.

leggendo un po' in giro vedo che è riscontrato un fatto interessante: i produttori (USA) di una certa zona (est degli stati uniti, come Gretsch, Gibson ed Epiphone [prima di Gibson]) usavano rifornirsi tutti dallo stesso fornitore di celluloide, e risultano essere gli strumenti con maggior deterioramento dei materiali nel corso della storia.

i produttori della West Coast invece (come Fender), si rifornivano da un diverso fornitore, e sono stati riscontrati danni minori dei battipenna e zone limitrofe.

posso ipotizzare, in questo caso, anche che i due battipenna dei miei Hofner, venendo da periodi diversi, possano avere i battipenna con composizioni chimiche leggermente diverse, tali da deteriorare in modo differente e causare quindi danni differenti.

come appunto notavo, sul più vecchio non ci sono stati "danni in più" rispetto a quando l'ho comprato, e negli ultimi mesi è stato ugualmente chiuso in custodia in favore di altri strumenti.

il secondo, più giovane, e che la custodia l'ha vista solo con me (il precedente proprietario lo teneva appeso in camera), ha addirittura segni di verde sui pickup che si iniziano a presentare.

ah, ho appena trovato questo topic, proprio con un Hofner Cavern: https://forum.gibson.com/topic/160846-off-gassing-pickguard/

https://hosting.photobucket.com/ima...4D926132726.JPG

sul mio stava iniziando ad inverdire così sui pickup, ma solo leggermente sul bordo. settimana prossima metto a posto.

qua leggo il mio stesso dubbio sulla placca controlli, che anche nel caso di questo utente, non sembra aver creato problemi di alcun tipo.

fortuna che me ne sono accorto per tempo.

ora leggevo che addirittura c'è chi ha preferito buttare via le custodie, perchè i GAS della celluloide potrebbero rimanere e continuare a rovinare i metalli. penso che le metterò un po' all'aria per sicurezza, e 'sti due bassetti finiranno per stare sempre fuori.

nei prossimi tempi farò anche un monitoraggio rimontando i battipenna, tenendoli fuori dalle custodie.

Io uso: plettro e dita
____________________
www.Megabass.it - Megabass - Il Sito
http://forum.megabass.it/
http://wiki.megabass.it/

Pier's Gear:


- Fender Precision Mike Dirnt Road Worn
- Fender Precision Classic 50 Sunburst
- Hofner 500/1 v62
- Hofner 500/1 v61
- Music Man Stingray 4 Trans Red
- Aria Pro II SB-1000
- Yamaha BB714bs Lava Red
- Yamaha Attitude II Surf Green
- Yamaha BB3000 Candy Apple Red
- Yamaha TRB6p Trans Red
- Yamaha RBX200 Red
- Yamaha RBX750A Blue
- Squier Bronco LE Shell Pink
- Harley Benton JB75SB
- Fender Rumble 40
- Markbass CMD 121h
- Tabacco Cables
- Korg Pitchblack
- EBS Billy Sheehan Ultimate Drive
- EHX Green Russian Big Muff
- Zoom B3

gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Pier_, non è solo in celluloide (anche perché i moderni tortoise sono ancora in quel materiale), ma NITROcelluloide. E' un materiale instabile che appunto, tende a degassare e a deformarsi col tempo, Fender non lo usa più dalla fine degli anni '60.

Io uso: plettro e dita
____________________

aggiorno

ieri mi è arrivato il polish ordinato da Thomann, che come dicevamo è tipo quelle lattine di Duraglit ed affini con dentro il cotone imbevuto, molto prativo.

essendomi arrivato in ufficio, e non volendo andare alla cieca sui bassi, ho fatto una prova sul pomello della porta dell'ufficio, classico pomellone in ottone, che era opaco e pieno di segnetti neri di ossidazione, che con nemmeno 2cmq di cotone è diventato uno specchio.

bisogna darci giù di olio di gomito, e con la pressione esce un po' di liquidino schiumoso, che non cola e fa subito reazione con sporco e la patina, annerendo tutto, come qualsiasi polish.
dopo aver passato il panno per asciugare, piano piano iniziamo a scoprire cosa c'è sotto

il risultato sul pomello è stato questo:
https://photos.app.goo.gl/2xncUnU3TPFz8dYw7

e provato anche su una serratura che era completamente nera:
https://photos.app.goo.gl/rqcbEcEGQXkMDVdZA

ci vuole qualche passata, e lo stesso pezzetto di cotone, anche se nero come la pece, effettivamente continua a lucidare. quando poi si passa su punti ancora non lucidati, l'effetto "schiumetta" è più evidente.

sul Sito di Thomann c'è scritto che non è adatto a finiture nitro, quindi prima di usarlo mi sono munito di tutte le possibili precauzioni, tra scotch di carta e pannetti da mettere sopra al basso, non potendo staccare i pickup e non volendo smontare l'attaccacorde, ma diciamo che il liquido non cola, quindi alla fine non è stato un problema.

è stato un lavoro lungo, ma il risultato è stato ottimo, sono riuscito a rimuovere completamente le tracce di ossidazione, le "bollicine verdi", e quasi completamente la patina opaca sui pickup, anche se in alcuni punti non ne voleva sapere di andare via.

sono riuscito anche a lucidare la parte interna delle manopole teacup, che dovrebbe essere dorata lucida, ma era ormai nera.

siccome sul Reissue '61 si erano un po' ossidati gli ultimi tasti, ho approfittato per dare una passata anche a quelli, e devo dire che questo sistema è molto molto più pratico della spugnetta di metallo
non lascia filamenti di metallo, non sporca, se non sempre un po' di liquidino da togliere col panno. io personalmente uso la classica cornicetta di metallo per proteggere il legno, quindi lavoro rapidissimo.

ah, cosa che ho apprezzato di più, sono riuscito a recuperare le corde! il Sol ed il Re su tutti e due i bassi erano ossidati nella parte vicina al battipenna, ma con un po' di pazienza son tornati lisci e lucidi.

carrellata di foto aggiunte all'album:

https://photos.app.goo.gl/DeMcMxTbL62Xiux1A


particolare pickup e tasti:

Prima: https://photos.app.goo.gl/oSmyKr5uAUPo46TAA

Dopo: https://photos.app.goo.gl/bVhLc1LR93FxbWMz8

particolare pickup e corde:

Prima: https://photos.app.goo.gl/K857EVZyXqvSj2yr5

Dopo: https://photos.app.goo.gl/f5gR2fg4piV1mzyK6

particolare manopole e ponte:

Prima: https://photos.app.goo.gl/wyxtDc7xAojmiy3M9

Dopo: https://photos.app.goo.gl/7imzcNmhLnShmrvu5


quindi, fase 1 di pulizia direi che è andata a buon fine, ed abbiamo scoperto un prodotto molto comodo, che si presume anche duri tantissimo.
ieri ho dovuto usare parecchi "pezzetti" di cotone, ma è una roba che, se non si asciuga, durerà anni.

ora parte la fase 2, cioè rimontare il battipenna e vedere se, tenendo i bassi fuori dalle custodie, si risolve il problema o se comunque si continua a presentare.

vi terrò aggiornati!

Io uso: plettro e dita
____________________
www.Megabass.it - Megabass - Il Sito
http://forum.megabass.it/
http://wiki.megabass.it/

Pier's Gear:


- Fender Precision Mike Dirnt Road Worn
- Fender Precision Classic 50 Sunburst
- Hofner 500/1 v62
- Hofner 500/1 v61
- Music Man Stingray 4 Trans Red
- Aria Pro II SB-1000
- Yamaha BB714bs Lava Red
- Yamaha Attitude II Surf Green
- Yamaha BB3000 Candy Apple Red
- Yamaha TRB6p Trans Red
- Yamaha RBX200 Red
- Yamaha RBX750A Blue
- Squier Bronco LE Shell Pink
- Harley Benton JB75SB
- Fender Rumble 40
- Markbass CMD 121h
- Tabacco Cables
- Korg Pitchblack
- EBS Billy Sheehan Ultimate Drive
- EHX Green Russian Big Muff
- Zoom B3

gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!