Il nuovo giocattolo è arrivato!
L’ho subito provato durante le prove con la band, di seguito le prime impressioni (premesso che sulla qualità del suono il mio giudizio non può che essere molto sommario, non essendo un esperto).
Ergonomia e funzionalità: il Downtown Express è veramente piccolo e compatto, diciamo quanto tre pedali standard affiancati, decisamente molto più piccolo della pedaliera Zoom B6, e anche della già piccola B3n. Questo può creare qualche problema se si hanno scarpe larghe in punta, visto che il pulsante dell’OD, che è quello che mi capita di usare di più, si trova in mezzo a quelli dell’EQ e del COMP, e mi è capitato di premerne inavvertitamente due insieme. Credo comunque che sia solo questione di abitudine, se si preme con la punta del piede non c’è pericolo di interferenze.
Tutti i pulsanti e le manopole sono illuminati da led (gialli per i pedali degli effetti, rosso per il pedale mute, blu per le manopole), e i led delle manopole sono escludibili, vedere le foto allegate. Bella trovata, decisamente, molto utile in penombra o al buio.
https://drive.google.com/file/d/1Jw...ew?usp=drivesdk
https://drive.google.com/file/d/1Jy...ew?usp=drivesdk
Trovo utilissima l’uscita per il tuner, che sono riuscito a collegare con un connettore rigido a Z (che lo posiziona al di sopra dei connettori IN, OUT e DI, con cui altrimenti interferirebbe), rendendo tutto l’insieme molto compatto, senza bisogno di cavetti patch e pedaliere. Le foto mostrano la configurazione risultante. Da notare che l’uscita dal tuner rimane vuota, il tuner riceve solo il segnale in ingresso. Ma il pedale mute non va ad attivare e disattivare il tuner, come pensavo, semplicemente mette in mute la pedaliera, lasciando attivo l’ingresso al tuner. In pratica: lasciando l’accordatore sempre acceso, questo sarà sempre attivo, anche mentre si suona, e il pedale mute avrà solo la funzione di silenziare il suono mentre si accorda. Comunque avere il tuner sempre attivo che mostra continuamente la nota che si sta suonando è divertente, ci sono sempre queste lucette che ballano, e non disturba più di tanto.
C’è un led che segnala quando il compressore sta comprimendo il segnale (bianco) e quando è in clip (rosso), cosa che trovo molto utile.
Ultima nota sull’ergonomia, stavolta negativa: le scritte che indicano i vari effetti e i controllo sono bianche, su sfondo giallo-dorato, il che le rende quasi illeggibili. E’ vero che la posizione dei pedali e delle manopole si memorizza immediatamente e non c’è bisogno di cercarli, soprattutto se si tengono accesi i led delle manopole, ma se avessero fatto le scritte nere sarebbe stato molto meglio, anche esteticamente.
Veniamo al suono. Il test l’ho fatto con un Marcus Miller P8, in passivo e col tono tutto aperto, usando solo il PU P, e suonando col plettro. Uscita DI collegata al mixer di sala, con sistema in-ear (quindi suono ascoltato in cuffia).
I controlli per un suono ottimale li ho tenuti nelle posizioni come in foto. Il volume Master era al massimo per avere un ritorno in cuffia decente, ma questo accadeva anche con l’uscita DI dello Zoom B6. Con la stessa regolazione del volume, l’uscita audio dall’ampli (Fender Rumble 200) era invece a palla, anche con volume tenuto al minimo, e ho dovuto abbassare il gain dell’ampli quasi a zero per avere un volume controllabile.
L’EQ ha tre bande, tutte e tre funzionano egregiamente, anche se la manopola delle medie, se al massimo, dà un suono risultante stranissimo, come se ci fosse un chorus. Ma a ¾ è tutto OK. La manopola dei bassi era invece quasi al massimo, e il suono risultante non era distorto né eccessivamente carico di basse frequenze. L’EQ non ha un controllo del volume dedicato, e questo è un limite se si vogliono avere due equalizzazioni indipendenti con pedale EQ attivato e disattivato (per esempio, suonando con plettro e dita).
L’OD mi sembra vada benissimo, ha un controllo di volume e uno di tono, oltre al livello di distorsione. Il risultato mi sembra molto simile al canale OD del Rumble 200, che però non ha il controllo del tono. Per quello che mi serve, ovvero un suono leggermente “sporco”, va benissimo con le manopole nelle posizioni in foto. Col gain al massimo si ha un suono estremamente distorto, quindi anche per il metal più estremo andrebbe benissimo.
Infine, il compressore. Qui non me ne intendo molto, ma devo dire che finalmente sono riuscito a sentire l’effetto di un compressore sul suono, cosa che con i compressori provati e avuti finora (inclusi quelli delle pedaliere digitali) non mi era riuscito di fare. I controlli prevedono la soglia, il blend e un gain, che ho tenuto piuttosto alto per aumentare un po’ il livello di uscita del segnale dalla DI, che risulta piuttosto basso con gli effetti disattivati. Non c’è controllo del release, e il rapporto di compressione probabilmente è integrato nella regolazione della soglia (che diventa così una regolazione del livello generale di compressione), ma non ne sono sicuro. Non ho capito a che serve il controllo del blend, che non ho trovato su altri compressori (o è in realtà questo in controllo del ratio?). Devo studiarmelo un po’ di più per usarlo al meglio.
La catena degli effetti (COMP-OD o OD-COMP) non mi è sembrata cambiare molto il suono, forse solo un po’ il volume, maggiore nella configurazione OD-COMP.
Ultima osservazione: è possibile scegliere se l’uscita DI va presa prima degli effetti, dopo gli effetti e prima dell’EQ, o dopo effetti ed EQ. Io l’ho tenuta a valle di tutto, così da avere un controllo totale del suono prima di andare al mixer.
In conclusione, a me sembra di aver centrato l’obiettivo di avere una pedaliera semplice, limitata a ciò che mi serve veramente, e che mi lasci concentrare sul suono di base piuttosto che farmi scervellare su se e come usare le infinite possibilità offerte dalle pedaliere digitali. Se un giorno mi dovesse servire un delay, riesumo la B3n (che mi tengo, va benissimo per esercitarsi un cuffia a casa) e la aggiungo in ingresso al Downtown.
Devo solo cercare di capire come usare al meglio il compressore e se il segnale in uscita dalla DI debba essere in qualche modo preamplificato prima di andare al mixer di sala, o devo agire direttamente sul guadagno del mixer stesso.