Sarò breve: mi affacciai ad Eko nel 2008 circa, volevo provare un primo approccio con un 5 corde, era una prova e ovviamente non volevo spendere soldi, incuriosito dalle recensioni positive comprai un eko MM 305 natural. Il basso effettivamente non mi deluse dal punto di vista del suono ma mi deluse per tutto il resto: peso eccessivo, sbilanciamento sproporzionato, manico grosso... e quando nel tentativo di raddrizzare il manico spanai la vite del trussrod solo a guardarla, mi resi conto di cosa avevo acquistato, mi dissi: mai più bassi così economici a prescindere dalle recensioni.
a distanza di quasi 20 anni mi ritrovai a casa di mio nipote per settargli il suo primo basso, un eko mm301 (si differenzia dal mm300 per la tastiera in acero anzichè in resina). Stavolta fu il contrario, il suono non imitava bene lo stile MM ma la rifinitura non era niente male, e poi era leggero e ben bilanciato. Tornato a casa ne ordino uno uguale anch'io. Purtroppo il mio entusiasmo si interruppe subito, il basso mi arriva con un anomalia al pick-up: poli magnetici molto rialzati, cioè che fuoriescono (in maniera disomogenea fino a circa 3,5 mm) oltre la cover del pickup, con conseguente troppa vicinanza alle corde e distorsioni varie accentuate da un output alle stelle. Per ovviare al problema abbasso il pick up che quasi scompare nel battipenna a 3 strati...non lo digerisco e alla fine lo rimando indietro. Ancora una volta a distanza di quasi 20 anni Eko NEL MIO CASO mantiene buone recensioni sulla carta ma pessimi fatti nella realtà, gli strumenti vanno a fortuna...magari in base al lotto di produzione e il controllo qualità è praticamente inesistente.
per un motivo o per l'altro decido di metterci il resto dei soldi e comprare il PJ-400 forte del fatto che avrebbe dovuto essere qualitativamente superiore, e (anche stavolta) sono abbagliato dai vari entusiasti recensori (anche nomi di rilievo) della versione addirittura un pò più economica come il VPJ 280
arrivo al punto
PRO
ottimo manico in acero simil-tostato, scorrevole e comodo, seppur col capotasto da Precision (43 mm) il manico è a metà strada tra Jazz e P ed è perfetto per la mia mano, capotasto in plastica posizionato molto bene (ho visto molto di peggio sul mio ex Precision American deluxe del 2009)
Elettronica: funziona senza alcuna anomalia l'ottima combinazione volume P + volume J + tono, il tono ha molta escursione e influisce abbastanza, e anche a tono tutto chiuso non è un suono troppo cupo
Suono del P: Tipico suono da Precision che strizza l'occhio al moderno, non troppo definito e per niente tridimensionale (non pretendo miracoli dato il prezzo ma ho visto di peggio), risulta però fermo e stabile sulla nota, con una discreta botta secca e pulita e un buon sustain. È più il suono di un P asciutto ed efficace rispetto ad un suono da P grosso e impastato, e devo dire che non mi dispiace
Leggerezza: seppur abbastanza sbilanciato (cosa che mi infastidisce ancora di più) non si può dire che il basso non sia leggero, anzi è leggerissimo, un toccasana per la schiena
Hardware: nè colpe nè lodi per ponte e meccaniche un pò cheap ma che comunque lavorano normalmente, anzi il ponte risulta fermo e stabile anche durante dinamiche più accentuate e forzate, insomma anche quando con le dita o plettro si spinge un pò di piú le corde tengono bene. ottimo margine di movimento per le sellette che mi hanno permesso di intonare lo strumento alla perfezione.
action buona
finiture buone
CONTRO:
Sbilanciamento, manico dal peso normale ma corpo in pauwolnia troppo leggero, il neck-dice si fà sentire
Suono del J al ponte: se sul P in filo di snellezza per quello che sono i miei gusti non mi dispiace affatto, il J al ponte per contro è un po' inconsistente, con un pò d'impegno gli si può far fare qualcosina di carino ma niente di eccezionale, serve solo da aiuto quando si vuole dare al P un pò di alti e di incisione/definizione in più
Tasti: pronunciati il giusto non fanno friggere le corde, e anzi nel suonare la nota rimane ferma e stabile, la cosa mi piace molto e in concomitanza con l'ottimo posizionamento del capotasto si ottengono ottime dinamiche, anche con l'uso della forza sulle dita, però sono spigolosi e il fastidio sulla mano durante gli spostamenti più veloci e concitati è abbastanza avvertibile.
Tastiera: In alloro anzichè resina, non pretendevo l'edgeless ma è abbastanza spigolosa e, anche qua, in concomitanza con i tasti non troppo levigati, provoca fastidio durante il suonare, inoltre la corda del sol rimane mezzo centimetro abbondante all'interno della tastiera, non sò se si allarga troppo la tastiera dalla metà in poi oppure se il ponte non rispetta omogeneamente l'intercorda, fatto sta che la prima corda è molto all'interno della tastiera
Incavi sul corpo: l'incavo dietro per le costole è decente mentre quello davanti per l'avambraccio è quasi inesistente, giusto appena accennato. Stesso problema ma al contrario per l'mm301
Corde di fabbrica da cambiare subito
Riassumendo, sono un bassista con un rapporto molto fisico con il basso, piùttosto pretendo meno dal timbro e dalla qualità sonora ma non faccio sconti sul confort. Sono abbastanza deluso dall'altalenante incostanza costruttiva di Eko e la mancanza assoluta di controllo qualità, a prescindere poi da quanto si spende...però...la costanza...dai...
Non capisco davvero quelli che (forse pochi possessori di esemplari riusciti meglio) tessono tante miracolose lodi su questi bassi eko paragonandoli a strumenti dal prezzo triplo
mi dispiace per un marchio italiano che a mio parere si perde in un bicchier d'acqua