MegaBass Forum

Mia sorella, allo scopo di ringraziarmi per l’aiuto per il trasloco mi ha detto : “Cià, andùma da Da Rùbert a a Turtona insì at sernìs quel cat vò…at fò un rìgal !” (Dai, andiamo da Roberto a Tortona così scegli quello che vuoi, ti faccio un regalo).
Non c’è stato verso di rifiutare.
E così ha passato la mattinata con me e alla fine ho portato a casa questo :

https://imgur.com/gallery/fizWC09

Roberto e il suo collaboratore sono sempre eccezionali. Mi ha chiesto se la scalatura delle corde era di mio gradimento, le ha sostituite con delle nuove Sadowsky 40 125, ha oliato la tastiera fatto un minimo di set up e mi ha consegnato lo strumento, praticamente pronto. Ho dovuto solo fare un paio di regolazioni di “fino”. Guitar è sempre Guitar…
Seguirà una breve recensione appena mi riprendo dallo shock..

Alexce69, ma quanto costano i traslochi dalle tue parti?!

^^^
Che tte devo dì..ha fatto tutto lei..:

Alexce69,

Attendo recensione così riesco a farmi un idea di base su tutta la produzione Sadowsky e già che ci sono mi metto in coda per il prossimo lavoro pesante

EDIT:

Credo inoltre che tu abbia trovato "un" tuo basso definitivo

Alexce69,
complimenti, bellissimo colore il Dark Lake Placid Blue Metallic.

Te l'hanno dato il certificato di autenticità con fotografia e pennetta usb?

Il body è in frassino o ontano?

tonz ha scritto: [Visualizza Messaggio]

... mi metto in coda per il prossimo lavoro pesante

Alex io invece mi prenoto per quando deciderai di rivenderlo

Maxer, dai. non avrà il cuore di rivendere un regalo del genere!
O sì?

^^^
non conosco la sorella di Alex, ma mi viene da pensare che, se solo gli venisse in mente di vendere il Sadowsky, poi il buon Alex farebbe un volo nel Po in mezzo ai pesci siluro

ps. Alex, se mai tua sorella dovesse traslocare a Roma mi offro volontario come magut

Io traslocai mio cognato....forse un panino....c

tonz, adesso piano piano ci provo, aspetto che passi l’euforia per essere obbiettivo.
Lucio72, Il body è in Ontano Rosso. Si, documenti, chiavetta e foto.
Maxer, Ha ragione Lucio, mia sorella mi uccide e mi da in pasto al suo cane…
Fu-V, Ti ringrazio del tuo credere in me.
gigetto2, Beh un panino, se hai fame, è un buon regalo.

Alexce69,

Intendevo la stessa cosa detta da Lucio72, volente o nolente questo è un basso definitivo

^^^^
Ah sì, di litigare con Linda non ne ho voglia. Questo resterà, ma ne arriveranno altri.

Alexce69,
c'è una sola cosa che mi ha fatto girare i cosiddetti su entrambi i miei Sadowsky tedeschi, ma non ti dico qual'è per non influenzare la tua prossima recensione

Vediamo se arriviamo alle stesse conclusioni...

Dopo una intera mattinata di studio con il nuovo Metroline eccovi le mie impressioni.
Costruzione :
Lo strumento è curatissimo. Perfetto in ogni dettaglio. L’accoppiamento manico/tastiera è perfetto. L’acero del manico è leggermente marezzato in alcuni punti. Le meccaniche sono precise e permettono una facile regolazione, girando fluide e senza scatti. La costruzione in generale trasmette una sensazione di qualità decisamente maggiore rispetto al giapponese posseduto in passato e al mio attuale PJ cinese .
Body in Red Alder, tastiera in un pau ferro piacevolmente venato. Pesa 4 chili. Truss alla “Stingray Ernie ball” , figata, comodissimo.

Elettronica:
I due soap bar picchiano secco, suonano “grossi”. Ho dovuto abbassarli rispetto alla regolazione di fabbrica, per bilanciarli. Quello al manico ha un volume leggermente superiore, ma con la regolazione effettuata si riesce a bilanciarlo bene. Esteticamente sono proprio belli. Il PU al ponte è molto vicino al suono del mio vecchio Ken Smith, mentre con tutti e due i PUs a manetta..beh..mi ricorda più il mio vecchio Alembic. In ogni caso è decisamente distante, in tutte le configurazioni dal Jazz bass o dal Music man Stingray. Ha un suono suo.
L’elettronica è la classica Sadowsky, volume, blend, basse, alte e tono passivo/VTC che funziona anche in modalità attivo. Diciamo che non fa rimpiangere il controllo dei medi, che si enfatizzano chiudendo il tono in modalità attivo. Ora..l’elettronica è sempre molto sparona, la configurazione alte a manetta non dico che sia inutilizzabile, ma sicuramente non è adatta a tutti i generi. Ma è così in tutti i Sadowsky che ho usato. È una caratteristica.

Suonabilità : Spettacolare, il basso è tastato perfettamente, puoi incollare le corde alla tastiera. Non ho trovato dead spot evidenti, l’acceso alla parte alta della tastiera è agevole. Gli accordi dopo il dodicesimo escono bene e cantano parecchio. La quinta corda è bella definita (io uso scalatura 40-125) e non perde troppa definizione dopo il settimo tasto, o meglio, resta intellegibile e bilanciata con le altre.

Accessori : Mi aspettavo che Warwick accompagnasse allo strumento un kit di regolazione “alla Warwick”. Chi ha posseduto un Warwick di fascia alta sa cosa intendo. Invece c’è la barretta per la regolazione del truss rod a “rotella” che sembra una leva di un tremolo e la chiave esagonale per le sellette. All’interno della custodia c’è il certificato di originalità, una tessera penna usb, ed una foto non digitale, ma una vera foto su carta fotografica del basso, proprio lui, il tuo.
La gamba zoppa è quella figa di custodia morbida, che non è una custodia morbida, non è una semirigida e non è una rigida. È la stessa in dotazione al modello Cinese. Lì potevano fare meglio, secondo me. Anche gli strap-lock fanno cagare. Quelli di Fender funzionano molto meglio, con questi devi usare due mani.

Lucio, ti ringrazio per avermelo consigliato. È veramente un bellissimo strumento.

^^^
figurati, felice di esserti stato utile.

...ed ovviamente hai centrato l'elemento che mi ha fatto decisamente incazzare: la gig bag in dotazione (Portabag Express) che, per carità, è bellina, pratica ma offre protezione vicino allo ZERO in caso di urti.

Tenedo presente che poi la versione "cazzuta" della gig bag identica a quella che Sadowsky forniva ultimamente sui suoi NYC satin è disponibile a listino (Portabag Professional) e costa 80€ di differenza rispetto a quella base!!!

https://shop.warwick.de/en/cases-ba...&o=8&n=20&s=346

Io mi chiedo: ma su strumenti che costano dai 2500€ ai 3500€ ma non mi potevi fornire, tu Warwick, direttamente la Portabag Professional???

Devo cacciare altri 180€ per prendere la gig bag buona e poi con quella standard che ci faccio???

Torniamo al basso che è meglio... a me personalmente con entrambi i pickup inseriti ed un leggero boost sugli alti mi ricorda invece la timbrica Ken Smith, ma c'è da dire che il mio Modern NYC con i tasti presenta legni diversi dai tuoi (tastiera in acero e corpo in frassino di palude), sarei a questo punto curioso di provarne uno simile al tuo per verificare eventuali differenze timbriche.

Quando poi hai qualche minuto, giusto per curiosità, potresti vedere se smontando il coperchio dell'elettronica sono presenti o meno dei "respingenti" vicino ai buchi delle viti?
Questa è una foto dell'altro mio Modern 5 fretless by Warwick:
http://www.gospel.bo.it/albums/user...ine-bumpers.jpg
IMO non servono a niente ed addirittura potrebbero essere deleteri per le viti in quanto esercitano una forte pressione verso l'esterno del coperchio dell'elettronica.
Questi respingenti non li ho mai visti su nessun altro Sadowsky Giapponese e NYC, ho provato a chiedere delle info su Talkbass ma Mr. Sadowsky si è guardato bene dal darmi una risposta, mentre altri utenti hanno asserito che trattasi di una bella innovazione... Mah...

^^^^
Ecco la foto.
https://imgur.com/gallery/c3UTyGk

In effetti trovo che sia un preziosismo inutile. Immagino servano a spingere in fuori il coperchio dell’elettronica per agevolare il cambio della batteria..

Alexce69,

Grazie mille per la recensione

Da quello che ho capito, informandomi anche con altre fonti, e correggetemi se sbaglio:

• Produzione GER liuteristicamente pari a quella USA, tirano indietro sugli accessori solo per abbassare(?) il prezzo finale di vendita

• Produzione USA e GER di qualità leggermente superiore alla JAP

• Produzione CHINA, bassi di livello consono al loro valore di listino fatti solo per far cassa (venderebbero allo stesso modo se si chiamassero, tanto per sparar a caso, Guangzhou Electric Bass made in PRC?) e per stratificare il marchio verso il basso con lo scopo di aumentare ulteriormente "l'aura" della produzione top (parafrasando lo stesso discorso per i Fender, "piuttosto che un cinese risparmia per un giapponese che poi lo rivendi e passi al tedesco/americano")

Lucio72,

Riguardo ai respingenti, se le viti non son fatte di peltro (come le famose sottocoppe) non ci son problemi, se proprio la cosa ci urta basta andar in una ferramenta e comprare delle viti con la classe di resistenza più alta che hanno in magazzino, per batterti lo scontrino per 6 viti probabilmente ti obbligheranno a comprare qualcos'altro perché il consumo del rotolo di carta della cassa vale di più della merce che stai comprando

tonz,
con riferimento ai respingenti (carina la tua citazione delle sottocoppe di peltro ), le mie perplessità per le viti nascono dal fatto che un "bel" giorno ho dovuto sostituire le meccaniche dello Steinberger XL2 al ponte (quelle che avvitandole si accorda ogni singola corda) in quanto essendo sottoposte H24 a trazione la loro filettatura si è sgranata all'improvviso. Ed ho rimediato proprio come mi hai suggerito te per le viti del Sadowsky, facendomi spedire dagli USA delle nuove meccaniche costruite con materiale ad alta resistenza (acciaio al carbonio).

Comunque IMO questa "innovazione" i tedeschi se la potevano pure risparmiare: mai avuto problemi ad estrarre coperchi dell'elettronica.

Riguardo alle tue considerazioni (strettamente IMO):

• Produzione GER liuteristicamente pari a quella USA, tirano indietro sugli accessori solo per abbassare(?) il prezzo finale di vendita

Sì Warwick lavora molto bene, allo stesso livello della produzione (oramai molto limitata) NYC. Tieni conto però che per avere, oltre a personalizzazioni a livello di legni pregiati, i body con le camere tonali si deve passare alla serie Masterbuilt e lì i prezzi si alzano paurosamente. Sul fatto degli accessori, sempre secondo me i tedeschi tendono a fornire un prodotto base per poi indurre la gente a spendere altri soldi per eventuali "upgrade", vedi ad esempio la gig-bag. Io non condivido per niente tale politica, sempre rimanendo al caso pratico della gig-bag avrei preferito spendere quegli 80€ in più per avere direttamente la custodia professionale.

Altro esempio è la dotazione di chiavi di regolazione tra il NYC ed il Metro Tedesco:
http://www.gospel.bo.it/albums/userpics/10729/Sadowsky-tools.jpg
Ti lascio indovinare quali sono gli accessori del NYC...

X Alex: occhio alla minuscola brugola per regolare l'altezza del capotasto ché se dovesse cascare per terra, per ritrovarla poi...

• Produzione USA e GER di qualità leggermente superiore alla JAP

Concordo, ma in particolare sul confronto USA/GER - JAP la differenza in termini di qualità è veramente leggera. I giapponesi lavoravano benissimo anche loro (e fornivano un'ottima custodia semi-rigida a livello delle Gator).

• Produzione CHINA, bassi di livello consono al loro valore di listino fatti solo per far cassa (venderebbero allo stesso modo se si chiamassero, tanto per sparar a caso, Guangzhou Electric Bass made in PRC?) e per stratificare il marchio verso il basso con lo scopo di aumentare ulteriormente "l'aura" della produzione...

Concordo.

tonz ha scritto: [Visualizza Messaggio]

se le viti non son fatte di peltro (come le famose sottocoppe)

Cippa lippa, cippa lippa!

Alexce69, ma due samples tanto per gradire?

Lucio72 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Sul fatto degli accessori, sempre secondo me i tedeschi tendono a fornire un prodotto base per poi indurre la gente a spendere altri soldi per eventuali "upgrade", vedi ad esempio la gig-bag. Io non condivido per niente tale politica, sempre rimanendo al caso pratico della gig-bag avrei preferito spendere quegli 80€ in più per avere direttamente la custodia professionale.

Opinione condivisibile, Warwick essendo "più azienda" di Sadowsky probabilmente cerca di mungere il più possibile tirando indietro dove sa lei in modo tale che il cliente comunque andrà a spendere un po' di extra per gli accessori "giusti" (un po' come in Harley-Davidson che al momento della firma ti mettono praticamente subito sottomano il catalogo accessori)

Lucio72 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Altro esempio è la dotazione di chiavi di regolazione tra il NYC ed il Metro Tedesco:
http://www.gospel.bo.it/albums/userpics/10729/Sadowsky-tools.jpg
Ti lascio indovinare quali sono gli accessori del NYC...

Che barbonata in salsa crucca, quella barretta cilindrica per la regolazione del truss è fornita di serie col mio SBMM indonesiano

^^^
ahahah, concordo sulla barbonata, ma quella è in salsa USA

In dettaglio: i primi 3 accessori sulla sinistra erano presenti sul NYC, le 3 brugole sulla destra sul Metro GER.

C'è da dire per lo meno che gli americani la barretta cilindrica da infilare nella routa per regolare il truss lo avevano fornito, mentre invece i tedeschi per regolare il truss hanno dato una brugola generica...

tonz ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Che barbonata in salsa crucca, quella barretta cilindrica per la regolazione del truss è fornita di serie col mio SBMM indonesiano

E pensa che sui miei Music Man sta roba non c'era. Ma il solito cacciavite funziona ugualmente

Lucio72,

Mi hai fregato ho inteso la foto come "trova i pezzi" del set USA e GER e non di confronto fra i due, strana cosa da parte degli americani

marcinkus,

Mi pare che da qualche (bel) anno mettano nella custodia un "cacciavite spuntato" proprio per questo, in ogni caso son anch'io perplesso del fatto che non mettano un cacciavite completo a corredo dello strumento, magari uno che vada bene per tutte le viti utilizzate sullo strumento, può sempre tornare utile

Nel mio invece un ferro decente per la rotella c’era..

tonz,
c'è da dire che il mio NYC è della serie "economica" (Satin - ora non più in catalogo), forse nelle serie NYC "pregiate" il buon Roger fornisce un accessorio migliore.

Alexce69,
meno male, quando hai minuto posta una foto chè sono curioso.
...e facci sentire come suona il nuovo arrivato

Mi aggrego velocemente a questo post perché ho messo gli occhi sul Sadowsky MetroLine 24-4 Modern in colorazione Blu satinato..vorrei avere, se è possibile, due info su questo modello che è Made in Germany, su cosa pensate dei relativi pickup che se non sbaglio sono i Soapbar humbuckers e infine se secondo voi è sensato una sorta di confronto col classico jazz bass..vi ringrazio

TheWall79,
ne ho avuto uno tedesco + uno USA che tuttora è con me.

Basso stupendo, non leggerissimo, i pickup sul tedesco sono dei MEC passivi a doppia bobina brandizzati Sadowsky.

Suona molto vicino ad un Ken Smith, SI basso ottimo, IMO paragonarlo con Jazz ha poco senso in quanto sono timbriche totalmente differenti.

Lucio72,ottimo grazie mille per il tuo feedback..l’ho visto nuovo intorno ai 2700..in effetti sto cercando un basso più di stampo moderno per cui dovrebbe essere ok..non conosco assolutamente la qualità Sadowsky Made in Germany per cui da qui la mia ricerca di notizie..

L'ho avuto per qualche mese. Se non fosse perchè non riesco ad abituarmi ai 5 corde, sarebbe ancora con me.
Dei 5 corde che ho avuto è stato, per distacco, il migliore in termini di suonabilità, suono ed ergonomia. Poi i Sadowsky metro tedeschi, sono fatti meglio, rispetto alla serie Japan, checché ne dicano gli espertoni su Facebook o sul mercatino.

Alexce69,idem per quanto mi riguarda motivo per cui ho messo gli occhi sul 4 corde

TheWall79,
vai tranquillo, Warwick Germany è una garanzia assoluta in termini di qualità.

Cerca comunque di buttare un occhio anche sull'usato, si possono fare ottimi affari (sul mercatino ce ne è uno di un negozio in Toscana a 1900€).

In ogni caso fatti dare il cerificato di autenticità, non è un Fender CS ma comunque ha il suo peso (in caso di rivendite future).

Lucio72,ti ringrazio tanto, gentilissimo

Riapro la discussione in quanto Sadowsky Modern 4c made in Germany arrivato da un tre giorni.

Testato non ancora approfonditamente ma come prime impressioni molto molto interessante in attivo. Bella gamma di suoni e bassi presenti e ben definiti.
Diciamo che non è come la gran parte dei bassi dove parti da impostazioni flat o tono aperto al massimo (come faccio sul P o Jazz) e suona già bene. Hai due regolazioni di boost bassi e boost alti (al contraio del G&L L2000 che ho che è taglia frequenze) dove devi trovare la giusta regolazione senza esagerare. Poi vai di fino sul tono. Una volta entrato in sintonia con lo strumento inizi a divertiti. Unica stranezza il pomello del balancen che funziona al contrario come da quel che mi dicono tutti i Sadowsky.

Costruzione impeccabile e gran bella sensazione sotto le dita del manico/tastiera. Belle venature del legno sul corpo. Insomma stesse sensazioni positive descritte da Alexce69 qui sopra.

Kg. 3,37: del peso che dire parla da solo.

Nota negativa: suono in passivo. Il basso da spento vibra bene e esce un bel suono, ma in passivo il suono lo trovo un disastro. Credo che siano i pickup che hanno un ottimo connubio con l'elettronica ma tolta quest'ultima muoiono. A questo punto questo basso lo avrei fatto solo attivo che a me stava bene in quanto cercavo un suono moderno e se prendi un Sadowsky lo fai per il connubio costruzione elettronica.

https://www.imagebam.com/view/ME12BTPZ >

lostnet, diciamo che la filosofia è opposta a quella del G&L: se l'L2000 è fondamentalmente un basso passivo con l'aggiunta di un buffer attivo, il Modern ha un vero preamp con EQ attiva, la modalità passiva probabilmente serve solo a salvarti il cu*o nell'eventualità che la batteria si scarichi nel mezzo di un concerto insieme a Dua Lupa.

^^^
precisamente.

Poi in questo video Roger Sadowsky stesso parla del suo preamp e del bilanciamento pickup "all'incontrario" -> https://www.youtube.com/watch?v=9cV8FC7tSyk

Avendo comunque un minimo di pratica col saldatore è possibile mettere il bilanciamento pickup come meglio lo si preferisce.

però sentendo i pareri di chi ha i metroline (tedeschi o giapponesi) mi dicono che in passivo suonano bene. Anzi qualcuno li usa unicamente in passivo. e non hanno i single coil come il Will Lee signature
Non capisco quindi questa differenza tra modelli.

Nel video dice anche che tra passivo e attivo la differenza di volume è minima. Nel mio invece è molto marcata

^^^
alla fine credo che si tratti anche di gusti prettamente personali.

Come ti accennavo in altra sede, io non ci penso minimamente a suonare i miei Sadowsky in passivo, in particolare il Modern: sono strumenti che nascono attorno al preamp.

Se cerco le classiche sonorità Fender, imbraccio i miei Fender Jazz e Precision.

Per il Modern poi... non ci sono riferimenti "celebri" in passivo: l'unico che mi viene in mente è il Ken Smith, ma anche quello è studiato per suonare sempre in attivo (contemplando la modalità passiva come di emergenza).

La modalità passiva viene vista come di emergenza, poi non metto in dubbio che nel mondo ci siano bassisti a cui piacciono i Sadowsky suonati in passivo.

Ho fatto qualche "esperimento" a suonare il mio Sadowsky NYC PJ come un Precision (quindi preamp escluso e solo pickup al manico selezionato): il Sadowsky si comporta molto bene ma alla fin fine preferisco il Fender:
https://www.youtube.com/watch?v=yk8Z-ocrgfQ

Il PJ Sadowsky (rigorosamente IMO) nasce in primis per queste sonorità:
https://www.youtube.com/watch?v=6anKDRBYjkc

Tornando al preamp, se la marcata differenza di volume tra attivo e passivo la riscontri confrontando le due modalità con i controlli di bassi e alti a zero, allora potrebbe essere dovuta al fatto che nei primi anni di produzione Warwick (2020/21) il preamp era più "hot" rispetto all'americano, poi dopo lo hanno leggermente modificato.

Per il resto confermo al 100% quanto detto da Sadowsky nel video.

uao, uao uao!

Lucio72 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Tornando al preamp, se la marcata differenza di volume tra attivo e passivo la riscontri confrontando le due modalità con i controlli di bassi e alti a zero, allora potrebbe essere dovuta al fatto che nei primi anni di produzione Warwick (2020/21) il preamp era più "hot" rispetto all'americano, poi dopo lo hanno leggermente modificato.

No, a dire il vero ho rifatto la prova con bassi ed alti a zero non c'è differenza di volume tra attivo e passivo. Diciamo che devo ancora iniziare a ragionare con questi boost bassi ed alti. Di solito nei bassi attivi hai la posizione flat e poi regoli + o -.
Il Sadowsky invece parte da zero e poi solo a salire. Diciamo comunque che oltre al 25/30% difficile andare oltre.
Bello comunque il discorso del tono che riprende la filosofia di bassi passivi. Per cui trovato l'equilibrio tra bassi e alti dopo vado solo di tono.

lostnet ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Il Sadowsky invece parte da zero e poi solo a salire. Diciamo comunque che oltre al 25/30% difficile andare oltre.

Sulle basse io oso di più, diciamo al 70%.

Per il resto, ci si abitua presto al pre Sadowsky: anche lui stesso suggerisce di partire con alti e bassi a zero + VTC tutto aperto e poi incrementare gradualmente secondo le proprie esigenze, ed eventualmente usare alla fine il VTC.

^^^^^ diciamo che molto dipende da cosa ci sta dopo il basso allora. Se hai un ampli che già di suo spinge sui bassi non hai bisogno di esagerare sul pre Sadowsky.
Però 70% cavolo, abbatti i muri

In effetti mi ci sono abituato quasi subito e regolo infatti dietro quanto consigliato. Bassi ed alti a zero e VTC tutto aperto inizialmente. Sinceramente trovo questo sistema di regolazione molto interessante e funzionale.

Sono da poco possessore di un Metroline Modern 24-4 made in germany e posso ritenermi molto soddisfatto, basso molto confortevole plug&play e buca mix.

Attualmente sono dell'idea che possa essere per me un basso definitivo, non sento l'esigenza di avere altro.

Mi piace molto il suono fender ma in tutti i bassi fender che ho avuto (non ho mai avuto dei CS ma ho avuto 3 AM) non ho mai ritrovato il comfort e l'immediatezza del Sadowsky che secondo me soprattutto nei live spacca e da garanzie.

Franky, Gran bell'acchiappo!! complimenti!

le sensazioni che dai tu ne ho sentite in giro da altri bassisti che li hanno imbracciati in passato! complimenti ancora

Franky,
ottima scelta, a me il Modern piace tantissimo come strumento

e pensare che chi me l'ha svenduto un mesetto fa era perchè non gli piaceva il suono (troppo moderno) e trovava l'elettronica troppo invasiva. E' invasiva se la porti all'estremo. Ma se la dosi giustamente tiri fuori un sacco di suoni. Poi il VTC sia in attivo che passivo è una figata perchè trovato il giusto bilanciamento alti e bassi poi vado solo di tono tra una canzone e l'altra.
Io mi ci son trovato bene fin da subito come suono e poi con i suoi 3,3kg non ti accordi neppure di averlo adosso.

L'unica pecca che leggo in giro che per un basso del genere la custodia non è il massimo rispetto a quella delle versioni giapponesi.
Sinceramente per andar a far prove qualle "giapponese" l'avrei trovata troppo scomoda, ingombrante e pesante, mentre questa in dotazione la trovo perfetta e protettiva il giusto.
Poi voi per girare col basso non so che percorsi di guerra fatte

^^^
per quanto mi riguarda non posso che confermare quanto già scritto sulla portabag express (la custodia semirigida che danno sui MetroLine TED): offre protezione vicino allo ZERO allo strumento in caso di urti.

E non è questione di fare "percorsi di guerra" (e speriamo di non farli mai - visto quanto succede verso est...) ma di avere appunto una certa protezione in quanto non si sa mai cosa potrebbe succedere allo strumento.

Qualche esempio che mi capitato nel corso degli anni? Un testa di XXXX del service che mi urta la custodia facendogli fare un volo sul pavimento, 2 piccioncini micio-micio bau-bau che giocano a rincorrersi nei corridoi delle sale prove ed ovviamente urtano la mia custodia facendola cadere sul pavimento... e potrei continuare.

La custodia fornita di serie con i Metro giapponesi era invece la Gator marchiata Sadowsky che era leggerissima ma offriva un'ottima protezione: francamente non mi torna con quanto da te riscontrato sulla pesantezza eccessiva. Sul fatto dell'ingombro eccessivo, a me non creava alcun problema andando a suonare in macchina, forse a Pier che va in scooter potrebbe non essere adatta. Comunque parliamo sempre di una normale custodia rettangolare delle dimensioni di un basso...

Intendiamoci: a non me piacciono nemmeno gli estremi dall'altro senso, ossia per esempio la custodia rigida del mio Wal anni'80 è una qualcosa di veramente assurdo: 15kg di sola custodia (!!!), forse studiata visto il clima di guerra fredda dell'epoca...

evidentemente abbiamo concezioni diverse sulla sicurezza del basso
Per me la portabag express ha una giusta imbottitura laterale e adeguata avanti e indietro.
Guarda caso mi è proprio caduta a terra da appoggiata al muro in sala prove ieri sera e non è successo nulla.
Oppure hanno fatto due versioni di portabag express...
Resta il fatto che chiaramente per un basso che nuovo viene sui 3000 euro è poca cosa ovviamente.
La versione giapponese era superiore, ma se fosse arrivata a casa mia starebbe ora in un angolo abbanonata in quanto utilizzerei solo la portabag express per le mie uscite.

lostnet ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Resta il fatto che chiaramente per un basso che nuovo viene sui 3000 euro è poca cosa ovviamente

Ecco, il punto centrale è questo, in quanto altri marchi per strumenti dello stesso costo forniscono custodie semi-rigide di ben altra qualità, tipo ad esempio Dingwall.

Se mai ti dovesse capitare di visionare una Portabag "americana" (quella fornita con i bassi NYC) vedrai che esteticamente parlando sono quasi uguali, ma poi capisci subito la differenza.

Poi per il resto ognuno vede le cose a modo proprio: ad esempio la mia Portabag express non esce mai di casa, il Sadowsky tedesco lo porto fuori con la Gator originale.

Come sempre, il mondo è bello perché è vario.

da cosa distingui la portabag americana da quella espress?

^^^
dai materiali, da come è costruita: la Portabag USA è decisamente più pesante ma offre una protezione che quella express se la sogna.
https://sadowsky.com/order/portabag/

Quella tedesca è decisamente morbida, quella americana è rigida.

Anche l'interno è decisamente diverso: foderato con del (forse) simil velluto mentre l'interno di quella tedesca è decisamente spartano.

Te ne accorgeresti subito che al raffronto quella tedesca è una "barbonata".