Lucio72, da Play fanno provare tutto, sono molto carini e disponibili.

l'unico problema è che è tutto un open space, senza nulla che ti ripari dai chitarristi  

tempo fa provai un basso mentre a pochi metri un metallaro impedito cercava di fare scale e power chords con distorsione improbabile, provando un ampli.

capirai quello che posso aver capito del basso. almeno da Your Music c'è qualche muro.

Citazione:

che capitalista impedito che sono...  

sai che quando ho visto i prezzi su Reverb, mi sono mangiato le mani pure io?   ho pensato "cavolo, questo lo si poteva prendere ad 800€, sai che plusvalenza!".

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Pier_ ha scritto:  

Lucio72tempo fa provai un basso mentre a pochi metri un metallaro impedito cercava di fare scale e power chords con distorsione improbabile, provando un ampli.

capirai quello che posso aver capito del basso

Concordo.
Sicuramente fastidioso (soprattutto a chi della categoria ha una bassa opinione, come mi pare di capire la abbia te).

Però, giusto per par condicio   , va fatto notare che anche in ambito non metallaro c'è almeno un altro caso altrettanto fastidioso nel quale si può imbattersi nei negozi di strumenti...

O il bassista slappatore a tutto spiano (e, peggio, a tutto volume!   ) che per provare un basso fa questo e null'altro, sono l'unico a trovarlo molesto?  
Non deve essere nemmeno quello una bella compagnia, eh...
Perlomeno le volte che è capitato a me di sentirne.

Più che altro, direi,  è una questione di volume, indipendentemente dal genere.

Scusate l'Off Topic.


Salve a Tutti!

Io uso: plettro e dita

Pier_, digomma,
quanto da voi riportato è interessante potrebbe essere lo spunto per un nuovo thread, con titolo tipo: "la prova dei strumenti in negozio e i rompicoXXXXni".

Oltre a raccontare i propri aneddoti, si potrebbero anche indicare i negozi migliori (che magari hanno spazi divisi tra noi e i nostri "cugini" chitarristi) ove provare in santa pace il nostro beneamato strumento.

Eventualmente apritelo e ci si trova lì.

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Non mi farei alcuno scrupolo nel suonare con uno Squier, ma se ho un Custom Shop perché dovrei lasciarlo a casa? La vita è una e bisogna godersela.

by Marcello - inside Palermo city

digomma, ho delle registrazioni di certi "provatori di bassi" che non ti dico  

il top del top fu uno che provava un Maruski con elettronica "stile Wal", non so che modello fosse onestamente, e che non ha MAI, e dico MAI emesso una nota nella prima ottava del basso...

in pratica faceva scale a caso fuori tempo senza logica spippolando le manopole, tutto ciò per una mezz'ora buona, senza che si capissero nemmeno le differenze dello spippolamento, perchè suonava tutto a caso cercando di fare "cose veloci".

la stessa cosa mi capitò vendendo un Warwick Streamer anni fa, in casa: il ragazzo che venne a provare si diceva "grande fan di Jaco", e di quel povero basso, che sul registro "del basso" era un cannone, non venne mai suonato sotto il 10° tasto, sempre cercando di fare "cose veloci" senza una logica.

sarò io, ma quando vado a provare uno strumento cerco di suonare "cose realistiche", brani che conosco, provo tutto il registro, soprattutto in basso, visto che nel 99% del tempo sarà quello che userò suonando in gruppo.

fatto sta che ormai, col cellulare alla mano, quando sento questi personaggi cerco sempre di registrarli   anche perchè io spesso mi sento una pippa a suonare, e quando provo gli strumenti ho sempre il timore di sembrare "quello alle prime armi che fa due cazzate", ma ti giuro, sentire certi personaggi che cercano di fare i funamboli perchè hanno visto mezzo video di Wooten, mi fanno impazzire

Lucio72, credo ci fosse già qualcosa di simile, cerco ed in caso sposto tutto, o ne faccio uno a parte, che può essere divertente.

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Pier_ ha scritto:  

digomma, ho delle registrazioni di certi "provatori di bassi" che non ti dico...

il top del top fu uno che provava un Maruski con elettronica "stile Wal", non so che modello fosse onestamente, e che non ha MAI, e dico MAI emesso una nota nella prima ottava del basso...

in pratica faceva scale a caso fuori tempo senza logica spippolando le manopole, tutto ciò per una mezz'ora buona, senza che si capissero nemmeno le differenze dello spippolamento...

    quello era un Frog Omega 5A con elettronica ACG / John East in stile Wal (ma più complicata) la quale se non hai ben presente come lavora, ci stai le ore a non capirci un cazzo  

Mi togli una curiosità: hai girato te questo video -> https://www.youtube.com/watch?v=T0Bo5Nqbhis ?  

Come non dare poi torto a quelli che dicono: non voglio lo strumento esposto, lo voglio incartato!  

Dai, effettua questo spostamento che ci facciamo due risate...

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Lucio72, eccoci qua con il topic nuovo, così ravviviamo il Forum con un po' di chiacchiericcio  

no, io non faccio video, mi limito a registrare di nascosto l'audio  

per approfondire l'argomento, il problema secondo me sta in quelli che "ostentano senza poterlo fare"; che significa?

io tollero (lo dico in modo scherzoso eh!) i ragazzini che slappano a caso, che fanno quelle due linee di basso di Flea che hanno mezzo imparato e devono sfoggiarle, dopotutto l'abbiamo passata tutti la fase dell'apprendimento, e mettendomi nei loro panni, pensando a quando avevo 15 anni ed andavo a provare le chitarre, mi viene pure tanta nostalgia.

quelli mi fanno tanta tenerezza e giustamente provano i bassi con quello che sanno fare, con tanto entusiasmo.

trovo invece fastidiosi i soggetti che vorrebbero, come detto sopra, "ostentare", quindi fanno i sommelier, guardano lo strumento valutando le venature del legno, sciorinando magari quelle nozioni (che spesso sono leggende metropolitane) che hanno sentito in giro, e quando iniziano a suonare vogliono far vedere che "sanno farci".

solo che poi suonano cose incomprensibili, senza un minimo di intellegibilità, senza un'idea di timing, ed appunto, spesso suonando solo dalla seconda ottava in su, come a voler far vedere che "loro il basso lo sanno suonare".

i due del Marucoso (che sì, era quel modello!) erano due signori sulla sessantina, ci sono stati appunto una mezz'ora buona, anche abbondante, facendo tipo "tre note e spippolata - tre note e spippolata", così a caso, tanto che ad un certo punto provarono a chiedere a Claudio se sapesse qualcosa dell'elettronica, ma lui non li sapeva aiutare.

non si davano nemmeno il tempo di "sentire" cosa cambiasse.

per dirla un po' in gergo, son quei personaggi che vogliono fare "i chitarristi" per far vedere che sanno impugnare lo strumento.
fanno così tutti i miei amici chitarristi quando prendono uno dei miei bassi per giocarci, e la prima cosa che fanno è iniziare a fare pentatoniche su e giù dopo il 12° tasto.

un giorno invece mi venne a provare un Precision un ragazzo che suona di professione, tale Peppe Sferrazza (poveraccio, il mese prima, in tourneè con una di Amici, erano stati vittime di furto, e si stava ricomprando un Jazz ed un Precision), e fece l'esatto opposto.

testò le note gravi, il sustain, fece qualche linea di basso e qualche groove, e poi qualcosina in alto, ma il grosso della prova era rivolta al registro che noi poveri bassisti copriamo abitualmente, quello con cui lavoriamo  

non mi comprò il basso perchè voleva trattare oltre i limiti consentiti dalla decenza, ma questo è un altro discorso.

mi è tornato in mente questo, comunque: prova del Mustang Vintera anni fa. ora, la chitarra che suonava dietro si sente poco, perchè il telefono era appoggiato sull'ampli, e stavo facendo il video per un amico che poi 'sto basso se lo è comprato (e dopo un po' l'ha venduto a me, gran bell'esemplare), ma vi giuro che io facevo fatica a sentire, ed alla fine ho chiuso smadonnando sugli accordi a volume improbabile.  

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Da Lenzotti a Modena c'è un piccolo stanzino insonorizzato con parete trasparente che da sul negozio. Qualunque sia lo strumento in ballo, quando provi nel negozio (open space) ti impongono un volume ragionevole, se però hai voglia di esagerare non devi fare altro che aspettare che si liberi la camera anecoica e lì dentro se vuoi puoi anche massacrarti l'udito senza disturbare troppo il resto del negozio. Lo stanzino è piccolo ma ci puoi stare anche con un paio di amici e, salvo qualche sabato mattina con negozio affollato, in genere è facile trovarlo libero.

Sul modo di provare gli strumenti non mi esprimo: io all'interno di un negozio il massimo che riesco a provare è giusto il setup o la presenza di dead spots, a parte questo per capire se uno strumento suona come vorrei io devo assolutamente portarmelo a casa e provarlo con tempo e calma.

Ormai sia in negozio che da un privato, se devo provare un basso preferisco portarmi le mie cuffie con un piccolo ampli per cuffie dalla risposta molto flat. Questo mi permette di rimanere discreto e contemporaneamente di capire meglio come suona realmente lo strumento (evitando di farlo passare attraverso ampli e casse che non conosco).

A prescindere dalle capacità tecniche, che siano dei piccoli Wooten o dei Knopfler, che siano "slap-addicted" o fanatici delle distorsioni infernali, io quando sento usare volumi assurdi all'interno di un negozio affollato proprio non li sopporto e anzi li trovo decisamente cafoni.

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E' assolutamente vietato prendersi troppo sul serio

A Milano un grosso negozio ha o aveva non so adesso che si è trasferito, una cabina prove isolata. Duplice vantaggio te lo fanno provare solo se vedono che sei interessato all'acquisto quindi vantaggio loro e tuo che così sei lì tranquillo.

Nell'altro è come essere un pò in un bazar se non ti danno retta c'è il fai da te di tanti con una coda virtuale selettiva e non gestita per l'agognato strumento......cui sommare l'eventuale coda in cassa....

Avete presente quei grossi negozi di scarpe ove molte ragazze al sabato pomeriggio passano un'ora del loro tempo? Alcune provano per comprare altre per provare.....

Un pò è così anche per i musicisti a corde.....

Io uso: solo le dita

Pier_ ha scritto:  

i due del Marucoso (che sì, era quel modello!) erano due signori sulla sessantina, ci sono stati appunto una mezz'ora buona, anche abbondante, facendo tipo "tre note e spippolata - tre note e spippolata", così a caso, tanto che ad un certo punto provarono a chiedere a Claudio se sapesse qualcosa dell'elettronica, ma lui non li sapeva aiutare.

Credo di avere a capito a chi ti riferisci: si tratta appunto di due signori sulla sessantina che bazzicano molto spesso da Claudio, non ho ben capito se trattasi di semplici clienti o rappresentanti, fatto sta che me li ritrovo spesso tra i piedi...
Il povero Claudio è stato da me trascinato per farsi mandare da Murus. quel basso con quella tipologia elettronica molto inusuale: ne fece arrivare 3, tutti poi comunque venduti, lui non è molto pratico delle elettroniche stile Wal.

Tornando a noi, le mie prove in negozio solitamente durano pochi minuti, alla mia veneranda età (adesso mi danno pure del Lei sul Forum...) riconosco alquanto al volo se uno strumento potrebbe fare al caso mio o meno. In quanto ovviamente è poi a casa, o meglio in sala prova che si tirano definitivamente le somme (ovviamente con il conto in banca già decurtato...).
Non nascondo di fare qualche linea di slap, in quanto è una tecnica che mi piace e che uso spesso, ma ovviamente senza tirare martellate (a differenza del ragazzo nel video che è stato buttato fuori dal negozio inglese...) nel pieno rispetto dello strumento che sto provando.

In ogni caso, concordo al 100% con Maxer che è la cafonaggine a dare decisamente fastidio, non tanto il fatto che uno sia impedito o meno.
Ad esempio a me capitò qualche anno fa, prima che Your Music facesse i lavori in negozio in cui, grazie al Cielo, tirarono fuori tre distinte sale per i bassisti, i chitarristi elettrici ed infine gli strumenti acustici/classici, quindi nell'open space condiviso una situazione che mi dette veramente molto fastidio.
In breve, io stavo facendo la mia solita prova a volume "normale", quando ad un certo punto attacca a suonare dalla parte opposta della sala un chitarrista facendo degli arpeggi in pulito lenti ma a volume sempre maggiore e con l'ultima nota di ogni arpeggio accentuata a più non posso (della serie: hai rotto i coglioni, vai via).
Ora: io sono una persona civile ma quando vengo stuzzicato la parte ignorante di me viene decisamente fuori: alzo quindi il volume in quanto iniziavo a non capire quello che stavo suonando, e questo che continuava ad alzare il volume, fino a quando ne ho avuto abbastanza.
Ho quindi staccato tutto ed ho riconsegnato il basso a Claudio dicendo ad alta voce, che gli restituivo il basso in quanto è impossibile provarlo causa cafonaggine. Subito allora una persona che accompagnava il tale chitarrista (noto professionista - quindi non il semplice ragazzino che tenta di suonare metal) se ne esce con: "GUARDA CHE SIAMO ARRIVATI PRIMA NOI!" (sì come no...).
Dal momento che la situazione poteva degenerare ho preferito non rispondere e me ne sono andato.

Per fortuna da quando hanno tirato fuori le salette distine, purtroppo non del tutto chiuse e quindi soggette a gente che va e viene, questi episodi del genere non sono più capitati, tuttavia trovo ottima l'idea di altri negozi di fare delle cabine insonorizzate in cui uno si chiude dentro e sta in Santa Pace  
Ancora meglio, IMO, sarebbe (solo per le prove strumenti) la politica di alcuni negozi inglesi e americani ove si prende appuntamento, e per il tempo concesso stai in Santa Pace non solo a provare lo strumento ma anche a parlare con in il negoziante per info e quant'altro (altra cosa che mi da fastidio è quando sto parlando con il negoziante e qualcuno poi che intromette...).
Ma mi rendo conto che in Italia tale politica sarebbe molto mal vista...

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Minchia, ma io tutti i sabati o quasi vado per negozi a provare i bassi...poi non li compro perchè non "ciò i sghèi"...ma faccio delle gran scale cromatiche e note lunghe...
Chissà che risate che si fanno alle mie spalle...

Io uso: solo le dita

Jean Valjean, tu non lo sai, ma vendono i biglietti.

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Galleria Fotografica ad uso e consumo della Community
Prima di suonare due note, impara a suonarne una. E prima di suonarne una pensa se ha senso suonarla.
Farla semplice è difficile. Farla facile è più difficile. Farla invisibile è la cosa più difficile di tutte.

^^^      
a parte gli scherzi io sono sicuro che i commessi di alcuni negozi avrebbero tonnellate di storielle divertenti su personaggi strani da raccontare, e magari qualcuno lo aspettano proprio per farsi due risate in separata sede    

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E' assolutamente vietato prendersi troppo sul serio

^^^
Non proprio la stessa cosa, ma sui clienti dei negozi di dischi esiste un libro di discreto successo.

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- It was the boogeyman.
- As a matter of fact, it was.

Una quindicina di anni or sono, talvolta,  compravo una rivista chiamata Guitar Shop.  
Non c'era quasi nulla da leggere, un paio di articoli, più che altro c'era da vedere tante fotografie di strumenti, perché il suo fine era di permettere ai negozi di mettere in mostra la propria merce.
Era più una specie di catalogo.

Il negozio dove ho acquistato il Mark Bass nel 2007 (Bellus Music) lo ho conosciuto tramite questa rivista.

Dicevo, in uno dei loro pochi articoli erano state raccolte testimonianze di negozianti, spesso al limite del surreale (o meglio del demenziale!     ), di alcune delle "sparate", per decenza usiamo questo termine, che avevano avuto la (s)fortuna di sentire dalla clientela!
Che, come si suol dire, avrà anche sempre ragione...  ma competenza, ehm, forse spesso quella manca.

Se, come affermavano, erano tutte vere...  
C'era proprio di che sghignazzare (o mettersi le mani nei capelli    ), perché si trattava davvero di roba assurda! È un po' che non lo rileggo, quell'articolo, ma ricordo delle vere e proprie "perle"...

Vabbeh che tutti, prima o dopo, ne avremo sparate di inesattezze (forse persino l'enciclopedico Pier    ), ma qui si superavano davvero tutti i limiti!

https://i.postimg.cc/wMkww6fZ/IMG-20220818-192606-1.jpg

https://i.postimg.cc/T2S1Prty/IMG-20220818-192635-1.jpg

Ecco qua! Spero siano leggibili.
Se per caso, per motivi di copyright o balle varie, non fosse in regola aver messo queste due immagini,  fatemi sapere che le elimino subito!

Salve a Tutti!

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^^^
Notevoli.
Ma se mentre prendi per il culo l'ignoranza altrui continui a scrivere hunbucker, non ci fai una grandissima figura.

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- It was the boogeyman.
- As a matter of fact, it was.

Fu-V,
Hai ragione, V!  
Ma, in verità, potrebbe anche trattarsi di un semplice errore di battitura e anzi me lo auguro per loro: da una rivista di strumenti ci si aspetta un po' di competenza.
Fosse TV Sorrisi & Canzoni, allora tutt'altra storia!  

... comunque, il tipo che aveva confuso le corde della chitarra  (almeno quelle del basso sono più grandi) con i cavi jack è roba da Ai Confini Della Realtà...  

Salve a Tutti!

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digomma ha scritto:  

potrebbe anche trattarsi di un semplice errore di battitura

Una volta. Due su due mi lascia qualche legittimo dubbio.

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- It was the boogeyman.
- As a matter of fact, it was.

^^^
ho letto molto di peggio, tipo in un'altra rivista italiana di primi anni'90 in un articolo che parlava di una Bass convention o qualcosa di simile in USA.

C'erano diverse interviste a bassisti famosi in cui in una, non mi ricordo bene se a T.M. Stevens o altro bassista, si parlava a sua volta di un altro bassista, il cui nome sulla rivista  veniva riportato come "RAKO Prestia".

Ora, posso capire che all'epoca non c'era l'internet commerciale di adesso, posso capire (decisamente meno però) per un giornalista che si occupa di musica, la non conoscenza di un grande bassista come ROCCO Prestia (RIP), posso capire l'accento americano che pronuncia il nome "Rocco" diversamente dall'italiano, ma diamine: prima di scrivere l'articolo non ti viene qualche dubbio che un nome scritto come "RAKO" sia decisamente strano e meriti qualche verifica???  

Tornando a noi, alcuni decisamente carini gli aneddoti riportati da digomma ma non capisco proprio cosa ci sia di eliserante chiedere la permuta sull'usato...

...ma a pensarci bene a metà anni'90 mi ricordo benissimo gli sguardi allibiti di diversi negozianti ai quali chiedevo appunto se facevano permute sull'usato.

Si vede che alora erano tutti Gran Signori questi negozianti e forse c'erano ancora gli strascichi della bella vita tipo la Milano da bere...

Mah...

FINE OT

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Lucio72 ha scritto:  

non capisco proprio cosa ci sia di eliserante chiedere la permuta sull'usato

Per come l'ho intesa io, quel cliente chiedeva se accettassero in permuta anche strumenti usati, come se la norma fosse ricevere in permuta strumenti nuovi.

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- It was the boogeyman.
- As a matter of fact, it was.

Fu-V,
sì può darsi, ma mi sembra un discorso assurdo: come può un privato dare in permuta uno strumento nuovo?

Fatto sta che per qualche tempo, qualcuno mi appioppò il soprannome di "Mr. Permuta", per quanto detto prima...

Tornando IT, mi è venuto in mente un altro aneddoto, questa volta però il molestatore non era un altro provatore di strumenti ma bensì un negoziante alquanto ignorante.
Avrò avuto 22/23 anni, avevo appena iniziato a lavorare "seriamente" e mi trovavo in un negozio che probabilmente adesso non esiste più.

Ero interessato ad un Alembic 5 corde (entry level - ovviamente...) chiedo di provarlo e becco non so se il titolare o un semplice commesso, fatto sta che gentilissimo me lo fa provare spiegandomi nel dettaglio le caratteristiche. Dopo qualche minuto un altro del negozio se esce verso il collega con cui parlavo prima: "c'è Tizio che deve provare XXX", il collega gli risponde: "sì un attimo che c'è prima il ragazzo con il basso", e quest'altro: "ma Tizio ha speso da noi XXXXXXXX Lire!!!", con risposta finale: "sì d'accordo, ma c'è prima il ragazzo!".

Per farla breve, restituisco subito il basso al negoziante che mortificato mi disse: "ma no, provalo ancora, non ci sono problemi...", ed io: "ti ringrazio ma i problemi a quanto pare ci sono col tuo collega che forse dovrebbe relazionarsi meglio con eventuali nuovi clienti".
Quando passai davanti all'ignorante di prima gli dissi: "ma vuoi vedere per caso il mio badge di lavoro? La mia busta paga? Arrivederci!"  

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Storia vecchia: grande negozio a Roma, tipo che occupa MEZZ'ORA tutte le frequenze dell'udibile per provare un Jazz Sunburst del 1967 nell'unica sala grande disponibile.

Ricordo un gran bel basso e un gran bel bassista che suonava veramente bene, avrà avuto una 60ina d'anni io all'epoca poco più di 20. Con lui era presente un amico evidentemente competente, perché gli chiede tutte le info tecniche sull'anno, sui legni...evidentemente il tipo si era deciso di farsi un bel regalo, ci sta.

Beh, al tipo quel Jazz piace, c'è poco da fare.

Ma dato il prezzo bello alto (c'era il cartellino con tutte le info del basso e il prezzo), evidentemente ci vuole pensare bene: se lo guarda, se lo rigira, se lo pesa, ci pensa su, ci suona, si consiglia. E alla fine, si decide.

Bene, posso provare il mio Squierino in santa pace, ora.

A quel punto, mosso da senso civico, saccenza e soprattutto dal fatto che ogni anno di produzione può fare una significativa differenza in termini di prezzo, faccio notare ai 2 tipi che quel Jazz del 1967 ha il Tv Logo e che verificassero il seriale prima di spendere quella barca di quattrini.

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emag83,
ma no, perché saccente? Hai fatto un'azione che ti sicuramente ti fa onore.

Tra parentesi mi hai fatto tornare in mente un altro mio aneddoto un pochino simile al tuo: grande negozio di Milano, diversi anni fa.

Chiedo info al negoziante su non mi ricordo cosa, nel frattempo c'era un provatore che si cimentava con un contrabbasso elettricno NS5CR.

Mentre parlo col negoziante, il provatore smette di suonare e chiede: ma questo è il modello esatto che suona "Tony Levin"?

Il negoziante: "sì certamente!", a quel punto io forse per aiutare un "collega" (o mera saccenza...) dico: "veramente Tony Levin utilizza un modello made in USA costruito da una liuteria locale, tra parentesi con materiali e profilo manico diversi, ma costa decisamente di più...". Il provatore: "Ah, ok - allora... ci penso un attimo...".

Il negoziante ovviamente mi fulmina con lo sguardo, io quindi cerco di rimediare dicendo "guarda che il negozio te lo potrà ordinare senza alcun problema, comunque anche quello che hai provato è un ottimo strumento...".

Ma oramai la frittata era fatta, ed ho pensato che molto probabilmente mi dovevo fare i cazzi miei...

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Lucio72 ha scritto:  

emag83,
ma no, perché saccente? Hai fatto un'azione che ti sicuramente ti fa onore.

Ma sai, quando sei poco più che un pischello e vedi due signori molto più grandi e che sanno quel che dicono (perché le rimanenti opinioni - a memoria- le ricordo condivisibilissime)...diciamo che ci andavo coi piedi di piombo, mentre adesso  sono io il molesto  

Lucio72 ha scritto:  

Il negoziante ovviamente mi fulmina con lo sguardo, io quindi cerco di rimediare (...) ed ho pensato che molto probabilmente mi dovevo fare i cazzi miei...

In quel caso, temo che il provatore molesto sei stato tu   perlomeno dal punto di vista del negoziante

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Lucio72,

Da quella volta in poi, tutto ciò che avrai acquistato in quel negozio sarà stato "rincarato" almeno del 25%!  

Salve a Tutti!

Io uso: plettro e dita

^^^
Fermo restando che l'informazione da me fornita era corretta, comunque sì decisamente dovevo farmi i fatti imiei, anche perchè in quel periodo capitavo spesso a Milano.

Purtroppo la giovane età (di allora   ), con conseguente ingenuità (o coglionaggine - vedete voi) mi ha condizionato.

Non mi ricordo se mi scusai successivamente con quel negoziante, ma di sicuro da quella volta: bocca serrata in quel genere di situazioni  

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