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Cella_
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Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Salve ragazzi! Ho un quesito da proporvi.
Ho voglia di imparare il jazz. E in questa frase c'? racchiuso molto, anzi moltissimo. Mi piace ascoltarlo, ma ora vorrei suonarlo. Come inizializzazione al genere che ne dite del metodo di Attilio Zanchi? E poi, mi date qualche standard jazz? Perch? a trarre le note dai pezzi ci riesco (a volte) ma non capisco il PERCHE' quelle note.
Vorrei imparare il jazz. Purtroppo vado da un maestro a lezione ma ci vediamo solo due volte al mese il che ? un po pochetto e vorrei iniziarmelo a studiacchiare da solo.
Accetto consigli. Sbizzarritevi.
Grazie come sempre
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#1 Dom 01 Apr, 2012 01:30 |
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Homer
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
E' un mondo, meraviglioso, a se. Ha una sua letteratura, storia, filosofia che va compresa. Se per capirci ? esistito il cool jazz c'? un motivo storico ed estetico, ed in ogni caso influisce sul linguaggio jazz di oggi.
Quindi primo consiglio: un buon libro di storia del jazz, accompagnato da immagini sonore su youtube, ti dar? moltissimo.
Poi un buon testo di armonia generale, non solo bassistica, quindi un buon testo per l'accompagnamento, e Zanchi ? IMHO superlativo.
Quindi studio del linguaggio. Ce n'? a iosa. Ottimi i volumi di Baker per il Bebop. Per non parlare dell'omnibook di parker, il bebop bible e, ultimamente l'ho scoperto, sullo studio stilistico di coltrane.
Fai attenzione che si tratta di "linguaggio", quindi grammatica si, ma anche "parlato", con le sue inflessioni, cadenze.
Detto ci?, comincia ad usare gli aebersold, tracce audio su cui esercitarsi, poi cominci a suonare con musicisti, meglio se superiori a te.
Hai davanti a te una montagna enorme, e come dice lorenzo cherubini, spetta solo a te capire quanto sia alta. Ti posso per? dire che ? qualcosa di meraviglioso in tutte le sue espressioni, e ti dar? moltissimo in ogni caso.
Dimenticavo: trattasi di studio vero equiparabile a quello che si fa al conservatorio, non ? sicuramente come accompagnare sapore di mare...
Io uso: solo le dita
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#2 Dom 01 Apr, 2012 08:49 |
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dedo
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Cella_, oltre a quotare Homer, io suggerisco taaaaanto blues, maggiore e minore. Intendo chiaramente il blues alla Parker o simile. Accompagnare e improvvisare su giri di blues fino alla noia, tirando gi? linee e soli. Io mi pento di non averlo fatto a suo tempo, ci sono arrivato un p? di rimbalzo.
Consiglio anche building walking bass lines di Ed Friedland.
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#3 Dom 01 Apr, 2012 09:07 |
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Homer
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Condivido tutto Dedo, anche il pentirmi di non averlo fatto bene a suo tempo. Prima la maledettissima voglia di avere tutto e subito, poi la mancanza di tempo per lo studio....
In questi giorni mi st? esercitando nei walking a mano ferma in prima posizione con corde a vuoto. Essenziale come il pane, ma sempre quella voglia di tutto e subito...
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#4 Dom 01 Apr, 2012 09:34 |
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Franco1964
Franco Sarcina
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Cella_, se posso dare un consiglio, fatti aiutare dal tuo maestro. Da solo, rischi di farti un sacco di male. Anche due volte al mese ? meglio di nulla.
E' un universo vastissimo, a meno che tu non abbia una forza di volont? ciclopica, se ti ci avventuri da solo ti perdi.
Io uso: plettro e dita
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#5 Dom 01 Apr, 2012 09:49 |
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Homer
Registrato: Mag 2008
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Si, ma quello che volevo far capire era proprio che se ci si vuol avventurare nel jazz, occorre esser muniti di grande passione. Con o senza maestro ? sempre una impresa ciclopica. Se lo ami, stai bene quando lo ascolti e tenti di suonarlo, allora puoi avviarti, altrimenti...
Non dico che sia come la musica classica, ma ci avviciniamo un pochino.
Di sicuro non ? come suonare, nel grandissimo rispetto delle grandi difficolt? che ogni genere nasconde, uno shuffle blues o un pezzo rock a crome per intenderci. Va studiato e richiede un background notevole di cultura musicale.
Avevo un batterista che ora suona a Bologna che conosceva "tutti" i temi del Real Book. Li cantava, ma non perch? li studiava: li amava.
Lo stesso concetto di standard spesso a noi latini non ? chiaro: dicesi standard un brano del real book con progressione armonica riferibile essenzialmente a questa o quella struttura con sostituzioni, congiunzioni etc. Sbagliatissimo.
Per un americano uno standard ? un "pezzo" della loro cultura che si fischietta in macchina, mentre si fanno le faccende domestiche, non una progressione armonica tipizzata.
Un nostro standard ? La canzone del Sole, Alba Chiara, 44 gatti etc... Se ti metti a studiare ii V I, scala misolidia, etc. da solo o in compagnia non vai lontano. Sempre molto IMHO.
Io uso: solo le dita
Ultima modifica di Homer il Dom 01 Apr, 2012 15:26, modificato 1 volta in totale |
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#6 Dom 01 Apr, 2012 15:19 |
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dedo
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
^^^continuo a quotare Homer,
Io uso: solo le dita
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#7 Dom 01 Apr, 2012 17:25 |
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Cella_
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Non ho capito il fatto del non andare lontano.
Perdona la mia ignoranza.
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#8 Dom 01 Apr, 2012 19:44 |
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luca74
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Homer,vero come non quotare parole sante...
Io uso: solo le dita
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#9 Dom 01 Apr, 2012 19:56 |
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Ninoobass
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Cella_, se le lezioni con il maestro di basso non bastano consiglio caldamente (? ci? che ho fatto qualche anno fa) di andare a studiare da un pianista jazz. Fraseggio, armonia, arrangiamento per fiati.
Si capiscono certi meccanismi molto pi? velocemente e s'imparano cose che da un semplice maestro di basso non s'imparano o s'imparano soltanto teoricamente, senza applicazioni pratiche.
Quando si armonizza uno standard (prima per piano poi per organici di 8 o 12 fiati) seduti al piano o con una chitarra si mettono in pratica molti concetti e si abitua l'orecchio molto pi? velocemente agli accordi e all'armonia in generale (ad esempio ? impossibile, ad esempio, educare l'orecchio agli slash chords, agli accordi alterati, suonando soltanto il basso elettrico) e questo aiuta parecchio quando si torna a suonare soltanto il basso.
Sono d'accordo anche con quanto detto da Homer, meglio canticchiare uno standard accompagnandosi con uno strumento armonico (chitarra, almeno, o piano).
Io uso: plettro e dita
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#10 Dom 01 Apr, 2012 20:02 |
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dedo
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Cella_ ha scritto: Non ho capito il fatto del non andare lontano.
.
Il succo penso sia questo: non basta imparare che "su tale accordo suono la determinata scala". Il linguaggio corretto ? difficile da imparare, io stesso sto penando pur essendo un grande ascoltatore di jazz. Bisogna applicare lo studio ad una certa forma "culturale" (passami il termine altisonante) dove devi comunque approfondire gli stili e la storia se non vuoi suonare a sproposito. Tutti noi (penso) cerchiamo di metterci del nostro, di essere innovativi etc.... ma "cagare fuori dal seminato" ? un attimo . Il metodo che ti ho consigliato ? una palestra in tal senso, parte da zero e sale progressivamente.
Questo vale per tutto ma in special modo per l'accompagnamento.
Per l'improvvisazione devi approfondire l'analisi armonica dei brani, ti consiglio le ottime lezioni di Gio Rossi che trovi su jazzitalia.net
O altrimenti puoi mettere una superlocria sul V grado, un bel suono gonfio e fregartene di tutti *
scherzo, da non fare MAI, niente scorciatoie
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#11 Dom 01 Apr, 2012 20:31 |
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Franco1964
Franco Sarcina
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Detto in breve: il jazz ? difficilissimo. Quasi impossibile per un comune mortale. Quindi, Cella_, o dai per buono di passare l'85% del tuo tempo da sveglio a ascoltare/imparare/suonare jazz, tenendoti le pause solo per il cibo e le funzioni corporali, o non ne cavi un ragno dal buco.
Esagero... spero si capisca. Ma in fondo nemmeno tanto. Almeno per la concezione della musica che ho visto avere qui in Italia da quelli che si autodefiniscono "jazzisti". Senza polemica, eh...
In America, almeno possono saltare a pi? pari tutto quello che ? il "background di conoscenza" degli standard, che hanno nel DNA perch? appunto ? la musica "loro".
A volte mi chiedo solo perch? i jazzisti italiani non utilizzino come standard La canzone del sole o Albachiara. Boh. Forse fa pi? fiko se ti vedono in giro con il Real Book piuttosto che con il Canzoniere?
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Ultima modifica di Franco1964 il Dom 01 Apr, 2012 22:13, modificato 2 volte in totale |
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#12 Dom 01 Apr, 2012 22:06 |
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cubano
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Per me una premessa ? d'obbligo: il jazz ? un genere che probabilmente per essere suonato gi? ad un livello mediocre richiede comunque un livello tecnico e teorico o di talento un po' pi? alto rispetto ad altri generi.
Questo implica due cose:
avere tempo a disposizione per studiare;
avere un buon maestro a disposizione.
Io non mistificherei troppo il genere in s?, anche suonare pop o rock ad un certo livello ormai richiede capacit? e tecnica elevati.
Solo che fare una cover di un brano pop o rock e improvvisare sopra uno standard hanno complessit? davvero diverse.
Non c'? da impaurirsi, ma da aver pazienza e passione. Col tempo e con l' aiuto di un insegnante preparato (cio? che conosce l' argomento) i risultati arrivano.
Quindi il mio primo ed unico consiglio ?, se non lo hai gi? fatto, di rivolgerti ad un insegnante di basso o contrabbasso specializzato nel jazz.
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#13 Dom 01 Apr, 2012 23:08 |
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Fenderissimo
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Citazione: E poi, mi date qualche standard jazz? Perch? a trarre le note dai pezzi ci riesco (a volte) ma non capisco il PERCHE' quelle note.
Cosa intendi? Vuoi le parti degli standard jazz? Devi comprarti un real book e ne troverai un'infinit?. Oppure volevi dei titoli di brani da studiare?
Franco1964 ha scritto: A volte mi chiedo solo perch? i jazzisti italiani non utilizzino come standard La canzone del sole o Albachiara. Boh. Forse fa pi? fiko se ti vedono in giro con il Real Book piuttosto che con il Canzoniere?
Perch? se vogliono suonare il jazz devono usare brani jazz. Chi suona pop user? gli standard che sono alba chiara e la canzone del sole. Chi suona liscio avr? lo standard romagna mia.
Per restare sulla nostra musica nazionale, noi italiani potremmo suonare lo swing che girava in italia negli anni 30/40, ma non avrebbe comunque senso. Si tratta comunque di jazz che non ha origini nel nostro paese
Io uso: solo le dita
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#14 Dom 01 Apr, 2012 23:35 |
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Franco1964
Franco Sarcina
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Fenderissimo ha scritto:
Perch? se vogliono suonare il jazz devono usare brani jazz. Chi suona pop user? gli standard che sono alba chiara e la canzone del sole. Chi suona liscio avr? lo standard romagna mia.
Per restare sulla nostra musica nazionale, noi italiani potremmo suonare lo swing che girava in italia negli anni 30/40, ma non avrebbe comunque senso. Si tratta comunque di jazz che non ha origini nel nostro paese
Spero non sia troppo OT, ma forse no. Io dico solo: se intendiamo come jazz il "suonare improvvisando su una progressione di accordi partendo da un tema conosciuto da tutti" come di fatto ? stato negli Usa almeno nei primi anni, perch? qui in Italia non si possono usare pezzi italiani? Magari non sarebbe una cosa del tutto canonica, ma chissene? Potrebbe essere interessante e creativo.
Il 95% dei brani jazz delle origini non erano affatto, per quel che so, nati come "brani jazz". Erano "musica leggera Usa", che poi i jazzisti (sto parlando di quelli degli anni diciamo fino al bebop compreso, e anche oltre) utilizzavano a loro modo (facendone arte). E gli esempi si sono seguiti anche in tempi pi? recenti: mi viene in mente "Time after time" di Cindy Lauper, suonata da Miles Davis.
Invece, di esempi italiani me ne vengono in mente pochissimi. Ci si avvicina Paolo Conte, ma in un altro modo...
Perch??
Se guardi le progressioni di accordi dei brani della musica leggera italiana, da quel poco che ci capisco non ? che non siano "jazzabili". Cio?: un jazzista capace pu? seguire lo stesso schema che viene spesso usato nel jazz classico: partire con la progressione di accordi originale e il tema, poi iniziare con le sostituzioni e gli assoli ecc ecc.
Perch? non ? mai stato fatto? Viene una schifezza? Non credo: in fondo, la grande maggioranza dei brani per esempio di Battisti ha una fortissima radice blues, come molti brani jazz "made in Usa", quindi potrebbe benissimo prestarsi alla cosa.
Se sapessi fare jazz ci proverei...
Io uso: plettro e dita
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Ultima modifica di Franco1964 il Lun 02 Apr, 2012 00:37, modificato 2 volte in totale |
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#15 Lun 02 Apr, 2012 00:16 |
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cubano
Registrato: Novembre 2006
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Età: 54
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Qualche brano italiano diventato standard di jazz c'?: vedi ad esempio Estate che ? stato suonato un po' da tutti...
Oltre a questo mi sembra che Wes Montgomery abbia suonato un brano di Gino Paoli, altro non mi viene in mente.
Per? il Jazz non ? solo standard, e comunque alcuni jazzisti nostrani effettivamente hanno lavorato sui brani italiani.
Cercando di rimanere IT, gli standard servono per imparare ad improvvisare, per diventare padroni delle strutture armoniche pi? semplici, per imparare a sostituire gli accordi vivacizzando la struttura originale. Prendiamoli per quello che sono: una bella palestra.
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#16 Lun 02 Apr, 2012 00:41 |
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dedo
Contributor
Registrato: Dicembre 2003
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Età: 52 Residenza: Firenze
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Franco1964 ha scritto: Perch? non ? mai stato fatto? Viene una schifezza? Non credo: in fondo, la grande maggioranza dei brani per esempio di Battisti ha una fortissima radice blues, come molti brani jazz "made in Usa", quindi potrebbe benissimo prestarsi alla cosa.
? stato fatto, non viene una schfezza ma ? un passo succesivo. reinterpretare e riarrangiare richiede un p? d'esperienza
Io uso: solo le dita
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Ultima modifica di Kublai il Mar 03 Apr, 2012 14:31, modificato 1 volta in totale |
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#17 Lun 02 Apr, 2012 08:21 |
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pietrobass
Registrato: Novembre 2003
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
armonizza le scala maggiore in tutte le tonalit?, la minore armonica e melodica.
Interiorizzate queste tre scale, inizi a "camminare", aggiungi le sostituzioni, dominanti secondarie, e di tritono, il gioco ? fatto.
Io per adesso utilizzo solo questi elementi, e qualche sostituzione idiomatica hihihi.
La differenza poi st? nella velocit? di elaborazione e nel livello di padronanza di questi elementi.
Pi? li hai interiorizzati, pi? inizi a parlare con il tuo strumento.
Giant Step, per farti un'esempio, se lo analizzi sotto l'aspetto tonale, utilizza tre tonalit? all'interno della prima battuta, quindi o sei veloce nel pensare o niente.
Ah, dimenticavo, ascolta questa radio:
http://www.dinnerjazzexcursion.com/
Il problema ? che non si finisce mai di studiare per migliorarsi, ma ? anche il fascino del jazz.
Tutto IMHO!
Io uso: solo le dita
____________________ Ascolta i miei brani su Spotify
https://www.youtube.com/channel/UCu0OrWy8W-DmIvCsBQnVPgg
Disponibile per Lezioni Online(contattatemi in privato)
Ultima modifica di pietrobass il Lun 02 Apr, 2012 10:03, modificato 4 volte in totale |
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#18 Lun 02 Apr, 2012 08:44 |
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Fagyo
Marco Fagioli
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Età: 58 Residenza: Troghi (Firenze)
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Franco1964 ha scritto: perch? qui in Italia non si possono usare pezzi italiani?
e chi ha detto che non si pu??
Io ho suonato in un tributo MINA/BATTISTI in chiave moooolto jazz.
Il pi? scarso ovviamente ero io che non sono un jazzista rifinito.
Gli altri tra pianista, sax e tromba, ma anche il batterista, avevano approntato degli arrangiamenti
veramente belli con obbligati, armonizzazioni, soli improvvisati.
E poi conservarno la voce che comunque deve essere in chiave con la melodia.
Non ? che non si f?... E' che da poco da magnare se si guarda la realt? delle cose.
Per? farlo ? bello e da delle soddisfazioni estreme...
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#19 Lun 02 Apr, 2012 08:53 |
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Morisbass
Moris Zerbato
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
ma no ragazzi dai , vi spiego io ,
allora , prendete un pezzo jass e cominciate a suonare a caso , si si a caso , dove ti porta il cuore , poi se qualcuno ti dice qualcosa , tu rispondi che sei andato out e sei a posto ,
a parte gli scherzi , come stile richiede IMHO tanto studio e passione ,
come gia' detto devi sentirlo dentro , come nel blues , magari pensa d'essere nato in America ed essere di colore ,
se non ricordo male Gino Paoli ha fatto un album ed ha interpretato i suoi brani in chiave jazz
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#20 Lun 02 Apr, 2012 08:59 |
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Baboz
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Età: 41 Residenza: Calabria Saudita
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
[/quote] Fagyo ha scritto: Franco1964 ha scritto: perch? qui in Italia non si possono usare pezzi italiani?
e chi ha detto che non si pu??
Bollani ad esempio lo fa. In "Abbassa la tua radio" prende molti classici italiani degni anni 20/30/40 e li riarrangia alla sua maniera.
Certo un operazione del genere viene meglio sul pinguino innamorato che sulla canzone del sole.
Ma credo che dipenda dalla progressione armonica del brano che si presta maggiormente.
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Damien Roy Morris
Ultima modifica di Baboz il Lun 02 Apr, 2012 11:23, modificato 1 volta in totale |
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#21 Lun 02 Apr, 2012 10:16 |
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Fenderissimo
Contributor
Registrato: Marzo 2009
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Età: 39 Residenza:
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
^^^ Si pu?, ma in questo caso, come in molti altri, si tratta di brani di quel periodo che erano gi? swing. Mille lire al mese sar? anche un pezzo sul quale poter studiare visto che ha una progressione armonica jazzistica. Uno studio fatto sulla canzone del sole ha poco in comune con altri brani jazzistici. Perch? studiare sui brani americani?
Perch? ? pi? facile trovare il real book con autumn leaves, all the things you are... ... piuttosto che con brani italiani.
Perch? se ascolto un grande jazzista americano, ascolter? sicuramente un brano americano e molto probabilmente sar? uno standard.
Anche i koreani, se vogliono studiare la lirica, dove vanno a studiare? E su quali brani studiano? Studieranno su brani europei, non di certo su brani orientali trasformati in opera.
A parte gli studi, io ho suonato jazz solo con brani italiani dello stesso periodo di quest'ultimo video. A me piaceva di pi? degli standard americani ed anche gli ascoltatori (jazzisti e non) restavano ai concerti perch? ascoltavano canzoni che conoscevano con testo italiano. Che poi era jazz lo sapevamo forse solo noi che suonavamo
Comunque Cella_ dice che ? all'inizio dei suoi studi. Voi avete iniziato a studiare jazz con alba chiara o con autumn leaves?
Io uso: solo le dita
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#22 Lun 02 Apr, 2012 11:15 |
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Cella_
Registrato: Agosto 2011
Messaggi: 100
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Rispondo a tratti. Per ora grazie mille a tutti delle vostre risposte e dei vostri consigli.
Quanti real book ci sono? Io ne sapevo solo 3.
Comunque il mio maestro mi ha detto di portare autumn leaves la prossima volta per iniziare...
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#23 Lun 02 Apr, 2012 13:50 |
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pandafunk
Registrato: Giugno 2006
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Età: 41 Residenza: Licodia Eubea (CT)
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
non sono un jazzista, mi piace, lo ascolto, faccio qualche jam ma preferisco il funk!
L'unico consiglio che mi sento di aggiungere ? quello di leggere le autobiografie dei grandi, sinceramente solo dopo aver letto l'autobiografia di Miles Davis o di Chet Baker ho iniziato a capire che non avevo capito assolutamente nullla del jazz
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#24 Lun 02 Apr, 2012 15:07 |
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Homer
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Età: 52 Residenza: Salerno
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Meno male, mi sento meno solo . Combattuto tra una passione sfrenata per questo genere ed una difficolt? sconcertante dell' "entrarci" dentro.
Quando poi ascolto Dario Deidda o il Rolli ... mi vien da tagliarmi le vene.
In ogni caso, ci si riesca o meno a suonarlo, ? un "momento" importantissimo dell'essere musicista.
Completa il musicista in modo sconvolgente sia dal punto di vista tecnico che estetico o stilistico.
Penso al gusto di Massimo Moriconi, tanto per fare un esempio, in tutte le sue tracce Pop.
Quindi Cella, se ti piace, buttatici dentro e non temere: migliorerai tantissimo.
Quoto l'importanza di un maestro jazzista, che ? altro rispetto un musicista pop, rock o altro, e straquoto l'importanza di studiarlo in chiave complessiva, meglio con uno strumento armonico. Io adopero sia il piano che la chitarra. Ma ? il concetto di strumento che cambia nel jazz.
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#25 Lun 02 Apr, 2012 15:19 |
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