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cubano
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Cliffettino,
parlando di slap mi viene in mente Marcus Miller.
Parlando di plettro mi viene in mente Steve Swallow.
E ho portato l' esempio di due tra i pi? grandi bassisti dell' ambiente jazz.
Per il resto la musica ? musica. Ascoltala, amala, suonala. Qualsiasi cosa sia.
E poi, se sei pi? sul metal, lascia perdere A Kind of Blue, e magari prova a sentirti Shinola di Scofield.
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#76 Mar 15 Mag, 2012 22:48 |
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Cliffettino
Registrato: Mag 2012
Messaggi: 93
Età: 42 Residenza:
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
cubano, no, io sono rock...cresciuto con i grandi classici 70 il pop anni 80 e tutti quei bellissimi dischi prodotti nel 91 e nel 92...? quando mi spingo all'interno dei generi che mi annoio...
chiudo qui l' OT
tornando al jazz...penso proprio che bisogna amarlo e capirlo fino al midollo.
Io uso: solo le dita
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#77 Mer 16 Mag, 2012 02:39 |
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Les
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Residenza: Piazza delle Erbe
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Capire il Jazz in tutte le sue sfumature ? davvero arduo, e i consigli che ti hanno dato gli altri utenti del Forum sono molto validi.
Vorrei darti anche io, pi? che un consiglio, giusto una mia piccola esperienza.
Una delle progressioni pi? usate nel Jazz (ma che ? alla base di buona parte della musica) ? la II-V-I.
Un buon esercizio se vuoi sviluppare orecchio, colpo d'occhio, e prendere confidenza con questo genere (in piccola parte, visto che ? sconfinato) ?:
1) Parti dalla scala maggiore.
2) Costruisci la II-V-I
3) Suona gli arpeggi dell'accordo (ad esempio per costruire un walking bass).
4) Capisci le connessioni
Fallo su tutto il ciclo delle quinte, e cerca di essere consistente ritmicamente e a livello di melodia. Vai pianino come tempo. A questo punto, fallo e rifallo, fino a quando non vomiterai (letteralmente - ma non per il disgusto, ma per la fatica). A questo punto quando le hai interiorizzate potrai:
a) provare a costruire piccole frasi usando le note degli accordi (e qui ti sentirai un po' Jeff Berlin e ti dar? soddisfazione :-))
b) provare a costruire piccole frasi usando varie scale (hai come linea guida gli accordi)
c) superare il concetto di II-V-I e pensare il tutto ad un'unica tonalit? (quindi pensando nel complesso di pi? battute).
Se ti piace, ? stimolante e molto divertente. Anche faticoso e a tratti ti verrebbe voglia di rompere tutto
Poi ci sono un sacco di sfumature: usare solo una parte del manico, forzarti ai passaggi cromatici, etc... Insomma il lavoro ? titanico.
Io con questi esercizi ho capito davvero tante cose, e forse sono stati quelli che mi hanno fatto prendere confidenza con il manico del basso in maniera davvero unica. Io sono della scuola che le scale "hanno un po' troppa importanza", e quindi studiando il conotur degli accordi e come questi si muovono ho davvero trovato i punti di riferimento giusti per i miei gusti.
La cosa bella di questo esercizio ? che mischia anche la tecnica. Diventa giocoforza avere una diteggiatura consistente e muoverti sul manico con una certa compostezza.
Ovviamente tanto blues come ti ? stato detto, e quando hai dimestichezza con la II-V-I puoi cominciare a scavare nei vari fake-real-sbiriguda book (e troverai un sacco di II-V-I, V-I e qualsiasi altra cosa).
In bocca al lupo,
L.
PS: no, non sono un jazzista, sono un bassista "da casino"
Io uso: solo le dita
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#78 Mar 03 Lug, 2012 12:51 |
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Silvestro
Registrato: Aprile 2006
Messaggi: 4824
Età: 58 Residenza: Liguria (non padania)
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
una cosa banale ...
il jazz deve attirare, piacere sinceramente.
sembra una belinata, ma conosco certa gente che si ? avvicinata
al genere, solo per poter dire con gli altri musicisti, "so suonare anche jazz",
perch? si sentivano incompleti da un punto di vista del prestigio ....
e poi lo capisco dal paradossale rifiuto di ascoltare dischi storici del genere
per farsene un idea.... il jazz va studiato e ascoltato in uguale misura.
essere attratti da linguaggi nuovi per un musicista o un appassionato
? senz'altro una nota di merito, ma deve essere un approccio sincero,
appassionato, altrimenti non si va da nessuna parte, e si rischia solo di perdere del tempo
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#79 Mar 03 Lug, 2012 15:40 |
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madero
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Età: 36 Residenza: Pescara
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Ciao, io ti (e vi) consiglio di vedere i video di scott devine su youtube,
c'? una lezione per 'principianti' e solo con quella riesco a accompagnare e 'inventare' autumn leaves.. impari senza dover capire nulla di trascendentale ma il necessario, ci sono anche altre lezioni per creare walking bass, sono solo infarinature ma fantastiche, insegna molto bene
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#80 Dom 08 Lug, 2012 19:03 |
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Matteo Balani
Matteo Balani
MegabassMod
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Età: 49 Residenza: Milano
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Molto bravo e simpatico, Scott!
Questi giorni era a suonare ad Umbria Jazz!
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#81 Dom 08 Lug, 2012 19:32 |
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search and destroy
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Età: 35 Residenza:
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
spero di aver trovato il topic giusto per fare una domanda del genere.....
stavo cercando di imparare goodbye pork pie hat del grande charlie mingus e ho trovato online e sul realbook una serie di spartiti che mi indicano la seguente struttura di accordi...
http://www.lil-works.com/wordpress/...ePorkPieHat.gif
cercando di trovare ad orecchio il tema e provando a suonarci mi sembra che tutti gli accordi siano indicati di un tono sopra rispetto alla traccia originale....
http://www.youtube.com/watch?v=1hArClJAGZs&feature=related
ho trovato una versione in una tonalit? diversa o il mio orecchio va decisamente rivisto?
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#82 Mer 19 Set, 2012 22:57 |
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Fenderissimo
Contributor
Registrato: Marzo 2009
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Traquillo, ci senti bene
Forse sul real book ? stata scritta cos? per comodit? di scrittura e di lettura, visto che in un tono sotto ci sono 2 bemolle in pi?.
Io uso: solo le dita
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#83 Mer 19 Set, 2012 23:09 |
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search and destroy
Registrato: Giugno 2007
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
ok grazie mille
Io uso: solo le dita
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#84 Mer 19 Set, 2012 23:14 |
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Cliffettino
Registrato: Mag 2012
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Perch? sopratutto una canzona VA SCRITTA per un pubblico che la stimi e che la porti e la mantenga
nella memoria.
Gli standars non sono che musica POPOLARE, il Real Book ? una raccolta PRIMA di brani popolari
statunitensi, POI di musica Utilizzata dai jazzisti (a volte in modo INDEGNO IMHO)
Interessante questa riflessione, solo che mi chiedo:
Ma allora, se cos? fosse, non dovremo tutti metterci a studiare la dubstep mischiat a i korn visto che ? musica del momento? Popolare?
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#85 Ven 05 Ott, 2012 12:59 |
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Misfit
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Cliffettino, si parla di musica della TRADIZIONE popolare, non di "popolare" inteso come "di moda" o "largamente apprezzata".
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fader nostro che stai sul banco sia santificato il tuo mono venga il tuo stereo sia fatta la tua volontà, come in sala così in cuffia, dacci oggi il nostro panpot quitidiano e rimetti a noi i nostri limiter come noi li rimettiamo ai nostri sommatori e non c'indurre in distorsione ma liberaci dal noise.....AMEK.
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#86 Ven 05 Ott, 2012 13:08 |
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Fenderissimo
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Tra una 50ina di anni noi italiani potremmo utilizzare i canzonieri da spiaggia che giravano una decina di anni fa ed utilizzarli come "Italian Real Book".
Io uso: solo le dita
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#87 Ven 05 Ott, 2012 13:16 |
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Matteo Balani
Matteo Balani
MegabassMod
Registrato: Marzo 2005
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Fenderissimo,
In realt? un "Italian Real Book" esiste gi?!
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#88 Ven 05 Ott, 2012 13:25 |
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Ninoobass
Registrato: Settembre 2007
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Va bene dire che alcuni volumi (il realbook 3, il colorado, il jazzfake) contengono per lo pi? canzoni della tradizione popolare americana, ma per lo pi? gli altri volumi contengono (accanto ad alcuni brani popolari) brani di Monk, Mingus, Coltrane, Shorter, Tyner, Hancock, Henderson, Mulligan e cos? via.
Mi sembra un po' azzardato sostenere che i real book siano, in maggior parte, una raccolta delle canzoni di Cole Porter e di Hammerstein e Kern.
Io uso: plettro e dita
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#89 Ven 05 Ott, 2012 13:50 |
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Cliffettino
Registrato: Mag 2012
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Mi sto riascoltando kind of blue....per? non mi da "la spinta"....non mi cattura l'attenzione...mi fa l'effetto sedativo...
Io uso: solo le dita
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#90 Ven 05 Ott, 2012 14:03 |
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Fenderissimo
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Registrato: Marzo 2009
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Non ci vedo niente di strano. Io lo ascolto spesso quando voglio rilassarmi. Per la spinta ascolto altro.
Io uso: solo le dita
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#91 Ven 05 Ott, 2012 14:05 |
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Cliffettino
Registrato: Mag 2012
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Magari non ? questo il topic adatto per? provo lo stesso:
Una cosa che ho notato nei miei POCHI anni di studio e di "strimpellamento" ( perch? sostengo che i musicisti veri sono altri non di certo io ) ? che i generi che amo scoltare sono quelli che mi piacciono meno da suonare col basso.
Mi spiego meglio: se qui si parla anche di comprensione e di amare la musica che si suona prima ancor di suonarla, io ho sempre trovato questo "equivoco" dentro di me.
Se mi date un pezzo jazz e lo suono ( male ovviamente ) cmq sar? l'impegno che ci devo mettere o altro....per? mi da una certa soddisfazione suonarlo...mi impegna...ma allo stesso tempo lo comprendo poco, cos? come tutti i generi in cui il basso ti gasa....che ne so...il funky...l'R&B...il soul tutta la musica nera per intenderci.
Se mi date un pezzo Rock di quelli che amo e ascolto da una vita...anche progressivo per andare sul complicato... ascoltarlo mi gasa un casino, mi fa volare con la testa, specie quei gruppi che son capaci di creare diverse atmosfere all'interno di un brano...fasi tristi, fasi arrabbiate, fasi rilassate, fasi allegre....ma a suonarle col basso mi fanno lo stesso effetto di ascoltare kinf of blue.....cio? spiegatemela sta cosa
Io uso: solo le dita
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#92 Ven 05 Ott, 2012 14:15 |
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Franco1964
Franco Sarcina
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Età: 60 Residenza: Milano
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
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La butto l?, magari sono in errore: non ? che hai sbagliato strumento?
Io invece mi accorgo che il suonare, e quindi a volte incaponirmi nell'ascolto ripetuto di pezzi "difficili", sta ampliando i miei orizzonti musicali. E questo non va assolutamente a detrazione della musica che ascoltavo prima, anzi.
E' proprio ascoltando Miles Davis che apprezzi di pi? la brutale semplicit? dei Ramones
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____________________ Il bassista deve essere una macchina, o ce ne facciamo una ragione o suoniamo tutte le volte al limite dell'errore (Fagyo)
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#93 Ven 05 Ott, 2012 14:24 |
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Cliffettino
Registrato: Mag 2012
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
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La butto l?, magari sono in errore: non ? che hai sbagliato strumento?
Si ho questo vago sentimento da molto tempo Lo dico a voi che lo suonate, quindi che potete capirmi, quando suono il basso in un gruppo Rock ( ma anche in un gruppo funky se conosco bene il pezzo e non ho da impararmelo ) io mi sento come un tassista che porta a destinazione il suo cliente....faccio il compitino...cmq fine OT se no si sconfina...
Io uso: solo le dita
Ultima modifica di Tonno il Ven 05 Ott, 2012 14:38, modificato 2 volte in totale Modificato da Tonno, Ven 05 Ott, 2012 14:38: NON SI QUOTANO LE FACCINE ! |
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#94 Ven 05 Ott, 2012 14:29 |
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Misfit
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Età: 40 Residenza: Vicenza
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Re: Capire Il Jazz E I Suoi "standard"
Cliffettino, e tu non fare il compitino: improvvisa, cambia, scrivi roba tua, ma soprattutto credo che siamo OT
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#95 Ven 05 Ott, 2012 14:48 |
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