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per favore,calmatevi.

mass?, RollAJoint, via ..    ( sta tranquilla, questo ? niente ..   )

Io uso: solo le dita
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'Quello che più ti piace e che costi meno, il resto in birra.' MapleMarco

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milfedbrother ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Battere il piede agli inizi ? essenziale, secondo me e i tanti maestri che ho girato in 10 anni di musica...

Non so chi siano questi maestri, ma non ? che io abbia studiato con degli scalzacani (tutte prime parti in orchestre prestigiose, Maggio Musicale, Op?ra, Toscanini, LSO...), e TUTTI hanno sempre detto quello che dico io, cio? di non battere ne piedi ne teste ne denti ne quello che vuoi per stare nel tempo. Il ritmo deve essere sentito dentro. L'unico valido riferimento per lo studio ? il metronomo, il piede va SEMPRE dietro al tempo di chi sta suonando, non viceversa.

Io uso: plettro e dita
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Da 200hz in gi? tutto va bene

"Ma voi viole noi ci sentite? Perch? noi non vi sentiamo per niente..." "Che le viole non si sentano ? un problema genetico, non acustico!" (cit.)

versobass,
sacrosanto!

Io uso: solo le dita

Battere il piede non ? sinonimo di perfezione metronomica. E questo ? risaputo. Siamo umani non macchine.

E utilizzare un metronomo fa sicuramente bene.

Ma stiamo girando intorno ai soliti argomenti.  


"Interiorizzare" il tempo ? sicuramente la soluzione giusta.

Consiglio un ottimo esercizio (che faccio fare sempre ai miei studenti e rigorosamente dopo essersi esercitati almeno 20 anni col metronomo!    )

Si sceglie un brano. Un blues, ad esempio.

Si suona la struttura e relativo walking di accompagnamento e quindi si esegue una improvvisazione solistica. Anche molto semplice.

Il tutto senza metronomo o base. Ma sempre cercando di "trasmettere" una pulsazione ritmica corretta ed evitando il pi? possibile oscillazioni sul tempo.

Ci si registra. Quindi ci si riascolta. Provate! Funziona alla grande!


Come detto all'inizio, siamo umani non drum-machine viventi e quindi ? normale che un minimo di fluttuazione sul tempo possa esserci, ma deve essere minimizzata il pi? possibile. Con la pratica. Con tanta pratica.

Se ascoltate qualsiasi solista "serio" eseguire un brano o un solo senza accompagnamento vi far? dimenticare la mancanza di una "base".

Interiorizzare va benissimo ma anche essere in grado di "comunicare" all'ascoltatore.


E inoltre: se il vostro batterista non va a tempo e soprattutto non vi ascolta...siluratelo!

Se siete voi a non andare a tempo e a non ascoltare il vostro batterista...studiate di pi? e/o siluratevi!

La musica si fa in gruppo (interplay) ma anche da soli: siate sempre ipercritici verso voi stessi e fatevi sempre ascoltare (o registratevi e riascoltatevi).

Sempre!

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I miei metodi:
Metodo di basso (principianti)
Metodo di basso (base/intermedio)

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Ti dico come faccio io quelle poche volte in cui riesco a studiare e non a cazzeggiare.

Metronomo, NON drum machine che "riempie" troppo e ti corregge/ti fa sentire meno gli errori. Ritmo basso, intorno ai 60 bpm. All'inizio i mezzi, poi i quarti, gli ottavi poi figure ritmiche piu' complesse. Almeno un 10 minuti all'inizio di una session di studio. Poi ogni tanto ti registri per verificare come va.

E li stai attenta, perche' gli errorini vengono fuori tutti e rischi di deprimerti...  

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Il bassista deve essere una macchina, o ce ne facciamo una ragione o suoniamo tutte le volte al limite dell'errore (Fagyo)

versobass ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Non so chi siano questi maestri, ma non ? che io abbia studiato con degli scalzacani (tutte prime parti in orchestre prestigiose, Maggio Musicale, Op?ra, Toscanini, LSO...), e TUTTI hanno sempre detto quello che dico io, cio? di non battere ne piedi ne teste ne denti ne quello che vuoi per stare nel tempo. Il ritmo deve essere sentito dentro. L'unico valido riferimento per lo studio ? il metronomo, il piede va SEMPRE dietro al tempo di chi sta suonando, non viceversa.

Mi pare palese che il piede va dietro il tempo, non parlavo di questo qui si parla di consigli per "cominciare" ad imparare ad andare a tempo. Un piccolo esempio: quando tempo fa ho cominciato gli esercizi di ghost note in sedicesimi, con solo il metronomo ho fatto un po' fatica, quindi ci ho messo il piede... Sai il riferimento qual'era? Non il battere, quanto l'alzo della punta per il levare... Che ? un banalissimo riferimento in pi?. Un p? di tempo cos?, e con tanto esercizio non mi ? pi? servito quel banale riferimento... Ormai il piede l'ho tolto del tutto, ma per cominciare ? quel riferimento in pi? che pu? aiutare... Questo mi han detto i maestri, poi una volta che lo senti dentro il tempo, che lo fai tuo, allora visto che non serve pi? il piede non usarlo (scontata come cosa)
Poi per me ci si pu? muovere come e quanto si vuole, a ognuno il suo modo di approcciarsi al tempo

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Si, ma a te ? servito eventualmente per qualcosa di pi? avanzato; una persona che deve imparare a stare a tempo, com'? in questo caso, meno si perde a fare altre cose e meglio ?. Inoltre, mettersi a battere piedi/mani/gambe/testa/ecc. ti porta a non ascoltare pi? quello che ti succede intorno. Provate a fare un passo d'opera battendo il piede, e vi sfido a metterne qualcuna a tempo. Lo stesso, ad accompagnare un solo di qualunque tipo. Bisogna sempre ascoltare. Purtroppo con la musica moderna si ? un p? persa questa sensibilit? al ritmo perch? c'? sempre qualcosa che batte il tempo e difficilmente ci sono cambi notevoli, rallentando o accelerando. Di conseguenza, si tende a stare meno attenti (e si esce dal tempo). Andare precisi a metronomo ? fondamentale anche per questo: ti toglie il freno di dover pensare alla pulsazione mentre si suona, in quanto diventa istintivo, e ti permette di poterti muovere agevolmente nel ritmo.

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Da 200hz in gi? tutto va bene

"Ma voi viole noi ci sentite? Perch? noi non vi sentiamo per niente..." "Che le viole non si sentano ? un problema genetico, non acustico!" (cit.)

Io, invece, vorrei aggiungere la mia modesta esperienza personale. Ho notato che, soprattutto dopo aver letto questo topic, se tengo il tempo con il piede non sempre sono perfettamente a tempo, specialmente in passaggi difficili dove, purtroppo, mi accodo al piede che rallenta rispetto al tempo del metronomo/batteria elettronica. Avendo la fortuna di suonare con un batterista bravo, preparato e che suona a click, se mi concentro sul tempo senza battere il piede o muovere la testa - o altri parti del corpo - suono molto meglio e guadagno in precisione. Ricordo che il mio maestro di basso, professionista molto preparato, mi diceva sempre di non diventare schiavo del piede, che pu? tradire, ma di sentire il tempo con le orecchie! Poi ognuno trover? sicuramente dei metodi che lo aiuteranno a darsi una mano! Ma, dal mio punto di vista, tenere il tempo con il piede non dovrebbe essere "essenziale", ma solo d'aiuto in alcuni casi.

Io uso: solo le dita

Tamburella qualunque cosa ascolti in qualunque momento. e fai sempre gli es col metronomo, meglio se riesci anche a registrarti in modo da poter riascoltare il tuo operato; infine taaanta pazienza. Vedrai che ce la fai. XD

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