Re: L'acero Sulle Tastiere Fretless
Ti rispondo tagliando la testa al toro e riportandoti un tributo di Patrick Djvas (pfm) che mi sembra possa aiutare a chiarire la cosa
Tratto da :
http://www.pfmpfm.IT/pfmpfm/singoli/patrik.htm
Nel 1976 ero a Los Angeles con la PFM. Eravamo sponsorizzati dalla Music Man.
Un giorno ci invitarono a visitare la ditta e ci presentarono a Leo Fender. Lui viveva in un piccolo sgabuzzino e lavorava senza smettere mai. Gli altri non furono particolarmente impressionati da quell?incontro, mentre io mi trovavo davanti all'uomo che aveva inventato il mio strumento!!!
Quindi, visto che avevamo due macchine, io rimase l�, passando tutto il pomeriggio con Leo, nel suo sgabuzzino. Dovete sapere che Fender non sopportava il fumo della sigaretta e questo fatto, allora, gli aveva precluso ogni tipo di vita sociale. Era totalmente allo scuro di tutto, persino di quanto lui fosse un mito per tutti i bassisti del mondo. Quando gli raccontai delle mie ore passate davanti alle vetrine dei negozi di Nizza a suonare con gli occhi i suoi strumenti, lui si meravigli�. Tra una chiacchiera e l?altra arrivammo a parlare del basso senza tasti e lui mi disse: "Quando 25 anni fa ci fu l'avvento delle prime chitarre elettrificate, il livello sonoro delle orchestre, che si basava sul volume della chitarra, aument� precipitosamente. Il bassista non si sentiva pi�, non riusciva pi� neppure a suonare intonato. Era un vero tormento perch� i pick up disponibili non erano adatti al contrabbasso. Mi venne quindi l'idea di fabbricare uno strumento con dei tasti, che fosse pi� preciso. Nacque cos� il "Precision " (che per la cronaca aveva la forma della Telecaster). Era il 1952. (Solo pi� tardi prese la forma del Precision che tutti conosciamo). Eccolo l� ", mi disse volgendo lo sguardo verso una rastrelliera dove si trovavano tutti i suoi prototipi. Ebbene si, lo prese in mano e suon� il primo basso Fender mai costruito !!!!!!
Continu� Leo: "Ed ora tu, a distanza di tanti anni, quando i volumi sonori sono arrivati a livelli inimmaginabili, mi vieni a parlare di bassi senza tasti...". Perch� dovete sapere che, fino a quel momento, Fender non aveva mai fatto un basso senza tasti. I fretless Fender furono fabbricati dopo il 65, quando Leo vendette la Fender alla CBS. Spiegai a Leo che la tecnica degli strumentisti si era evoluta quanto la tecnica "tout court" e che c'era gente come Pastorius (del quale Leo non aveva mai sentito parlare) che controllavano tranquillamente il basso fretless, Io stesso usavo principalmente il fretless perch� lasciava al musicista una pi� larga gamma di espressione. Quello fu uno dei pomeriggi pi� belli della mia vita.
Una settimana dopo, venne a casa nostra un dirigente della Music Man. Entrando mi disse: "Ciao Patrick, come va? Oh, a proposito, questo e un regalo di Leo per te". Malgrado il tiepido clima della California, mi misi a sudare freddo mentre aprivo la custodia che il tipo aveva appoggiato sul tavolo. Non ci potevo credere. il primo basso senza tasti mai fatto da Leo Fender era davanti ai miei occhi, ed era MIO. Veramente Leo ne costru� due, uno per se ed uno per me. Mi chiese di fare una dimostrazione alla fiera musicale di Anaheim dopo un paio di settimane. La presentazione and� benissimo e Leo mise il basso in produzione. L'unico difetto di quel basso era il legno usato per il manico.
Era un legno chiaro, adatto per i tasti ma troppo morbido per il fretless. Dopo averlo suonato solo poche volte, si erano creati dei solchi, quindi non riuscivo pi� ad usarlo. Fender mi diede il manico usato per la dimostrazione, che era stato suonato pochissimo, e mi disse che avrebbe messo in produzione un manico fatto con un altro tipo di legno. Appena fosse stato pronto me lo avrebbe sostituito. Ne parlai con Pastorius, con il quale passavo la maggior parte del mio tempo libero (la notte...), che mi disse: "No problem, ci mettiamo su la vernice che uso per i miei bassi e risolviamo tutto." Quindi, dopo quattro o cinque mani di quella vernice che si chiamava "PETITE" e che si usava anche in Italia per il fondo delle gondole (purtroppo non � pi� in commercio) il mio manico chiaro non si scavava pi� anzi, � tuttora perfetto. Potete pensare quanto sono affezionato a questo basso, il primo fretless mai fatto da Leo Fender, l'unico al mondo ad avere il manico di legno chiaro e, in pi�, con la vernice di Jaco sulla tastiera.
Rimasi in contatto con Fender per parecchio tempo. Ci scrivevamo spesso. Lui mi spediva i nuovi preamplificatori o le nuove corde che pensava di montare sui bassi e mi chiedeva il mio parere. Dopo la morte di sua moglie non ci siamo pi� sentiti, ma per me il ricordo di questo vero genio resta uno dei momenti magici vissuti con PFM. Forse? il pi� magico di tutti.