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Re: Prometeus Stalker 4 Corde: Arrivato!!!
Vin, il motivo del nome non lo conosco. ma mi piace tantissimo perch? si chiamava cos? anche il mio cinquantino dell'adolescenza . Per i sample porto il mio pc con la Toneport e facciamo le cose perbene.
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Re: Prometeus Stalker 4 Corde: Arrivato!!!
Allora, aggiornamento...
Ieri sera, finalmente, ho avuto la possibilita di provarlo con il gruppo. Prima considerazione: esteticamente o piace o nisba . Al cantante e al chitarrista piace, al batterista no. Il suono, invece ha riscosso apprezzamenti unanimi . Nessun problema a farmi sentire, esce molto bene dal mix. Il P/U al ponte ha un suono un filino troppo tagliente per i miei gusti, ma sicuramente fanno la loro parte anche le corde nuove, mentre quello al manico ha un suono bello pieno, aggressivo ma sempre composto e mai confuso. Diciamo che rispetto agli altri strumenti di Armando ha un suono meno potente, ma c'era da aspettarselo, dati i single. Non ? un basso plug&play, ha un suo carattere ben definito e bisogna prendergli le misure, ma mi sta bene cos?, in fondo era quello che volevo, un basso versatile ma personale. Altrimenti mi sarei preso un Fender Jazz .
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Re: Prometeus Stalker 4 Corde: Arrivato!!!
ljdg...cosa intendi per "...non ? un basso plug&play"???....io con questo termine definisco uno strumento che necessita di molto intervento di eq per essere utilizzato.....da quello che ho sentito non mi sembrano cos?
Oppure intendi che ha un suono particolare che non si adatta "immadiatamente" a qualsiasi genere?
Magari mi sbaglio ma da quel che ho capito Luigi cerca un suono diverso da quello "proprio" del basso... usa un Rick ed un ampli Davoli... diciamo che non sono il mio riferimento come timbrica
Un basso coi miei pickup suona sempre "pulito" e moderno... per cui se si cerca un suono vintage, ad esempio, si ? fuori strada. Per? magari ho capito male io, vediamo cosa ne dice il legittimo proprietario
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Re: Prometeus Stalker 4 Corde: Arrivato!!!
Arm?, mi dispiace ma sei fuori strada
Come ho detto cercavo proprio un basso diverso dal 4003, e l'ho trovato. Quello che intendo dire ? che si tratta di un basso che ti da tanti suoni, ed ? molto sensibile al tocco, quindi richiede un po' di tempo per prenderci bene la mano. Tutto qui
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Re: Prometeus Stalker 4 Corde: Arrivato!!!
Ragazzi, oramai ? qualche settimana che ho il basso tra le mie mani, quindi ? arrivata l'ora di una recensioncina
Costruzione:
Come detto all'inizio del 3d, il basso ha il corpo in noce e il manico incollato in acacia (o per essere pi? precisi, Robinia pseudoacacia, sarebbe il legno degli alberi che usano nelle aziende apistiche per fare il miele di acacia), con tastiera dello stesso legno e scala da 32". L'incollaggio del manico, eseguito con colla epossidica, ? abbastanza profondo (circa 10cm), e da una sensazione di gran solidit?. In generale, la costruzione ? abbastanza particolare, cosa che lo discosta dagli strumenti pi? diffusi. Ad esempio il corpo ? molto sottile, circa 3 cm, e le corde sono molto distanti dal corpo. Questo consente un slap assolutamente comodissimo, visto l'enorme spazio che c'? tra il corpo e le corde. Inoltre i p/u escono parecchio fuori, permettendo un ottimo appoggio del pollice.
Sia il manico che il corpo sono rifiniti ad olio, con una finitura molto bella che evidenzia bene tutte le venature dei legni. La sensazione ? quella di uno strumento fatto assolutamente a mano. Esteticamente deve sicuramente piacere, anche perch? la robinia ha un colore molto personale.
Hardware:
L'hardware ? formato da meccaniche Warwick e da ponti mono-rail senza marca. Le meccaniche sono solide e fanno egregiamente il loro lavoro, tenendo bene l'accordatura. I ponti, invece, pur essendo solidi, sono particolari e richiedono un po' di tempo per essere regolati con attenzione. Ad esempio la regolazione dell'intonazione ? piuttosto macchinosa. In poche parole bisogna sbloccare la selletta, rilasciare un po' la corda, posizionare la selletta a mano, bloccarla e accordare. Non proprio intuitivo . In compenso sono solidi e permettono sia l'ancoraggio tradizionale da sopra che quello trough body. I tasti sono piccoli e molto ben posizionati e il capotasto ? in legno, che sono sicuro prima o poi sostituir? con uno in osso, per quanto quello montato sia bello e ben fatto. La cosa migliore? I bottoni per la tracolla . Sono talmente grandi che ? quasi impossibile far scappare la tracolla.
Elettronica
Niente di innovativo o trascendentale. Due pick-up single-coil ed elettronica assolutamente passiva con controlli vol-vol-tono. Basta. Unico vezzo le cover dei p/u in noce/acacia.
Impressioni
Imbracciando il basso, quello che salta all'occhio sono le dimensioni estremamente compatte. Il corpo piuttosto piccolo e la scala corta contribuiscono in maniera determinante a questa sensazione. Lo strumento ? molto comodo, sia da indossare, visto che pesa un 3 Kg circa, che da suonare. Il manico ? sottile ma non troppo, con una curvatura che permette di impugnarlo bene e lo rende molto scorrevole. Insomma, si suona bene.
Suono
Adesso viene la parte difficile.
Diciamo che si tratta di uno strumento assolutamente moderno. Pur avendo un suono molto equilibrato, le frequenze medie sono quelle che risaltano di pi?. Con il solo P/U al ponte si ottiene un suono molto secco e squillante. Con il p/u al manico il suono, pur mantenendo pulizia e brillantezza, guadagna in profondit? e rotondit?, rendendolo adatto a suoni rock, anche se non ? il genere d'elezione di questo basso. Lo vedo meglio in generi dove la pulizia e la chiarezza del suono la fanno da padrone.
E adesso qualche sample per chiarirvi le idee
Manico
Ponte
Manico + Ponte
Scusate per l'esecuzione pietosa, spero che la recensione sia di vostro gradimento
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Ultima modifica di ljdg il Lun 23 Nov, 2009 15:45, modificato 1 volta in totale
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Re: Prometeus Stalker 4 Corde: Recensione
non partono neanche a me
ma ho capito male o il ponte presenta lo stesso meccanismo dello spector? (quello dove la selletta non ? attaccata al ponte)
se ? cos? ne voglio uno normale sul mio, piuttosto il lamierino
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S?, la selletta ? flottante e si assicura al ponte mediante una brugola. Per regolare le ottave ? un po' meno immediato di un normale ponte con la vite... per? esteticamente e funzionalmente ? migliore (e permette di utilizzare qualsiasi spaziatura da 16 in su).
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Re: Prometeus Stalker 4 Corde: Recensione
non so...quelle dello spector (parlo del koreano) quando togli le corde cadono per terra...
se tutto questo ? sinonimo di funzionalit? preferisco le cose obsolete
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crizrock, ma non c'? nel ponte la brugola laterale (a destra) per stringere e bloccare tutto il "blocco sellette"? Forse in quello coreano sono andati al risparmio...
L.
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Re: Prometeus Stalker 4 Corde: Recensione
crizrock, anche io se ci avessi fatto caso prima avrei fatto montare un ponte pi? tradizionale Sia ben chiaro, non che questo ponte sia cattivo, solo un po' complesso. Per come la vedo io, se non si hanno necessit? particolari, la scelta migliore sarebbe un ponte tradizionale .
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Re: Prometeus Stalker 4 Corde: Recensione
ma tanto l'altezza delle selle e l'intonazione non ? che la rivedi tutti i momenti, giusto se cambi marca di corde... de gustibus... Armando Pugliese, piuttosto vorrei chiedere: la "pagnotta" di legno sotto i pot ? solo una scelta estetica o proprio contiene l'elettronica e il corpo non ha lo scasso?
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Ultima modifica di invisible il Lun 23 Nov, 2009 18:00, modificato 1 volta in totale
La cover in rilievo (convessa) ? una scelta estetica/funzionale. Rimuovendola hai in mano tutti i pot ed anche l'uscita jack... in pi? se vuoi aggiungere/togliere controlli non devi devastare il basso. Il body ha lo scasso, s?. Volendo si pu? fare anche con la fresatura posteriore ma ? pi? scomodo e si perdono i vantaggi appena elencati.
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crizrock, ma che tristezza!!! Mi spiace molto. Io ho un euro5LX ed ? un basso molto ben fatto e molto ben suonante! non pensavo che la produzione koreana fosse cos? scarsa. Peccato.
Ciao
L.
Scusate l'OT: finito
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Buongiorno a tutti!
Dopo tantissimi anni torno a scrivere su questo Forum (ho dovuto attivare un nuovo account perché non ho più l'accesso alla mail collegata a ljdg...).
Per tanti motivi ero stato costretto a limitare molto il tempo dedicato alla musica (il solito: matrimonio, lavoro, figlia...). Da un po' di tempo, però, ho ripreso a suonare con maggiore impegno e quindi ho dovuto rimettere a nuovo i miei strumenti.
Quello che aveva bisogno di maggiori cure era proprio lo Stalker, da me acquistato ormai 14 anni fa... Sono diventato vecchio!
Tempo fa avevo contattato Armando per portalo a fare un lifting, ma poi i soliti impegni (e il mio lavorare in giro per il mondo) non me lo hanno consentito. Quindi ho preso il coraggio a due mani e ho provveduto da me.
Gli interventi fatti sono stati:
- sostituzione dei potenziometri, che erano diventati rumorosi, con dei CTS;
- sostituzione del capotasto con uno in ottone (questo lavoro volevo farlo già 14 anni fa, ma poi il capotasto in legno si è rivelato solido e funzionale, quindi avevo desistito). Ho preso su Amazon un capotasto pre-slotted che aveva lo spazio intercorde e l'altezza che mi servivano e l'ho modificato/limato secondo le mie esigenze, copiando quello in legno;
- rettifica della tastiera. In questo caso ho comprato sempre su Amazon l'occorrente, ho fatto un po' di prove su due chitarre scrause che avevamo bisogno di affetto e poi sono andato sullo Stalker. Il lavoro fatto ha eliminato tutte le fritturine e i rumorini che prima c'erano. Ho ritrovato il piacere di suonarlo;
- smontaggio e pulizia di tutte le meccaniche. In questa fase ho avuto qualche problema, perché rimontando il tutto ho notato un cedimento delle filettature nel noce... Rapido consulto con mio suocero falegname e soluzione trovata: fori delle viti (tutti) allargati con il trapano, tasselli di faggio da 8mm inseriti nei fori con colla epossidica, livellatura del tutto e fori rifatti nel faggio. Ora le le filettature dovrebbero durare quanto il basso (e i tasselli sono invisibili in quanto nascosti dal ponte stesso);
- pulizia generale e riapplicazione della finitura. Questa è stata la parte più semplice e piacevole. Prima ho ripassato su tutto lo strumento una lana d'acciaio fine per rimuovere sporco e aloni, poi ho ripulito con etanolo e infine ho dato una mistura di olio di lino, olio di Tung e limonene (mi sono fermato quando il basso non ne assorbiva più, che sulle parti in robinia è stato praticamente subito, dopo la prima mano; il noce, invece, ha richiesto 3 mani)
All'inizio avevo il terrore di fare casini e rovinare lo strumento, ma sono bastati un po' di prove e tanta pazienza per fare un lavoro pulito e senza danni.
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Ultima modifica di ljdg83 il Dom 20 Ago, 2023 08:22, modificato 1 volta in totale
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