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alexlotta
Alessandro Lotta
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 La "compound Scale" ,cio? I Tasti Non In Scala Tem
Mi domandavo se questa qui :http://www.tkinstruments.com/a51ac540.jpg
che chiamano compound scale ,
In pratica i tasti sono messi "diagonalmente ", e l'angolo aumenta verso le parti estreme dei tasti .
Questo dovrebbe ovviare all'inevitabile approssimazione della scala temperata (quella che noi tutti usiamo).
Io vorrei sapere , se esiste una tabella , un grafico , o una qualche esplicazione sul come realizzarla concretamente.
Per poi far? vedere ad un liutaio in termini a lui comprensibili.
L'avevo vista su delle chitarre molto tempo f? ,ma mai su un basso .
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#1 Ven 10 Mar, 2006 00:16 |
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bianco inverno
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 Re: La "compound Scale" ,cio? I Tasti Non In Scala
secondo me la risposta ? questa:
http://archivio.megabass.IT/forum/i...4&hl=multiscala
se sbaglio, mi corriggerete
Io uso: solo le dita
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#2 Ven 10 Mar, 2006 13:39 |
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alexlotta
Alessandro Lotta
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 Re: La "compound Scale" ,cio? I Tasti Non In Scala
Grazie .
Il topic inizia a parlare dello stesso argomento ,poi
SVACCA di brutto in demenzialit? "primatiche" , pollici opponibili e amenit? varie in OT.
Mi domando .
Per realizzarla su Una tastiera :
? sufficiente - piazzarci scala 34" su una corda, -scala 37" sulla corda estrema opposta ,
e piazzare i tasti tra le due diagonalmente? Punto e basta?
E le corde intermedie che "fine" fanno?
Mi viene il dubbio che armonicamente non cambino nulla.
IL "problema" (se lo chiamiamo cos?) armonico effettivamente esiste ,
maggiormente presente sulle chitarre ,dove gli accordi la fanno da padrone ,e fare un accordo in G ? virtualmente stonato .
Da qui i "Bigs" delle chitarre usano degli aggeggi ELETTRONICI (costosi) che aggiustano armonicamente le frequenze .
No so se tale scala aiuta in tal senso ,liuterisdticamente parlando?
O d? solo vantaggi in termini di pura timbrica?
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#3 Ven 10 Mar, 2006 14:22 |
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Cilispio
MegabassMod

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 Re: La "compound Scale" ,cio? I Tasti Non In Scala
no, se ci fai caso i tasti non sono tra loro paralleli ma sono disposti a ventaglio, qundi presumo si debbano fare dei calcoli precisi per stabilirne l'inclinazionw giusta.
Teoricamente dovrebbe servire a dare una intonazione migliore...io non credo che la differenza sia poi cos? grande, o comunque non tale da giustificare un cos? grande lavoro di costruzione ed una indubbia scomodit? in pi? per suonare... IMHO
Io uso: plettro e dita
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#4 Ven 10 Mar, 2006 15:17 |
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Gianni
Contributor

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 Re: La "compound Scale" ,cio? I Tasti Non In Scala
Cilispio ha scritto: no, se ci fai caso i tasti non sono tra loro paralleli ma sono disposti a ventaglio, qundi presumo si debbano fare dei calcoli precisi per stabilirne l'inclinazionw giusta.
Beh, ma nelle ipotesi che:
1) i tasti sono dritti
2) viene rispettata la scala 34'' alla 1? corda e la scala 37'' alla 5?
si deduce
1) che le posizioni corrette per le altre corde si trovino sulla retta congiungente le posizioni corrispondenti alla 1? e alla 4? corda...
ovvero che:
2)
alexlotta ha scritto:
? sufficiente - piazzarci scala 34" su una corda, -scala 37" sulla corda estrema opposta ,
e piazzare i tasti tra le due diagonalmente? Punto e basta?
Ciao!!!
Gianni
Io uso: plettro e dita
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#5 Ven 10 Mar, 2006 16:39 |
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misolidio
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 Re: La "compound Scale" ,cio? I Tasti Non In Scala
Effettivamente c'? da chiedersi se il gioco vale la candela, suonare a ventaglio non so se sia cosi semplice (magari si, non ho mai provato, ma dubito).
La mia domanda per? ?: se suono con accordature diverse da quella canonica cosa succede?
Vanifico la precisione d'intonazione se non suono accordato a 440?
E se scordo il mi a re?
Io uso: plettro e dita
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#6 Ven 10 Mar, 2006 16:52 |
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jigen
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 Re: La "compound Scale" ,cio? I Tasti Non In Scala
nessuno di questi problemi.
il sistema nel suo insieme pu? essere scomposto in "n" sistemi di corde singole (con "n" numero di corde)
(sostituisci a X" la scala di ogni singola corda)
su una scala X" cosa succede se scordi di un tono? va a farsi friggere l'intonazione di un basso "normale"?
no.
e nemmeno su questo.
una volta regolato il diapason la posizione dei tasti ? univocamente determinata.
la legge che regola le distanze fra i tasti ? uguale per ogni scala, a meno di un termine moltiplicativo "esterno" alla funzione.
detto questo, con un basso "fanned fret" puoi fare tutti i paciughi di accordatura che fai con un basso tradizionale.
peace
Io uso: plettro e dita
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#7 Ven 10 Mar, 2006 17:08 |
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Gianni
Contributor

Registrato: Settembre 2005
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Età: 65 Residenza:  Palermo
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 Re: La "compound Scale" ,cio? I Tasti Non In Scala
....
3) ovvero che....
jigenbass ha scritto:
la legge che regola le distanze fra i tasti ? uguale per ogni scala, a meno di un termine moltiplicativo "esterno" alla funzione.
ciao!!
Gianni
Io uso: plettro e dita
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#8 Ven 10 Mar, 2006 17:11 |
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Roberto Salomone
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 Re: La "compound Scale" ,cio? I Tasti Non In Scala
Cilispio ha scritto: Teoricamente dovrebbe servire a dare una intonazione migliore...
A dire il vero credo non abbia nessuna influenza sull'intonazione.
Semplicemente si applica il principio di usare una scala pi? lunga per le corde gravi e una scala pi? corta per le corde acute, per fare suonare timbricamente meglio ciascuna corda (un po' il principio delle corde del pianoforte, dove i suoni pi? gravi sono dati da corde pi? lunghe e viceversa per i suoni pi? acuti).
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#9 Ven 10 Mar, 2006 17:58 |
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TroppeNote
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Età: 49 Residenza:  Varagine (SV)
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 Re: La "compound Scale" ,cio? I Tasti Non In Scala
Occhio che non sia la scala Compensata e non quella Temperata.....
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Mescal: "Mescal non dimentica!"
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#10 Ven 10 Mar, 2006 18:04 |
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misolidio
Registrato: Gennaio 2006
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Età: 47 Residenza:
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 Re: La "compound Scale" ,cio? I Tasti Non In Scala
No non mi ? ancora chiaro.
Scusatemi, ma in questo caso avrei solamente un "vantaggio" timbrico dello strumento; il timbro e di coseguenza il sustain, la tensione ecc... della corda si esprime meglio su questa o quella scala quindi questo ? un modo per dare ad ogni corda la sua "giusta" scala. E va bene.
Per? qui si parlava di precisione di accordatura e intonazione migliore.
E' questo che mi fa pensare.
E' un punto fermo che la legge che regola le distanze fra i tasti ? uguale per ogni scala perci? in cosa consiste il vantaggio di intonazione?
E' legato all'intonazione della corda? O semplicemente al suo diametro ( corda grossa suonare meglio su tasto grosso augh)?
Se fosse legato all'intonazione della corda non potrei scordare a meno di prerdere questa fantomatica precisione?
Se fosse legato al diametro e cambio scalatura di corde?
Se fosse un animale che animale sarebbe?
Soprattutto che sia solo un vantaggio timbrico o un must di intonazione si sente la differenza?
Certo ? che i curiosi li fa parlare!
Io uso: plettro e dita
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#11 Ven 10 Mar, 2006 18:38 |
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jigen
Registrato: Gennaio 2005
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Età: 44 Residenza:  campania
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 Re: La "compound Scale" ,cio? I Tasti Non In Scala
misolidio ha scritto: Per? qui si parlava di precisione di accordatura e intonazione migliore.
E' questo che mi fa pensare.
E' un punto fermo che la legge che regola le distanze fra i tasti ? uguale per ogni scala perci? in cosa consiste il vantaggio di intonazione?
la larghezza del tasto (bada bene non la distanza fra i tasti) ? uguale per tutte le corde, quindi percentualmente il margine di "errore" ? molto pi? ristretto dal lato dove la scala ? pi? lunga (la corda non appoggia in un punto soltanto, ma su una piccola area).
la scala pi? lunga dunque garantisce (entro certi limiti) una migliore intonazione proprio alle corde che di solito possono soffrire di questo problema, ovvero le corde basse, corde per le quali la massa diventa un fattore estremamente rilevante (ovvero la formula per calcolare il comportamento della corda, compresa l'intonazione, dovrebbe tener conto di parametri abbastanza ostici da trattare matematicamente, come ad esempio la catenaria).
per questo inoltre la scala pi? lunga, garantendo maggiore tensione a parit? di corda, diminuisce (percentualmente) gli effetti della massa sull'intonazione di una corda con scalatura grossa.
peace
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#12 Ven 10 Mar, 2006 18:54 |
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Dodo
Registrato: Novembre 2003
Messaggi: 146
Età: 48 Residenza:  Salerno
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 Re: La "compound Scale" ,cio? I Tasti Non In Scala
Roberto Salomone ha scritto:
A dire il vero credo non abbia nessuna influenza sull'intonazione.
Semplicemente si applica il principio di usare una scala pi? lunga per le corde gravi e una scala pi? corta per le corde acute, per fare suonare timbricamente meglio ciascuna corda (un po' il principio delle corde del pianoforte, dove i suoni pi? gravi sono dati da corde pi? lunghe e viceversa per i suoni pi? acuti).
il motivo ? ESATTAMENTE questo, il sistema equabile non c'entra.
Dodo
Io uso: solo le dita
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#13 Ven 10 Mar, 2006 20:18 |
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Micolao
Stefano
Contributor

Registrato: Dicembre 2004
Messaggi: 11483
Età: 46 Residenza:  Lanciano (CH)
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 Re: La "compound Scale" ,cio? I Tasti Non In Scala
Gianni ha scritto: Beh, ma nelle ipotesi che:
CUT
? quello che avrei detto io.
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Non discutere con l'imbecille...prima ti porta al suo livello e poi ti frega con l'esperienza!!!
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#14 Ven 10 Mar, 2006 20:24 |
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megabasset
Ettore Menguzzo
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 Re: La "compound Scale" ,cio? I Tasti Non In Scala
Non ho capito bene, nonostante il dibattito, quale sarebbe effettivamente l'obiettivo del 3d.
Cosa vuol dire che l'accordo di sol non sarebbe intonato su una chitarra? Dato lo scarto dovuto al movimento necessario a schiacciare ? praticamente impossibile ottenere una intonazione perfetta su TUTTI i fret dello strumento.
L'obbiettivo sarebbe:
- ottenere una intonazione corretta delle note ?
- ottenere una scala non temperata ?
Nel primo caso dire che stiamo su un discorso tipo Buzz Feiten Tuning.
Nel secondo non penso sia possibile raggiungere un qualche tipo di risultato data la struttura dello strumento.
O non ho capito io?
ET
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#15 Ven 10 Mar, 2006 22:06 |
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Murivan
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 Re: La "compound Scale" ,cio? I Tasti Non In Scala
L'obiettivo di questo sistema e' chiaramente il primo Ettore. Per il secondo obiettivo pareva c'avessero provato con un thumb mutilato piu' o meno a caso con dei tasti un po' ovunque.
Che cmq non voglio shockarvi ma un compound esiste anche nei nostri bassettini dritti dritti. Semplicemente per bilanciare il fatto che la corda non e' puntiforme e se la schiacci su un tasto il punto da cui rimane libera non e' esattamente il "capotasto" che hai creato ma e' un tocchettino avanti, e piu' vai avanti coi tasti piu' rimanendo fissa la lunghezza del "tocchettino" perderesti di intonazione, di default.
Cosi' ti complichi solo la vita con le diteggiature, potrebbe essere uno strumento valido per qualcuno che ci inizia a suonare, o qualcuno che ha davvero voglia di "riqualificarsi" come strumentista. Io mi chiamo immediatamente fuori.
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"da un punto di vista ingegneristico quella disposizione si approssima perfettamente con un triangolo rettangolo...dal punto di vista dell'arte di arrampicarsi sugli specchi quell'approssimazione ? discutibile... un p? come tutto, del resto...." Prof G. Petrucci
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#16 Ven 10 Mar, 2006 22:46 |
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Paolo Camera
Paolo Camera
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 Re: La "compound Scale" ,cio? I Tasti Non In Scala
Curiosit? geometrica:
le rette passanti per i tasti convergono?
Saluti
Paolo
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#17 Ven 10 Mar, 2006 23:15 |
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Murivan
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 Re: La "compound Scale" ,cio? I Tasti Non In Scala
Beh io credo di si, non tutte ma qualcuna per forza. Se non sono tutte parallele prima o poi se le prolunghi si dovranno incontrare, se e' questo che intendi.
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#18 Sab 11 Mar, 2006 00:57 |
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megabasset
Ettore Menguzzo
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 Re: La "compound Scale" ,cio? I Tasti Non In Scala
Murivan ha scritto: L'obiettivo di questo sistema e' chiaramente il primo Ettore.
E allora si accorda in Buzz Feiten e siamo a posto. Lo fa Stu Hamm, lo puo fare chiunque altro.
ET
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#19 Sab 11 Mar, 2006 08:51 |
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Gianni
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 Re: La "compound Scale" ,cio? I Tasti Non In Scala
megabasset ha scritto:
L'obbiettivo sarebbe:
- ottenere una intonazione corretta delle note ?
- ottenere una scala non temperata ?
Murivan ha scritto: L'obiettivo di questo sistema e' chiaramente il primo Ettore.
Scusate, ma l'obiettivo principale lo aveva espresso chiaramente Roberto:
Citazione: A dire il vero credo non abbia nessuna influenza sull'inton?azione.
Sempliceme?nte si applica il principio di usare una scala pi? lunga per le corde gravi e una scala pi? corta per le corde acute, per fare suonare timbricame?nte meglio ciascuna corda (un po' il principio delle corde del pianoforte? , dove i suoni pi? gravi sono dati da corde pi? lunghe e viceversa per i suoni pi? acuti).
Per la verit?, anche questa affermazione ? vera:
Citazione: la scala pi? lunga dunque garantisce (entro certi limiti) una migliore intonazion?e proprio alle corde che di solito possono soffrire di questo problema, ovvero le corde basse, corde per le quali la massa diventa un fattore estremamen?te rilevante (ovvero la formula per calcolare il comportame?nto della corda, compresa l'intonazi?one, dovrebbe tener conto di parametri abbastanza ostici da trattare matematica?mente, come ad esempio la catenaria)?.
ma l'effetto ? di seconda aprrossimazione e parte da presupposto che gli errori casuali nel posizionamento dei tasti non cambino nel cambiare la scala, da cui la minore influenza sulla scala lunga.
Ciao!
Gianni
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#20 Sab 11 Mar, 2006 09:43 |
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DarKwiN
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 Re: La "compound Scale" ,cio? I Tasti Non In Scala
Quando leggo questi topic e poi guardo questa copertina
http://images-jp.amazon.com/images/P/B00007D5JQ.01.LZZZZZZZ.jpg
mi viene sempre da pensare che lui suonava con manici tastati normalmente e fa ancora un c**o cos? a tutti quanti...
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#21 Sab 11 Mar, 2006 10:17 |
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alchemy
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 Re: La "compound Scale" ,cio? I Tasti Non In Scala
megabasset ha scritto: Murivan ha scritto: L'obiettivo di questo sistema e' chiaramente il primo Ettore.
E allora si accorda in Buzz Feiten e siamo a posto. Lo fa Stu Hamm, lo puo fare chiunque altro.
ET
mi rendo conto che sono leggermente OT... cmq...
fino a 5 minuti fa non sapevo cosa fosse il Buzz Feiten... ora ho indagato e mi chiedo: perch? non lo usano tutti? sembrerebbe avere solo pro e nessun contro... cosa ne frena la diffusione? brevetti?
Io uso: plettro e dita
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#22 Sab 11 Mar, 2006 13:05 |
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Murivan
Registrato: Novembre 2003
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 Re: La "compound Scale" ,cio? I Tasti Non In Scala
Che strana diavoleria e' mai questo Buzz feiten?
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"da un punto di vista ingegneristico quella disposizione si approssima perfettamente con un triangolo rettangolo...dal punto di vista dell'arte di arrampicarsi sugli specchi quell'approssimazione ? discutibile... un p? come tutto, del resto...." Prof G. Petrucci
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#23 Sab 11 Mar, 2006 13:11 |
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megabasset
Ettore Menguzzo
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Registrato: Settembre 2005
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 Re: La "compound Scale" ,cio? I Tasti Non In Scala
Io uso: plettro e dita
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#24 Sab 11 Mar, 2006 13:17 |
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alexlotta
Alessandro Lotta
Registrato: Febbraio 2006
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 Re: La "compound Scale" ,cio? I Tasti Non In Scala
Vi conviene aprire un topic a parte sul Buzz Feiten
(tra l'altro nel topic linkato , si Nominavano i tasti obliqui come alternativa d'intonazione?..boh)
IN ogni caso il capotasto, da quello che so io ,Dritto/ parallello agli altri tasti non ? , sui bassi.
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#25 Sab 11 Mar, 2006 13:31 |
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