Buongiorno a tutti.

Come avrete intuito sto studiando da autodidatta e mi sono arenato malamente sulla tonalità. Nel senso che ho compreso gli intervalli, il circolo delle quinte e tutti gli argomenti correlati   , ma la domanda a cui non trovo una risposta è:



Lo so, sembra una domanda assurda visto che, una volta capito come funziona una cosa, se ne dovrebbe comprendere anche l'uso.  

Grazie, soprattutto per la pazienza.  

Io uso: solo le dita

Orsetto Da Corsa, Serve a quello a cui servono i componenti che la compongono, come le scale, gli accordi, le note stesse. Serve a produrre frequenze intelleggibili che il nostro cervello trasfoma in quella che volgarmente chiamiamo musica. Serve a definire un registro dove tutti gli strumenti, in base alla propria capacità di scendere o salire, si possono muovere per creare un insieme, governato dall’armonia.

Io uso: solo le dita
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I used to think I was indecisive, but now I'm not so sure.

Se la domanda è:
a cosa serve conoscere la tonalità      ( di un brano )

la risposta è: conoscendo le regole del sistema tonale serve a metterci note che "suonino bene" in quel brano, se il brano è un brano tonale.
Se stai suonando musica modale o free jazz, le regole sono altre.


Se la domanda è:
a cosa serve conoscere la tonalità  ( il sistema tonale )

la risposta può essere: a capire la musica occidentale scritta dall'inizio del barocco all'inizio del '900, ma anche ad interpretare la musica scritta dal '900 in avanti anche al di fuori del sistema tonale (atonale, dodecafonica, seriale, non-eurocentrica (ad esempio dell'Europa orientale), jazz modale, free jazz).

Io uso: solo le dita
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Non c'è nulla di più pratico di una buona teoria. (Richard Phillips Feynman, Premio Nobel per la Fisica)

Elementi di Acustica delle Basse Frequenze - Volume I

A sapere quali note suonare e quali non suonare. Questo in generale, perché poi nel particolare c'è di tutto e di più.

Io uso: plettro e dita
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Quindi, ricapitolando:

la tonalità è il fil rouge che collega tutti gli strumenti e che evita che uno di essi suoni note a membro di bracco per conto suo creando una schifezza nel complesso del brano.

Se ho capito è un passo avanti...  

Io uso: solo le dita

Pensala anche dal lato della progressione degli accordi, che gravitano attorno al centro tonale.

Se sei in Do maggiore, ogni accordo ha un suo ruolo. C'è l'accordo più stabile e quello con più tensioni.

Se stai suonando in Do maggiore, molto probabilmente non chiuderai una progressione sul B semidiminuito.
E molto probabilmente farai un giro per arrivare a Sol7 che che vuole risolvere su Do maggiore.

Anche per le note, quando sarai su Sol7, ti troverai con il Si che vuole salire verso il Do. E anche il Fa che vuole scendere verso il Mi.

Io uso: solo le dita

Lo spiega in parole semplici Shoenberg nel suo manuale di armonia: la tonalità è una possibilità formale. Niente di più e niente di meno. Prende in considerazione la natura del suono (in particolare degli armonici) e codifica un sistema di relazioni tra note.

Non è una legge eterna ed inviolabile e non è un must dover suonare attenendosi necessariamente alle note tonali (della tonalità appunto).

Comprenderla però ti serve per una questione molto semplice e pratica, è uno dei fondamenti del sistema temperato occidentale, che come detto si fonda sopratutto sui rapporti dei suoni armonici (per esempio nel concetto di accordo).

Ti dirò di più, nei suoni armonici si estrapola il concetto per cui sia logico attribuire determinate funzioni a determinate note nella tonalità.

Possiamo vedere alla tonalità come ad un tentativo di razionalizzare i fenomeni naturali da parte dell'uomo. Ma ne rappresenta comunque un'approssimazione e come tale è migliorabile e perfettibile.

uguale  a chiedere ( e   tanti lo fanno) a cosa serve  la filosofia?

se  provi a leggere  con calma  la  prima  risposta e l'ultima ( alex e near) trovi qualcosa che si avvicina  a rispondere ad entrambi  i quesiti.

Io uso: solo le dita

Grazie ragazzi, ora ho le idee più chiare.  

Io uso: solo le dita

Nel film "Ritorno al futuro" Marty, al momento di suonare con la band al ballo scolastico, pronuncia la seguente frase ai membri del gruppo:

"Ok ragazzi, questo è un blues con riff in Si, perciò occhio agli accordi e statemi dietro, okay?"

(originale: "All right, guys, uh, listen. This is a blues riff in 'B', watch me for the changes, and try and keep up, okay?")

In questo caso si riferisce alla melodia che gli altri dovranno seguire per stare dietro alla sua chitarra?

Io uso: solo le dita

Anche, ma non solo. Un blues in si ha una struttura ben definita (12 battute), si sposterà sul IV e sul V grado (mi7 e fa#7) a livello di accordi. Diciamo che a dei bluesmen navigati come quelli che suonavano al ballo della scuola bastava sapere la tonalità. Anche se poi Marty suona un rock'n'roll.

Io uso: plettro e dita
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Orsetto Da Corsa ha scritto:  

In questo caso si riferisce alla melodia che gli altri dovranno seguire per stare dietro alla sua chitarra?

Non prenderei troppo sul serio una frase di un film in ogni caso marcinkus ti ha più o meno risposto a parte il fatto che anche nel blues ci possono essere variazioni più o meno comuni (come il IV° alla seconda battuta o il tourn around senza il V° all'ultima battuta) a sostituzioni sempre più elaborate fino ad arrivare a Blues for Alice  di Parker.

Nel caso specifico di Jhonny B goode, appunto, il tournaround è semplice il riff di chitarra è tutto giocato tra la quinta e la sesta quindi, in quanto bassista anche se ti trovi un accordo di dominante (caratteristico del blues) con la settima minore non è detto che per forza devi suonare la settima mentre, essendo esclusa la terza dal riff puoi scegliere di metterci la maggiore come da "tonalità" (cosa che fa il contrabbassista e il pianista nel pezzo) oppure scegliere di non metterne nessuna, lasciando libero, eventualmente, al solista di poter improvvisare sia in maggiore che in minore.

E se ne potrebbe parlare ancora per parecchio, credimi.

Io uso: plettro e dita

un bravo chitarrista o bassista o pianista può suonare un brano in qualsiasi tonalità.
Il cantante ovviamente è molto più limitato dal suo registro naturale.
Quindi, in genere, si definisce la tonalità di un brano in base alle esigenze del/della cantante

Sono in sovraccarico di nozioni ma è bellissimo così   . Grazie mille a tutti!  

Io uso: solo le dita

Come è già stato detto, conoscere la tonalità del brano serve alla stessa cosa di conoscere esattamente quali accordi vengono suonati durante il brano. Servono a sapere in anticipo che note puoi suonare e quali no.
Poi ci sono quelli come me che, dopo una vita, ancora suonano soltanto a orecchio.
Io non conosco le note sulla tastiera del basso (tranne due o tre), quindi sapere che siamo in Bb o in C# mi aiuta molto poco. Io suono solo per intervalli. So cosa posso suonare e cosa no perché sento che intervalli ci possono stare. Non so mai se siamo in minore o in maggiore, faccio a orecchio.
La cosa peggiore è che sono limitato ad un'ottava, se azzardo di suonare intervalli troppo "lunghi", poi mi perdo e non so più continuare.
Non è così che si suona.

Per un esempio di come suono:
https://www.wikiloops.com/backingtrack-jam-193438.php
nell'assolo è più evidente che non so schiodarmi dall'ottava e sono solo DUE ACCORDI!

Io uso: solo le dita

pber, ottimo lavoro, dalla tua descrizione non si poteva certo pensare ad un risultato del genere...

Io uso: plettro e dita

Orsetto Da Corsa ha scritto:  

In questo caso si riferisce alla melodia che gli altri dovranno seguire per stare dietro alla sua chitarra?

Se gli altri sono la base ritmica (che accompagna la chitarra solista) allora si riferisce all'Armonia, cioè alla struttura degli accordi.

Mi accodo a marcinkus.
Il blues in 12 misure ha una struttura assolutamente standard (cui poi si possono apportare un sacco di variazioni, come Blues for Alice, citata da Jacker,  per esempio, che però non cambiano la "natura" del Blues)  fatta cosi:


I     /       IV     /     I      /      I  
IV   /       IV     /     I       /     I
V     /      IV     /     I       /     I (oppure con turnaround  I,V)

è quindi basato su tre accordi,   se è in SI    allora   I =  SI,   IV  =  MI,   V  =  FA# ;
se è in FA   allora    I = FA ,  IV =  SIb;    V =  DO;    (in genere sono tutti accordi di 7a ).

Puoi suonare l'accordo o fare l'arpeggio, allo stato fondamentale o rivolti vari,  ma almeno nel jazz (ma anche nel rock) saper suonare un blues standard in qualsiasi tonalità è il minimo sindacale.
E sul basso non è nemmeno difficile perché il IV  sta esattamente sotto (stesso tasto, corda inferiore) la tonica, il V  due tasti avanti, corda inferiore.

Io uso: solo le dita
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Elementi di Acustica delle Basse Frequenze - Volume I

ally, grazie mille. Si certe cose le suono anche bene, ma dannatamente a orecchio. Non sono semplicemente capace di muovermi sulla tastiera con la cognizione della nota da suonare. Posso solo stare "nei dintorni" della nota giusta. E' come muoversi per il mondo con un bastone da ciechi.

Comunque ho ricominciato ad esercitarmi ed uno dei primi risultati che voglio ottenere è quello di conoscere bene le note della tastiera.

Io uso: solo le dita

pber, Goodrich consiglia di imparare a muoversi prima orizzontalmente e dopo verticalmente. Così sconfini senza grossi problemi...

Io uso: plettro e dita

ally, se non sbaglio "orizzontale" e "verticale" sono intesi nel senso del contrabbasso, ossia invertiti rispetto al basso elettrico.
Orizzontalmente significherebe la classica scala suonata (in verticale) a cavallo delle corde, verticalmente invece significherebbe suonarla lungo la stessa corda o lungo due corde.

In ogni caso il presupposto iniziale è saper dare un nome ad ogni singolo tasto del manico.

Io uso: solo le dita

pber, per conoscere la tastiera bisogna studiare armonia. Anche se saprai dare un nome a tutti i tasti che schiacci, se non studi come sono composti gli accordi e le progressioni, non ti servirà a conoscere la tastiera. Tu lo sai già fare istintivamente, questo è un vantaggio. Mi spiego: uno dei modi migliori per conoscere la tastiera è lo studio del Walking bass. Per farlo si parte dalla cadenza maggiore, da quella minore, dallo studio del blues in F, dell’anatole, per poi passare agli standard. Obbligato a suonare le note che compongono gli accordi delle cadenze, con le regole del Walking e dovendole cercare sulla tastiera, in pochi mesi si ottiene una conoscenza completa della tastiera. Anche leggere per posizioni aiuta (che e quello che stai facendo a orecchio), ma il walking per imparare a conoscere la tastiera è imbattibile.

Io uso: solo le dita
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Alexce69, mmmh mi hai convinto. Riprenderò in mano il libro di Morriconi sul walking bass (comprato molti anni fa, ma in realtà mai studiato).
Credo anch'io che il modo migliore sia attraverso il walking. Tanto più che lo so già suonare, ma solo a istinto, come dici tu.
Ho ripreso il basso dopo 10 anni di sosta. In questi mesi ho fatto un bel lavoro sulla mano destra, che faceva un po' quello che voleva lei, a caso.
Adesso è finalmente il momento di capire cosa suona la sinistra
grazie

Io uso: solo le dita

In musica    Matteo 6,1-4     non vale    

Io uso: solo le dita
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Non c'è nulla di più pratico di una buona teoria. (Richard Phillips Feynman, Premio Nobel per la Fisica)

Elementi di Acustica delle Basse Frequenze - Volume I

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Giuro che non ho capito, è grave ?  

Io uso: solo le dita
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no non è grave.

pber   "In questi mesi ho fatto un bel lavoro sulla mano destra, che faceva un po' quello che voleva lei, a caso.
Adesso è finalmente il momento di capire cosa suona la sinistra"

  Vangelo di Matteo 6,3:   non sappia la destra ciò che fa la sinistra

Io uso: solo le dita
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Elementi di Acustica delle Basse Frequenze - Volume I