Alcuni mesi fa ho portato a casa questo basso e, dietro gentile richiesta di duiliobelrtramo, provo a raccontarvelo un po'.
Premetto di non essere un musicista, ma un semplice appassionato che dopo anni di abbandono del basso, ha ripreso a suonicchiare un annetto fa e, avendone finalmente le possibilità, ha deciso di regalarsi uno strumento "serio".
Per questo chiedo venia per le imprecisioni/baggianate che potrei riportare.
Lo strumento si presenta così:
https://imgur.com/gallery/wRm5RWD
Partiamo dai legni e dalla liuteria, che sono le cose che maggiormente mi hanno colpito.
Il body riprende le forme del fratellino Shifter, ma si compone di un top in acero di palude canadese e di un corpo in cedro rosso nel quale sono scavate 5 camere tonali intonate e comunicanti tra loro, che alleggeriscono un po' il basso. Il mio esemplare pesa circa 3,8 Kg.
Esteticamente, trovo molto indovinato l'abbinamento tra l'acero, venato, il battipenna rosso-tartarugato ed il rosso caldo del cedro.
Il manico, in acero duro è avvitato al corpo con sei viti:
https://imgur.com/gallery/WwyOdje
La tastiera, a 20 tasti, nel mio caso è in palissandro, ma esiste anche la versione con tastiera in legno chiaro, credo sempre acero.
La paletta, fendereggiante ma dalle linee più morbide, riporta il logo ed il "fatto a mano in Canada", anche se una parte della produzione avviene degli U.S.A.
https://imgur.com/gallery/MQKROf8
Il ponte permette il montaggio delle corde (delle D'Addario EXL165 in Nichel Super Long Scale) sia passanti attraverso il corpo che fissate direttamente al ponte:
https://imgur.com/gallery/QeeLIDm
Rispetto allo Shifter, nel Passion RG-4 cambiano anche i pick up; sempre in configurazione P-J, ma si tratta di un Seymur Duncan SPB-3 al manico e di un Seymur Duncan SJB-3b al ponte.
Un selettore a 4 posizioni permette di utilizzare il solo pick up "precision", il solo "jazz" o entrambi in serie e parallelo. Il suono cambia molto e diventa molto più incazzoso quando si usano entrambi i pick up, soprattutto in serie.
I due potenziometri servono a regolare volume e tono, come in qualunque Precision.
Rispetto al mio Ibanez SR 400 il basso ha molto più segnale in uscita, cosa che non avrei mai detto da ignorante in materia, convinto com'ero che i bassi passivi suonassero più "leggeri" di quelli attivi.
Passando al suono, non mi addentro in descrizioni particolareggiate vista la mia scarsa competenza, ma posso dirvi che mi ha colpito moltissimo il sustain infinito. Sarà per le camere tonali, sarà per la scelta dei legni o per i pick up di qualità, ma non avevo mai sentito nulla di paragonabile. Proprio per il sustain ho preferito il Passion ad un Jazz e un Precision Professional e ad un Lakland 4460 che avevo provato prima e dopo di lui.
Il basso suona ovunque lo si sfiori, e per me che non sono un mostro, i primi mesi quello del sustain è stato un problema: dovevo fare attenzione a stoppare sempre le corde che non dovevano suonare per non emettere rumori di fondo.
Invito chi volesse sentire la voce di questo strumento ad ascoltare un signor bassista come Nelson Rios, endorser di Godin, in questo pezzo con slap e pizzicato. Lui utilizza però un Passion con tastiera in acero:
https://www.youtube.com/watch?v=SQz8NQbTwYQ
Per una descrizione particolareggiata rimando invece alla video-recensione di Bassline (il mio è lo stesso esemplare suonato nel video):
https://www.youtube.com/watch?v=pQ9LdSPTVIs
Infine due parole sulla custodia morbida. Discretamente imbottita e piena di tasche, riporta il logo di Godin. A mio avviso è molto elegante, con cerniere e maniglie nere e la tela di un bel verde/bruno. Per il mercato nordamericano esiste anche quella rigida, che avrei sicuramente preferito se ne avessi avuto la possibilità. A quanto ne so, in Europa viene commercializzato solo con quella morbida.
Grazie a tutti per l'attenzione.