Tribute Bands, Perchè?


Titolo: Re: Tribute Bands, Perchè?
Fu-V :
Io mi riferivo al primo post, non al tuo.
Capisco cosa intendi, però faccio fatica a non considerare musicista uno che ha studiato 10 anni il pianoforte e magari suona in un orchestra sinfonica, magari diretta da Riccardo Muti.
La distinzione strumentista/musicista è la classica questione di lana caprina.
Se non invento musica sono "solo" uno strumentista ?
Se mi siedo sul divano e improvviso con la pentatonica su un giro Blues è sufficiente per cambiare categoria ?

Il primo post , sicuramente senza volerlo, aveva un vago tono supponente, che elevava una categoria (pezzi propri) rispetto ad un altra (tribute band). Continuo a ritenere che sia presuntuoso pensare che il proprio stato sia migliore di un altro.
Rispetto comunque il tuo punto di vista, perchè epresso con educazione e intelligenza.

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Titolo: Re: Tribute Bands, Perchè?
avatar Alexce69,sono categorie nate durante epoche in cui la musica era presa molto (molto molto molto) seriamente quindi essere considerato un "musicista" era automaticamente un'attestazione di preparazione e prestigio.
Quindi non la definirei una questione esattamente di lana caprina.
Io per esempio non riesco a considerarmi un musicista, e ne ho ragione, al limite sono uno che con lo strumento in mano fa, ogni tanto, uno sforzo creativo dai dubbi risultati. Ancora meno sono un musicante vista la mia impreparazione tecnica sullo strumento.

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Titolo: Re: Tribute Bands, Perchè?
Onzog-onzo:
Come ti autodefinisci dipende dalla tua percezione di te, dalla tua indole, dal tuo carattere, tu probabilmente preferisci non definirti musicista, magari qualcuno che ti conosce ti definisce tale . Ma musicante, musicista, strumentista, strimpellatore..ma di cosa stiamo parlando ? Non mi risulta che siano nate categorie pre definite con le quali classificare chi suona in nessuna epoca. Se stai invece parlando di musicisti professionisti e musicisti dilettanti, puoi trovarmi d'accordo.
Che poi ci siano persone più o meno portate, chi sia capace di comporre o meno è una altra storia.
Ma definire "deleterie" le tribute band..mi sembra veramente esagerato.
Poi noi possiamo fare l'esegesi delle definizioni, l'analisi delle differenze fra i termini, ma ritenere migliore una band che fa musica "originale" perchè quello è essere musicisti, rispetto ad una tribute band perchè quello è essere scimmiottatori..oddio..

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Titolo: Re: Tribute Bands, Perchè?
^^^

No, ma eviterei anche l'eccesso opposto, perché mi pare che ci siano post che fra le righe lascino intendere che quello che in Italia hanno fatto - che so? - i C.S.I. e quello che ha fatto La Combriccola del Blasco sia uguale.

«Non è lo stesso fottuto campo da gioco, non è lo stesso campionato e non è nemmeno lo stesso sport.» (cit.)

Se poi vogliamo affermare che scrivere e arrangiare Irata sia equivalente ad imparare la linea di basso di Colpa d'Alfredo facciamolo pure, ma a questo punto veramente vale tutto.

Anzi, fra un po' è meglio La Combriccola del Blasco perché per rifare gli assolo di Braido ci vuole più tecnica che per suonare le parti di Zamboni.

Qualunque cosa fatta con impegno è dignitosa e meritevole di rispetto, ma non vedo che problema ci sia nel distinguere un tipo di lavoro da un altro. Pare quasi che qualcuno la prenda sul personale e/o si senta punto sul vivo... (non mi riferisco a te, avatar Alexce69, anche se son partito rispondendo all'ultima frase del tuo post... sono i miei flussi di coscienza vagamente joyciani )

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Titolo: Re: Tribute Bands, Perchè?
Citazione:
No, ma eviterei anche l'eccesso opposto, perché mi pare che ci siano post che fra le righe lascino intendere che quello che in Italia hanno fatto - che so? - i C.S.I. e quello che ha fatto La Combriccola del Blasco sia uguale.



secondo me l'errore sta nel definire aprioristicamente; nulla esclude che i componenti de "La combriccola" possano avere altri progetti, fare musica originale e comporre chissà che cosa, così come nulla esclude che il musicista X di gruppo Y famoso non faccia altro che suonare le parti che gli danno da suonare.

se vogliamo distinguere i campi da gioco, da un lato abbiamo il compositore, dall'altro l'esecutore, ma il compositore prescinde lo strumento, a meno che non componga solo per il proprio strumento...
ma allora è limitato e non è un vero compositore?

ci sono arrangiatori di professione che non suonano niente, come un Morricone a caso, che compone ed arrangia per orchestra, ma non suona nulla.

è chiaro che se si vede la cosa solo dal punto di vista della band amatoriale che scimmiotta il proprio idolo si possa avere un'idea di questo tipo.

ma quando parliamo di musicisti di professione, allora è tutt'altro, che si componga, si facciamo tributi, cover o che.


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Titolo: Re: Tribute Bands, Perchè?
Fu-V : Ma si..si fa per parlare :D. È ovvio che nel definire deleteria una espressione musicale qualcuno si possa sentire punto nel vivo. Non insisto oltre, non vorrei che la mia riflessione apparisse come Excusatio non petita.

Pier: Sono completamente d'accordo.
In realtà Morricone è diplomato in tromba, e in gioventù ha suonato in orchestra. Negli anni 80 insieme ad altri ha fondato "Il gruppo di improvvisazione nuova consonanza" ed esistono registrazioni dove Morricone suona la tromba.

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Titolo: Re: Tribute Bands, Perchè?
Temo di diventare pedante: giuro che è solo per chiarire il mio pensiero che ho la sensazione non essere stato del tutto compreso, non certo per imporlo. Lo riscrivo in maniera il più semplice possibile, poi rispondo punto per punto a Pier:

qualcuno ha affermato che qualche musicista potrebbe non avere neppure la voglia di provare a comporre musica propria: per me questo non è possibile, un musicista che non si esprima creativamente attraverso la musica è una contraddizione in termini. Che non vuol dire che debba essere Beethoven, magari scrive cose pessime, ma lo fa. Sarà, in questo caso, un cattivo musicista. Altrimenti è altro, è uno strumentista, pure bravissimo - e giuro che provo ammirazione per chi ha la costanza di studiare metodicamente sullo strumento proprio perché io non ne sono mai stato capace, dopo dieci minuti di esercizio utile a perfezionare la diteggiatura mi annoio e voglio fare qualcosa che trovi interessante da un punto di vista musicale oltre che tecnico - ma è un'altra cosa. Se poi questa definizione sembra un insulto o uno sminuire il lavoro altrui mi dispiace, non è quello che intendo. Dire che uno faccia un lavoro anziché un altro non mi sembra un'offesa, francamente.


Pier_ ha scritto:  
nulla esclude che i componenti de "La combriccola" possano avere altri progetti, fare musica originale e comporre chissà che cosa

Certo, e se scorri il thread, infatti, vedrai che sono stato il primo ad esprimere questo concetto. Ora stavo solo facendo riferimento alla valenza degli specifici progetti. Converrai con me che una tribute band in più o in meno non cambi il corso della storia della musica; un singolo autore può invece farlo.

Pier_ ha scritto:  
così come nulla esclude che il musicista X di gruppo Y famoso non faccia altro che suonare le parti che gli danno da suonare.

Anche questo è vero. Nell'esempio che ho citato, però, non posso che fare riferimento a quanto dichiarato alla SIAE: testi di G.L. Ferretti, musiche di G. Canali - F. Magnelli - G. Maroccolo - M. Zamboni. Ma basta conoscere le carriere dei quattro al di fuori dei C.S.I. per sapere che tutti sono autori.

Pier_ ha scritto:  
se vogliamo distinguere i campi da gioco, da un lato abbiamo il compositore, dall'altro l'esecutore, ma il compositore prescinde lo strumento, a meno che non componga solo per il proprio strumento... ma allora è limitato e non è un vero compositore?

Sì, ma non vedo come questo entrerebbe in conflitto con la mia tesi. Nel mio piccolo pure io scrivo le parti - che so? - per il sax ma non sono in grado di eseguirle. E quindi?

Pier_ ha scritto:  
ci sono arrangiatori di professione che non suonano niente, come un Morricone a caso, che compone ed arrangia per orchestra, ma non suona nulla.

Non suonano nulla nel senso che non lo fanno in pubblico, Morricone è in grado di suonare almeno la tromba e il pianoforte, che io sappia. Ma pure qui, non vedo in cosa contraddica il mio discorso. Anzi, semmai lo avalla: sono due mestieri diversi...

Pier_ ha scritto:  
è chiaro che se si vede la cosa solo dal punto di vista della band amatoriale che scimmiotta il proprio idolo si possa avere un'idea di questo tipo.
ma quando parliamo di musicisti di professione, allora è tutt'altro, che si componga, si facciamo tributi, cover o che.

...il che non esclude che si possano saper fare entrambi, forse è questo aspetto che non ho mai esplicitato, ma lo davo per scontato. Per fare un esempio, di recente Andrea Chimenti ha fatto un bellissimo tributo a David Bowie.


Pier_ ha scritto:  
però l'avvocato senza l'architetto che poi mette in pratica le idee non camperebbe, così come l'architetto che non si aggiorna alla tecnologia senza i dipendenti unicamente addetti a copiare in digitale non lavorerebbe più da un pezzo.

Pienamente d'accordo. Come il compositore ha bisogno degli esecutori, a meno che non sia anche un polistrumentista o lavori con l'elettronica, ma anche di chi registra e mixa i brani. Ma, appunto, un musicista è un musicista, uno strumentista è uno strumentista e un ingegnere del suono è un ingegnere del suono (lavoro altrettanto affascinante e complicato e che richiede una notevole conoscenza della musica, fra l'altro).

Spero che stavolta sia tutto chiaro

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vince123
Titolo: Re: Tribute Bands, Perchè?
Secondo me ce poco da dire ognuno ha i suoi gusti e ognuno è libero, sembra questo, piuttosto un discorso di "etica musicale" abbastanza sterile.
Se scimmiotti un musicista non va bene ma se lo fai come progetto secondario per arrotondare se ne può discutere. Se lo fai ubriaco con gli amici in garage va bene, ma se si paga un biglietto no. Se coverizzi vasco no, Marillion e Kim Crimson si. Se rifai il pezzo mettendoci del tuo va bene, se ricerchi l'imitazione perfetta allora no, (provate a farla voi se riuscite, così vi diranno che è meglio dell'originale, altra cazzata perché l'originale è diversa per forza, semplicemente diversa). Se non vuoi rischiare un brutto concerto puoi andare a vedere le cover band ma sarebbe meglio supportare le band "originali", come se avessi visto qualcosa di originale negli ultimi 20 anni. Anzi 30, perché sono pignolo e vecchio. E visto che sono vecchio vi racconto una storia poco interessante: quanta noia negli anni novanta quando da bravi metallari si faceva il proprio dovere di supportatori di band emergenti e originali andando ai concerti black metal. Allora quello era "il nuovo" una epidemia in cui incappavi per forza, ma puzzava di Death SS 1977 ,Venom 1981, Alice Cooper e B.Sabbath 1969. Guardavamo sti deficienti col mantello nero che "suonavano" ai 200 allora circondati da crocifissi in fiamme. Sbadigliavamo in continuazione di fronte a quel ridicolo frastuono isterico dicendoci che non avrebbero impaurito nemmeno mia nonna, che ha visto una guerra mondiale (e due dopoguerra). Eppure era il famigerato e originale Norvegian Italicus Blasfemian Occult Satanic Truculent Black Metal. Oh, cantavano anche in latino e alcuni pure in greco, chekkazzo!

Ho visto invece Paul di Anno fare pezzi ovviamente degli Iron.... che cos'era? In teoria una cover band.... (moralmente autorizzata a coverizzare pezzi degli Iron) in pratica? ...preferisco non rispondere, mi sono divertito e non mi interessa altro, ho anche pagato e so già che quei soldi finiranno in polverina bianca, menefrego. E se le cover degli Iron le fanno dei ragazzini in una birreria di provincia va bene o no? Chiedo perché mi sono perso....

Che casino parlare di musica meglio riportare la realtà così com'è e cioè ognuno faccia che cazzo vuole come è sempre stato e sempre sarà, musicisti, musicanti, session man, esecutori e compositori.
Cerchiamo tutti quanti una classificazione, una definizione, per avere un ordine delle cose che ci rassicura per poter giudicare e sentirci sul lato giusto dello schieramento. Di cosa abbiamo paura, di non pensarla correttamente? Le cover band forse non esisterebbero se la vecchia musica non fosse così piacevole e le nuove proposte "spessatamente" così discutibili.

( Mi sembra più grave il fenomeno del "pay to play" ma questo è OT.)

Chiedo scusa per lo sproloquio, saluti.

Titolo: Re: Tribute Bands, Perchè?
Vince123:
Si, penso che nell'ultima parte del tuo discorso risieda anche il mio pensiero.

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Titolo: Re: Tribute Bands, Perchè?
Snow Goose ha scritto:  
Benoît David è un cantante canadese, in passato membro dei "Close to the Edge", una delle più note tribute band degli Yes. Nel 2008 Chris Squire lo sceglie per rimpiazzare Jon Anderson ...".

Questo per dire che chi suona in una cover/tribute è un musicista eccome, e spesso di pari dignità rispetto ai "pro" diciamo. Esistono musicisti compositori e musicisti esecutori. Preferisco un buon esecutore ad un pessimo compositore.

... aggiungerei al piacere di suonare brani ed artisti che si amano ... il piacere anche di fare in qualche modo divulgazione musicale, magari piazzando qualche brano diverso dal solito in scaletta.


Straquoto !!
La pari dignità è data dal diritto e dalla libertà di esprimersi facendo ricadere i propri accenti musicali sulla composizione, sulla esecuzione, nella scelta dei brani ... e perchè no ... anche nella capacità di personale di mediare col mercato musicale e con le esigenze delle singole situazioni. Mi sembra assurdo (e non condivido) il paragone Compositore = Brunelleschi e Esecutore = Muratore magari non era nelle intenzioni dell'autore, ma mi suona molto di presunzione. Diciamo che il paragone più appropriato potrebbe essere tra Architetto e Ingegnere: i mestieri sono sempre abbastanza diversi, ma assolutamente di pari dignità e spesso complementari. In molti casi è la perfetta fusione di entrambe le competenze (con l'apporto delle due diverse sensibilità) che crea il vero capolavoro.

Se accettiamo che sia il "gesto puramente creativo" ciò che definisce la natura del musicista (... o musicante ... o quello che preferite) dobbiamo però anche accettare che il "gesto creativo" si può esprimere in mille mila modi e sensibilità diverse ... molte volte distanti anni luce dalle nostre personali sensibilità, e quindi oggettivamente difficili da comprendere, ma non per questo i musicisti sono meno creativi o meno meritevoli di dignità musicale.

Ci sono grandi musicisti compositori ai quali riconosco uno straordinario talento, competenza e capacità creativa, ma che non ascolterei nemmeno sotto tortura, così come ci sono state cover band capaci di stupirmi ed entusiasmarmi per certe interpretazioni a volte anche migliori dell'originale: questo non è forse talento creativo ? ... Lungi da mè l'idea di fare scale di dignità musicale o di pensare che gli uni siano più musicisti degli altri ...

Titolo: Re: Tribute Bands, Perchè?
Maxer ha scritto:  
Mi sembra assurdo (e non condivido) il paragone Compositore = Brunelleschi e Esecutore = Muratore magari non era nelle intenzioni dell'autore, ma mi suona molto di presunzione. Diciamo che il paragone più appropriato potrebbe essere tra Architetto e Ingegnere: i mestieri sono sempre abbastanza diversi, ma assolutamente di pari dignità e spesso complementari.


Nessuna presunzione. Il paragone sta in piedi nel momento in cui il fine è distinguere coloro che concepiscono un'opera da coloro che materialmente la eseguono. Nel caso di un'opera architettonica questi ultimi sono l muratori che fisicamente si trovano sul cantiere, non è che ci sia da farci tanta filosofia su
E non vedo cosa avrebbe di poco dignitoso il lavoro del muratore.
Regista-attori ti suona meglio?

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Titolo: Re: Tribute Bands, Perchè?
Fu-V ha scritto:  
Nessuna presunzione. Il paragone sta in piedi nel momento in cui il fine è distinguere coloro che concepiscono un'opera da coloro che materialmente la eseguono ... non è che ci sia da farci tanta filosofia su ... E non vedo cosa avrebbe di poco dignitoso il lavoro del muratore. Regista-attori ti suona meglio?


E' esattamente questo che contesto: IMHO fare questa stessa distinzione (o paragone) è "fare della pura filosofia" !

Il concerto per violino e orchestra Op. n° 35 di Čajkovskij è stato scritto nel 1878 ma è rimasto per anni un mero esercizio di teoria musicale scritto su un foglio di carta, perchè nessuno riusciva ad eseguirlo, nemmeno Iosif Kotek, noto violinista dell'epoca, che aveva contribuito a scriverlo a 4 mani insieme a Čajkovskij, riusciva ad eseguirlo (... e guarda caso un'altra collaborazione "creativa" tra esecutore e compositore ...) .

Il genio creativo di Čajkovskij è indiscutibile, l'opera è tale ed è straordinaria nel momento in cui uno la pensa e la scrive, ma questo di Čajkovskij e Kotek è un esempio molto chiaro della compenetrazione delle due funzioni. l'Op. 35 è diventata patrimonio vero dell'arte umana non (o non solo) quando è stata scritta, ma anche quando Adol'f Brodskij che non è mai stato un compositore ma "solo" un eccellente strumentista, nel 1881 è riuscito ad eseguirla.

Possiamo parlare di Bach o anche di centinaia di altri esempi identici e più recenti nei quali l'opera del compositore diventa compiuta e (sottolineo) "completa" solo grazie all'apporto delle idee e della tecnica degli esecutori o dei compagni della band. E' una dinamica normalissima per molti gesti creativi: magari possiamo dire che sono le due facce della stessa medaglia, ma IMHO dire che compositore e strumentista facciano 2 mestieri diversi mi sembra volere a tutti costi forzare una distinzione che è puro esercizio intellettuale perchè nella realtà delle cose nulla è davvero così nettamente distinto.

Non ho niente contro i muratori, anzi ... io mi sento esattamente un "muratore" della musica, proprio perchè so bene quale abisso ci sia tra le mie capacità e quelle di un vero musicista. Non è in questo senso che ho parlato di dignità: la dignità è altro e risiede nel "modo" in cui si fanno le cose, non c'entra nulla con il livello raggiunto. Io credo sia così sempre, ma diciamo che almeno a certi livelli, fare categorie e/o distinzioni tra compositore e strumentista suona davvero pura filosofia.

Ultima modifica di Maxer il Lun 11 Giu, 2018 09:09, modificato 1 volta in totale
Titolo: Re: Tribute Bands, Perchè?
Ah, ma l'ho scritto sin dall'inizio che la mia era una pura pippa mentale, riconoscimi l'onestà intellettuale
Poi il discorso si è allargato. Certo che non c'avevo proprio nulla da fare quella sera, ché a distanza di sei mesi ancora devo spiegarmi!

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Titolo: Re: Tribute Bands, Perchè?
Fu-V ha scritto:  
Ah, ma l'ho scritto sin dall'inizio che la mia era una pura pippa mentale, riconoscimi l'onestà intellettuale ... Certo che non c'avevo proprio nulla da fare quella sera, ché a distanza di sei mesi ancora devo spiegarmi!
eccccheeeccc ... ci mancherebbe ! Certo !

Forse è perchè sono a casa in mutua per i postumi di un intervento e quindi ho tempo da perdere, ma a mè la domanda del titolo di questo 3D mi ha molto stimolato, avevo letto fin dall'inizio e credo di avere capito quello che intendi

Ultima modifica di Maxer il Lun 11 Giu, 2018 12:18, modificato 1 volta in totale
Titolo: Re: Tribute Bands, Perchè?
Fu-V :
Alla fine hai trovato uno piú puntiglioso di te .
È andato a pescare l'opera di Čajkovskij e la faccenda Kotek..mica pizza e fichi !! Vederti capitolare mi da amarezza. Complimenti a Maxer per la cultura musicale, lo dico senza ironia. Mi ha colpito. Anche se, come dicevo , il mio pensiero è più vicino a l'ognuno faccia quel c.... che vuole espresso nel post di Maxer precedente.

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Titolo: Re: Tribute Bands, Perchè?
avatar Alexce69, non stuzzicare il can che dorme!
Ci sono trenta gradi e non ho l'aria condizionata, usate pure la parola musicista come sinonimo di centromediano metodista, 'un c'ho più voglia di discuterne

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Titolo: Re: Tribute Bands, Perchè?
avatar Alexce69, almeno nella musica (!!!) "che ciascuno faccia quel c---o che vuole" è l'approccio che preferisco !

avatar Fu-V, la meritocrazia è l'unica "crazia" che riesco ad accettare serenamente. Penso di capire cosa intendi: il mio discorso sopra non intende togliere nulla al valore di coloro che nella musica (ma vale ovunque) fanno il lavoro più difficile che è quello di rischiare la propria faccia senza reti di protezione.
Anche solo per questo, a prescindere dai risultati, i meriti sono importanti e non da tutti

... e comunque grazie per questo 3D, come ho detto a mè piace molto.
PS se passate da Modena il primo giro di birra è mio !

Ultima modifica di Maxer il Mar 12 Giu, 2018 08:11, modificato 1 volta in totale
Titolo: Re: Tribute Bands, Perchè?
avatar Maxer, se non t'intristisce troppo che beva un San Bitter, volentieri: ahimè, son due anni che ho eliminato l'alcool.

Comunque, per rinvigorire la polemica, ho in mente un thread geniale: «Tribute band dei Queen, perché? Non erano già una sciagura sufficiente gli originali?»

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Titolo: Re: Tribute Bands, Perchè?
Da stasera suonerò con una tribute ai Ramones: spero di divertirmi, cosa che non sta accadendo con la band (di inediti) con cui suono da qualche mese.

Per cui, per me, ognuno è libero di divertirsi come meglio crede. Le definizioni (mucista, strumentista, musicante, ecc...) le lascio dare agli altri.


Bye

Ultima modifica di benzanotto il Mer 13 Giu, 2018 15:52, modificato 1 volta in totale
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Titolo: Re: Tribute Bands, Perchè?
Fu-V ha scritto:  
... se non t'intristisce troppo che beva un San Bitter, volentieri: ahimè, son due anni che ho eliminato l'alcool.
... adesso sì che mi spiego da dove nascono certi dubbi notturni e certe domande esistenziali !

avatar benzanotto, in bocca al lupo per il nuovo gruppo: divertirsi e provare il piacere di suonare insieme agli amici è l'unica cosa che conta veramente

Titolo: Re: Tribute Bands, Perchè?
Fu-V : stasera faccio una prova con un gruppo Tributo ai Grandfunk Railroad ed al suo ex cantante, di cui non ricordo neppure il nome...non togliermi il saluto !!

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Titolo: Re: Tribute Bands, Perchè?
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YouTube Link

Ma mica ce l'ho con le tribute band.
Sono utili. Come Gus Van Sant che rifece Psycho inquadratura per inquadratura. Chi non ne sentiva il bisogno? ersbwqc
Scherzi a parte, facci sapere come è andata.

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