wickfever ha scritto:  

però le manopole stanno li per un motivo.

Indiscutibilmente...
Anche io rientro nel novero dei "timorosi", forse preda della logica "nel mezzo sta la virtù".
Però non sempre, cambiando amplificatore, mi sono trovato bene in flat; qualche volta lo sforzo di provare moderati correttivi l'ho dovuto operare, sempre però con una certa apprensione.
Ecco perchè mi sono interessato ai vostri pareri, tecnici, ma comprensibili.
Grazie comunque.

Io uso: plettro e dita

Jacker ha scritto:  

SsTe, la domanda ?:

E' pi? importante avere un bel suono di basso o un bel suono di gruppo?  


In ogni caso ? un compromesso

Assolutamente vero... solo che a questo compromesso ci si deve lavorare tutti insieme con la massima dedizione, a costo di perderne anche due di prove! Altrimenti si gioca a chi fa meglio la prima donna e i risultati sono decibel esorbitanti e orecchie sanguinanti!
Se posso dare un consiglio, mettetevi in flat, livellate tutti i volumi appena sotto il volume della batteria, cercate di capire uno per volta quali sono le frequenze che vi piacciono a cui non rinucereste ognuno del proprio strumento (imparate ad ascoltarvi vicendevolmente) poi scegliere di occupare coscientemente ognuno il proprio spazio frequenza senza esagerare e senza alzare troppo il volume complessivo perché a volumi bassi si lavora meglio, soprattutto in sale piccole e con ampli grossi!!! Io negli anni ho imparato ad apprezzare mooolto le medie frequenze, in situazioni difficili il basso esce boostando le medio alte intorno ai 1200khz (soprattutto con corde vecchie) poi dando corpo coi 60 e 150. Aiuta tanto anche direzionare gli amplificatori dritti in faccia, inclinateli, alzateli appendeteli... vedrai che avrai meno bisogno di enfatizzare le frequenze e tenderai al flat, almeno a me è successo così! Poi sono gusti!!!

Ovviamente nei live è tutta un'altra storia e cambierete tutto!

Io uso: plettro e dita

Quoto strasergio, e mi verrebbe da aggiungere qualcosina riguardante il suono di basso; spesso è pressochè obbligatorio che sia il bassista ad adattarsi a chitarra e, doverosamente, alla batteria. La chitarra ha un suono spesso maggiormente dettato dallo strumento e da accessori come i distorsori rispetto al basso, quindi l'intervento dell'eq. spesso, su moltissimi ampli di chitarra, ha un'azione molto meno incisiva rispetto a quello che riesce a smuovere la sezione di un ampli di basso (soprattutto a volumi elevati).
Il basso deve poi fare i conti con la batteria, cassa e rullo sono poco regolabili già in partenza perchè suonano come il batterista sa/può farli suonare, e i piatti hanno in'incidenza sul suono generale molto grande e anche lì c'è poco di che discutere (il ping perfetto di un anatolyan da 24 si sente a tre isolati).
Nel caso del gruppo con cui suono più spesso mi ritrovo un chitarrista esagerato in quanto a volumi e un batterista pestone... niente di peggio per cercare di lavorare di fino su dinamiche e frequenze, il mio ampli resta quasi sempre in flat cn un'enfasi sulle alte per essere ben presente (a me stesso) e un tocco di compressione per educare un minimo il suono, ma con rilascio e attacco lenti per dare un suono naturale. Le piccole regolazioni di fino le do' attraverso l'elettronica del basso (attiva), molti dicono che non serve a niente il basso attivo, che l'elettronica on-board è peggiorativa e tante altre sparate, anche a me piacerebbe suonare con la mia VBA a bomba e un Ric sparato dentro senza ritegno ma la realtà è una cosa e i sogni un'altra.
Il suono di basso che riesce a far convivere tutti gli strumenti è ovviamente un suono che meccanicamente funziona benissimo ma è sempre un suono che da solo non avrei mai scelto e modellato per me, quindi, morale della favola, è il basso per primo che deve saper essere il vero amalgamante del suono dl gruppo.

Io uso: solo le dita
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Non esiste il suono buono per il bassista che non sa cosa suonare
(Seneca)

play bass or die trying

Ho la tastira rtta...

Io sono passato da una Orange 4x10 ad una Peavy 2x15 2x10 (un edizione anni '90 rarissima). Come testata ho una GK 800rb degli anni '80. Ovviamente ora il suono esce in maniera diversa, con più basse e "avvolgimento", però manca forse un po' di pacca e volevo agire sull'eq (cosa che non faccio da tempo perchè avevo trovato il giusto settaggio per me).

Volevo chiedere, è normale che col cambio di coni si debba anche agire sull'eq?

Io uso: plettro e dita

Jabawack, è più che normale.

Io uso: solo le dita
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Non esiste il suono buono per il bassista che non sa cosa suonare
(Seneca)

play bass or die trying

Ho la tastira rtta...

OnzoG-onzo, grazie della risposta!

Io uso: plettro e dita

Riguardo le frequenza medie, ho notato che tendevo a "seccare" il suono quando cercavo di enfatizzarle. Amo i suoni bassosi, quando settavo verso i medi, il suono era più definito, ma meno caldo.

Io uso: solo le dita

Da qualche prova sto usando l'eko MM-300 nel mio ampli vintaggione cattivissimo LEM B-80 2x15 e "soli" 80w! Nella testata separata ci sono due ingressi uno con enfatizzazione alti (normal), preferisco il secondo con enfatizzazione bassi (deep). L'equalizzazione ha tre bande e per riuscire a sentirmi spingo inevitabilmente sui medi (alti 1/4, medi tra 1/2 e 3/4 e bassi 1/2 o poco più). Anche a me esce un suono piuttosto secco, orrendo se suono da solo ma mooolto efficace quando si suona tutti insieme. Poi per aggiungere un po di pasta uso un boost preamp con comando di bassi e alti. Altra cosa molto importante che influisce sull'eq finale è il TONO! imparare a governarlo è molto importante anche perchè è la cosa più immediata che possiamo regolare!

Personalmente passo molto tempo a spippolettare con le frequenze (sto rivalutando parecchio l'utilità delle medie medie) perchè sono intrappolato tra batterista abbastanza pestone, chitarrista sempre alto con chitarra fender su ampli fender taglientissimo sulle medio alte, tastierista con suoni più svariati che mi mangia di brutto sulle basse e voce femminile. Ma quando trovo il suono giusto la botta di gruppo non ha eguali!

Io uso: plettro e dita