MegaBass Forum

mi è giustappunto capitato un video su Instagram in merito:

https://www.instagram.com/reel/DQk4...DJmdDlra2k5Mg==

ironizza su tutte le serie Fender (Squier Bullet - Affinity - Classic Vibe, Fender Standard - Player II - Vintera II, Professional Classic, Pro II, AVII, Ultra II, Ultra Luxe Vintage...) e sul fatto che il "fantasma di Leo Fender" ogni anno dice ai vertici di Fender di far uscire una nuova serie, che sarà quella definitiva che cambierà le carte in tavola

Boh io l'ironia su una casa che ha una strategia vincente non la capisco. Per me esistono solo i CS in casa Fender, ne ho 5, sono stupendi e non me ne frega nulla di perculare chi crea o chi compra un messicano o un Affinity.
A ciascuno il suo, diceva Sciascia.

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Strategia che si basa solamente sul nome del marchio.
È vincente? I numeri sono per loro. Per cui le discussioni stanno a zero.
Però il catalogo attuale, ed è un mio limite, non lo capisco; non saprei che cosa scegliere. Arrivo al paradosso che non comprerei proprio alcuno strumento Fender con tutte queste serie; ed inoltre non mi fido della qualità che mi posso ritrovare in relazione ai prezzi. Lo trovo, paradossalmente, un catalogo senza identità.
Probabilmente, mi prenderei, giusto per avere un Fender, la versione giapponese dell'Heritage, venduta solo in Giappone. Ma mai e poi mai degli strumenti che escono senza massa, oppure mischioni come la serie del topic.
Per i Fender Pro ho già dato.

darry, ma tu hai le idee chiare su ciò che cerchi, la massa è interessata solo alla firma sulla paletta (o alla "novità").
Fender è in bilico da 60 anni (da quando è subentrata CBS) nel cercare di accontentare chi vuole il modello vintage senza fronzoli e chi pretende cambiamenti. E non si può dire che non ci riesca.

marcinkus, ma infatti è niente più che un video che scherza su tutte queste serie a distanza di 50€.

fino a qualche anno fa c'erano meno serie, e duravano più a lungo, mantenendo un po' di più le caratteristiche.
oggi fanno qualcosa di nuovo ogni anno, cosa che sicuramente per loro è corretta a livello di marketing e vendite, non lo si mette in dubbio.

ma in certi casi sono assurdi, come la serie "American Ultra Luxe Vintage" (si chiama proprio così), che costa 3.500€ ed è una serie fatta di modelli "ultra" con in aggiunta la vernice nitro leggermente relicata.

ora, da acquirente, se mi metto nei panni del me di vent'anni fa, che vedeva solo il logo sulla paletta, tutte queste serie così intricate con minime differenze reali e grosse differenze di prezzo mi confonderebbe non poco

però oh, se lo fanno, sicuramente vendono.

A pensarci (se non sto dicendo una boiata) G&L (e sappiamo che fine ha fatto) ha sempre mantenuto 2 livelli: USA e Tribute, che tutto sommato andrebbero anche bene per soddisfare tutti i gusti e le esigenze, escludendo la fascia super entry level, mentre Fender e MM hanno 100mila modelli (Specialmente Fender) diversi tra USA e sottomarchio (Squier & Sterling by Musicman) Quindi forse la strategia "paga" davvero.

Edgar83, sicuramente sì, anche per via dell'aumento generale dei prezzi. Music Man la serie "economica" ha iniziato a farla relativamente da pochi anni, perchè prima non esistevano alternative economiche.
poi sono usciti con "Sterling by Music Man" ed hanno fatto il delirio

con quello con cui dieci anni fa compravi uno Stingray USA nuovo, oggi ci compri il Ray34.

c'è da dire però che G&L non ha mai avuto la stessa fama e diffusione, mentre Fender e Music Man sono due marchi celeberrimi sulla bocca di tutti.

dopotutto pensa ad un brand come Hofner: produce tre linee base: Ignition, Contemporary e Made in Germany, fanno praticamente solo strumenti reissue, e sopra ai Germany "normali" ci sono solo delle limited edition particolari (vedi chessò, il "500/1 rooftop" che è la riproduzione del basso di McCartney ai tempi del rooftop concert, con addirittura montati di serie l'adesivo BASSMAN e le corde black nylon) con prezzi elevatissimi.

Rickenbacker, che è sempre un marchio celeberrimo, non ha varianti economiche, eppure campa.

G&L è un caso diverso, è un marchio molto meno conosciuto, non ha la diffusione di questi altri marchi, ed evidentemente non ha superato quello scoglio.

I clienti Fender quello vogliono. La possibilità di comprare sempre lo stesso strumento, in diverse versioni. Una volta che lo hai capito, adegui la produzione e il marketing. Tanto, alla fine, comanda sempre la domanda e, per quanto possano fare gli altri marchi, la posizione dominante è la loro. È come la Coca-Cola, se hai un bar non è che puoi scegliere di non comprarla e se lo fai sei un pirla. Sono bravi, vendono dal prodotto asiatico al Custom shop, a tutti. Alcuni dei loro appassionati (dai quali escludo i commercianti di vintage) sono capaci di spendere cifre folli per strumenti a fine vita. Fender è uno dei pochi esempi di brand che abbraccia settori che vanno da artocoli “cheap” a quelli di lusso, senza ricadute sul marchio.

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in effetti all'inizio mi era venuto da pensare che i Fender Jakarta con le belle tastiere in alloro fossero una cazzata, invece adesso credo che siano una bella genialata.

Prendi uno Squier e lo rimarchi Fender: tutti felici e contenti

Lucio72, tanto c'è gente che compra gli Squier e si va a spendere soldi di liutaio per scartavetrare la paletta, mettere la decal Fender e riverniciare

Pier_ ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Edgar83prima non esistevano alternative economiche.
poi sono usciti con "Sterling by Music Man" ed hanno fatto il delirio

Vero; ma, almeno io, a confronto di Fender, sul catalogo Music Man ci raccapezzo qualcosa (anche se non mi piacciono tutte ste versioni).
E la qualità, almeno degli USA, non è minimamente in discussione.


Su G&L sono d'accordo; sebbene grandi strumenti, non hanno mai avuto il successo degli altri due marchi americani di Leo.

Lucio72 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Prendi uno Squier e lo rimarchi Fender: tutti felici e contenti

È cosi. Purtroppo, come si dice, alla gente si fa prima a metterglielo in quel posto che in testa.