Sarò impopolare ma devo dirlo: spesso i bassisti si impuntano sul proprio suono e, così facendo, rovinano la performance di tutta la band.
Quando sento un bassista su un palco che, dietro richiesta del fonico, non vuole schiarire il proprio suono perchè il basso deve essere carico di basse.... gli sparerei in testa subito!
Bassisti:
-Volete darvi una svegliata una buona volta?
-Avete mai avuto voglia di approffondire cosa significhi amplificare una band in contesti live molto diversi fra loro?
-Vi siete mai resi conto di come il controllo delle basse frequenze su un palco live sia fondamentale per l'intelleggibilità del messaggio musicale?
-Vi siete mai accorti che le basse frequenze viaggiano per tutto il palco e rientrano in tutti i microfoni aperti?
-Avete mai fatto un confronto fra le "basse" che sentite voi sul palco e le "basse" che sente il pubblico attraverso una batteria di sub dell'impianto?
In situazioni ambientali difficili (tipo il classico tendone da sagra) è preferibile dare al fonico un suono più "fino" e lasciare che poi lui lo riempia e lo ingrossi attraverso l'impianto che, ripeto, ha in genere dei sub che di basse ne portano fuori in abbondanza.
Se, al contrario, vi ostinate a dare al fonico un suono pieno di bassi e con le alti tagliati, in contesti in cui la sala non suona bene il risultato sarà solo un gran pastone sonoro!
Non siete in grado di suonare bene se non sentite i bassi del basso che vi avvolgono sul palco come quando siete in sala prove o nei piccoli pub dove il vostro ampli
non entra nell'impianto ma sonoriza tutto il locale? ....
Cazzi vostri!
Crescete, studiate, fate esperienza e accrescete la vostra musicalità con curiosità... invece di rompere le scatole ai fonici che si sbattono per tirare fuori un suono che sia minimamente distinguibile!
Seguite il lavoro del fonico mentre fa il sound check, andate vicino al mixer, parlate con lui di tutte le problematiche che ci sono in quella serata specifica (risposta dell'ambiente, palco risonante, microfoni che innescano, etc.) e imparerete molte cose per gestire al meglio il vostro suono del basso che, ripeto, spesso è determinante per la resa di tutta la band!
E' vero che ci sono anche dei fonici incompetenti in giro.... ma, a maggior ragione, in questo caso per portare a casa la serata in modo dignitoso è inutile andare allo scontro!
Se dimostrate competenza anche in ambito di amplificazione e se non complicate la vita al fonico con il vostro suono, sarà molto più facile fargli capire cosa volete e collaborare con lui perchè il risultato sia gradevole per il pubblico!
Il live è quasi sempre una
SITUAZIONE DI COMPROMESSO SONORO, perchè i fattori i gioco sono molteplici.
Microfonare la cassa del basso? Inutile e dannoso nella quasi totalità dei casi....
Anche se utilizzate l'ampli in saturazione e quindi avete l'esigenza di microfonare la cassa per il vostro suono, prevedete comunque un set alternativo dove saturare il suono solo con dei pedali o con un pre, perchè spesso il mic sulla cassa crea grossi problemi, soprattutto se il palco non è ben isolato.
Compratevi una D.I. seria! Spesso le D.I. delle testate ronzano da paura! E i service audio non sempre hanno D.I. all'altezza. Radial JDI o la classica BSS AR133 vanno più che bene.
Portatevi un supporto o palchettino pieghevole dove posizionare la cassa del basso per staccarla dal palco in modo che trasmetta meno basse al palco stesso e agli altri microfoni (le vibrazioni del palco vengono percepite e riamplificate dai mic attraverso le aste poggiate a terra).
In questo modo otterete due effetti:
-il fonico riuscirà a gestire meglio il suono del basso
-avendo alzato la cassa da terra questa sarà più vicina alle vostre orecchie e vi sentirete meglio.
...come come come??? Alzando la cassa percepite una perdita di basse, il suono non vi piace più e non riuscite a dare il meglio di voi stessi???? Ripeto, come sopra,
CAZZI VOSTRI!
E' più importante la vostra
masturbazione mentale sul suono del basso pieno di basse frequenze, con i toni chiusi e tutto ingolfato, perchè filologicamente in linea con il genere che state suonando (con il risultato di dare al pubblico un suono d'insieme inascoltabile, confusionario, pieno di rientri e sovrapposizioni di frequenze), o invece rinunciare un po' a ciò che ritenete essere un bel suono, favorendo il lavoro del fonico (
che ve ne sarà grato e percepirà la vostra professionalità) adattando la tecnica esecutiva (sempre che ne siate in grado...) a questa nuova percezione sonora che avete sul palco?
Certo, se l'ambiente non ha problemi, il palco è sordo e molto grande, l'impianto è superlativo, i fonici molto professionali.... è bellissimo microfonare la cassa del nostro ampli valvolare da 300 watt, magari miscelando il suono con quello della D.I. (per la definizione dell'attacco della nota), con il basso che occupa due tracce nel mixer che vanno a comporre il nostro suono finale..... ma quante volte capita?
Scusate lo sfogo, non ce l'ho con i bassisti.....
-ma anche con i chitarristi che sul palco non vogliono mai abbassare il volume dell'ampli
-con i batteristi che si presentano con la batteria scordata e senza sordine e che quindi produce code sonore ingestibili
-con i cantanti e musicisti inesperti che sul palco non si sentono mai (e quindi a volte il volume dei monitor è così alto da rientrare in tutti i mic ed essere percepito persino dal pubblico)
-etc. etc. etc.
Se vi ho fatto incazzare e preferite baruffare di persona...davanti a una riga di ombre di prosecco lo possiamo anche fare!
