Alexce69, un pod go costa la stessa cifra ma hai la stessa qualità degli algoritmi helix e l’uscita stereo

Io uso: plettro e dita

però la helix non ha l'uscita bilanciata XLR ma solo jack.
da bassista personalmente reputo piu importante una buona DI di una uscita stereo (utilizzabile solo in rari casi)
come sempre degustibus

Io uso: solo le dita
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Bb - Horns Up!!!

bassbara, sul “buona DI” se ne potrebbe discutere, una buona DI costa da sola 250€ e non è sicuramente quella montata su queste macchine, comunque l’uscita del pod go così come di una hx stomp è bilanciata quindi funge ugualmente da DI (basta utilizzare un cavo jack/xlr).

Io uso: plettro e dita

Provala che potrebbe stupirti  

Io uso: solo le dita
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Bb - Horns Up!!!

bassbara, ho abbastanza esperienza per sapere che non mi stupirebbe affatto, è una pedaliera entry level con delle simulazioni di buon livello (oramai le hanno tutte le macchine in questa fascia di prezzo) ma con evidenti limiti nel routing. Ad esempio mi pare di aver capito che non ha un segnale parallelo, tanti auguri per chi decide di utilizzare un IR.

Io uso: plettro e dita

Dopo una settimana circa di prove abbastanza intense in casa e una serata in sala prove vi posto un po' di impressioni. Purtroppo devo dire che l'insieme delle mie valutazioni è stato interlocutorio. Ho sicuramente ancora molto bisogno di imparare a controllare bene la macchina, ci sono cose molto positive ma ho trovato anche molte ombre. Andiamo per ordine.

Partiamo subito da cosa NON mi è piaciuto.
Il software di controllo via PC è decisamente molto (troppo) "minimal". All'inizio il PC non vedeva la macchina e mi ci è voluto un po' per capire la giusta sequenza tra collegare, accendere e attendere (con pazienza) la connessione. E' un programma poco intuitivo ma ci si controlla abbastanza bene tutto, anche se onestamente il software della mia prima ed cinesissima Valeton GP 100 aveva una interfaccia e una flessibilità nettamente superiore a questo ... funziona tutto e si fa tutto, ma sul software la Zoom sembra ancora all'età del ferro se non a quella della pietra: speriamo nel futuro.

Ho trovato molto scomodo (e poco logico) il modo di gestire le varie patch da display: per spostarle e/o raggruppare quelle che si usano di più conviene farlo via software perchè dal display (io almeno) non ho ancora capito come fare se non praticamente rifarle da capo ex-novo in un'altra posizione. Comunque per mè è una operazione una-tantum: una volta impostate le 6 o 7 patch principali io poi sono a posto e non mi serve spippolare più di tanto.

Altro limite che per qualcuno (non per mè) può risultare decisivo è la capacità di calcolo del processore. Ogni volta che si aggiunge qualsiasi cosa alla patch in uso c'è un piccola barra a lato che indica quanto è impegnata la cpu della macchina: il problema è che con certi effetti un po' più impegnativi bastano 4 o 5 elementi e la barra è piena con relativo avviso che si è superata la capacità del processore. Per mè che uso patch semplici è comunque adeguata ma se siete abituati a usare catene complesse la B6 non fa per voi.

Il parco delle connessioni in uscita è un po' povero: oltre alla classica XLR per il mixer c'è un'altra uscita Jack (bilanciata) che si può usare un po' per tutto, sia per l'ampli che per le cuffie. Visto che c'è l'Aux-In avrei gradito anche una uscita cuffie specifica: per chi usa In-Ear anche nei live sarebbe stata utile, trovo che questa banale mancanza contraddica la filosofia All-In-One di questo oggetto.

Cosa invece mi è piaciuto.
La realizzazione hardware è ottima: tutto offre una impressione solida, ma è anche leggera. I comandi sono al posto e alla distanza giusta: per mè che vengo dal MS60B è grande ma questo consente di spaziare correttamente pulsanti e comandi ed è un bel colpo d'occhio. Io ho molto apprezzato il doppio ingresso selezionabile: sul secondo io ho attaccato il microfono di una armonica a bocca che uso per alcune intro, ma si potrebbe attaccare una chitarra, un fretless, un contrabbasso o altro, con qualche patch dedicata si ha tutto molto comodo.

Le simulazioni: sono il cuore della macchina e mi hanno davvero molto colpito. Per ora ho usato più che altro diversi Pre, Drive e i compressori, ma facendo confronti diretti con la B3 e l'MS60B ho notato che c'è un abisso nella resa finale! Armoniche, estensione delle frequenze, dettaglio, ma soprattutto nella dinamica: quest'ultima è nettamente migliore di tutto quanto io abbia provato prima. La mia esperienza è limitata a qualche multieffetto economico, ma la qualità del suono della B6 è stata notata e apprezzata subito anche dai colleghi del resto del gruppo.

Molto belle le 4 DI: le due "1" sono molto pulite e trasparenti le due "2" sono leggermente più colorate ma di quel filino che non guasta. Ho trovato utile anche il pot della regolazione dell'out-put: quando si dovrà andare in diretta al mixer senza ampli sono certo che mi tornerà utile. Tutto sommato credo che potrò fare a meno della mia fidata Radial.

La loop station non ho ancora avuto modo di provarla. La drum machine è a livello delle versioni precedenti (B3 e simili), fa il suo lavoro ed è utile per esercitarsi. Il touch screen a colori a mè è piaciuto, non ci vedo più bene come a vent'anni ma l'ho trovato abbastanza ampio e ben contrastato. Non ha la fluidità di uno smartphone, ma basta farci un po' la mano e si riesce ad essere molto rapidi nei cambi e nelle regolazioni (rispetto alla B3 e ai precedenti prodotti Zoom questo display è un gran lusso).

Conclusioni
Per patch relativamente semplici la qualità di questa B6 è molto alta e le soddisfazioni sono garantite (le simulazioni sono veramente super). Servirà un buon periodo di "learning" ma il passo avanti rispetto alle Zoom precedenti (IMO) è vistoso. Se però usate IR più pesanti o avete esigenza di segnali paralleli, come ha fatto giustamente notare anche Clauzanna la B6 NON è una alternativa reale ai vari Fractal, Kemper, Helix etc. In questa B6 la cosa migliore in assoluto è la qualità delle simulazioni e dei suoni, ma la capacità di calcolo resta lontana dai processori più famosi.

Per il resto è una pedaliera bella e solida, non perfetta, ma molto funzionale. E' una macchina che punta alla sostanza (la qualità dell'hardware e delle simulazioni) ma ha diversi limiti funzionali e rimane destinata ad un utente molto diverso rispetto ai prodotti citati sopra. Forse sono io che avevo aspettative molto alte, ma il rapporto qualità/prezzo, per quanto sia notevole grazie alla qualità dei suoni, non mi è sembrato straordinario.

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E' assolutamente vietato prendersi troppo sul serio

Maxer ha scritto:  

ma sul software la Zoom sembra ancora all'età del ferro se non a quella della pietra: speriamo nel futuro.

Non solo Zoom ma anche altri produttori giapponesi in generale. Te lo conferma uno che ha lavorato per 30 anni in una società giapponese: Hardware splendidi e affidabili, software da coprire con pietoso velo. In azienda avevamo smesso di sperare nel futuro...
Hunt

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Non so se la versione per pc è diversa da quella per mac (non credo), ma GuitarLab l'ho trovato molto facile ed intuitivo.
Forse erano troppo complessi i software del Future Impact o altri pedali che ho usato in precedenza

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Bb - Horns Up!!!

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Io ho la b3n, credo che il software sia più o meno uguale, anche io non la trovo così complicata. Più che altro il mio problema è che, quando la uso, su certi effetti entra un fastidioso rumore. Stacco la usb dal pc e sparisce. Lo fa solo quando la collego al pc per fare i suoni comodamente.

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I used to think I was indecisive, but now I'm not so sure.

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Allora è l’alimentazione del PC.
Se è un portatile, prova ad usarlo solo a batteria.
Se è un fisso, comprati un portatile.

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Prima di suonare due note, impara a suonarne una. E prima di suonarne una pensa se ha senso suonarla.
Farla semplice è difficile. Farla facile è più difficile. Farla invisibile è la cosa più difficile di tutte.

Non saprei cosa dire sul software perchè il mio unico paragone è quello della GP 100. Il software cinese aveva traduzioni risibili e ogni tanto si piantava: questo è più chiaro e più stabile, la funzionalità tutto sommato è buona perchè se ci si concede il tempo di padroneggiarlo a dovere alla fine si arriva ad avere il controllo completo della macchina, ma la logica con cui è stato pensato e l'interfaccia sono davvero molto basic. Non che mi aspettassi un software della NASA ma questo sembra il tema di italiano di un bimbo di prima elementare: magari è anche corretto e comprensibile, ma proprio povero povero, non so se rendo l'idea. Onestamente dalla Zoom mi sarei aspettato qualcosa di meglio.

Anche il fatto che il dongle Bluetooth funzioni solo con Mac onestamente mi sembra una scelta discutibile: quasi tutti i professionisti e comunque molti di coloro che fanno musica a livello evoluto spesso usano il Mac, ma questa pedaliera non ha quel target di mercato ... e allora perchè il bluetooth solo per Mac ?

La mie è solo una impressione del tutto personale ma ho pensato che questa è la prima volta che la Zoom si lancia in un prodotto un po' diverso dai precedenti nella forma e nei concetti, proprio per seguire le nuove tendenze del mercato già pieno di una concorrenza molto evoluta: diciamo che il primo tentativo gli è riuscito un po' a metà, magari la B7 o la B8 saranno perfette  

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Maxer ha scritto:  

Visto che c'è l'Aux-In avrei gradito anche una uscita cuffie specifica: per chi usa In-Ear anche nei live sarebbe stata utile, trovo che questa banale mancanza contraddica la filosofia All-In-One di questo oggetto.

per chi usa in ear live l'uscita cuffie non è indispensabile visto che bisognerebbe utilizzare un mixer personale per gestire anche la linea aux del monitor, molto meglio un'uscita classica.

Per il resto consiglio di non utilizzare simulazioni cassa o IR se non si dispone di un segnale parallelo o quantomeno prima di farlo di analizzare il segnale con qualche plugin per essere sicuri di non avere tagli importanti sulle frequenze basse soprattutto sotto i 60hz (avere un suono "bassoso" non significa necessariamente avere tante basse)

Io uso: plettro e dita

Riuppo perchè ieri sera, dopo alcune settimane di studio ho finalmente portato la B6 live per la prima volta. Un piccolo palco all'aperto: io avevo programmato di andare in diretta nel mixer (c'era un discreto service) ma avevo portato anche un piccolo set testa/cassa: non tutto di questa B6 mi aveva convinto e volevo essere preparato.

Alla fine il set non mi è servito e l'esperienza live è stata ottima, davvero una bella sorpresa ! Ho usato 8 patch (2 bank di memoria) di cui 2 o 3 prevalenti e le altre solo occasionali: tutte preparate tra test in casa e in sala prove. Una sola delle mie patch include anche una simulazione di cassa. Bene le DI (ho usato le 2 tube) e tutto l'insieme.

Quando l'ho montata il fonico del service era molto incuriosito perchè era la prima volta che se la trovava su di un palco: forse anche per questa sua curiosità nel check ha voluto sentire e provare tutti i suoni che avevo preparato, il check comunque è filato via liscio e veloce, solo giusto un paio di piccole correzioni.

Le mie patch sono tutte molto semplici: uno o due Pre sempre presenti poi si alternano patch con compressore, vari dive e anche un paio con delay e chorus. I suoni erano ottimi sotto tutti i punti di vista. Su un paio di pezzi mi sono accorto che ero un pelo più "lost in the mix" di quanto mi aspettassi, ma parliamo di dettagli che correggerò facilmente.

Quando suono non sono abituato a usare piedi e pedali, ma in scaletta ci sono alcuni medley nei quali sono costretto a cambiare al volo e per quel poco che è stato necessario ho trovato l'ergonomia della B6 ottima: tutto molto facile da controllare con pochi click e (finalmente!) un display bello chiaro e leggibilissimo in tutte le situazioni di luce.

A fine serata eravamo tutti contenti: io, i miei colleghi e anche il fonico, il quale, mentre smontavamo mi ha buttato lì con nonchalance un "suona bene per essere una Zoom, direi che è la migliore che ho visto fino ad oggi". Il mio prossimo step ora sarà mettere a punto anche l'In-Ear monitor live, ma già questa B6 è un solido punto di partenza.

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^^^ sono curioso di conoscere la latenza di sistema di questa pedaliera!

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Maxer, cioè tu passavi da una patch senza sim cassa ad una con sim cassa e viceversa?

Io uso: plettro e dita

Clauzanna,No, in realtà la simulazione di cassa mi è servita per una unica patch usata per un unico brano dall'inizio alla fine senza altri cambi.

Non ho provato a fare cambi tra patch con e senza cassa, non ne ho avuto bisogno, ma ritieni che dovrei aspettarmi problemi ?

Le simulazioni di cassa io le uso poco poi c'è da dire che tutte le simulazioni di cassa della B6 si mangiano gran parte della capacità del processore, che già di suo non è molto performante.

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Maxer, chiaramente intendevo il passaggio di patch con o senza cassa da un brano all’altro, in caso contrario ti consiglierei uno bravo   . Beh una sim cassa agisce pesantemente sulle frequenze, non mi sembra un’idea brillante. O la usi sempre o non la usi mai.

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Clauzanna ha scritto:  

Beh una sim cassa agisce pesantemente sulle frequenze, non mi sembra un’idea brillante. O la usi sempre o non la usi mai.

Sto imparando e mi sento molto niubbo   : onestamente non ho avuto la percezione di interventi molto pesanti sulle frequenze, ma forse è solo perchè le simulazioni le ho provate poco. Vado per gradi e ora sono più focalizzato sui singoli effetti che non sulle simulazioni di cassa.

Quello che dici però è confermato dal fatto che le simulazioni si mangiano gran parte della capacità del processore: a fianco di ogni singolo effetto è riportata la percentuale di processore impegnata e i valori delle simulazioni di cassa sono le percentuali più alte. Se a monte la catena degli effetti è già di suo un po' complessa temo che sarà difficile aggiungere anche la simulazione di cassa: servirebbe un processore più potente.

Credo che questa sia una ulteriore conferma che la B6 è concepita più come un multieffetto evoluto che non come un vero e proprio Modeler. C'è una serie molto ricca e completa di effetti, tutti ottimamente realizzati, alcune funzioni sono simili e sovrapponibili ai Modeler più famosi, ma non credo si possa fare un confronto diretto mettendoli sullo stesso piano.

Io sono soddisfatto, per le mie attuali esigenze la B6 è anche troppo, ma alcuni limiti sono innegabili. Se la si prende e la si usa per quello che è credo che la B6 sia una macchina che può dare molte soddisfazioni, ma se ci si aspetta che stia sullo stesso piano dei vari Kemper, Fractal & Co. allora temo che si vada incontro a qualche delusione.

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Maxer ha scritto:  

onestamente non ho avuto la percezione di interventi molto pesanti sulle frequenze, ma forse è solo perchè le simulazioni le ho provate poco.

strano perchè solitamente una sim cassa si fa sentire, ma anche se non fosse così, il problema di quando si usa questa attrezzatura è che non ci si può solo affidare all'orecchio ma bisogna diventare un po' i fonici di se stessi. Il fatto stesso che il fonico non si sia reso conto di un cambio così radicale mi può far pensare a 3 scenari:

1. la sim cassa lavora in maniera molto gentile (bizzarro)
2. il fonico non ti stava cagando minimamente (è la normalità per i bassisti)
3. il fonico dovrebbe rivedere due robe del suo mestiere

Comunque al di là di tutto quando si predispone un rig digitale per una serata farebbe sempre comodo pensare in analogico. Tu cambieresti testata, cassa o spegneresti e accenderesti il mic cassa a seconda del pezzo? Non credo. Ecco meglio non farlo. Nella costruzione di un suono che deve gestire una serata alcuni punti fermi vanno mantenuti.

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Clauzanna ha scritto:  

1. la sim cassa lavora in maniera molto gentile (bizzarro)

forse è questo perchè il fonico mi sembrava piuttosto incuriosito e attento. Andrò a riguardarmi come ho ottenuto la patch in questione, ma è probabile che sia stato io ad avere limitato molto l'intervento della simulazione di cassa.

Per fare i suoni ho sempre usato solo il mio orecchio e fino ad ora ha funzionato abbastanza bene (se non altro in modo adeguato alle mie esigenze) ma capisco che sia una modalità che ha i suoi limiti, inoltre procedendo solo per tentativi su oggetti che hanno regolazioni fini e infinite, diventa facilissimo perdersi.
Servirà molta pazienza    ma è una bella sfida che mi intriga  

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Alla fine oggi  l’ho comprata anch’io. Arriverà lunedì. Costa una fucilata ma visto che, tutto sommato,  con la B3n non mi trovavo male, dovrei aver fatto un passo in avanti. Fra le prove settimanali con il gruppo dei pensionati (età media 68 anni, me escluso) dal distorsore facile, e lo studio se non altro la userò. Con la B3N a casa usavo parecchio la batteria integrata, ma i “pirolini” per cambiare velocità e tempi, a ridosso del display , erano scomodi. Con la mano coprivi il display regolandoli, ed era innervosente. Qui il problema non dovrebbe esserci.  Parlando poi al telefono  con il “gasatore” maledetto, mi ha intrigato il fatto di poter sceglie di suonare nell’impianto, se l’ampli nella sala prove di turno, come spesso accade, fa cagare.
Vediamo..sono curioso.

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Alexce69 ha scritto:  

... Parlando poi al telefono  con il “gasatore” maledetto ...

L'ho fatto per il tuo bene e poi "chi semina vento raccoglie tempesta!" (cit.)

Dopo un paio di mesi di utilizzo abbastanza intensivo, direi che IMO sono rimasti essenzialmente due i difetti evidenti:
- Costa una fucilata
- Il processore è un po' "magrolino" rispetto alle potenzialità delle emulazioni presenti
Per il resto è solo questione di  capire bene quello che uno si aspetta e il tipo di utilizzo che se ne vuole fare. Ho poca esperienza in materia, ma la B6 è senza dubbio il migliore (e il più costoso) multieffetto che io abbia avuto per le mani: è molto pratico e fa bene praticamente tutto quello di cui (io) ho bisogno. NON è certo un oggetto "plug&play", ma imparando a padroneggiarlo diciamo che plug&play lo sta diventando.

La vera cosa nuova invece è stata riscoprire il piacere e la curiosità di provare e sperimentare. In sala prove con gli amici ci siamo fatti anche molte risate giocando sulla B6 con suoni a dir poco improponibili, a tratti è stato molto divertente     , poi ogni tanto spippolando sbuca fuori qualcosa di nuovo e interessante: diciamo che ho trovato un modo piacevole di passarmi il tempo. Dopo oltre quarant'anni che suono oggi mi rendo conto che questa cosa del "suono digitale" è diventata una novità stimolante, che ravviva la mia curiosità e la mia motivazione ... anche solo per questo, nel mio caso, la B6 è un successo.

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@Alexce69 Benvenuto!!!  

Dopo alcuni mesi di utilizzo (live, salaprove e a casa) riconfermo quello che ho entusiasticamente scritto nella mia mini recensione alcuni post addietro.
Concordo sul processore tirato, anche se a me finora non ha creato problemi in quanto ho sempre trovato un modo per ovviare, inoltre curiosando sui vari social e Forum si scoprono sempre nuove idee e metodi di utilizzo molto interessanti.
Per quanto riguarda programmazione io la trovo veramente semplice, ma forse è perchè vengo da cose molto più "ostiche" dove ho sputato sangue mentre con la B6 e il suo software mi sono trovata subito a mio agio.
Insomma per me è amore.  

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Ma in base alle ( poche in realtà) critiche a questa pedaliera, quali sarebbero le alternative? rimanendo più o meno sullo stesso prezzo….

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L' esperienza è una maestra severa.. prima ti fa l'esame, poi ti fa la lezione... (stepuc78)
Non discutere con l'imbecille...prima ti porta al suo livello e poi ti frega con l'esperienza!!!


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Micolao, spendendo un po' di più c'è il pod go

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