Ciao a tutti, ho un dubbio sull'equalizzazione di questa testata. Nel manuale si legge che sia la manopola degli alti che quella dei bassi fanno "...parte dell'equalizzatore tone stack passivo". Che io sappia un equalizzatore passivo non può aumentare il segnale, ma solo tagliarlo, quindi la posizione "flat" si ottiene con i potenziometri completamente aperti. C'è anche un controllo "shape" che  viene definito "... un  filtro  notch  (eliminazione  di  banda)  all'area  di  frequenza  specificata". Anche qui, per quanto ho capito, si parla di un controllo che toglie qualcosa al segnale in ingresso.
Leggendo le specifiche tecniche però si legge, nella parte dell'equalizzazione:

Bassi +8/-14 dB
Shape +11/-3 dB
Alti +5/-20 dB

Quindi il segnale può anche essere amplificato dall'azione dell'EQ?  

In effetti se nel manuale è riportata questa dicitura, non sembrerebbero controlli passivi... Boh!

Vediamo se c'è qualche altro possessore che ti possa essere d'aiuto.

Io uso: plettro e dita
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"Se la musica è troppo alta, tu sei troppo vecchio" [Cit. Ozzy Osbourne]

cubano ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Il problema non è il basso per cominciare. È quello per finire...

Il mio Setup
Fender Precision Standard BK + Pickup EMG GZR
Sire Marcus Miller P7 Tobacco Sunburst
Gallien Krueger 700RB-II
Gallien Krueger CX115 x2
Tech21 VT Bass DI
EHX Nano Bass Big Muff
Mooer Micro DI
TC Electronic Spark Mini Booster
Keeley Compressor Plus
Boss TU-3
Line6 Relay G75

Stefano_r23 ha scritto:  

... un equalizzatore passivo non può aumentare il segnale, ma solo tagliarlo, quindi la posizione "flat" si ottiene con i potenziometri completamente aperti  

Il "quindi" non è corretto, se ho capito bene cosa intendi per "potenziometri aperti":  se i valori della rete di eq sono calcolati in modo opportuno anche con alti e bassi passivi si può avere un "flat" con i potenziometri a metà corsa (meccanica, non elettrica, in quanto sono logaritmici).

Che poi il tradizionale controllo toni con schema Fender dia la risposta lineare con tutti i pot al massimo è solo per come sono calcolati i valori della rete di eq, che sono predisposti per dare una curva scavata sui medi con i pot a metà corsa.
Inoltre il classico schema Fender azzera totalmente il segnale con i pot al minimo.

Nel tuo caso la posizione a metà corsa (meccanica) è definita a 0 dB, quindi ruotando i pot si ottiene una escursione - 10 + 5.

E' una soluzione adottata anche ai primordi dell'HiFi, quando non si usava il circuito Baxandall (attivo, con controreazione),
e funziona perfettamente.
Personalmente apprezzo una eslatazione degli estremi limitata a 5 dB.

Io uso: solo le dita
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Non c'è nulla di più pratico di una buona teoria. (Richard Phillips Feynman, Premio Nobel per la Fisica)

Elementi di Acustica delle Basse Frequenze - Volume I

Approfitto di questa discussione per chiedere delucidazioni a Gianco, :
ho una testa Ashdown Spyder 330 che ha, anche questa, l'equalizzatore passivo. Mettendo i pot di alti, medi e bassi a zero l'ampli non emette nessun suono, deduco quindi che in questo casol a risposta flat è quando i potenzio9metri sono al massimo. Giusto?

Io uso: plettro e dita

Per comportarsi così deve avere il classico circuito Fender, quindi sì.
Non è un lineare tipo righello da disegno, comunque entro un paio di dB.

Io uso: solo le dita
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Elementi di Acustica delle Basse Frequenze - Volume I

In effetti con i tutti e tre i potenziometri al massimo il suono esce leggermente più gonfio che sugli altri ampli che ho messi in flat, probabilmente è proprio come dici tu, magari qualche db di guadagno c’è.
Comunque per il poco che costa è una testata che suona veramente bene, tutt’altro che hi-fi, ma calda e profonda, quasi valvolare.
Grazie.

Io uso: plettro e dita

Ok, ho capito che si può fare, ora mi metto a studiare   !
Grazie!