ganesh ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Tutto ci? non spiega perch? dovresti prender a schiaffoni Nabla o tacciarlo di coglionaggine, visto che ? stato alquanto educato, anche se non in linea col tuo pensiero.

Abbiamo un differente concetto di educazione allora.
Una persona che indossa una maschera e si mette a diffondere in una piazza pubblica la voce che tu non capisci quello che dici o che i tuoi amici fabbricano in cina  secondo me ? maleducato, o in malafede..
In pi? rischia di arrecare danno alla immagine mia e altrui.

Spero che tu lo capisca..e lo spero ancheper te.

Non sarebbe difficile per me chiamarmi Jaco65 e iniziare a sparare cazzate a destra e a manca dicendo che tale studente di ingegneria viene sistematicamente bocciato agli esami perch? perde tempo sui Forum..
Sempre che tale studente usasse il proprio nome...

Mia madre non mi ha risparmito metodi educativ i quel tipo... Ein alcuni casi sono utili.. Questo per sempio..

Questo sempre che non vogliate che io faccia come altri e mi presenti su questo Forum solo per pubbliczzare il mio lavoro..

Spero sia chiaro per tutti che, in quanto non celato da nick, pretendo il rispetto doveroso a causa della  mia et? e della mia professionalit? .

Altrimenti le mie reazioni saranno dello steso tenore... Sorry

Io uso: solo le dita
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la mia memoria ormai è solo un ricordo, ma non me la ricordo più...

Maurizio Rolli,
la cosa strana ? lanciare sul mercato un prodotto "innovativo" come concetto ma "tradizionale" come risultato.
Mi spiego. In genere grandi aziende come Roland o Yamaha lanciano il modello top pieno di inebrianti novit? per poi fare successivamente dei derivati "scaled-down" dai contenuti pi? tradizionali. In MarkBass avranno avuto le loro brave ragioni ma normalmente in pubblicit? questo ? contro producente.
Il campo della promozione pubblicitaria ? un p? il mio e posso dire che creare tanta aspettativa, pi? di un anno, per poi "ottenere" lo stesso risultato dei loro prodotti esistenti non ? secondo me un gran risultato. Non vale molto pensare che faranno altre cose pi? o meno in futuro, il prodotto ? al lancio oggi. Magari te sai perch? hanno scelto questa strada, noi no, io presumo ragioni tecniche, un p? come dice Nabla. Se no non me lo spiego davvero.

Io uso: solo le dita
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Dedo sul Tubo

Guarda Maurizio, per quanto mi riguarda la storia del nick, la maschera, etc... mi ha un po' rotto le balle.
Io son dietro a un nick e metto la faccia di dr. House, se proprio vuoi menar sberle, mi offro volontario, se ci riesci.
Dove sono e quando si sa, il fatto di avere un nick su un Forum non comporta necessariamente l'anonimato, conosco personalmente tantissimi utenti.
? un modus, nulla pi?. A qualcuno fa effettivamente comodo, te lo concedo.
Detto questo, mi pare che Nabla abbia espresso riserve sul progetto in s?, non certo tacciando di cineseria MarkBass (che tra parentesi io stesso utilizzo con estrema soddisfazione).
Se poi gli sberloni non erano indirizzati a lui, cambia poco, anche se posso capire la tua reazione, come ti ho gi? detto.
Qui il piano ? paritetico.
Se si ? in grado di argomentare, lo si fa, altrimenti non cambia una virgola nella vita di ciascuno di noi.
Mi spiace dover dire cos? a te che sei EFFETTIVAMENTE un professionista coi controcazzi, mentre io non sono nessuno, al di l? del nick.
Ma nome, cognome ed et? non bastano per ottenere rispetto.
Ci vuole ben altro.
E questo ? quello che hanno insegnato a me. Il rispetto va meritato, soprattutto a livello umano.
Non puoi pretendere rispetto minacciando sberloni.
Rischi solo di prenderli.
Il tutto con molta amicizia, sinceramente, di solito me ne fotto di queste lotte da pollaio.

Io uso: plettro e dita
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Prima di suonare due note, impara a suonarne una. E prima di suonarne una pensa se ha senso suonarla.
Farla semplice è difficile. Farla facile è più difficile. Farla invisibile è la cosa più difficile di tutte.

Maurizio Rolli ha scritto: [Visualizza Messaggio]

...Non sarebbe difficile per me chiamarmi Jaco65 e iniziare a sparare cazzate a destra e a manca dicendo che tale studente di ingegneria viene sistematicamente bocciato agli esami perch? perde tempo sui Forum...

la cosa forse pi? difficile sarebbe non far capire, al primo intervento in una discussione su Markbass, chi si cela dietro il misterioso avatar

Io uso: plettro e dita

Io sostengo che il rispetto e la disponibilit? sono le uniche cose che oggi costano niente , le offro ma le pretendo , con chiunque .
In ogni situazione c'? modo e modo di esprimere un concetto o di fare delle osservazioni ad altra gente ( che sia il Papa o il ragazzotto operaio apprendista ) personalmente ,  se per sbaglio dico o faccio qualcosa che offende o fa incazzare qualcun'altro ( che magari non conosco neanche bene ) sono il primo a chiedere scusa .

Io uso: solo le dita

e questo ? sempre stato il mio atteggiamento, oltre alla richiesta di rispetto verso "chi fa" piuttosto che verso chi "dice che fa"...

cmq ganesh secondo me chi doveva comprendere ha compreso...al di l? degli sganassoni reali o virtuali che siano..

riguardo Mark:
la mia difesa non ? a priori, ma legata anche in quel caso al rispetto di chi lavora (ad esempio se uno dice "non mi piace"  ? pi? elegante e "relativo"di "fa cagare").
il fatto che io abbia molti amici li dentro alcuni addirittura "veri" (come MarcoDV) mi spinge solo ad intervenire sempre sul fronte del rispetto e non dlla qualit? riguardo alla quale ognuno la pensi come vuole..

riguardo alla cina ribadisco che io parlo solo di ci? che so.... ho visto molti ampli nascere..nessuno con gli occhi a mandorla..
tutti gli ampli sono firmati dal collaudatore Italiano...

passare addirittura per bugiardo solo perch? sono endorser Markbass mi fa girare i marroni...

anche perch? non ho mai aperto un post per pubblicizzare Mark...


dal punto di vista critico riguardo ai moduli della Momark:
io credo che per una azienda italiana presentare 49 nuovi prodotti in un anno sia gi? molto...
per altri moduli ci sar? sicuramente tempo e occasione... e conoscendo Marco sono certo che trover? il modo di fare tutti felici...
me compreso (che non posseggo una momark)

questo ? tutto


p.s.

Mr Rabble ha scritto: [Visualizza Messaggio]

la cosa forse pi? difficile sarebbe non far capire, al primo intervento in una discussione su Markbass, chi si cela dietro il misterioso avatar

mi sottovaluti ...

Io uso: solo le dita
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la mia memoria ormai è solo un ricordo, ma non me la ricordo più...

Adesso per? tornerei a parlare del prodotto se vi v?...

ci semo rotti....

grazie.

Io uso: plettro e dita
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Ecco.

parliamo di prodotti va'
sono curioso di sentire come suonano e fare qualche prova con il testerone con i moduli. L'azienda Mark Bass mi ha sempre ispirato simpatia, sicuramente per essere italiana e per aver avuto questo successo, ma non ho mai posseduto nulla col loro marchio. Il fatto ? che fino ad ora non mi ? mai piaciuta granch? la loro produzione, questione di gusti. E naturalmente parlo di suono, non di altri parametri, sono il primo a dire che si tratta di testate e casse assolutamente di qualit?, ben realizzate ma non adatte secondo me per il suono che ho in testa.
Chissa' che con questi moduli prima o poi non esca una combinazione che mi piaccia. Mi piacerebbe avere qualcosa con il marchio MB, le casse gia adesso non mi dispiacciono troppo ma cavolo, togliete quei coni arancioni, ce devo fa' metal!!!      

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Io ho il mio sistema modulare: un pre avalon u5 e un finale acoustic image. Poi se mi serve un comp lo aggiungo, idem per un delay, equalizzatore etc...

Per? (non per vantarmi sia chiaro)  avere un amplificazione come la mia non ? da tutti o per tutti.

La mo mark semplifica questo concetto avvicinandolo a quello dei frame tipo dbx 900 e la maglietta ? anche carina    
E' lo stesso concetto delle testate a rack dei chitarristi, dove il rack in un certo senso ? il frame.
pre multieffetto (i) finale etc...



Ecco quello che a me piacerebbe vedere dalla mark bass ? una linea di finali digitali di varie taglie.
ad esempio il finale della little mark, della sd 800 ecc ecc..


ps per chi volesse il comp Mark Bass con la Mo mark si compra il loro pedale compressore!

Io uso: plettro e dita

My 2 cents....

Ero da Lucky ho provato il frame 'potente' con modulo pre  valvola, modulo EQ senza niente, modulo master solo con il master.
Risultato?
Ha risvegliato in me l'interesse per i prodotti markbass.
Penso che la configurazione pre Hi-end (versione valvola e non) no EQ e master semplice sar? tra le pi? vendute.
Secondo me l'intento della modularit? vista dal Mr. De Virgilis ? LEVARE piuttosto che aggiungere.
Ho paragonato la 'mia' configurazione con una sd 800 in flat e devo dire che la Mo' era pi? bella, pi? presente.
Vedrete quante teste gain e master si vedranno in giro IMO...
Per assurdo gi? la markbass agli esordi la faceva una testa cos?, solo gain e master.
L'unica considerazione ? sul prezzo, con il frame da 600 gain e master arriviamo a 900 euro.
La LM da 800 la porti via a 700euro!
Se i prezzi caleranno un p? (ora ? una novit? assoluta) secondo me in giro ne vedremo....
Concordo con il fatto che il master dovevano lasciarlo sul frame, senza limiter, cos? uno al limite si sceglieva
il pre che voleva senza aggiungere altro.
Inoltre secondo me i 'tappi' NO EQ e se il master fosse sul frame anche per i filtri post EQ dovrebbero essere di serie
con il frame, gi? 700 + il pre di mia scelta non sarebbe male

non so se mi sono spiegato, in ogni caso la MoMark non mi piaceva ed ora che l'ho provata mi piace.
Prima di parlare consiglio una prova, suona bene il lego

Dave

Io uso: solo le dita

...entro anche io in discussione cercando di non divagare...
Sto attrezzandomi con nuovo ampli ...in questi giorni. Provato tanto Markbass, ho sentito molti amici live con Markbass.
Premetto ....per non creare altre inutili discussioni......bellissimi ampli. Molto validi.
Non fanno per me.
Forse da bassista modesto ho bisogno di qualcosa d'altro...
E visto che suono Rock e non amando il tentativo di simulazione di certi suoni...quando questi suoni esistono gi?...
Testata valvolare molto classica e cassa in linea.
Riconosco a Markbass la competitivit? nei prezzi (anche se gi? questo non ? poco)..e nei pesi..anche questo conta.
Per il resto, io personalmente, non volendo denigrare niente e nessuno...reputo altro meglio per il mio genere musicale...Rock anni 70.

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IMHO non ha senso: se uno non riesce a trovare qualcosa che gli piace nel suono Markbass con 18 (dico 18, non quattro o cinque) soluzioni gi? "pronte", non vedo perch? dovrebbe prendersi questa MoMark (visto che il prezzo non ? vantaggioso rispetto alle altre soluzioni MarkBass), che di fatto non ha nulla in pi? degli altri prodotti a catalogo. Se poi usciranno altri moduli pi? interessanti ben venga, tanto meglio, ma per come stanno le cose ora non vedo perch? dovrei comprare questo piuttosto che qualcos'altro.





PS: mi piacerebbe aprire lo scatolotto vuoto per vedere come mai costa 43?...

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clauzanna: "Fear Of The Dark è la YMCA del metal"
Paolo: "..inoltre esplorare la tastiera è come giocare con un cubo di Rubik... 7 colori ma infinite facce"
Il Joey: "..e soprattutto diffido a priori di chi ha pretese artistiche. Anzi, solo al sentire la parola "arte" scappo a gambe levate, la catastrofe è sempre dietro l'angolo"

Sherlock ha scritto: [Visualizza Messaggio]

PS: mi piacerebbe aprire lo scatolotto vuoto per vedere come mai costa 43?...

Per lo stesso motivo per cui, su questo stesso Forum, si sono fatte levate di scudi per saldature da 50?... quindi, utilizzando l'opzione ricerca, si potr? capire senza aprire...

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il mio disco remoto

Ritieni che un cavo pi? costoso suoni meglio? In effetti hai pienamente ragione : Click

Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa, non ? affatto una prova che non sia completamente assurda - Bertrand Russell

Sherlock ha scritto: [Visualizza Messaggio]

PS: mi piacerebbe aprire lo scatolotto vuoto per vedere come mai costa 43?...

ottimo quesito...

Io uso: plettro e dita

Non ho la competenza tecnica per giudicare se il progetto sia valido o meno, quindi mi limiter? a delle considerazioni generiche.
L'idea ? sicuramente accattivante per? (IMHO) per me non va al di l? di una customizzazione con cose gi? esistenti. Mi spiego...Mark Bass non ? un piccolo artigiano, ? un imprenditore coi controcazzi con un'azienda sana, ? chiaro che se gli scrivo io e gli dico:"Mi costruisci una testata con queste caratteristiche?" mi manda a cagare. In questo modo invece posso costruirmi una testata su misura e non ? male e come lo posso fare io lo pu? fare qualsiasi utente. Una volta ottenuto ci? che voglio ? per? impensabile che io mi metta a cambiare i moduli durante una serata. Allora secondo me l'idea della modularit?, se legata a una semplice customizzazione realizzabile acquistando i moduli precelti, ? un'idea validissima. A questo punto per? diventa determinante il prezzo nel senso che se costruirmi una testa praticamente identica alla little mark mi costa troppo di pi? solo perch? ho un sistema che mi permette di cambiare i moduli, a questo punto il mio interesse cala. Questo perch?, ripeto, non mi ci vedo a cambiare il preamp o la sezione master o l'equalizzatore (sul paramentrico concordo pienamente con Nabla) prima di uscire di casa per un turno in studio o un concerto. Secondo me con dei prezzi pi? accattivanti il progetto decolla alla grande....ovviamente questa ? la mia opinione e sicuramente De Virgiliis non sapr? cosa farsene.Per esempio continuo a pensare che nella famiglia degli interessantissimi ed abbordabilissimi (oltre che ottimi) prodotti Mark Bass, il Micromark a 400 euro sia assolutamente fuori dalla mia comprensione, per? a quanto pare a molti piace cos?...

Mr Rabble ha scritto: [Visualizza Messaggio]

^^^
perch? "thrash metal" in minuscolo?

ho riso per 10 minuti ininterrottamente  

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a lavare la testa all'asino si perde solo tempo e sapone

Secondo me( oltre alle giuste osservazioni di Nabla e Gozer) manca la possibilit? di creare un Pre senza lo stadio finale


l'idea di modularit? mi piace

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pirla chi legge
Tonno says: Patti Smith boicotta i poteri forti e le estetiste fin dagli anni 60
solidariet? per Izze

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il discorso secondo me risulta essere abbastanza ampio.qui si parla di modularit? ma non di una eventuale scalabilit? e questo secondo me riduce notevolmente le possibilit? di ingenerizzazione.
la momark ? un prodotto nuovo, innovativo che sicuramente alla casa non serve per aumentare a dismisura le vendite e non penso neanche abbiamo ipotizzato tempi di bep cosi corti da raggiungere.
nessuno ha pensato a quante pagine di giornali specializzati saranno colme di riflessioni su questo prodotto?
nel bene e nel male se ne parler? in giro.
in definitiva  penso che ? un prodotto che ha grossi limiti, forse dati dalla fretta di immettere sul mercato la linea.
sicuramente ci saranno analisi che porteranno a delle trasformazioni del progetto di partenza in modo da fornire la flessibilit? che ci si aspetta.
per quanto riguarda il 30 % delle lavorazioni in italia per il made in italy...quello ? un discorso un p? piu complesso di quello che si possa pensare.
le percentuali sono calcolate sul volume delle attivit?, non su quelle che sono le attivit? Core dell'azienda.sono quelle che danno il Valore al prodotto.
per esempio, markbass, di cui non conosco minimamente la struttura aziendale, pure se facesse fare il case in cina, non cambierebbe nulla.
in cina lavorano alla grande su specifiche del committente.il problema ? sul piano etico ma questo non ? un discorso da megabass.
ciao!

Io uso: plettro e dita

Ciao,
volevo solo lasciare alcune riflessioni da strimpellatore di bassi...
seppur non vado matto dei prodotti MarkBass, e non per questo li giudico, credo che questo progetto sia molto interessante proprio perch? spesso si hanno esigenze diverse e potersi customizzare il sistema d'amplificazione mixando i moduli sia veramente interessante; ovvio che poi ci sono mille riflessioni sulle opportunit?, sui prezzi, ecc. per? credo che il concetto sia buono poi come sempre i prodotti dovranno misurarsi con il mercato ed in una certa misura adeguarsi a questo.
E' a questo proposito che mi dispiace che i toni si siano inaspriti in quanto ritengo una fortuna poter avere tra gli amici del Forum endorser ufficiali dei vari prodotti: questo mi da la possibilit? di confrontarmi e di avere informazioni direttamente da chi lavora con i produttori. Un esempio ? proprio questo MoMark: sarebbe interessante capire quali sono stati gli input iniziali del progetto proprio per capirne la filosofia.
Credo che ? normale che se ne parler? bene o male, ma se ne parler?, come del resto su altri post si ? parlato di altri prodotti.
Non credo che la complessit? tecnologica applicata sia l'unico metro di giudizio.
Ultima considerazione su questo post: spero che la discussione proceda in modo tranquillo per poter cogliere da chi pover? questi nuovi prodotti le impressioni senza partire da preconcetti ingiiustificati.
A me sinceramente che il prodotto sia Italiano o no non mi importa: i coni delle casse MarkBass sono Italiani, ma personalmente preferisco prodotti deversi...non li scelgo per la bandiera, ma per il suono!!

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21 Gennaio 2008
E' nato il mio primo figlio!!!
Grazie DAVIDE, mi hai cambiato la vita...
12 Gennaio 2014
E' nata mia figlia Alice!!!

Faccio tesoro dei vostri consigli... NON MOLLARE MAI!!!!


ALUSONIC by Polly ...un sogno nel cassetto!!!!

ma perch? flammate? ho un idea di chi flamma ma la tengo per me.....per? .....

markbass produce in italia.

lo so per certo perch? lavoro in un'azienda che produce sistemi elettronici (? chiaro che nn vi dr? cosa) alla pari di markbasss come ciclo produttivo.

Progetto in casa, campioni, preserie, si mandano a realizzare circuiti stampati, si mandano ad assemblare le schede (molte aziende le assemblano in casa ma ? uno sbattimento per via dei costi del montaggio SMT o BGA, sia per le macchine, sia per l'approvvigionamento in bobine di componenti smd, sia per per le news della strumentazione, magazzino ecc ecc.
Arrivate le schede si completa l'assemblaggio montando componenti che tal volta ? preferibile fare in casa (nel ns caso, moduli molto costosi o componenti che ? ben controllare di persona).
Si passa al collaudo e test delle schede e poi all'assemblaggio del prodotto finito.

Ho riassunto in modo banale un processo "italiano"....di aziende che operano nel settore ove vi ? una scheda elettronica.

Markbass ha una serie di fornitori e agenti di aziende fornitrici in comune all' azienda presso cui lavoro e dato che mi occupo esattamente di gestire il ciclo di "nascita" delle scheda..... vi assicuro che, mi ripeto, Markbass produce in italia.

Considerazioni personali:
Di markbass ho avuto la prima testata, poi ne avuto altre 7 di marchi diversi che in quel periodo mi garbavano maggiormente, la mia attuale ? una LMK e ne sono contento.
C'? di meglio e c'? di peggio per i miei gusti.
Non ho pi? la cassa markbass e in questo momento gli sto preferendo, sempre per via del gusto "temporaneo" altro marchio.
La momark per ora non la comprer?......ma l'idea mi piace.....perfezionabile come tutte le cose ma mi piace...

per? sappiate (e lo sapete) che di molti marchi alcune cose vi piacciono ed altre no.....alcune filosofie progettuali vi piacciono ed altre no....normale cosi....senza flame e senza polemica.....

Le motivazioni per cui si fanno delle scelte progettuali non si possono descrivere in due righe.....facciamo riunioni di 2-3 gg per scegliere perch? fare in un modo o in un altro...e sappiamo bene che accontenteremo alcuni ed altri no....
l'importante ? accontentare chi non compra attualmetne i nostri prodotti mentre per chi li compra gi? enon ? contento dei nuovi o di linee differenti continuer? a prendere quelli gi? in produzione.

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m?? cie bell u bass

duramadre ha scritto: [Visualizza Messaggio]

markbass produce in italia.

ne sono sicuro anch'io per? tutto quel giallo sui prodotti Mark Bass alimenta un sospetto...

scherzi a parte...anche io guardo solo alla qualit? dei prodotti. Differenziare eventualmente un processo produttivo ( e non ? affatto detto che sia cos? nel loro caso)  non significa togliergli qualit?. Allora sono asiatiche tutte le testate in circolazione visto che mi risulta che la maggior parte dei componenti elettronici in giro provenga da quelle parti, anche quelli che usano molti produttori di mezza europa

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a lavare la testa all'asino si perde solo tempo e sapone

in effetti abbiamo provato a far produrre una nostra scheda in cina.
Progetto nostro, nostro referente sul posto, nostro controllo qualit?.

Risultato?

stessi risultati finali....stessa qualit? stesso tutto.

Unica problematica ? stata la fase iniziale....cio? per arrivare a fargli capire determinate cose ci abbiamo messo un bel p?......

alla fine cmq continuamo a fare la scheda in italia per vari motivi ma non legati alla qualit?....

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m?? cie bell u bass

I cinesi sono in grado di produrre come e meglio che da noi... dipende da quello che chiedi... ovviamente se pretendi produzioni con standard "occidentali" anche li, il costo cresce...


Mi diceva un conoscente che lavora in boeing che al momento hanno pi? problemi con Alenia Spazio (con cui sono partner da moltissimo tempo) che con alcuni produttori cinesi...

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il mio disco remoto

Ritieni che un cavo pi? costoso suoni meglio? In effetti hai pienamente ragione : Click

Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa, non ? affatto una prova che non sia completamente assurda - Bertrand Russell

Non ne dubito.

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Galleria Fotografica ad uso e consumo della Community
Prima di suonare due note, impara a suonarne una. E prima di suonarne una pensa se ha senso suonarla.
Farla semplice è difficile. Farla facile è più difficile. Farla invisibile è la cosa più difficile di tutte.

per la cronaca


Peccato per i soliti problemi di questi file compressi

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un grande uomo

...un so sonà

Riuppo questa discussione, vecchia di sei mesi, per vedere se riusciamo a fare un po' il punto.
Sulla carta il progetto mi ? sembrato buono, ero incuriosito da quei "cubetti", poi subentrava anche un effetto psicologico: sono "graziosi", non c'? che dire, poi fare il "monta smonta" con i cubetti sul Sito (bellissimo) fatto in flash ? stato proprio divertente. In pratica mi sono trovato gassato senza aver sentito un minuto di audio, e sono giunto alla conclusione che l'effetto GAS era dovuto a un fenomeno simile a quello che fa venir voglia di nespresso: vedi tutte quelle capsuline disposte per bene, con la gradazione di colore ecc, dentro la scatola di legno, e ti convinci che cos? il caff? sar? proprio buono, che oltre al solito segafredo di tutte le mattine potrai gustare cogliendo la differenza 100 variet? diverse di caff? e, in ultima analisi, la tua vecchia gaggia ingiallita dal tempo con le sbrodole di caff? non ? pi? adatta a te e al tuo fine palato.
 L'acquisto da razionale diventa emozionale, perch? in definitiva giocare col lego e suonare il basso son cose diverse, ma in buona sostanza qui si sfrutta la prima cosa per farte venir voglia della seconda  
Voglio precisare che il mio non ? assolutamente un attacco, ma una constatazione: vendendo prodotti sicuramente validi ma anche anonimi sotto il marchio parsek de Virgiliis non ha certo fatto il botto, da quando ha tirato fuori un marchio accattivante e ha sfornato una testata giallo paglierino che si vede da una parte all'altra di ogni negozio invece direi che le cose son cambiate parecchio  

Guardando il Sito e cercando una configurazione mi sono convinto di un po' di cose:

a) la modularit? ? IMHO utile solo sulla carta, non riesco a immaginarmi la necessit? di acquistare un equalizzatore diverso da quello che ho gi?, se proprio voglio farlo, cambio testata. La storia del "spendi meno a cambiare un modulo che tutta la testata" mi sembra priva di senso, visto che comunque queste testate partono da prezzi un bel po' pi? alti rispetto alle loro controparti "tutte d'un pezzo". Direi che se l'obiettivo ? quello di poter cambiare pezzi a piacere ci troviamo davanti all'ultima frontiera delle segucce mentali cogitate dagli eterni insoddisfatti. Diciamocelo: se cambi 10 amplificatori in 3 anni il problema ? che passi troppo tempo su megabass e troppo poco in sala prove, un ampli che puoi cambiare a pezzi non farebbe che peggiorare le cose. Il discorso cambia se l'idea di partenza dell'acquirente ? quella di procurarsi qualcosa di molto custom nell'ambito dell'offerta mark bass, tipo la testata senza equalizzatore. Anche qui per? mi piace far notare che la mia peavey t-max ha un bottoncino per bypassare l'equalizzatore, senza che nessuno ci abbia scritto sopra sbrodolate tipo "simple and pure, the real sound of your bass", ok curare l'immagine, ma qui mi sembra proprio la degustazione delle acque minerali.

b) in effetti fa pensare il fatto che bene o male tutti i moduli a parte l'equalizzatore grafico sono disponibili su altre testate gi? nel catalogo markbass, sarei curioso di vedere quante soluzioni tra quelle architettabili con i mattoncini sono effettivamente custome e quanto sono nei fatti delle normalissime testate gi? in catalogo. Molti moduli poi differiscono di pochissimo, es: era proprio necessario fare un pre e poi lo stesso pre con il tasto mute? mettetemelo direttamente di serie il mute, vi costa meno cos? che tenere due part number a catalogo!  
L'equalizzatore a due canali poi IMHO soffre tantissimo la mancanza del footswitch: avere due suoni per poi dover togliere le mani dallo strumento per effettuare la commutazione limita dell'80% l'utilita della soluzione, posto che se uno proprio vuole mille suoni forse gli conviene un multieffetto serio o una testata con footswitch e banchi memorizzabili. In definitiva via che farsi qualche modello markbass che ci piacerebbe ma purtroppo non ? a catalogo pagandolo salatissimo non vedo grande utilit? in questa cosa dei moduli,

c) Come ha gi? osservato qualcuno,  sarebbe servito almeno un quarto modulo, per poter inserire qualche "optional" diverso dagli elementi di base, anche una cazzata tipo un vu meter avrebbe aiutato a dare l'impressione di poter spaziare tra mille opzioni invece di dover in buona sostanza percorrere un binario abbastanza stretto.

d) qualcuno ha osservato che le mo-mark suonano bene. bella forza, le markbass normali invece come suonano? male? markbass IMHO ha sempre fatto amplificatori che suonano strabene con il pregio di tirare fuori il suono che mi piace con 4 comandi in croce, sarebbe stato assurdo fare un prodotto nuovo che non suoni almeno bene come i predecessori.

e) In generale, i prodotti markbass sono cari. Sar? il fatto che mentre tutti spostano in cina e abbassano i prezzi markbass se non li alza per lo meno non li abbassa di un centesimo, comunque quando ho preso la mia little mark si trattava dell'unico amplificatore serio sopra i 400W che costasse meno di 600?, mentre ora molte case sono scese di molto. alcuni esempi:
- nel 2004 hartke costava ancora pi? di markbass, ora costa meno. vedi in particolare la ha3500 e le casse serie xl
- nel 2004 gallien krueger costava pi? di markbass a parit? di wattaggio, adesso direi che le due case sono allineate.
Chiaro che markbass produce in Italia, ha roba di sicura qualit? e in 5 anni ha rivoluzionato 3 volte il suo range di prodotti, introducendo serie di prodotti nuove di zecca e sperimentando molto con prodotti effettivamente all'avanguardia, sono curioso di vedere che esiti avr? questo modo di operare.

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Il bassista che non sapeva andare a tempo era cos? depresso che s? gett? dietro al treno...



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