Re: Equalizzazione Su Ashdown Mag 300
Secondo me il problema di Jankko, se si è espresso bene, è quello di ordinare l'emissione delle frequenze, quindi in tal caso giocare sui medi e sui medio-bassi in particolare aiuta a dare robustezza e corpo senza usare gli estremi di banda che creano ritardi o appesantiscono inutilmente il lavoro del finale.
Le frequenze più basse e quelle più alte in amplificatori come il piccolo EB sono quelle che mettono in crisi sia la sezione pre che finale, oltre allo speaker.
Partiamo dal fatto che si dovrebbe creare il suono insieme (almeno) alla batteria e meglio ancora con tutti gli strumenti del gruppo perchè quello che da soli ci può apparire come un suono "di cartone", come se l'ampli fosse dentro una scatola, un suono secco e troppo legnoso, poi nell'ensemble spesso risulta ottimale e meccanicamente funzionale e ben caratterizzato.
Ho avuto in prestito quell'ampli anni fa, è anche buono e la sezione eq. è ben più ragionata di ciò che sembra, ma è molto colorato per cui ciò che sembra da soli in gruppo cambia.
Ripeto, le medio-basse al posto delle basse sono importanti perchè danno robustezza e volume, le medioalte giocatele un po' con le alte. Io eliminerei i tastini magici che servono per perdersi nel mix ma che fanno sognare grandi palchi quando suoniamo a casa davanti al tg...
Io uso: solo le dita
____________________ Non esiste il suono buono per il bassista che non sa cosa suonare
(Seneca)
play bass or die trying
Ho la tastira rtta...
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