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Tra Basso, Testata E Cassa, Cosa Influisce Di Più Sul Suono Finale?
Autore Messaggio
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Messaggio Tra Basso, Testata E Cassa, Cosa Influisce Di Più Sul Suono Finale? 
 
Lo so lo so! è una domanda troppo generica e aprirebbe un argomento senza fine, oltre che ad essere sicuramente molto soggettiva, però chiedo a chiunque legga di rispondere comunque, così senza pensarci troppo, a primo acchito… sulla base della propria esperienza. sicuramente tutti e tre gli elementi contribuiscono e nessuno è irrilevante, dunque mi interesserebbe avere dei pareri su quanto ciascuno influisce.

Per quanto riguarda me, un po' per esperienza (non tanta) e un po' per logica (forse ancor meno ) direi che l'amplificatore (testata+cassa) ha una rilevanza maggiore rispetto al basso in sé, anzi forse è determinante. chiaro che se anche uno solo dei tre elementi è di qualità infima, allora è anche inutile parlarne, il risultato finale sarà comunque scarso ma diversamente affermerei quanto detto. Per esempio supponiamo di avere un basso di fascia medio-bassa (penso ai tipici Ibanez, LTD, Cort ecc... (comunque vedo che moltissimi li usano)) amplificato con una coppiata testata-cassa di qualità molto alta, penso che in questo caso si possa ottenere, almeno potenzialmente, un risultato più che mediocre, molto buono… mentre invece se si ha un basso da soldi, con legni pregiati, ottimi pickup ecc.., ma amplificato con una testata e una cassa di bassa qualità, il risultato finale invece sarà molto mediocre… magari non bruttissimo, ma comunque non un gran che… (oddio come sto generalizzando! ) insomma penso che anche se si ha un gran basso, di quelli che si suonerebbero anche così senza attaccarli, ma si amplifica con dell'apparecchiatura che non è in grado di restituirne il suono con la giusta "ciccia", rapidità o il giusto equilibrio di frequenze, il suono ne risulterà impoverito anche se regolato bene.
Sarebbe anche interessante capire quanto influisce la cassa rispetto alla testata, per esempio se ho una testata di quelle "neutre", sicuramente può cambiare parecchio carattere a seconda se la amplifico con una cassa piuttosto che con un'altra… che poi vorrei precisare che non vorrei focalizzarmi solo sulle variabili qualità-fama-prezzo, anche se così sembra, ma forse è molto di più una questione di fare abbinamenti giusti, o comunque quelli che più aggradano l'orecchio di ciascuno (anche se quando un suono è brutto è brutto per tutti in qualche modo…)
Poi centrerà sicuramente anche la situazione (live-studio-saletta prove) così come il genere musicale: per esempio in un ambito metal rock (quello in cui mi trovo io) la parte elettronica fatta di ampli e pedali è sicuramente molto più influente magari rispetto a generi più leggeri e più "solistici"... dunque dite la vostra, vorrei avere qualche parere perché ho bisogno di fare un upgrade della mia attrezzatura e non so bene da cosa cominciare
 




Io uso: plettro e dita
 
Ultima modifica di Silver17 il Ven 02 Nov, 2018 20:58, modificato 1 volta in totale 
Silver17 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Tra Basso, Testata E Cassa, Cosa Influisce Di Più Sul Suono Finale? 
 
Io la penso diversamente. Suono MM StingRay e (un po' di meno) Jazz bass passivo: sono riconoscibili attraverso qualsiasi amplificatore! Ovviamente con sfumature diverse di tono...
 




Io uso: plettro e dita
 
Piddiemme Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Tra Basso, Testata E Cassa, Cosa Influisce Di Più Sul Suono Finale? 
 
Tra basso, testa e cassa, cosa influisce di più?

Il bassista! Ovvio.
 




Io uso: plettro e dita
 
lelu39 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Tra Basso, Testata E Cassa, Cosa Influisce Di Più Sul Suono Finale? 
 
1 basso
2 cassa
3 amplificatore
 




Io uso: plettro e dita
 
Fabiosr Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Tra Basso, Testata E Cassa, Cosa Influisce Di Più Sul Suono Finale? 
 
Secondo me influiscono tutti e tre in modo più o meno uguale!
Come detto sopra, uno stingray, un jazz o un precision, hanno un carattere sempre riconoscibile, sia che li attacchiamo ad una svt cl o ad una markbass, però anche queste ultime danno un loro tono, che si va a sommare a quello del basso!
Ovviamente con un ampli di infima qualità la sfumatura tra due bassi uguali, ma di qualità diversa penso sia dura da sentire!
Fate conto che io, da qualche parte in casa, ho un ampli talmente orrendo che fa lo stesso suono sia se ci attacco un jazz bass sia se lo tiro giù dalle scale
 




Io uso: plettro e dita
 
Baldo Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Tra Basso, Testata E Cassa, Cosa Influisce Di Più Sul Suono Finale? 
 
scusami ma non ho capito il senso di questo post.. piuttosto che farmi stè pippe io solitamente penso ad un suono che voglio ottenere, e per quanto possibile, mi attrezzo di conseguenza per ottenerlo.

Certo che se, ad esempio, il mio obiettivo è avere un suono alla James Jemerson e poi suono col plettro con un Music Man con un'eq a V, forse ho fatto qualche piccolo errore di valutazione a monte...


comunque, a mio avviso l'elemento più importante rimane il bassista.

peace
 




Io uso: plettro e dita

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Messaggio Re: Tra Basso, Testata E Cassa, Cosa Influisce Di Più Sul Suono Finale? 
 
Rispondendo di getto e senza pensarci troppo, rispondo IL BASSO,
La differenza tra jazz e stingray o tra pickup al ponte o al manico è troppo evidente.

Sono d'accordo anche su basso mediocre su ampli top VS basso top su ampli mediocre.

Direi che, a livello di differenze, si nota di più un cambio basso rispetto ad un cambio cassa.
Come risultato finale, la cassa influisce di più perchè una cassa con cono da 10" tirato al massimo non rende come una 4x10.

Però ora è tardi ed ho sonno. Domani a mente lucida potrei cambiare idea


lelu39 ha scritto:  

Il bassista! Ovvio.

Mi hai tolto le parole di bocca
 




Io uso: solo le dita
 
Fenderissimo Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Tra Basso, Testata E Cassa, Cosa Influisce Di Più Sul Suono Finale? 
 
lelu39 ha scritto:  
Tra basso, testa e cassa, cosa influisce di più?

Il bassista! Ovvio.


Beh sì, ovvio il bassista è il 4 elemento, però penso che quello che capita a me capita un po' a tutti: ovvero un giorno ti attacchi a un ampli, il suono fa schifo e guarda a caso all'improvviso ti sembra di non saper più suonare… un altro giorno invece ti attacchi a un altro ampli (oppure allo stesso di prima ma dopo una lunga spistolata) e ti sembra di avere Groove e disinvoltura da vendere… dunque le dita (o il plettro) non sono tutto
 




Io uso: plettro e dita
 
Silver17 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Tra Basso, Testata E Cassa, Cosa Influisce Di Più Sul Suono Finale? 
 
Silver17 ha scritto:  
un giorno ti attacchi a un ampli, il suono fa schifo e guarda a caso all'improvviso ti sembra di non saper più suonare… un altro giorno invece ti attacchi a un altro ampli (oppure allo stesso di prima ma dopo una lunga spistolata) e ti sembra di avere Groove e disinvoltura da vendere


Pensa che a me questa cosa capitava spesso e senza cambiare mai niente di una virgola! Stesso basso, stesso plettro, stesso ampli regolato uguale!! Erano i chitarristi (sempre colpa loro) che cambiavano eq e di conseguenza il mio suono non si incastrava più come la sera prima.
 




Io uso: plettro e dita
 
Baldo Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Tra Basso, Testata E Cassa, Cosa Influisce Di Più Sul Suono Finale? 
 
magari quel giorno non è la giornata giusta per suonare....

Concordo con lelu39, sono le dita.
 




Io uso: solo le dita

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Elementi di Acustica delle Basse Frequenze - Volume I
 
Gianco Invia Messaggio Privato HomePage
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Messaggio Re: Tra Basso, Testata E Cassa, Cosa Influisce Di Più Sul Suono Finale? 
 
secondo me è sbagliato il punto di partenza del quesito, per un fatto molto semplice: il "suono bello" è del tutto soggettivo, per tanto non quantificabile.

cosa è un "suono bello"? è bello il suono del Precision con le corde lisce diretto nel banco (James Jamerson) o è bello il suono del Precision plettrato con corde in acciaio (Andy Rourke)?

Jaco Pastorius e John Paul Jones usavano esattamente la stessa strumentazione, un Jazz Bass degli anni 60 con corde Rotosound in acciaio ed ampli Acoustic, eppure sono due suoni agli antipodi, ed a seconda dei gusti dell'ascoltatore, uno è bello e l'altro è una cagata.

chi non sopporta il suono nasale e scoppiettante di Jaco probabilmente ama il suono grosso e ciccione di Jones, o viceversa.

c'è gente che suona con le corde lisce e gente che suona con le corde ruvide mettendo la temibile equalizzazione a V per avere il suono motosega, chi ha ragione?

tempo fa ho registrato la stessa traccia di basso con tre bassi diversi:

- Harley Benton Jazz con corde lisce

- Gibson Thunderbird con corde ruvide nickel

- Warwick Streamer LX4 con corde ruvide nickel

tre suoni totalmente diversi, e per le mie necessità quello dell'Harley Benton era il migliore, quello del Warwick, in assoluto il più costoso e meglio costruito dei tre, era il peggiore, perchè era estremamente brillante e chitarroso.
il Thunderbird si collocava in mezzo, giustamente, cupo e chiuso ma abbastanza "ruvido".

mentre a me il Warwick non piaceva, e poco tempo dopo l'ho venduto, un mio caro amico si sarebbe tagliato una mano per quel suono metallico e chitarroso.

tutto dipende da cosa CI piace.

Citazione:
Poi centrerà sicuramente anche la situazione (live-studio-saletta prove) così come il genere musicale: per esempio in un ambito metal rock (quello in cui mi trovo io) la parte elettronica fatta di ampli e pedali è sicuramente molto più influente magari rispetto a generi più leggeri e più "solistici"...


in realtà in campo solista è molto più facile trovare caterve di effetti, chorus, octaver, overdrive, delay... nel "metal/rock" è più facile che il bassista vada dritto nell'ampli o con giusto un overdrive.


Citazione:
vorrei avere qualche parere perché ho bisogno di fare un upgrade della mia attrezzatura e non so bene da cosa cominciare


in questo caso devi però dirci tu che mancanze senti dalla tua strumentazione, cosa hai ora e che tipo di upgrade hai in mente.

Citazione:
ma si amplifica con dell'apparecchiatura che non è in grado di restituirne il suono con la giusta "ciccia", rapidità o il giusto equilibrio di frequenze, il suono ne risulterà impoverito anche se regolato bene.


il problema è che non sempre lo strumento suona come è adatto al contesto, quindi puoi avere anche l'ampli che ti restituisce tutte le sfumature del caso, il suono sarà "povero" perchè non adatto al contesto.

tra l'altro ogni amplificatore esalta o smorza determinate frequenze, e non è detto che il risultato sia quello desiderato.

esempio a caso: oggi ho provato con il mio Precision ed un ampli Hartke con cassa 2x10 metallicissimo, che enfatizzava tantissimo le frequenze sopra i 1000hz a scapito delle mediobasse, suono che a me non fa impazzire e che non era adatto al contesto in cui suonavo, e che faceva sentire tutte le spire delle corde e tutti i "click" sui tasti.
per altri quel suono è la panacea, il suono chitarroso ed incazzato che, nel mio caso, era la merda più totale.

la volta precedente ho usato lo stesso basso in un Ampeg con cassa 1x15, ed il suono era ricco sulle mediobasse e delicato sulle alte, perfetto nel contesto in cui suonavo; al ricercatore di suono chitarroso avrebbe fatto schifo, "chiuso e cupo".

chi ha ragione?

in ambo i caso si riconosceva il Precision, ma con sfaccettature diverse più o meno adatte al contesto.

______

in ogni caso, i pezzi della strumentazione sono tre: basso, testata e cassa, e la combinazione dei tre deve dare il suono voluto, perchè non esiste un suono univoco.

per me è sempre meglio lo strumento di qualità per un semplice fatto: lo strumento lo suoni, e deve essere comodo, non avere sbavature che possano inficiare l'esecuzione, non avere difetti di tastiera od elettronici.

e può essere anche uno strumento economico eh, purchè fatto bene: io alterno un Fender AV63 ad un Harley Benton perchè sono due suoni distinti che mi servono in contesti differenti, e per fortuna l'Harley Benton mi permette un setup impeccabile ed è stabile al pari del Fender, quindi nessun problema.

ho avuto tanti strumenti costosi con tasti fuori posto, manici ballerini, così come ne ho avuti di economici con tasti perfetti e truss rod stabilissimi.

in più, oltre al suono "soggettivo" c'è anche da dire che nella maggior parte dei casi il suono del basso lo sente solo il bassista che suona   o è l'unico a cui frega.
spesso e volentieri il pubblico sente quello che decide il fonico, quindi puoi avere anche lo Spector da 4000€ superbrillante ed il valvolare incazzato, ma se il fonico fuori vuole un suono da Hofner con corde lisce, stai certo che al pubblico arriverà l'Hofner con corde lisce, non lo Spector col valvolare a cannone.

tante volte il suono che al bassista fa schifo è quello adatto al contesto.
 




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gugu ha scritto: 
uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!
 
Pier_ Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Tra Basso, Testata E Cassa, Cosa Influisce Di Più Sul Suono Finale? 
 
Se restiamo nell'ambito della strumentazione, Pier_ condivido al 100%.

E:  "spesso e volentieri il pubblico sente quello che decide il fonico", e aggiungo, non glie ne frega niente del "suono" ma solo di come suoni tu; mi diceva un amico musicista professionista: "non farti tante s... con il suono, il pubblico non distingue un P da un J ma sente se sbagli il tempo di una semibiscroma".

E comunque,  "ho bisogno di fare un upgrade della mia attrezzatura e non so bene da cosa cominciare" significa solo che non hai nessun bisogno dell'upgrade (tranne un bisogno psicologico).
 




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Gianco Invia Messaggio Privato HomePage
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Messaggio Re: Tra Basso, Testata E Cassa, Cosa Influisce Di Più Sul Suono Finale? 
 
a corollario aggiungerei che una macchina non la puoi comprare per il solo motore, per la sola estetica, per il solo confort. Serve che tutto questo vada di pari passo e sia ben amalgamato. Ne consegue che tutte le parti devono essere bene o male dello stesso livello o il gioco non funziona. Alla fine comunque la differena la fa chi sta al volante...
 




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ally Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Tra Basso, Testata E Cassa, Cosa Influisce Di Più Sul Suono Finale? 
 
Citazione:
non glie ne frega niente del "suono" ma solo di come suoni tu; mi diceva un amico musicista professionista: "non farti tante s... con il suono, il pubblico non distingue un P da un J ma sente se sbagli il tempo di una semibiscroma".


santa verità. io "da pubblico" ci faccio sempre caso perchè vedo spessissimo quei bassisti che mentre suonano spippolano con l'equalizzazione, toccano qua, toccano là, e da fuori non cambia un cazzo  

e se non ci faccio caso io da bassista, figuriamoci uno che nemmeno è musicista! probabilmente penserà che quello col chitarrone grosso ha lo strumento difettoso.


Citazione:
E comunque,  "ho bisogno di fare un upgrade della mia attrezzatura e non so bene da cosa cominciare" significa solo che non hai nessun bisogno dell'upgrade (tranne un bisogno psicologico).


straquoto. la GAS è una brutta malattia, e cerchiamo sempre giustificazioni per comprare cose nuove, cambiare per sentire sfumature che probabilmente abbiamo solo in testa.
 




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gugu ha scritto: 
uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!
 
Pier_ Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Tra Basso, Testata E Cassa, Cosa Influisce Di Più Sul Suono Finale? 
 
Mah, dipende molto dal contesto secondo me.
Mi spiego: un musicista professionista turnista e di alto livello è solitamente endorser ed ha a disposizione strumenti e attrezzature professionali, ma sopratutto quando suona dal vivo lavora in simbiosi con uno o più tecnici del suono.
Il suo livello tecnico è molto elevato e la sua preparazione si estende anche alla gestione dei suoni, oltre ad una padronanza del timing e del tocco che molti di noi sognano (io di sicuro).
Questa è un po' l'idea che mi sono fatto io dopo averne osservato qualcuno da vicino. Ma forse mi sbaglio...
Comunque, nei casi più simili al mio, cioè quelli di un musicista semi professionista o anche amatoriale, che comunque fa qualche live e qualche volta gli capita di registrare in uno studio professionale di livello mediocre, credo che un po' la domanda abbia un senso.
Ovvio che è più importante concentrarsi ed investire energie sulla tecnica.
Ma ad un certo punto uno sente il bisogno di crescere anche come strumentazione.
Io dico che la prima cosa è il basso, sia per il rapporto fisico diretto che si ha con lo strumento, e che quindi mi riporta subito alla premessa sulla tecnica, cioè uno strumento migliore a volte perdona meno e quindi ti costringe a migliorare. Sia perché è da li che parte il suono che hai in testa e nelle dita. Poi direi che cassa e amplificatore vengono alla pari, perché se hai in mente un suono, e hai trovato il basso che ti serve, con l'amplificazione fai il resto.
Ma questa è una mia personalissima visione, credo che altri la vedano diversamente da me e con giusta ragione.
 




 
cubano Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Tra Basso, Testata E Cassa, Cosa Influisce Di Più Sul Suono Finale? 
 
cubano ha scritto:  
Ovvio che è più importante concentrarsi ed investire energie sulla tecnica.
Ma ad un certo punto uno sente il bisogno di crescere anche come strumentazione.


Sono d'accordo, è inutile girarci tanto intorno, con solo le proprie mani si può fare tanto ma per avere quel qualcosa in più, bisogna dedicarsi anche al suono in senso di strumentazione!
se si ha un bel suono, si spacca suonando anche pochissime note, poi il Groove e le dita faranno il resto

farò storcere il naso a molti con questo, ma il mio metro di paragone è il mio basso suonato non amplificato, un po' per pigrizia mia un po perchè il mio primo combo da 50 watt da camera che avevo comprato tanti anni fa mi fa troppo schifo, mi capita spesso di suonare il basso così senza attaccarlo, è il solo suono delle corde e del legno quello che esce, certo a volume bassissimo ma è perfettamente equilibrato tra basse, medie e alte, quando vado sulla 5 corda sento il legno vibrare per bene e la cosa mi aggrada così come mi aggrada il suono nudo e crudo del basso così. ora se attaccandomi ad un ampli questo suono viene impoverito, e anche mettendomici d'impegno col tocco, la pulizia, mano dx al ponte o al manico, il risultato sostanzialmente non cambia, allora c'è qualcosa che non va, per esempio vado sulle basse e comunque sia sento che non spingono abbastanza, manca della ciccia, oppure c'è sempre della "sporcizia" e anche provando a regolare il suono non faccio altro che rendere più o meno nitide le "scoregge" che sento ad ogni tocco... oppure potrei citare l'esempio degli armonici naturali: posso stare anche attentissimo a tenere il dito esattamente sul capotasto e sfiorarlo appena, cosi come posso toccare la corda con la mano dx a 2 mm dal ponte se ma l'armonico comunque vada non esce, allora il "bassista" può farci poco. se invece al contrario, mi attacco ad un ampli e il suono viene arricchito, con le dinamiche accentuate e la pacca sullo stomaco quando si va sulle basse, allora è chiaro che è anche l'ampli che fa la sua differenza e non poca. perchè non uso il mio combo per suonare in camera? perchè preferisco fare senza se mi tocca sentire un suono che non restituisce per niente le basse, poco definito e sempre sporco e di certo non lo posso migliorare regolando le due manopoline che si ritrova. ovviamente questo è un caso drastico, ma lo stesso principio si può estendere anche a strumentazioni meno "di fortuna", come per esempio il mio testata e cassa che seppur bello caldo e "pieno" nel suono, risulta sempre un po' sporchino.

 
Gianco ha scritto:  
E:  "spesso e volentieri il pubblico sente quello che decide il fonico", e aggiungo, non glie ne frega niente del "suono" ma solo di come suoni tu; mi diceva un amico musicista professionista: "non farti tante s... con il suono, il pubblico non distingue un P da un J ma sente se sbagli il tempo di una semibiscroma".


ok magari al pubblico non frega niente, ma frega a me e il che non è poco… suono più volentieri se ho il mio suono sia in sala prove, sia live e sia un domani in studio. anzi, se il "suono" incide anche sul "come suoni tu", perché ti sembra di suonare meglio e avere più sicurezza con un certo tipo di sound, allora incide eccome.

La gente molte volte non sa neanche distinguere un basso da una chitarra anche suonati separatamente, ma la qualità del suono può comunque fare la differenza per l'ascoltare seppur a sua insaputa ed ecco che anche le cose più semplici possono risultare molto coinvolgenti per l'orecchio.  Ci sono anche casi in cui nell'abilità stessa del bassista, ci entra in tutto e per tutto la ricerca di un certo tipo di suono e può diventare importante al pari dell'esercizio col metronomo e del Groove. potrei citare per esempio Justin Chancellor dei Tool, poche note, ritmiche ripetitive eppure i brani dei Tool potrebbero girare benissimo anche senza chitarra.

Pier_ ha scritto:  
spesso e volentieri il pubblico sente quello che decide il fonico, quindi puoi avere anche lo Spector da 4000€ superbrillante ed il valvolare incazzato, ma se il fonico fuori vuole un suono da Hofner con corde lisce, stai certo che al pubblico arriverà l'Hofner con corde lisce, non lo Spector col valvolare a cannone.

tante volte il suono che al bassista fa schifo è quello adatto al contesto.



dipende da fonico a fonico, intanto se ho lo spector col valvolare a cannone il fonico farà ben più fatica a trasformarlo in un Hofner rispetto al caso in cui abbia davvero un Hofner… e comunque se il fonico è bravo saprà valorizzarlo il suono e di certo non lo farà sembrare un Hofner la dove serve effettivamente un basso incazzato con corde ruvide. poi se il fonico è uno pigro, allora sta a me arrivare sul palco con una strumentazione che quantomeno offre un buon punto di partenza. Questo almeno è il mio ideale: non credo nell'assoluta onnipotenza dei fonici.
 




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Ultima modifica di Silver17 il Mer 07 Nov, 2018 19:06, modificato 1 volta in totale 
Silver17 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Tra Basso, Testata E Cassa, Cosa Influisce Di Più Sul Suono Finale? 
 
Citazione:
farò storcere il naso a molti con questo, ma il mio metro di paragone è il mio basso suonato non amplificato,


io questo lo capisco bene, ma se consideri che un Jazz ed un Precision, che sono virtualmente identici, senza amplificarli suonano esattamente allo stesso modo, è una cosa che non serve assolutamente a nulla come paragone per quando si suona amplificati.

Citazione:
perchè preferisco fare senza se mi tocca sentire un suono che non restituisce per niente le basse, poco definito e sempre sporco e di certo non lo posso migliorare regolando le due manopoline che si ritrova. ovviamente questo è un caso drastico, ma lo stesso principio si può estendere anche a strumentazioni meno "di fortuna", come per esempio il mio testata e cassa che seppur bello caldo e "pieno" nel suono, risulta sempre un po' sporchino.


bisogna intanto considerare che un combo piccolo da camera, magari con cono da 8", comunque non ti darà mai il volume e le frequenze di un ampli "vero" con coni grossi, ma non è nemmeno un caso da tenere in considerazione.

bisogna anche capire cosa è lo "sporchino" che senti. poi il "suono bello caldo e pieno" è un concetto del tutto relativo, sono terminologie che si basano su idee personali.

per dire, quello che usa il Precision con le lisce ti dirà che ha un suono pieno e caldo, così come te lo dirà quello che usa il Jazz con le ruvide, perchè per lui quello è il suono "caldo e pieno".

stesso motivo per cui c'è chi usa coni da 10, chi da 12, chi da 15, chi preferisce casse enormi, chi piccole, e via dicendo.

ma qua non è questione di qualità della strumentazione, è questione di spostamento di aria e frequenze enfatizzate o meno dall'ampli.

se entro in un Ashdown non mi aspetto le alte cristalline, così come non mi aspetto un suono ricco di basse e povero di alte da Hartke.

ma ad alti volumi di palco sentirò prima di tutto l'aria spostata dall'amplificatore, poi tutto il resto.

a dieci metri dall'ampli già avrò una risposta differente, così come la avrò se l'ampli viene microfonato e passa per un impianto, o ancora se passa per la DI e sento l'ampli solo sul palco.

a quel punto quanto conta davvero la strumentazione?

Citazione:
posso stare anche attentissimo a tenere il dito esattamente sul capotasto e sfiorarlo appena,


beh, ma per gli armonici non devi nemmeno avvicinarti al tasto, devi solo toccare la corda senza fare pressione.
 




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gugu ha scritto: 
uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!
 
Pier_ Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: Tra Basso, Testata E Cassa, Cosa Influisce Di Più Sul Suono Finale? 
 
Pier_ ha scritto:  

io questo lo capisco bene, ma se consideri che un Jazz ed un Precision, che sono virtualmente identici, senza amplificarli suonano esattamente allo stesso modo, è una cosa che non serve assolutamente a nulla come paragone per quando si suona amplificati.


Beh sì, in questo caso mi riferivo ad un paragone tra amplificatori piuttosto che tra bassi, ma ahimè questa è la mia situazione attuale, ne posseggo solo uno.

Pier_ ha scritto:  

beh, ma per gli armonici non devi nemmeno avvicinarti al tasto, devi solo toccare la corda senza fare pressione.


Beh, si ok hai capito.

Pier_ ha scritto:  


bisogna anche capire cosa è lo "sporchino" che senti. poi il "suono bello caldo e pieno" è un concetto del tutto relativo, sono terminologie che si basano su idee personali.


per dire, quello che usa il Precision con le lisce ti dirà che ha un suono pieno e caldo, così come te lo dirà quello che usa il Jazz con le ruvide, perchè per lui quello è il suono "caldo e pieno".



Certo è difficile descrivere a parole una particolare sensazione uditiva… per "sporchino" intendo come quella distorsione di bassa qualità (non che non mi piace il distorto, però c'è distorto e distorto) che si sente soprattutto enfatizzando le alte, medio/alte, così come anche una specie di ronzio, quasi un'interferenza che si sente sempre andando sulle alte, parlavi di un certo alpi Hartke dal suono metallico che non ti convinceva? ecco, anch'io ci ho suonato su degli Hartke e forse abbiamo in mente la stessa sensazione. L'ampli che uso io è una Ampeg SVT3pro, testata molto rinomata, infatti rispetto alla Harke restituisce molto meglio le medio-basse. Anche la Ampeg tende a distorcere il suono e non di poco e comunque lo fa in modo più gradevole, più "morbido" mi verrebbe da dire ma comunque per me personalmente non è il massimo come suono anche se molti lo adorano, inoltre proprio con questo ampli riscontro il famigerato problema degli armonici che praticamente vengono segati.

"suono caldo e pieno" intendo che quando vai soprattutto sulle medie o sulle basse, senti che la nota "riempie" per bene, c'è molto sustain... non saprei è quella sensazione quando non senti il bisogno di aggiungere troppi colpi perchè la nota tira avanti bene già di suo...

Pier_ ha scritto:  
ma ad alti volumi di palco sentirò prima di tutto l'aria spostata dall'amplificatore, poi tutto il resto.

a dieci metri dall'ampli già avrò una risposta differente, così come la avrò se l'ampli viene microfonato e passa per un impianto, o ancora se passa per la DI e sento l'ampli solo sul palco.

a quel punto quanto conta davvero la strumentazione?


per me conta, inanzitutto per situazioni non live, anche solo per il divertimento di suonare con un certo tipo di voce… poi a me nei suond check è capitato spesso che il fonico mi dicesse di spistolare qualcosa sul mio ampli perché evidentemente lui dall'alto del suo mixer non riusciva a fare il mago. certo un buon impianto nelle mani di un buon fonico può risolvere tutti i problemi di frequenze e non solo, ma a cosa è collegato l'impianto se non all'ampli? che a sua volta è collegato al basso?


Poi è vero che non esiste un suono oggettivamente bello o oggettivamente brutto, però a mio parere ci sono anche aspetti oggettivi che rendono un suono gradovole o no... è un po' come quando un grafico per progettare la copetina di una rivista si rifa a un rapporto matematico per ottenere un'armonia tra le parti o al cerchio di Hitten per ottenere una combinazione di colori equilibrata (ok ora sto divagando ) sono cose di cui non se ne accorgerà nessuno guardando la copertina, ma che inscosciamente sono capaci di attirera più o meno l'attenzione.
Per esempio io non ho mai suonato uno Sting Ray, ma l'ho sentito diverse volte e ho constatato che non è il mio tipo di suono, ha fin troppo "carattere", però non oserei mai dire che è un brutto suono e che magari anche uno Stingray se regolato in un certo modo, possa fare anche al caso mio. Tu parlavi di uno Streamer LX che era fin troppo "brillante e chitarroso"? Certo magari non era adatto a quello che dovevi fare, ma non penso nemmeno che intendessi fosse un suono "brutto", magari per fare del tapping o dei pezzi solistici con anche degli accordi, oppure dello slap sarebbe invece molto efficace. Dunque il suono può essere più o meno adatto a una certa situazione, però è anche importante che funzioni già di suo e non che mi debba tappare le orecchie a meno che non sia coperto da tutti gli altri strumenti ... questo poi è comunque un mio modestissimo parere.
 




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Messaggio Re: Tra Basso, Testata E Cassa, Cosa Influisce Di Più Sul Suono Finale? 
 
Citazione:
Certo è difficile descrivere a parole una particolare sensazione uditiva… per "sporchino" intendo come quella distorsione di bassa qualità (non che non mi piace il distorto, però c'è distorto e distorto) che si sente soprattutto enfatizzando le alte, medio/alte


eh, però qua non parliamo di qualità, ma di caratteristiche tipiche di un certo marchio.

se prendo tutte le ditte famose di amplificatori e confronto i loro modelli top di gamma avrò tutti suoni leggermente differenti, ma nessuno mi darà il suono di un Jazz se ci metto un Precision.

poi sarà tutta questione di gusto personale: io citavo Hartke ad esempio perchè è una marca molto rinomata, col suo seguito di bassisti a cui piace quel suono un po' più metallico.
chi sceglie Ashdown cerca l'opposto, così come chi sceglie Trace Elliot, Ampeg, Markbass, Gallien & Krueger cerca cose ancora differenti.

quando poi ci mettiamo pure diverse casse, numero di coni, materiale e misura, campa cavallo

però un Precision sempre un Precision rimane, così come un Jazz e via dicendo.

Citazione:
testata molto rinomata, infatti rispetto alla Harke restituisce molto meglio le medio-basse.


è qua la falla del discorso: non è che "restituisce meglio", restituisce quelle che a te piacciono, e che magari ad altri fanno schifo, per cui preferiscono Hartke ad Ampeg.

è semplicemente un tipo di suono differente che piace a diversi musicisti, così come per le centinaia e migliaia di modelli di basso, corde, pedali e via discorrendo.

per esempio, da come parli, io ti direi che a te serve una roba tipo Markbass o Ashdown

[quote]così come anche una specie di ronzio, quasi un'interferenza che si sente sempre andando sulle alte,/quote]

questo è normale con qualsiasi cosa: se aumenti le frequenze alte, aumenti i ronzii, perchè i ronzii SONO frequenze alte.

Citazione:
inoltre proprio con questo ampli riscontro il famigerato problema degli armonici che praticamente vengono segati.


che cassa usi? perchè un conto è la testata, un conto è la cassa, senza contare che molto spesso gli armonici non vengono aiutati dall'ambiente, che se li mangia.

Citazione:
poi a me nei suond check è capitato spesso che il fonico mi dicesse di spistolare qualcosa sul mio ampli perché evidentemente lui dall'alto del suo mixer non riusciva a fare il mago.


ecco, ma "dall'alto del suo mixer" il fonico come lavorava il tuo suono? passava per la DI? per un microfono? o non gli arrivava nulla ed il pubblico sentiva il tuo ampli?

io a Roma suono praticamente sempre senza ampli, perchè la maggior parte dei locali ormai preferisce mandare in DI, senza sbattimento di ampli sul palco; il basso entra in DI e va diretto al mixer, ed il bassista lo sente dalla spia.
ciao ampli, ciao roba da portarsi dietro, roba sul palco e quant'altro. è la soluzione che vedo ormai da anni preferita da tutti, e personalmente anche a me piace.

e pure qua c'è intera letteratura; DI passiva, attiva? preamp con equalizzazione? preamp con simulazione di cassa? preamp valvolare?
ci sono professionisti come Geddy Lee che dal vivo suonano senza ampli, e pochi problemi si fanno.

_________

allora di cosa parliamo? di qualità in senso di costruzione di un certo livello? o parliamo di qualità in senso di caratteristiche?

nel suono finale influisce tutto, e questo è un dato di fatto, ogni pezzo del puzzle fa la sua parte, ma il suono dei un Precision non diventa quello di un Jazz pizzicato al ponte nemmeno con tutta la buona volontà del musicista e del fonico.

un ampli economico, se suona bene e ti dà quello che cerchi, è il miglior ampli della terra.

ti farei l'esempio dell'Ashdown MAG300, che è un carro armato, ha un certo tipo di suono che a molti piace e con meno di 400€ (usato anche 200€) te lo porti a casa, ci puoi fare tutto in qualsiasi contesto, ma deve piacerti.

e non è detto che l'Ashdown ABM500, che costa il doppio, sia quello che ti serve e che ti dia un suono migliore.

semplicemente devi sapere tu che suono vuoi, e come ottenerlo diventa la vera rogna  

ma fidati, come suona da spento non c'entra un cazzo con niente altro, se parliamo di strumenti elettrici.

ad esempio, io ho due bellissimo SG della Gibson, che in acustico mi fanno degli armonici pazzeschi, le corde suonano belle brillanti...
ma poi hanno due pickup che tutto riproducono meno che le frequenze alte, sopra i 600hz non producono nulla, e gli armonici li senti col cazzo    senti solo quelli principali.

ma ovviamente con un humbucker di quel tipo attaccato a fondo manico, più di tanto non si può pretendere, puoi avere qualsiasi tipo di amplificazione, ma quel basso non riproduce certe frequenze, punto.

così come il sustain dipende dallo strumento e non dall'ampli. puoi avere quello che ti pare dietro la schiena, ma se il basso smorza le note, l'ampli riproduce quello che passa per il pickup.
 




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gugu ha scritto: 
uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!
 
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Messaggio Re: Tra Basso, Testata E Cassa, Cosa Influisce Di Più Sul Suono Finale? 
 
Pier_ ha scritto:  


io a Roma suono praticamente sempre senza ampli, perchè la maggior parte dei locali ormai preferisce mandare in DI, senza sbattimento di ampli sul palco; il basso entra in DI e va diretto al mixer, ed il bassista lo sente dalla spia.
ciao ampli, ciao roba da portarsi dietro, roba sul palco e quant'altro. è la soluzione che vedo ormai da anni preferita da tutti, e personalmente anche a me piace.

e pure qua c'è intera letteratura; DI passiva, attiva? preamp con equalizzazione? preamp con simulazione di cassa? preamp valvolare?
ci sono professionisti come Geddy Lee che dal vivo suonano senza ampli, e pochi problemi si fanno.


a me fin ora è capitato di suonare in posti in cui si usava il sistema "tradizionale" ed è sempre stata richiesta una testata(o qualsiasi altra cosa con entrata DI) e cassa da microfonare, non ho mai provato a fare diversamente (il fonico è sempre di fretta, se vuole una testata a cui attaccarsi e una cassa da microfonare, meglio fornirgliela e basta) e nessuno me lo ha mai proposto. certo, se l'impianto è buono e il fonico ci sa fare, non metto in dubbio che si possa buttare il basso direttamente nel mixer, ma parlo di quei posti in cui davvero è l'impianto a fare la differenza. poi forse mi sbaglio, ma se si inizia a parlare di DI attive, preamp valvolari o non con equalizzatori o simulatori di cassa, a questo punto non diventa la stessa cosa che parlare appunto di amplificatori? ovvero mezzi elettronici capaci di colorare-modellare i suono a seconda delle esigenze del bassista? Poi, come già detto, dipende sempre dove si suona: mi è capitato di andare in posti dove l'impianto è davvero povero, solo microfoni per la batteria… oppure altri (parlo di piccoli club) dove l'impianto manco c'è dunque dovevamo arrangiarci noi noleggiando un mixerino, microfono per cassa, e portando ci un paio di spie… dunque in questi casi credo che sia un grande vantaggio avere la propria strumentazione, col proprio suono e con la giusta potenza che all'occorrenza può fare tutto da sola.


Pier_ ha scritto:  
è qua la falla del discorso: non è che "restituisce meglio", restituisce quelle che a te piacciono, e che magari ad altri fanno schifo, per cui preferiscono Hartke ad Ampeg.

è semplicemente un tipo di suono differente che piace a diversi musicisti, così come per le centinaia e migliaia di modelli di basso, corde, pedali e via discorrendo.



su questo non posso che essere d'accordo, ma tornando al mio quesito iniziale: quello che volevo sapere era, secondo le SINGOLE ESPERIENZE di ciascuno, quale dei tre elementi "principali" ha sostanzialmente influito di più nella ricerca del PROPRIO SUONO, quale è stato più determinante per una buona resa (a seconda dei gusti di ciascuno) nonostante anche le differenze di ambiente, di impianto, di genere suonato ecc...
Parlando per me, io di bassi come ho già detto ne ho suonati ben pochi, però ho suonato con diversi ampli e posso dire che questi fanno, per me, una differenza enorme.  con certi ampli mi è sembrato che il suono riprodotto fosse proprio lo stesso del mio strumento, soltanto amplificato, con un sound bello ciccio e "pulito" come piace a me (e che può non piacere a qualcun altro) in cui sento che c'è davvero corrispondenza tra ciò che vogliono fare la mie dita e ciò che esce dalla cassa, mentre altre volte con una altro ampli a disposizione, mi sembrava di tenere tra le mani un altro strumento, o comunque non riuscivo ad ottenere un risultato soddisfacente, nonostante uno provi a spistolare con EQ e tutto. Ovviamente questa non è una mia sentenza definitiva, soltanto un'opinione dal basso della mia esperienza.
 




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Messaggio Re: Tra Basso, Testata E Cassa, Cosa Influisce Di Più Sul Suono Finale? 
 
avatar Silver17, se vuoi sentire "il suono del tuo strumento" (che poi non ci hai detto cosa è), devi prendere una bella scheda audio e buttarci dentro il basso senza niente.

registralo così e poi ascoltalo su uno stereo, e QUELLO è il suono del basso.

quello che senti in acustico non ha alcuna rilevanza, perchè non è un suono che viene in alcun modo captato: il pickup capta le vibrazioni della corda all'interno di un campo magnetico, e le traduce in segnale che va all'amplificazione.

tu senti "la posizione del pickup" prima di tutto, poi il tipo di pickup e solo dopo il resto.

come dicevamo, un P ed un J sono esattamente lo stesso strumento, stessi legni, misure affini, eppure se li colleghi all'ampli sono due strumenti totalmente diversi, perchè cambia la posizione dei pickup e la loro tipologia.

Citazione:
su questo non posso che essere d'accordo, ma tornando al mio quesito iniziale: quello che volevo sapere era, secondo le SINGOLE ESPERIENZE di ciascuno, quale dei tre elementi "principali" ha sostanzialmente influito di più nella ricerca del PROPRIO SUONO, quale è stato più determinante per una buona resa (a seconda dei gusti di ciascuno) nonostante anche le differenze di ambiente, di impianto, di genere suonato ecc...


questo però non è il quesito che hai posto tu    tu hai chiesto cosa influisce di più, non cosa "per il singolo" ha influito.

io ti posso dire che per me prima c'è il basso, poi tutto il resto, perchè comunque è quello che decide il suono di base.
un Precision lo posso inserire in qualsiasi ampli, sarà sempre un Precision, così come tutti gli altri.

le caratteristiche dell'amplificatore sono per me meno importanti, e sono sfumature che posso controllare anche con l'equalizzazione.

ottenere il suono di un altro basso invece non è possibile.
 




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gugu ha scritto: 
uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!
 
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Messaggio Re: Tra Basso, Testata E Cassa, Cosa Influisce Di Più Sul Suono Finale? 
 
L'amplificatore, per definizione, amplifica il suono che c'è a monte.
Direi quindi che il basso (e prima ancora il bassista) è la componente fondamentale del suono, come ti è già stato suggerito ed ampiamente argomentato!  

In un synth, ad esempio, possiamo regolare filtri ed amplificatore come vogliamo, ma il timbro viene dato dagli oscillatori. Quindi se cambio la forma d'onda cambia il suono finale anche non modificando tutto quello che c'è in mezzo.

Tornando al basso, a casa suono sempre con il basso diretto nella scheda audio, in cuffia o nei monitor, spesso senza neppure equalizzare.

Dal vivo, con l'amplificatore, le differenze tra i vari strumenti sono le stesse ed il Jazz rimane Jazz così come lo Stingray rimane Stingray, sia con la 4x10 sia con la 1x15 senza tweeter.

Ovvio che cambiando amplificatore il suono che ne esce cambia, ma le differenze timbriche non si appiattiranno mai fino a sparire del tutto.


E comunque ricorda che puoi anche avere l'amplificatore più bello del mondo, tanto non si sente. Il suono lo fa il fonico.  
 




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