Il secondo giorno di ferie è il più pericoloso. Mi sono recato da Guitar, attratto da uno Spector ex demo molto accattivante. Dopo averlo provato mi sono reso conto che non faceva per me, ma visto che ero li, ho provato qualche Warwick Custom shop. Solitamente le mie prove durano pochissimo, ma quando è toccato al Corvette in oggetto non riuscivo più a staccarmi.
Il doppio Humbucker, con tre possibilità di settaggio per ognuno, mi ha fatto spaziare fra suoni stile Stingray ai suoni Jaco stile del single coil al ponte. Stranamente non sono riuscito a riprodurre il classico suono Slap Warwick. Ma quello che mi ha colpito sono stati la suonabilità ed il livello “costruttivo” veramente pazzesco.
Ho avuto altri Warwick, quindi conosco la cura con cui costruiscono i loro strumenti. Adoro il ponte ultra regolabile, sia nelle sellette individuali che interamente (alla Alembic, per intenderci), come  adoro il capotasto regolabile in ottone.
A differenza dei modelli Thumb e Streamer non soffre di neck diving, e l’attacco della cinghia al 13esimo tasto non ti proietta il primo tasto in un altra stanza, come succede con il Thumb.
Alla fine l’ho portato a casa..non si vive di solo pane..

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Io uso: solo le dita
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I used to think I was indecisive, but now I'm not so sure.

Bellissimo! Anch'io sono un amante dei bassi Warwick. Complimenti!

Io uso: solo le dita

Alexce69 ha scritto:  

... Alla fine l’ho portato a casa..non si vive di solo pane.

non avevo dubbi    e comunque complimenti, è un gran bel pezzo di legno !

Io ho provato la versione 5 corde ed era veramente un signor strumento: il 5 ha un leggero neck diving rispetto al 4, ma nulla che una buona cinghia non potesse risolvere. In compenso aveva un low B fantastico (... sui Warwick in generale ho trovato spesso i Low B di ottimo livello, anche sui modelli più economici).

Sarà forse per una questione di memoria muscolare o anche solo di abitudine, ma per quanto mi piace come suonano, sono belli esteticamente e soprattutto sono costruiti da Dio, io non sono mai riuscito ad adattarmi veramente alla forma dei body. Il Fortress One e il Corvette FNA Jazzman sono stati quelli che mi sono durati di più, ma alla fine mi sono dovuto rassegnare e li ho veduti.

Io uso: plettro e dita
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E' assolutamente vietato prendersi troppo sul serio

Hai fatto benissimo!!!
A me l'effetto "Colla" è successo con il Marcus Miller che ora ho a casa... Prima ho cambiato una dozzina di pezzi molto belli, ognuno con una propria identità... ma dopo qualche minuto mi veniva da cambiare.
Arrivato lui si è praticamente incollato a me e non c'è stata storia.
Grande!!!
Divertitici e vedrai che anche il suono slap che non hai trovato salterà fuori!!!

Io uso: solo le dita

Bell’attrezzo. Complimenti.

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Prima di suonare due note, impara a suonarne una. E prima di suonarne una pensa se ha senso suonarla.
Farla semplice è difficile. Farla facile è più difficile. Farla invisibile è la cosa più difficile di tutte.

Lo dico sempre che le ferie fanno male!    
Complimenti, bellissimo strumento e colore spettacolare ..  

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I Warwick CS sono strumenti davvero eccellenti, ogni tanto quì a Roma ne capita qualcuno in negozio nuovo a prezzi quasi da saldo (rimanenze di magazzino del fornitore?).

Detto questo, che purtroppo non è un punto a favore in caso rivendita, il modello double $$ CS l'ho provato in versione 6 corde, costruzione e feeling ottimi ma non è scattato l'amore.

Fra il $$ e lo Spector usato di Guitar (quello Blue-Black giusto?) io avrei scelto senza dubbio quest'ultimo, ma ovviamente si tratta di gusti puramente personali.

Girovagando sul Sito di Guitar, credo di avere capito cosa gli hai lasciato e francamente non condivido la tua scelta, giusto pour parler - ovviamente...

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Evolution,
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Ned Steinberger

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Non mi farei alcuno scrupolo nel suonare con uno Squier, ma se ho un Custom Shop perché dovrei lasciarlo a casa? La vita è una e bisogna godersela.

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Fico!  
Bell'acquisto, complimenti!
Ne avevo provato uno molto tempo fa (non ricordo se 4 o 5) e ne conservo un ottimo ricordo... ed era una serie normale.
Questo sarà una goduria da vedere e da suonare!

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Viaggiare non è vedere posti nuovi... ma avere nuovi occhi...

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Lucio72, Lo Spector  era bello, la finitura satinata una gran figata. Purtroppo il profilo del manico era , per me, veramente scomodo. Una vera e propria mazza da Baseball.

gioandjoy,
In casa è una goduria, il manico e la tastiera sono velocissimi. Aspetto le prove della prossima settimana per vedere come si comporta nel mix.

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Alexce69,
è vero il manico è proprio una mazza da baseball, ma la pacca che tira il PJ Reverse è unica  

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Già i normali warwick tedeschi sono tra gli strumenti più curati del globo... immagino un custom shop! Bel gioiellino, ma spero tu non abbia dato indietro lo Stingray!

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^^^^
Eh..ho dato indietro lo Stingray..

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Ho portato il corvette in sala prove. Devo dire che sono rimasto molto soddisfatto. Avendo un repertorio abbastanza vario, che spazia fra Eagles, America, The Doobie Brothers, Beach Boys, CCR, Alannah Myles, Beatles, Sam Cooke e altri della west coast, ho potuto provare le differenti configurazioni.
Per i brani più “folk” ho utilizzato la configurazione Music man, solo pick up al ponte. In versione single coil è una sorta di jazz un po’ piu grosso. Va bene dove il mix non è affollato, le frasi e i fill escono bene. Il meglio lo dà con l’humbucker in parallelo, una botta veramente notevole. Nei blues ho usato il PU al manico, ho trovato la configurazione single coil un pò scarna. La storia cambia con il PU in configurazione serie. Una vera sberla. Ho suonato praticamente tutta la sera con il pre on board in flat. Ho boostato le alte solo in un paio di occasioni.
Temevo che la tastiera a 24 tasti, senza dot, potesse darmi qualche problema,  invece niente. La morbidezza dello strumento è perfetta, non ti affatica la mano sinistra e pizzicando con la destra nella porzione del PU al ponte hai sempre una bella definizione. Il lavoro di liuteria fatto dal Custom shop, è notevole. La differenza rispetto allo Stingray e al Lakland si avverte, e sto parlando di due strumenti con una ottima suonabilità. Inoltre il basso a tracolla è perfettamente bilanciato.

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Alexce69,

Mi sa davvero che è stato un ottimo acquisto, Alex!  
Complimenti!

L'impressione che mi ha sempre dato (da quando lo acquistai, agosto di 28 anni fa, e tuttora!) il Warwick  che ho io è sempre stata di un basso assai ben fatto, e nel mio caso si tratta "solamente" di un Fortress One, praticamente all'epoca il fratello povero     della famiglia Warwick (o almeno così mi era stato detto, anche se costava pur sempre quasi due milioni di lire).
Figuriamoci uno strumento del Custom Shop!  

Ah, e anche io a dire il vero ero "preoccupato" per l'assenza dei segnatasti sulla tastiera, il primo momento, ma non è davvero un problema. Un paio di giorni e ci si abitua!

O.T.:
A proposito del repertorio, Alannah Myles! Ottima scelta!
Avevo proposto anch'io un suo pezzo (Black Velvet) a quel gruppo Pop/Rock (ben poco del secondo e fin troppo del primo, per i miei gusti   ) nel quale sono stato tempo fa.
Ovviamente, non se ne fece nulla... La cantante non era in grado...  

Salve a Tutti!

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Alexce69,
ci sarà un motivo se la vecchia volpe di Roger Sadowsky ha demandato a Warwick la produzione di gran parte dei suoi strumenti  

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Ho provato per ben due volte (e diverse ore complessive) esattamente il tuo nuovo strumento, da Guitar, perché ero ad un passo dall'acquistarlo proprio il mese scorso! E' uno strumento incredibilmente ben fatto, mi ha colpito principalmente la tastatura di livello eccellente (raramente ho visto bassi non rettificati con tastatura così precisa), poi beh, a livello sonoro è un $$, deve piacere. Personalmente l'ho lasciato lì per via del deadspot (per me invalidante) di cui ti sarai sicuramente accorto anche tu al nono tasto della corda del sol. Altrimenti ti assicuro che lo avrei preso io a Luglio! Auguri per il nuovo bellissimo strumento!  

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Alexce69,
sono curioso: è così evidente e fastidioso il dead spot menzionato da DaveDave,?

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Era un problema solo di settaggio. Ho cambiato le corde, rifatto completamente il set up, dal truss alle ottave (il manico era praticamente senza rilascio, quasi convesso) e il dead spot è sparito.

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Alexce69,
interessante, grazie.

Non sono così fissato sul discorso dead spot. ma buono a sapersi che magari un cambio corde + setup possa risolvere.

...ed ovviamente buon per te che DaveDave, non abbia approfondito la questione  

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Neanche io sono fissato, anche perchè gli unici due strumenti senza dead spot che ho avuto uno ora ce l’hai tu e l’altro era un Laurus con la tastiera in grafite.
Nel caso specifico ora la corda di Sol al nono tasto ha un sustain leggermente più corto rispetto agli altri tasti. Lo stingray lo aveva molto più pesante al settimo tasto. Ho avuto Fender con Dead spot decisamente marcati.
Questo strumento, con questa scalatura di corde (40-100), così settato è godibile su tutta la tastiera.

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E' andata bene, allora! Io non ho voluto rischiare, dato che a mie spese ho capito che alcuni dead spot si possono arginare ma ahimè non correggere del tutto, quindi non ho scommesso sull'operazione riparativa perché insicuro del risultato finale. Purtroppo dopo aver avuto due Fender Jazz (Elite ed Ultra) con diversi deadspots, ho sviluppato un'avversione prepotente verso questa problematica...  

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DaveDave, Credo che l’operazione determinante sia stata l’ottavatura. Questo corvette era veramente regolato male. Alla seconda ottava era crescente, alla terza ottava era calante. Ho allontanato leggermente i Pick up dalle corde ed è tornato crescente in seconda e terza ottava e alla fine sono riuscito a regolare perfettamente le tre ottave. Probabilmente la corda era attirata dal pick up. Prima come ti dicevo ho regolato il truss perchè la corda fra il settimo e i nono era veramente troppo vicina  tastiera. Il ponte suoer regolabile e il capotasto anch’esso regolabile mi hanno permesso un set up da corsa. Ancora più “spinto” del Lakland, che ha il plek di fabbrica.

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Alexce69,
ti dirò, per curiosità ho fatto il test Pier sul mio Streamer plebeo e... TAC!    dead spot beccato al 10° tasto del G  

Niente di particolarmente fastidioso, ma si sente chiaramente che il volume della nota si smorza sensibilmente prima, rispetto alle altre.

...e tutto questo a distanza di due anni dall'acquisto, questo ti fa capire quanto me ne possa importare (a ciascuno il suo - prima che qualcuno si senta offeso   ).

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Credo sia molto soggettivo. Io come te, l’ultima cosa che guardo sono i dead spot. Capita raramente di trovare strumenti esenti. Come del resto capita raramente che il dead spot sia talmente fastidioso da “inficiare” la suonabilitá dello strumento. A me è successo solo con un fender americano. Poi per il resto, quasi non me ne accorgo quando provo gli strumenti.
Anche perchè il sustain del tasto incriminato è più che sufficiente per coprire la durata media di una nota lunga, anche di un lento. Nel caso specifico il volume di attacco è identico e il decadimento ha comunque una coda sufficiente. Prima che compaiano gli armonici classici del dead spot, se già passato alle altre note , da un pezzo.

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Alexce69,
hai centrato perfettamente il mio pensiero  

A me il dead spost più fastidioso che mi sia capitato è stato su di un Fender Jazz CS Relic Pastorius all'altezza del famigerato/famoso 5° tasto sulla corda del G.

La nota dopo l'attacco iniziale cadeva drasticamente di volume.

Però brani tipo "Teen Town" si eseguivano senza problemi e quando mi serviva il C sulla seconda ottava con un certo sustain, era disponibile altrove  

Tornando comunque IT, ho chiesto in quanto mi pareva proprio strano che su di un Warwick (che si fanno vanto di diverse tecniche costruttive per ridurre al massimo la problematica in questione), per di più CS, ci fosse un dead spot così fastidioso tale da "inficiarne" l'acquisto.

Ma come dici giustamente te, si va molto sul soggettivo.

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