Mi ? arrivato mercoled? il Tribute L 2500 Premium da Acustica in colore two tone sunburst ed eccovi le mie impressioni:
Estetica e costruzione: rnNulla da dire su un design conosciutissimo e che, prima di vederlo da vicino nella colorazione sunburst che lo alleggerisce parecchio, non mi piaceva molto. rnAvendo visto altri G&L L2000 americani, posso dire che il Tribute non ha nulla da invidiare come finiture e accuratezza alla produzine americana. Il basso ? perfetto, non ci sono sbavature, gli accoppiamenti sono ottimi e non si trova un difetto nemmeno con la lente.rnInoltre il basso arriva con un ottimo setup (manico, intonazione ecc.) che permette di imbracciarlo e suonarlo da subito. Solo chi volesse una diversa action (? settato su una action media) dovr? metterci mano.rnNon mi fermo sulla descrizione di pick up ed elettronica che pu? essere reperita in altri post, ma vale la pena di citare la possibilit? di splittare gli humbucking e di escludere l'elettronica, suonando, quindi, anche con pila scarica, cosa piuttosto rara....
Prova a seccornSuonandolo scollegato dall'ampli si nota una grande maneggevolezza del manico che ha le forme sostanziali di un precision, ma che io trovo molto pi? scorrevole. Nonostante il diametro consistente delle corde si possono facilmente fare bending e pull off (quasi come sul mio Ibanez SR 886 che ? morbido da paura...) anche per quelli che, come me, hanno le "manine". La tastiera ? molto morbida e veloce. GLi armonici sono brillanti e presenti e non vi sono dead notes in nessuna posizione della tastiera che ? facimlmente raggiungibile in ogni tasto. Nonostante il peso consistente, poi, il basso ? molto bene bilanciato e si lascia suonare ottimamente. Anche in slap, il 2500 preannunncia cosa ? in grado di fare una volta collegato.
Collegamento e provarnProvato in casa con un Ibanez da 35 w il basso da subito un'idea della sua "solida legnosit?". Suono profondo e presente, attacco ottimo e grande sustain. In configurazione con i pick up splittati e elettronica off ? adattissimo per rock vecchia maniera (Doors, Hendrix ecc), mentre inserendo gli humbucking si sente un ruggito certamente da provare in qualche pezzo degli Aerosmith.rnLasciando la prova su un ampli migliore a quando potr? passare due giorni nella nostra sala prove con il Laney da 160w e un bel Chorus e compressore, posso comunque dire che il Tribute 2500 si presenta come un basso molto versatile, ma non per questo privo di personalit?, anzi, la sua versatilit? ? data dalle diverse e presenti e chiare personalit? che sa avere. rnIl suono resta sempre molto chiaro e definito anche sui bassi. La quinta corda suona che ? una meraviglia. rnForse solo la vicinanza dei due pick ups richiede un po' di assuefazione per non scontrarli con le dita nel fingering pi? selvaggio, ma basta abituarsi alla posizione e tenere una corretta impostazione. rnIn colclusione un basso che risulta presente, in grado di bucare il mixer e che pu? suonare dal rock anni 70 al funky al pop con grande personalit? propria, ma assecondando i gusti e le esigenze del bassista. Per me ? gi? diventato il mio "primo", quello di riferimento da usare sempre, superando anche l'Alembic, meno versatile e meno rock.
Per chiudere ringrazio Francesco di Acustica (per la pazienza e disponibilit?) che grazie al servizio di webcam, ha fatto per me la prima prova e mi ha fatto scegliere lo strumento tra i migliori disponibili provati da lui facendomelo vedere e sentire in cam.
Come un G&L, direi che anche un Tribute ? per sempre.... Ciao a tutti