Ciao a tutti. Premesso che sono un estimatore dei Fender custom shop (li preferisco di gran lunga ai Fender vintage) ho la possibilità di prendere o un '59 (che ho provato, non proprio quello che prenderei ma lo stesso modello) o un '64. Entrambi sono relic (il '64 è heavey mentre il '59 è soft) con tastiera in palissandro: poichè non ho la possibilità di provare il '64 volevo sapere quali grandi differenze ci sono tra i due in senso generale, se ce ne sono (suono, manico, meccaniche, etc). Non vuole essere una sfida ma un confronto. Grazie

Io uso: plettro e dita

Il '59 ha la tastiera slab e il battipenna anodizzato. Magari qualche piccola differenza a livello di pickup ma essenzialmente sono molto simili.

Io uso: plettro e dita
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marcinkus,chiedo scusa se mi intrometto in questo post ma che differenza c’è, a proposito di tastiera, sempre in ambito custom shop tra la slab e la round lam? E la dark rosewood? Grazie mille!

Io uso: solo le dita

TheWall79, il custom shop replica gli strumenti di una particolare era, se in quel periodo c'era un tipo di costruzione o un tipo di legno li ritrovi anche nella riedizione. La tastiera in palissando slab fu usata circa dal 1959 al 1962. Dopodiché preferirono usare un'impiallacciatura su un manico in acero già curvo. Sono scelte di produzione per agevolare la costruzione, all'atto pratico cambia poco e niente (IMO).

Io uso: plettro e dita
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marcinkus,chiedevo proprio come concetto di base la differenza da un punto di vista tecnico costruttivo..ma credo di aver capito qual è la slab   grazie mille!

Io uso: solo le dita

TheWall79, https://www.google.com/search?q=sla...=OPpaPodEQR6lnM

Io uso: plettro e dita

Baldo,ho cercato proprio la stessa immagine su google..non capivo però il motivo tecnico di tale variazione..

Io uso: solo le dita

TheWall79,

Mero risparmio di legno pregiato; il palissandro, non c'è alcuna scelta tecnica.

Il legname "raro", in periodi ciclici, costa tanto; guarda la MM che ha smesso, temporaneamente, dal settembre 2019 ad usare il frassino di palude, che si estrae solo dal Mississippi.

Rickenbacker ha smesso di importare il bubinga perché protetto e costa troppo. Da dieci anni circa usa il palissandro caraibico, che vero palissandro non è; è tutt'altra famiglia di piante; la differenza, avendo suonato anche modelli precedenti, non  si sente affatto.

Tutta sta filippica per dire che le differenze sonore ci saranno pure, ma possono essere facilmente by-passate....visto come suonano i Fender odierni, cioè bene, come sempre....

Io uso: plettro e dita

senza contare che facilitava la produzione, perchè il manico era un monoblocco in acero normale, e sopra ci incollavano la lamina di palissandro.

sui manici "normali" con tastiera in palissandro il truss rod si inserisce tra manico e tastiera, quindi le due parti devono combaciare e fungere da "panino" per il truss rod, e si deve usare più legno.

Io uso: plettro e dita
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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Pier_, anche sui manici con la tastiera "veneer" il trussrod si inserisce tra manico e tastiera. Altrimenti il tuo ex '63 avrebbe avuto la skunk stripe sul retro.

Io uso: plettro e dita
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Per curiosità riuscite tramite la foto nel link se la tastiera del mio jazz è slab o round lam?
Grazie mille!



https://drive.google.com/file/d/1D-...ew?usp=drivesdk

Io uso: solo le dita

TheWall79,

È slab,



Ed è pure falso...................






..........   

Io uso: plettro e dita

darry,     

Io uso: solo le dita

marcinkus, su quelli moderni sì, su quelli di certi periodi no.

il mio era così: https://photos.app.goo.gl/uKaWSFW1dVzR5vrV6

tastiera piuttosto spessa, e mi pare slab, tra l'altro.

su vari bassi d'annata ho visto la skunk stripe dietro, nonostante il palissandro, soprattutto fine anni 60. ne provai uno poco tempo fa da Your Music, pure. una laminetta di palissandro che sarà stata meno di 1mm.

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Pier_,infatti dovrebbe essere slab pure il tuo..sulla mia scheda tecnica però c’è scritto flat lam..sarebbe?

Io uso: solo le dita

TheWall79, né il tuo né quello di Pier hanno tastiera slab. Entrambi veneer. Su questi nuovi è un po' più spessa. La Slab forma proprio un angolo retto col manico.

Io uso: plettro e dita
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marcinkus,grazie mille..preciso come sempre  
Invece la tastiera in acero è migliore in un unico pezzo o round lam?

Io uso: solo le dita

TheWall79, non credo che si possa parlare di "migliore" o "peggiore", diciamo che dipende dal lavoro che c'è.

notavo ad esempio sugli Stingray Classic che manico e tastiera provengono da un unico pezzo di legno, o perlomeno su tutti quelli che ho visto io era così, si notava che le venature combaciavano tra manico e tastiera.

sui Fender invece si vede tanto che sono due catene differenti, e si nota molto lo stacco tra i due pezzi.

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Pier_,si però ci sarà un motivo tecnico per cui preferire una tastiera o un’altra..è evidente che non è una questione di suono..ma probabilmente sarà una questione di tecnica costruttiva..il Precision avri 57 aveva un pezzo unico e lo preferivo..il Precision americano era round lam..

Io uso: solo le dita

TheWall79,

Secondo me certe modifiche erano anche dovute a mere variazioni di "posa in opera" della catena di montaggio.

A parte parlarne davanti ad una birra non credo proprio ci siano chissà che variazioni di suono.

Una parte dei chitarristi pensa addirittura che le prime strato con i manici in solo acero, suonino meglio di quelle con la tastiera in palissandro veneer.
Penso che Jimi Hendrix, se fosse ancora vivo, se ne farebbe poche di risate co ste robe, cambiava una strato ogni mese, ma suonava sempre uguale e come una bestia.

Io uso: plettro e dita

darry,ma infatti variazione di suono pari a zero    infatti concordo che è più una questione di fare due chiacchiere..mancano le birre  

Io uso: solo le dita

Io sapevo che un manico con la tastiera incollata è meno incline a torsioni e imbananature varie rispetto ad un manico monoblocco.

Io uso: plettro e dita

TheWall79 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Invece la tastiera in acero è migliore in un unico pezzo o round lam?

Mah, ho strumenti con manico monoblocco e con tastiera incollata... non saprei, anche lì secondo me sono scelte costruttive, non trovo "vantaggi" pratici a livello timbrico o sotto le mani.

Io uso: plettro e dita
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Baldo, questa è un po' una di quelle leggende, perchè poi a seconda della ditta e delle tecniche costruttive cambia.

c'è chi dice che non sia "la tastiera incollata", ma il fatto di fare il manico in più pezzi longitudinali, magari anche in essenze diverse, chi dice che basti il "bi-cut" come usavano Peavey e G&L negli anni 80, chi preferisce il monoblocco perchè "più solido".

credo siano niente più che chiacchiere da bar, come detto sopra.

anche perchè il bi-cut dei G&L è tristemente famoso perchè si rompeva al centro, le torsioni del manico le troviamo anche su neck-through laminati in 7-9 pezzi.

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

darry ha scritto: [Visualizza Messaggio]

TheWall79,

Mero risparmio di legno pregiato; il palissandro, non c'è alcuna scelta tecnica.

Faccio una piccola precisazione, che si basa su quanto letto sul libro "The Stratocaster chronicles" di T. Wheeler. In verità il passaggio dalle tastiere slab a quelle veneer fu motivato da una precisa scelta dovuta alla stabilità dei manici. Nelle Fender pre-CBS i tasti erano inseriti di lato e non dall'alto. Il cordolo dei tasti aveva quindi una profondità minore del  rispetto a quanto si riscontra sui tasti  attualmente in uso. Con le tastiere slab si verificavano talvolta problemi di stabilità dovuti al differente comportamento (contrazione o espansione) dell'acero rispetto al listello di palissandro. Una soluzione poteva essere quella di adottare tasti con il cordolo più profondo, che avrebbero quindi "tagliato" (dal punto di vista delle forze agenti sul manico) la tastiera in palissandro in vari segmenti indipendenti. Leo Fender non voleva cambiare però il suo sistema di inserimento dei tasti laterale. Per questo vennero sviluppate le tastiere veneer, che permettevano di mantenere il sistema di inserimento dei tasti laterali, ma avevano il vantaggio di comportarsi dal punto di vista meccanico come se fossero segmentate in diversi parti.  

A ben vedere nei primi anni di produzione delle tastiere veneer il legno aveva comunque uno spessore bello buono. Successivamente alla Fender si sono probabilmente accorti che potevano anche risparmiare sul legno e le tastiere sono effettivamente divenute più sottili. Alla base del cambiamento costruttivo c'era però una motivazione pratica di risolvere potenziali problemi di stabilità dei manici. Nelle riedizioni ovviamente si utilizzano fin dagli anni '80 i tasti con inserimento dall'alto e cordolo più profondo.

Io uso: plettro e dita