Re: Adattarsi Allo Strumento O Cercare Qualcosa Che Si Adatti A Noi?
diciamo che si chiama "strumento" perchè deve essere un mezzo per fare musica, e di conseguenza dovrebbe permetterti di non avere "limiti" fisici.
è un po' come quando usi degli utensili da lavoro: se sono quelli giusti e di qualità, il lavoro è più facile.
io sono dell'idea, però, che la verità sia nel mezzo (in senso di "a metà", questa volta)
partiamo dal presupposto che con il nostro fisico si abitua a tutto, sviluppiamo una memoria, comunemente chiamata "memoria muscolare", per cui dopo un po' quello che usi abitualmente ti diventa "normale".
prendi ad esempio la tastiera del PC: se usi sempre la stessa, le mani andranno da sole, conoscerai le distanze, la misura e la resistenza dei tasti, la posizione di freccette e tastierina numerica... quando poi passi ad un'altra tastiera, mancherai qualche tasto, perchè non sono uguali.
se ti abitui a quella nuova, la vecchia non ti andrà più bene.
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lo stesso vale per gli strumenti, sotto tutti i punti di vista: manico, misure, peso, action, corde...
tu tendi ad abituarti allo strumento che suoni perchè si abitua il tuo fisico, ti diventa "normale" se lo usi sempre, anche se magari non è settato benissimo o non è comodissimo in toto.
io mi sono abituato allo sbilanciamento esagerato del Gibson SG, che ormai per me è il basso più comodo in assoluto, e quello che prediligo sia per suono che per fisicità, ma ho dovuto suonarlo tanto, trovare la posizione giusta a tracolla perchè si riuscisse ad arginare il problema dello sbilanciamento...
anni fa lo avrei accantonato e sarei tornato al Fender Precision
o chessò, ora dopo più di due mesi di studio forsennato, sono arrivato a considerare "normale" il basso a 6 corde, al punto che oggi mi sembra la cosa più naturale da suonare, ed ho lasciato in panchina i 4 corde.
anni fa ci provai senza successo, perchè non lo studiai mai, non imparai mai a visualizzare le due corde in più, le note che offrivano, e continuavo a vedere il Do alto come fosse il Sol ed il Si come fosse il Mi, cosa che ovviamente mi impicciava le mani e la mente.
c'ho dedicato tempo, ho suonato solo quello per mesi, studiato repertori dei gruppi e cose nuove, ed ecco che ora se lo guardo mi sembra del tutto naturale che il basso abbia sei corde, mentre il 4 mi sembra "monco"
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quello che secondo me bisogna capire, invece, è quanto lo strumento può adattarsi a noi: possiamo ottenere l'action che vogliamo? il suono che esce ci piace e si confà ai nostri gusti ed alle nostre necessità?
spesso basta cambiare le corde per avere uno strumento diverso tra le mani, basta la scalatura differente e cambia tutto.
secondo me non ci si deve mai fermare nella ricerca dello strumento più comodo, ma non ci si deve nemmeno ammattire, deve essere una ricerca che affianca soltanto lo studio e l'esercizio, perchè di fatto suonare è esercizio fisico prima di tutto.
Io uso: plettro e dita
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gugu ha scritto:
uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!