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La Percezione Del Suono Del Basso - Bassisti Contro Gli Altri Musicisti
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Messaggio La Percezione Del Suono Del Basso - Bassisti Contro Gli Altri Musicisti 
 
è un po' che vorrei parlare di questo argomento, che mi affascina molto e sicuramente farà scaturire una bella discussione.

ognuno di noi ha le proprie idee di sound, di "come deve suonare il basso" e di quali sono le frequenze giuste, la "pasta sonora" giusta e via discorrendo, ma ci siamo mai chiesti cosa sentono gli altri musicisti con cui suoniamo?

io me ne sono sempre sbattuto negli anni, mi bastava "sentirmi" e sentire il suono che piace a me, che è sempre variato poi con il cambiare, negli anni, dei gusti musicali, delle idee; di conseguenza si sono succeduti bassi di ogni sorta, dai modernissimi ai super-vintage, dai Fender ai Warwick, dagli Hofner agli Ibanez, passando per Danelectro, Steinberger, corde lisce, ruvide, acciaio, nickel e chi più ne ha più ne metta.

solo negli ultimi anni, però, ho iniziato ad ascoltare di più i musicisti con cui suono, i fonici con cui mi è capitato di lavorare sia saltuariamente che con ricorrenza.

questo mi ha fatto capire che "gli altri" hanno una percezione spesso totalmente diversa del suono del basso, e di quello che è funzionale al gruppo.

cosa è successo esattamente?

anni fa ho preso il mio primo Gibson, un Thunderbird, solo per curiosità e gusto estetico, ma quando ho iniziato a portarlo live ed alle prove, stranamente i membri dei gruppi con cui suonavo hanno iniziato a fare apprezzamenti sul suono, cosa che prima non capitava mai, anzi, e sempre più stranamente tutti sentivano "bene" il basso.

ma come? un Thunderbird? cupo e legnoso, suonato con le dita? com'è possibile?

eppure più gruppi con cui suonavo facevano caso al suono, ed anche un fonico, al primo live che ci ho fatto (che poi è stata la prima uscita col basso), non si è risparmiato nei complimenti sul suono e sulla facilità di farlo sentire bene.

lo stupore ormai era esagerato.

poco tempo dopo prendo il mio primo SG, altro basso con una nomea parecchio negativa, "cupissimo", fangoso, in gruppo non si sente e via dicendo, eppure anche in questo caso trovo apprezzamenti da parte dei gruppi con cui suono e di vari fonici.

le volte che decido di portare altri bassi (Jazz o Precision) la risposta dei musicisti non è positiva, anzi, mi arriva anche un commento che descrive il Precision (un American Vintage '63) come "fastidioso", e mi viene chiesto di non portarlo più.

mi scervello, non riesco a capacitarmi della cosa perchè per me il Precision è "Il Suono" del basso per eccellenza, così come il Jazz per me è uno di quelli più facili da infilare in qualsiasi contesto, ma nonostante questo mi viene chiesto da più di un gruppo, in contesti musicali diversi, di non usare quei bassi e di riportare un Gibson.

decido quindi di registrare le prove, mi faccio prestare il registratore Zoom dal batterista di un gruppo, così ogni settimana porto un basso diverso, per testare la stessa amplificazione, nello stesso posto con gli stessi musicisti e sugli stessi brani, e rimango ancora più di stucco:

sia con il Thunderbird che con l'SG il suono "esce" meglio nelle registrazioni, anche se suonando non mi sembrava uscisse così bene.
con il Precision (tutti con le medesime corde, D'Addario nickel 45-100, per altro) invece il suono sembra sempre un po' "nascosto", magari con più frequenze alte, ma poi si va a perdere sul resto dello spettro sonoro.

tra l'altro la maggior presenza sulle frequenze mediobasse e basse sui Gibson fa sì che il suono del basso "riempia" di più, amalgamando meglio gli altri strumenti.

inizio a suonare con un gruppo nuovo, con piano, chitarra, batteria, tromba e basso, e pure qua dopo varie prove mi richiedono i Gibson e mi fanno mettere gli altri bassi in panchina, ed alla prima uscita dal vivo porto un SG con corde lisce, apprezzatissimo dal fonico, che aveva fatto il check ad altri quattro gruppi presenti in quella serata, che a detta sua gli avevano dato solo problemi, ed effettivamente di tutti i gruppi l'unico in cui il basso si sentiva bene, dal pubblico, era uno con un Hofner "tipo Telecaster" con le corde lisce plettrato.
il Jazz AV62 ed un Ibanez PJ degli altri due gruppi dal pubblico non si sentivano per nulla.

si susseguono altri due gruppi nel giro romano, e pure qua stessa manfrina, questa volta con il Precision USA Standard 2010, e di nuovo vengono preferiti Thunderbird ed SG (anche quello con le lisce), e mi capita di nuovo il commento sul suono "fastidioso" del Precision, da parte di un musicista nuovo.

tempo fa vado in studio a registrare con un gruppo con cui sto suonando da poco: per il brano che volevano incidere decido di portare il Thunderbird, che con loro avevo usato solo ad un live un paio di mesi prima, e pure qua gran giubilo da parte del tecnico che, dopo aver registrato basso e batteria, mi chiede info sul basso per quanto si era trovato bene a registrarlo... ed effettivamente a prodotto "raw" già era pazzesco... sono ancora in attesa di sentire il prodotto finito.

ad oggi ho finito con il non avere più bassi Fender, eccetto l'Harley Benton "vintagizzato" con corde lisce, posaceneri e spugna fissa, perchè tanto non me li facevano nemmeno usare...

________________

ho preferito andare molto al dettaglio per evitare equivoci e quant'altro, essendo il discorso molto delicato.

quello che ho imparato in questi ultimi anni è che noi "bassisti" percepiamo in modo diverso il suono rispetto a quelle che magari sono le esigenze degli altri, o anche l'effettivo suono che poi sente il pubblico.

chiaro, non voglio dire che i Gibson siano migliori, nè che i Fender siano meno buoni come suono, è tutto comunque relativo, e certe sonorità non possono essere replicate con bassi che non sono "quelli", come lo Stingray, il Jazz, il Precision, né ovviamente che altre sonorità moderne siano inutili, anzi!
non andrei mai a suonare i Tool con un SG, questo è più che ovvio!

quello che però sto iniziando a capire è che spesso e volentieri l'orecchio "da bassista" non vede le cose allo stesso modo rispetto ad altri musicisti, e molto spesso si tende a non ascoltare l'insieme, ma solo a focalizzarsi sul proprio suono e su quanto piaccia a noi che suoniamo, dimenticandoci che ci sono anche altri musicisti che devono sentirlo, e che il suono del gruppo può dipendere molto da quello del basso.

oltretutto, il pregiudizio su certi strumenti spesso porta a crearsi delle idee che non sono veritiere, come in questo caso il fatto che con certi Gibson il suono sia poco intellegibile in gruppo o solo un pastone, quando invece, se li si sentisse "da fuori" si noterebbe tutt'altro.

chi mi ha venduto il secondo Thunderbird mi ha detto che lo trovava insuonabile e troppo cupo, e che doveva adattarlo agendo pesantemente sugli amplificatori, mentre un amico che da poco ha preso un Thunderbird ha avuto un'esperienza simile alla mia alle prove, ossia mentre suonava gli sembrava di sentirsi poco e di avere un suono un po' troppo cupo e legnoso, mentre dalle registrazioni che mi ha anche mandato si sentono delle mazzate dal basso micidiali, ed un suono presentissimo.


per me questa esperienza è stata utilissima, e non mi fermerà certo dal comprare Fender ed altri strumenti, però mi ha fatto capire come i pregiudizi siano il male assoluto in questo campo.
un basso che non pensavo avrebbe mai calcato i palchi è diventato il mio titolare, primissima scelta mia e di diversi gruppi con cui suono (l'SG), mentre bassi che avrei considerato la scelta migliore sono stati costretti in panchina.


a buon rendere, e perdonatemi per il megapost   ma mi sembrava un argomento molto interessante e su cui sarebbe bello discutere un po', anche con le esperienze degli altri.
 




Io uso: plettro e dita
 
Pier_ Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: La Percezione Del Suono Del Basso - Bassisti Contro Gli Altri Musicisti 
 
avatar Pier_, concordo appieno.
facendola breve, ho avuto la tua stessa "risposta" dai miei compari con cui suono rock, con il plettro: dopo nmila tentativi mi hanno praticamente imposto di utilizzare in questo contesto il mio Epiphone Thunderbird classic pro 4 (basso da 400€ circa sul nuovo) al mio basso titolare (alusonic django, che conti alla mano vale circa 2,5 volte rispetto all'Epiphone).

strana la vita eh?!

peace
 




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Ultima modifica di Spaccher il Mar 21 Mag, 2019 19:32, modificato 1 volta in totale 
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Messaggio Re: La Percezione Del Suono Del Basso - Bassisti Contro Gli Altri Musicisti 
 
c'è anche da dire che il P ed il J hanno un po' rotto eh... tutti con lo stesso suono ma che palle :-)
 




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venom2303 Invia Messaggio Privato Invia Email
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Messaggio Re: La Percezione Del Suono Del Basso - Bassisti Contro Gli Altri Musicisti 
 
avatar Pier_, innanzitutto complimenti per l'argomento molto interessante.

Ho un paio di premesse a prescindere dal basso: difficilmente il suono che mi appaga a casa mi appaga anche fuori e 90 su 100 dei casi, per eccesso di auto-critica (mio tratto distintivo) o mio presunto livello di abilità, mi schifa quello che sto suonando in prova o live e mi ritrovo puntualmente ad apprezzare molto di più il suono del basso dei colleghi (le mie ultime uscite live sono state più sporadiche, ma belle...con service e musicisti a rotazione)...

Eppure, anche se vado ad equalizzare e ottengo un suono che non mi esalta ma so possa bucare decentemente il mix e nel mentre, prova o live, non mi piace ciò che faccio, non di rado mi capita di ricevere complimenti sinceri da chi mi sta intorno...e in effetti in molte registrazioni audio-video, andando a risentire, spesso la sensazione è "niente male...pensavo peggio".

Riguardo i bassi, ho parlato anche privatamente con avatar Pier_, del suo idillio con Gibson...e non posso che essere felice quando un collega esce dal tunnel "I still haven't found what I 'm looking for" (cit.)...credo sia l'ambizione di ognuno di noi.
Ho la personale convinzione che ognuno di noi possieda testa/mani che vanno a sposarsi in modo autentico ad un basso piuttosto che ad un altro...ed io faccio parte degli "scontati" che si sente a casa con il P    
Per di più inflazionatissimo (Classic 50) e che all'inzio neanche mi aveva esaltato più di tanto...ma a seguito di una graduale customizzazione (con la quale ho già scassato abbondantemente altrove) sono arrivato all'idea di P che ho nella testa e nelle mani...
Stranamente rimanendo nello stesso brand, per quanto ami il J non riesco a "cucirmelo addosso" come il P...non so come spiegare...Possiedo poi il mio amato Epiphone Viola (basso eccezionale) che mai e poi mai venderò, ma col quale mi sono arreso all'evidenza di non riuscire sempre a farlo suonare come vorrei a seconda del contesto in cui mi trovo...

Poi, posseduti o meno, ho avuto tra le mani svariati bassi negli anni...così da riuscire ad affermare quanto detto sopra...Un paio di esempi:
Un collega, in più occasioni, mi ha fatto prestito del suo Stingray anni '90...spaventoso. Attacco e presenza nel mix inaudite...un basso formidabile (facendo un parallelismo automobilistico, avevo una Ferrari sotto le dita...non scherzo) che eppure, non faceva per me...
Ricordo poi di una volta in cui una formazione ebbe bisogno di me al volo per una serata ma ero senza nessun basso in quel momento (assurdo, ma successe)...un mio amico batterista che gestiva un piccolo shop (oggi chiuso), mi fece gentilmente prestito di un Ibanez da poche centinaia di euro...non ne ricordo il modello, solo che il body era di colore scuro stile canna del fucile...della serie "a caval donato" lo presi di buon grado ma con una punta di diffidenza, avendone avuti svariati tra le mani prima di quello...insomma non mi aspettavo molto...beh, sia in prova che in serata, fui smentito sonoramente...vi giuro, quel basso ad oggi rimane la mia esperienza più felice dopo il P...
 




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JohnPaulDeacon Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: La Percezione Del Suono Del Basso - Bassisti Contro Gli Altri Musicisti 
 
Argomento molto interessante avatar Pier_. Anzi, direi argomenti, visto che abbraccia una quantità grandissima di fattori.
Leggendo mi è immediatamente venuto da chiedermi una serie di cose riguardanti la tua esperienza specifica, ovvero; che suono cercano gli altri?
In che contesto sonoro ciò avviene e in particolare come suonano i chitarristi?
Che ampli viene usato, o su che modello di suono si attesta la sua eventuale regolazione?
Il cabinet usato più spesso, ecc ecc...

Detto ciò non fatico assolutamente a crederti e a pensare come e perché tutto ciò avvenga; io non ho sufficiente esperienza sul T.Bird (anche se mi sarebbe piaciuta farla in prima persona, come ben sai, ahimè...   ), ma ogni volta che ho avuto modo di sentirlo, e ciò è avvenuto in contesti live molto belli (ampli fantastici, ottimi musicisti, idee chioare, palco a terra, contesto naturale), l'impressione è stata quella di una palla di ferro rovente che attraversa il burro.

Concentrare le frequenze utili in un determinato range è effettivamente molto, ma molto, giusto, oltre al fatto che rende gli altri più liberi, se fanno altrettanto, di caratterizzare il proprio suono, migliora le potenzialità di una qualsiasi registrazione.
Io purtroppo sono un affezionato del "clang!", delle medie aggressive, del suono presente e delle distorsioni e dei fuzz, ma spesso mi sono reso conto di essere una vera rottura di palle anche laddove non ci sarebbe nulla di male ad avere "quel" mio suono, basta sgarrare appena col volume.
In linea di massima mi piace molto il suono articolato proprio per uscire meglio, retaggio di quando avevo a che fare con due chitarre e possedevo un Peavey da 60 Watt, ma nel tempo ho coltivato anche un altro aspetto che mi rende difficile distaccarmi dal brutto vizio della corda sbattuta, e sarebbe il fatto che quando usata con un minimo di decenza aumenta molto l'espressività sugli accenti anche in contesti sonori decisamente "heavy".
Ecco, ogni volta che ho provato un T.Bird ne sono rimasto affascinato, ma una vocina dentro di me mi diceva sottovoce; "Eh, ma qui però bisogna fare da bravi, eh!!!"
 




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Ho la tastira rtta...
 
Ultima modifica di OnzoG-onzo il Mar 21 Mag, 2019 23:39, modificato 1 volta in totale 
OnzoG-onzo Invia Messaggio Privato Invia Email
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Messaggio Re: La Percezione Del Suono Del Basso - Bassisti Contro Gli Altri Musicisti 
 
A me una cosa che deprime parecchio è quando io non sento un razzo, e gli altri mi dicono di abbassarmi. Secondo me il discorso delle frequenze mangiate dagli altri ha senso. Alcuni tastieristi usano molto la sinistra sui registri gravi, alcuni chitarristi equalizzano da bestie per avere un suono grosso sui power chord..insomma è dura uscire a volte. Io sono un fortunato, oramai con il tributo a Dè Andre navigo con tre acustiche ed una elettrica e un tastierista con cui si può ragionare. Eppure ogni tanto, siamo sempre lì, io non sento e gli altri sì..rima non voluta.
 




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I used to think I was indecisive, but now I'm not so sure.
 
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Messaggio Re: La Percezione Del Suono Del Basso - Bassisti Contro Gli Altri Musicisti 
 
avatar Spaccher, eh sì, quello del prezzo poi è sempre un discorso fantastico! quando andavo dal vivo con l'Harley Benton nessuno mi ha mai rotto i coglioni, o meglio ancora, nessuno si è mai minimamente filato il mio basso.
ogni tanto leggo lamentele da parte di utenti perchè "il fonico mi ha storto la bocca quando ho tirato fuori lo Squier", e discussioni affini.

non so, a me queste cose, in tanti anni, non sono mai successe, e se uno strumento non si accartoccia su se stesso, è già oltre metà dall'opera.

quando poi il suono c'è e nessuno si deve lamentare, ma che dobbiamo discutere?

avatar JohnPaulDeacon, tutto giusto, però tu continui a parlare di "te" e del basso come piace a te, mentre il mio discorso verte su come gli altri lo percepiscono!

avatar OnzoG-onzo, per quanto riguarda le prime domande:

- ampli: quello che capita nei locali o nelle sale; ho usato di tutto, Hartke ha2500 con cassa 4x10, Markbass 151p e 121h, l'ultima volta il 121p, Fender Rumble 500 (l'unico mio), Behringer UB900, Laney HC65, Ashdown MAG300 con casse varie, Ampeg PF350 o PF500 con casse varie, la SVT3, vecchi Peavey tipo i TNT o il Combo 300...

in genere io non "ricerco un suono", metto tutto in flat e con le mani modello il suono alla bisogna, per non impazzire con le frequenze.

tanto dal vivo non ho MAI usato solo l'ampli, solo una volta con un Markbass 151p che al fonico non andava di riprendere dalla DI (e quella sera amici miei ignorantissimi sono venuti a dirmi di aver "sentito tutte le note del basso!" per la prima volta   )

in registrazione, rigorosamente DI senza ampli.  

- che suono cercano gli altri? questo per me è proprio il punto focale della cosa: questa esperienza ricorrente l'ho vissuta con gruppi diversi, tutti con sonorità differenti, formazioni differenti, dal tributo ai Blues Brothers passando per vari gruppi emergenti con sonorità dal "pop spinto" al "rock anni 70", dal "folk" al vendittiano, così come con un gruppo grunge (dove ora non suono più ma il cui chitarrista ha preso un Thunderbird anni 70, quello con il logo colorato sul battipenna) con effetti e distorsioni...

tra l'altro io sono uno che mena forte, ed all'ultimo concerto, con l'SG, un paio di persone mi han detto "mi piace come suoni il basso, lo fai sembrare una chitarra"    questo perchè menando le corde sui tasti uscivano le spernacchiate metalliche.
spesso poi suono "alla Entwistle" dando proprio le botte alle corde dall'alto contro i tasti, come faceva lui.

solo che quando queste cose le faccio con un Fender o simili, vengo redarguito per "suono fastidioso", con i Gibson mi fanno i complimenti per le sonorità.

- i chitarristi pure sono i più disparati: nei BB abbiamo tre chitarre, ed un repertorio di una 40ina di pezzi che ovviamente richiedono diverse sonorità, e si va dal pulitissimo allo zozzo.
con il gruppo Grunge il chitarrista usava un Mesa valvolare da 200w tiratissimo con tonnellate di distorsione ed effetti; quelli "anni 70" chitarra molto zozza i modo vintage, ed in altri contesti le chitarre contano poco e c'è più che altro il discorso pianoforte o tastiere e synth.

quello che ho capito è che la famosa "punta" che piace tanto la nota solo il bassista   e spesso non è quello che rende il suono "presente", anzi! spesso un suono con troppa punta metallica scompare sommerso dai piatti e dalle chitarre, e rimane solo quando il basso fa parti in cui suona da solo.

avatar Alexce69, le frequenze sono alla base di tutto: saper gestire i suoni dei vari strumenti è fondamentale.

in ogni caso se tu non ti senti e gli altri ti sentono, spesso è solo questione di posizione dell'ampli o rispetto all'ampli.

se suoni vicino all'amplificatore, che magari ti spara sulle ginocchia, è facile che tu non ti senta e che gli altri a 2 metri di distanza vengano invece sommersi dal volume.

con certi ampli a me è successo anche l'opposto, soprattutto con quei combo Ampeg di merda vecchi: io vicino mi sento benissimo, e mi sembra di avere un volume altissimo, mentre gli altri non sentono un cazzo.
non ci credevo, mi sono spostato nella posizione del cantante, e praticamente non arrivava il suono del basso a due metri di distanza dentro una sala prove professionale (non le "cantine adibite a sala prove").

tant'è che io di rado mi metto vicino all'ampli, cerco sempre di averlo di fronte ad almeno un paio di metri di distanza, per sentire veramente il suono come lo sentono anche gli altri.

lo stesso vale anche per gli altri musicisti, che dovrebbero stare di fronte e lontani dai loro ampli, non vicino e, come spesso accade, "di fianco", perchè così non sentiranno mai il suono che esce.
 




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gugu ha scritto: 
uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!
 
Pier_ Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: La Percezione Del Suono Del Basso - Bassisti Contro Gli Altri Musicisti 
 
Pier_ ha scritto: [Visualizza Messaggio]
le frequenze sono alla base di tutto: saper gestire i suoni dei vari strumenti è fondamentale.

Per me la risposta sta tutta qui, non esistono né bassi impossibili né bassi magici.
 




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Fu-V Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: La Percezione Del Suono Del Basso - Bassisti Contro Gli Altri Musicisti 
 
Per me invece il basso deve sentirsi appena senza sovrastare, insomma è una ritmica aggiuntiva.
 




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gigetto2 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: La Percezione Del Suono Del Basso - Bassisti Contro Gli Altri Musicisti 
 
Io suono anche la tuba (il basso degli ottoni) e anche per gli strumenti a fiato ci sono considerazioni simili. Oltre al fattore strumento, anche l'intenzione deve variare a seconda del registro e del contesto. In alcuni casi cercare di produrre "un bel suono", ben definito e rotondo, è controproducente: non esce; mentre un suono più asciutto e secco, anche se lo percepiamo più brutto, in quei casi arriva meglio a chi ascolta. Col mio insegnante stiamo proprio iniziando ad affrontare questi aspetti, si tratta di considerazioni decisamente molto utili per la pratica esecutiva.
 




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Rebus Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: La Percezione Del Suono Del Basso - Bassisti Contro Gli Altri Musicisti 
 
aggiungo solo una piccola cosa: ora che son passato al digitale (e suono praticamente sempre senza ampli dietro) ho riscontrato che utilizzando questa global eq (che lavora "a fine catena del suono"), magari non avrò al 100% il suono dei miei sogni, però lato pubblico riesco praticamente sempre a bucare il mix senza grandi patemi d'animo, e tutti (fonico, pubblico e i miei chitarristi)sono generalmente sempre soddisfatti.

global_eq

peace
 




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Ultima modifica di Spaccher il Mer 22 Mag, 2019 10:07, modificato 1 volta in totale 
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Messaggio Re: La Percezione Del Suono Del Basso - Bassisti Contro Gli Altri Musicisti 
 
domanda stupida: avete pensato a portare la cassa all'altezza delle vostre orecchie? perché in qualsiasi situazione il pubblico e chi è appena un po' lontano dalla cassa del basso sente molte più medie
 




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Non c'è nulla di più pratico di una buona teoria. (Richard Phillips Feynman, Premio Nobel per la Fisica)

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Gianco Invia Messaggio Privato HomePage
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Messaggio Re: La Percezione Del Suono Del Basso - Bassisti Contro Gli Altri Musicisti 
 
avatar Pier_, avrei potuto essere più sintetico, ma purtroppo sono prolisso...come sempre.  

Nella seconda parte ho evidenziato la mia personale esperienza con bassi diversi per riallacciarmi un pò alla questione del tuo "passaggio" a Gibson...

Nella prima parte il succo era: a me, qualsiasi sia il basso, quasi sempre non piace quello che percepisco in quel che tiro fuori, mentre "gli altri" (come da te sottolineato) sembrano apprezzare...o sono sinceri, o ci sarà della paraculaggine...

Andando sul pratico guarda, ti riporto due degli esempi più recenti che avvallano quanto ho già detto e che forse verte su quel che davvero intendevi:

_ In una formazione pop adoravo impiegare lo Squier Jazz V.M. perchè lo trovavo davvero adatto al contesto...eppure una sera che mi ripresentai col P, gli altri mi dissero "bello il suono dell'altro, ma con questo è un' altra cosa...fai più tappeto".

_In un progetto rock/blues avuto per un paio di anni, dopo esser passato dal fidato Epiphone Viola al P, tutti i membri mi dissero: "che bel suono...ti è cambiata tutta la dinamica"

Probabilmente sarò capace a suonare solo il P...che mestizia    
 




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JohnPaulDeacon Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: La Percezione Del Suono Del Basso - Bassisti Contro Gli Altri Musicisti 
 
Certo che questa storia della percezione diversa del suono, è proprio strana. Mi è tante volte capitato di cambiare basso nella stessa band (me lo rimproveravano!) ed in linea di massima, la mia percezione coincideva con quella del resto del gruppo. In particolare con i batteristi ero sempre in linea, cioè...se il suono di quel determinato basso (quelle sere, nello stesso locale, con gli stessi strumenti, stessi settaggi, stessi musicisti) "spaccava", il loro giudizio era identico. Magari a volte è capitato che abbiano apprezzato il suono, più di quanto lo apprezzassi io.
Devo dire che le variabili sono tantissime; oltre alle succitate, ci metterei anche il punto di ascolto che conta molto. Potrei essere vicino alla batteria, di fronte all'ampli stridente del chitarrista, sotto le casse dell'impianto. A volte mi sono portato fuori dal locale (con il wireless) per sentirmi anche dall'esterno; di conseguenza sottolineo la necessità di farsi (tutti) un opinione del suono, dalle registrazioni.
 




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mediobass66 Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: La Percezione Del Suono Del Basso - Bassisti Contro Gli Altri Musicisti 
 
La summa delle esperienze torna all'adagio; il suono fattelo nel contesto della band e non in studio da solo (o peggio coricati sul letto con l'ampli da 10 watt a fianco alle orecchie)... Anche se qui si parla già di "livello avanzato", anzi "Alto Livello" come direbbe il mio amico Marco Vinzoni (cit.   ).

Tornando al discorso che i Fender, certe volte, danno "fastidio"... Si, è vero, succede. Mi è capitato anche con il mio Re'57 di avvertire una sensazione di difficoltà ad uscire o incompatibilità col suono di chitarra. Strano eh... proprio i Fender e proprio un classicissimo Precision.. Però si parla di contesti sonori pesanti, mentre in contesti sempre rock ma più tipici o gestibili questo non è avvenuto mai. Anzi... Ricordo le bellissime Jam con un amico batterista, nella mia sala e con la mia batteria, dove avevo la possibilità di sfruttare piuttosto bene la potenza della SVT-VR... patemi d'animo spostatevi proprio, il suono della storia del basso tra le mani!
Ma per averlo in studio, quel suono, in ensemble con la/le chitarra/e credo che sarebbe stato impossibile.
E' un suono live e di quelli anche selvaggi.
Non l'ho mai registrato, ma sarebbe stato bellissimo (fonico competente a parte).

Il Rickenbacker ha fatto piazza pulita di molti fattori e molte difficoltà. Un 4004 con corde in acciaio (e pot da 500k visti i due humbuckers e condensatore da .022) non è esattamente come un 4003 dotato di toaster ma il carattere Ric ce l'ha; prepotente, incisivo, volendo chitarroso e volgarissimo.
Tornando al Precision e divergendo su riflessioni (non sonore) che coinvolgono la cura che le case hanno dei loro strumenti, io ho -personalmente- risolto moltissime problematiche legate alla resa della eq e dell'ampli in generale con un accessorietto che a mio parere dovrebbe essere installato di serie ma necessariamente essere anche prodotto con tutti i crismi; lo Stellartone. Sul P è una manna.
Cambia semplicemente il valore del condensatore, da senza a carico a salire, in dieci posizioni. Il .047, manco a dirsi, è quello che uso maggiormente ma se devo essere più "educato" salgo e di parecchio ed è sensato farlo  molto più spesso di quanto non si creda.
Considerate che io non chiudo praticamente mai il tono.

Mi viene una domanda, che elettronica monta il tuo ex-T.Bird, Pier?
 




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Ultima modifica di OnzoG-onzo il Mer 22 Mag, 2019 13:25, modificato 1 volta in totale 
OnzoG-onzo Invia Messaggio Privato Invia Email
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Messaggio Re: La Percezione Del Suono Del Basso - Bassisti Contro Gli Altri Musicisti 
 
Alla fine il discorso di avatar Pier_ non mi lascia sorpreso, ho sempre pensato che quando suono devo mettermi al servizio del sound generale della band e soprattutto della canzone (non sempre riuscendoci sia chiaro).

Confermo inoltre che ci sono spesso dei preconcetti quando si cerca il proprio suono, il caso di Gibson è emblematico e della diversa posizione rispetto alla sorgente sonora è emblematico, io stesso sono andato a suonare con il Gibson EB14 e la Orange Terror, avevo la convinzione che il suono fosse saturo di basse, ingolfato e indefinito, e sul palco era così, ma ascoltandomi da sotto palco grazie al cavo da 6metri, mi sono reso conto che il suono era completamente diverso, era secchissimo e senza basse.
 




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Messaggio Re: La Percezione Del Suono Del Basso - Bassisti Contro Gli Altri Musicisti 
 
mah..resto sempre un po perplesso quando si parla in maniera negativa dei fender..non e' che mi interessi..ma in genere mi piacciono

da quello che dice e racconta pier sembra che la colpa del suono poco soddisfacente dipenda dai fender che lui usava
mi sembra un po strano visto che migliaia e migliaia di professionisti usano fender l uno o l'altro da sempre

puo' essere che gente super blasonata e che sicuramente suona alla grande e sa fare i suoni si accontenti di suonare strumenti che ..non escono o escono confusi??

lo escludo...io penso piuttosto che magari qualcuno riesce a far suonare meglio questo o quell'altro strumento soprattutto per il tocco e che magari i posti dove pier si e' lamentato non fossero adatti a certi suoni,e quindi risultASSERO poco chiari...

o vogliamo pensare che i compagni di HARRIS, GEDDY LEE, PINO PALLADINO,e altre centinaia e centinaia di professionisti fossero tutti scontenti???   
 




Io uso: plettro e dita
 
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Messaggio Re: La Percezione Del Suono Del Basso - Bassisti Contro Gli Altri Musicisti 
 
avatar LAKLAND59, ma Pier non sta dicendo che Fender è merda, e chi usa Fender non capisce un cazzo di suoni, ha semplicemente portato il SUO caso, per dire che spesso partiamo da preconcetti assolutistici che però non sempre sono veri, e che il proprio suono dovrebbe essere valutato in base alle proprie esigenze, a quelle del gruppo/canzone o anche l’acustica ambientale, e che a volte si tende a pensare al proprio suono dando per scontato che sia già perfetto per ogni situazione, quando invece bisognerebbe ragionare anche in altri termini, tenendo conto anche di altri fattori oltre al proprio gusto personale.

Per dire questo video dice un’altra cosa ancora, e lo dice Sean Hurley mica uno qualsiasi

https://youtu.be/BRlsSC400pM

Il senso del post è appunto di non pensare per preconcetti, perché possono spesso rivelarsi errati.
 




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Ultima modifica di Duellist il Mer 22 Mag, 2019 19:32, modificato 1 volta in totale 
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Messaggio Re: La Percezione Del Suono Del Basso - Bassisti Contro Gli Altri Musicisti 
 
Visto che si è parlato anche della percezione per il bassista e per chi è piu lontano dalla cassa... qualcuno ha idea della differenza di percezione suono tra ear-monitor e quello che viene percepito fuori?  
 




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Rererru Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: La Percezione Del Suono Del Basso - Bassisti Contro Gli Altri Musicisti 
 
Pier, sono da sempre un fenderista per cui la mia esperienza potrebbe essere un po' di parte... ho sempre amato il suono del jazz, ritenendolo quello più vicino alla mia idea virtuosa di basso elettrico tant'è che ne possiedo e ne suono uno da quasi 20 anni. Non sempre però si è rivelato il miglior strumento in termini di resa sonora. Per più di 10 anni, su amplificazione "moderna" e simil neutra gli ho preferito alla fine il G&L che, sia live che in registrazione risultava più efficace, più pieno, definito e presente, questo pur suonando più cupo e scuro, soprattutto in passivo (e qui mi ricollego un po' al tuo discorso con i Gibson).
Poi ho cambiato ampli, sono passato all'old style, valvolare Ampeg , annessi e connessi e tutto si è ridefinito: il Jazz alle mie orecchie e non solo alle mie è rinato, trovando il giusto equilibro, ingrassato dall'amplificazione e migliorato nella resa su tutto lo spettro, una nuova vecchia goduria. Il G&L invece sul nuovo ampli non mi piaceva più..risultato: venduto.
Nel frattempo arriva un Precision e con mio puerile stupore scopro l'acqua calda: è perfetto... il giusto tappeto sonoro, l'equilibrio fra la ciccia e la definizione, come una splendida via di mezzo fra il G&L e il Jazz.
Comincio a ricevere complimenti per il suono e i fonici che solitamente ci seguono lo adorano...sono felice e ora ovviamente voglio comprare un altro Precision...

Discorso diverso e molto interessante è quello che riguarda la percezione del suono da parte degli altri.
Io mi sono fatto nel corso degli anni una strana idea...tu parlavi di un Precision definito addirittura fastidioso e ci sta.
Premetto che amo il suono del basso organico e ricco di armoniche, non amo i suoni cupi e esprimo sempre una bella dose di alti e di sclang sclang, inoltre dove lo ritengo opportuno uso il plettro, overdrive e qualche bell'effetto.
Non è fatto tutto a caso tra l'altro ma è frutto di una precisa ricerca sonora.
Ecco a volte ho avuto l'impressione che tutto ciò fosse troppo. Troppo per gli altri componenti del mio gruppo rock cover e forse troppo anche per il pubblico.
Forse che si tratta di un suono fuori luogo per un certo genere? Forse sì, e allora mea culpa ma forse c'è anche un altro componente: mediamente le persone oggi, il pubblico ma anche gli altri musicisti, si aspettano dal basso un suono diciamo "non eccessivamente caratterizzato", un buon bump bump, suonato certo solo con le dita, gradevole ma mai troppo protagonista, sempre sotto e di volume contenuto che tanto è il basso mica altro eh... un buon tappetone di bassi come si usa nel moderno pop italiano se vogliamo.

Se osi di più puoi risultare "fastidioso".

Forse, è probabile, sbaglio io e quello è proprio l'essenza del basso, quello giusto, ma a me quando i ragazzi del gruppo ai live  guardano con apprensione l'svt15 sovrastata dalla V4BH chidendomi se non fosse stato il caso di portare il combetto Hartke il dubbio viene...
 




Io uso: plettro e dita
 
Ultima modifica di sandoz il Mer 22 Mag, 2019 21:42, modificato 2 volte in totale 
sandoz Invia Messaggio Privato
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Messaggio Re: La Percezione Del Suono Del Basso - Bassisti Contro Gli Altri Musicisti 
 
sandoz ha scritto: [Visualizza Messaggio]
mediamente le persone oggi, il pubblico ma anche gli altri musicisti, si aspettano dal basso un suono diciamo "non eccessivamente caratterizzato", un buon bump bump, suonato certo solo con le dita, gradevole ma mai troppo protagonista, sempre sotto e di volume contenuto che tanto è il basso mica altro eh... un buon tappetone di bassi come si usa nel moderno pop italiano se vogliamo.

Se osi di più puoi risultare "fastidioso".

       Purtroppo, ho pure io idea che in giro di persone che la pensano così ce ne siano una bella quantità!  Giusto di recente ho fatto un concerto col gruppo col quale suono da luglio scorso (ahinoi, non è che il loro repertorio mi entusiasmi a parte una manciata di pezzi... ma sono persone con le quali mi trovo gran bene e se non altro sono riuscito ancora a suonare live, cosa che mi mancava enormemente... come dico spesso, se uno dovesse avere un gruppo solo per dover fare prove e basta, senza andare un po' a esibirsi... beh, per quanto mi riguarda molto meglio starsene a casa a suonare dietro ai dischi, che almeno il repertorio te lo scegli te...     )    ... comunque, dicevo... uscita live con 'sto gruppo pop-rock (...vabbeh...    sono amici e brave persone...  ) e durante il soundcheck uno dei due chitarristi, sceso per sentire i suoni da davanti al palco, mi suggerisce di tirare un po' indietro i bassi (del MarkBass Mini CMD 121P) che erano in flat... seguito il consiglio, il suono era diventato ovviamente meno gonfio (il basso un BC Rich con 2 pick up tipo Precision e suonato quasi sempre col plettro) e, dato che il sottoscritto a una piccola dose di alti non rinuncia praticamente mai  (...il suono cupo e impastato non è che mi aggradi dato che io sono della idea che il basso non debba solo riempire, ma che si debba riuscire a capire pure che note sta suonando      ) era diventato un suono a me gradito, ma che temevo che non lo fosse altrettanto per gli altri...    Invece, con mia sorpresa... tutti i miei soci (o almeno chi si è pronunciato) soddisfatti del risultato facevano paragoni col suono di altri bassisti della zona, compreso quello che suonava con loro prima di me, dicendo che così era molto più nitido, meno "rimbombante", per così dire!  Oh, meglio così, contenti loro e, cosa altrettanto importante, contento pure il sottoscritto, che come ripete spesso e volentieri è un bassista Metal-Hard Rock pure quando sta suonando tutt'altri generi di musica   ...      Però, ovviamente, non è un tipo di suono che la maggior parte del volgo (il popolino? ...la plebe?... non so decidermi su quale sia il termine migliore     )   riconosca... dato che purtroppo come viene detto nel post precedente sono abituati a un basso più anonimo, che riempie ma rimane più un sottofondo che altro... infatti uno spettatore, tra l'altro è un ex batterista della suddetta band, pur apprezzandomi come bassista mi dice (testuali parole, più o meno) : " Ma il suono del basso deve essere rotondo, non tagliente, che rockettaro del cxxxo...  "    (...oh, mica sembrava quello di DD Verni degli Overkill, avevo solo un po' di alti...     )  ... l'ultima parte della frase, ovvio,  era detta scherzosamente (...sarà meglio     ), ma vabbeh...        Purtroppo, davvero la maggior parte della gente non ha altra immagine del suono del basso che quella di un amorfo "badum-badum-badum" informe di sottofondo...  e a volte è anche giusto che sia così, d'accordo,  però non necessariamente sempre, anzi...   Altro esempio:  tanti anni or sono salvai una data all'ultimo momento al gruppo Rock-Blues del mio ex datore di lavoro... beh, pure lì come aprivo un po' la manopola del tono del  Fender Geddy Lee Jazz il tipo in questione sentiva dei suoni che evidentemente non gli sembravano giusti...      Morale della favola, suonai tutto il concerto con il tono chiuso... Beh, dicono di attaccare i buoi dove dice il padrone, no?!?  ...Azz che post chilometrico... tra un po' finisce che come lunghezza rivaleggia con quelli di Pier...     (scherzo, Mod... non bandirmi, eh! )    ...Salve a tutti!
 




Io uso: plettro e dita
 
Ultima modifica di digomma il Mer 22 Mag, 2019 23:58, modificato 4 volte in totale 
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Messaggio Re: La Percezione Del Suono Del Basso - Bassisti Contro Gli Altri Musicisti 
 
Penso che innanzitutto bisogna capire a cosa si è chiamati a fare. Il basso è uno strumento di accompagnamento, quindi è al servizio di altri.
Se vogliamo fare un paragone calcistico, è il mediano (alla Oriali) che corre ma che non deve essere il protagonista. Non si vede, ma quando non c'è la cosa si sente.

Dette queste banalità, ma verità, dipende dal contesto in cui si viene chiamati ad operare. Se il genere è rock, blue o similari, la dove il protagonista è il chitarrista, qui il bassista deve avere un suono che amalgami la chitarra con la batteria. Un esempio i Cream, dove appunto Jack Bruce suonava spesso il Gibson SG.
Altra situazione invece è con generi come il Funk, dove il suono deve essere più presente e quindi StingRay e Jazz Bass sono sinceramente più indicati.
Se passiamo a situazioni Jazz Rock, Fusion allora i bassi più moderni sono più presenti perchè il lavoro del bassista è messo maggiormente in risalto e con parti solistiche.

E' logico che se suono lo strumento fuori dal suo contesto, il bassista tende a rendere il suo suono il più gradevole e bello possibile come solista, ma poi inserito all'interno di un gruppo, certe frequenze sonore si perdono o addirittura vanno a sovrapporsi con altri strumenti.

Ad esempio io ho provato il Gibson SG e ha un suono davvero fangoso, ma molto caldo. Preso da solo non ha molto senso, ma inserito in una band rock è la morte sua. Io non l'ho mai preso perchè a me piace più il funk, quindi il suo suono non è propriamente centrato.

Per ultimo voglio portare l'esempio del Precision di Jamerson con corde La Bella lisce. Se isoliamo le sue linee di basso, esse risultano calde, ma gonfie di bassi. Suonato da solo questo suono non piacerebbe a nessun bassista. Inserito in un contesto di pezzi Moptown, questo suono da una impronta completamente diversa ai pezzi.

Quindi, ritornando alla frase iniziale, se uno strumento non soddisfa in quel momento il contesto, ma un'altro si allora bisogna tranquillamente mettersi al servizio della band e sostituirlo. Non si tratta di vedere se è meglio il Fender o il Gibson o il Musicman.
 




Io uso: solo le dita
 
Ultima modifica di miki68 il Gio 23 Mag, 2019 11:09, modificato 1 volta in totale 
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Messaggio Re: La Percezione Del Suono Del Basso - Bassisti Contro Gli Altri Musicisti 
 
avatar LAKLAND59, mi sa che non ha capito proprio il mio discorso   non ho mai detto che i Fender non siano buoni, ma che dopo aver suonato per dieci anni praticamente solo i Fender, convinto che fossero l'unica scelta plausibile (la penso tutt'ora per molte cose come il citato Sean Hurley, grandissimo musicista), ho "sbattuto" contro gli altri musicisti, che non la pensano sempre allo stesso modo.

tra l'altro molti musicisti che usano i Fender li usano in un modo che magari non è quello che si aspetta il musicista medio.

se mi ascolto Palladino in Try! con John Mayer, il basso è MOLTO sotto, molto soft: https://www.youtube.com/watch?v=DNHJBnQTzog

io sono anche un fautore del Fender con le lisce, tanto che l'unico Jazz che ho ora ha le Labella e la spugna, e così rimane, perchè il suo suono è giusto che sia così, per me.

ed infatti questi commenti sul suono "fastidioso" me li hanno fatti, come detto in precedenza, usando le ruvide sui Precision, e non le lisce.

Citazione:
Se osi di più puoi risultare "fastidioso".


è proprio questo il discorso, secondo me:

da quando ho "cambiato bassi" mi dicono tutti che il basso si sente meglio, gente che prima non sentiva mezza nota ora mi viene a dire di questo o quel passaggio, anche chi non è musicista ma solo ascoltatore.

quindi il problema non è il basso che fa "boom boom" sotto, anzi! è una questione di frequenze, di dove serve di più il suono del basso e dove va a diventare un "fastidio" per altri, senza nulla togliere alla definizione ed all'intelligibilità del fraseggio.

Citazione:
...il suono cupo e impastato non è che mi aggradi dato che io sono della idea che il basso non debba solo riempire, ma che si debba riuscire a capire pure che note sta suonando


ecco, questo per me è il punto focale di tutto:

la nostra percezione del suono spesso è di "cupo ed indefinito", e che non si capisce cosa suoniamo se non ha la brillantezza o la spinta sulle medie che ci aspettiamo, o se NOI SUL PALCO non sentiamo quello.

però noi non sentiamo quasi mai "da fuori", non andiamo a sentire cosa esce da tutto l'impianto, cosa esce nell'insieme di tutti gli strumenti il cui suono viene proiettato verso il pubblico con tutti gli strumenti assieme.

la prima volta che ho usato un Thunderbird avevo anche un Warwick Streamer, che avevo lasciato in panchina per parecchio tempo, dedicandomi al nuovo giocattolo poco ergonomico.

dopo un mesetto di Thunderbird mi è capitato di riprendere in mano lo Streamer, con le stesse identiche corde: sebbene ci avessi suonato piacevolmente per mesi, adorandone il suono, dopo un mese o due di Gibson il suono dello Streamer mi sembrava una chitarra secca e fastidiosa, come se fossi passato da un amplificatore ad una radiolina od uno di quegli amplificatorini portatili a batterie.

chiaro, era la percezione passando dall'uno all'altro, perchè lo Streamer era un fottuto basso meraviglioso che ancora mi pento di aver venduto (però ci ho finanziato quasi due SG, quindi va bene), però questo esempio mi fa capire come la percezione del suono possa cambiare e possa quindi essere diversa quella di un bassista e quella di un chitarrista, o batterista, o cantante.

suoni che a noi bassisti sembrano bellissimi spesso non sono quello che si adatta a certi contesti, mentre suoni che non terremmo in considerazione sono invece funzionali e si sentono, nonostante noi si sia convinti del contrario  

non voglio nemmeno citare quelli che mettono l'equalizzazione a V, e che continuo a sentire ovunque nei concerti  

Citazione:
Ad esempio io ho provato il Gibson SG e ha un suono davvero fangoso, ma molto caldo. Preso da solo non ha molto senso, ma inserito in una band rock è la morte sua. Io non l'ho mai preso perchè a me piace più il funk, quindi il suo suono non è propriamente centrato.


pensa che io con l'SG mi trovo da dio a fare linee funk e disco belle "avanti", e risultano in generale più gradevoli nel mix, anche perchè la mano destra decide il timbro spostandosi nei punti giusti, e c'è anche la possibilità di usare un pickup al ponte che è eccellente per definizione.

lo hai mai provato in gruppo, suonandoci cose "funk"? anche perchè pure qua, "funk" che significa? c'è una sfilza di funk fatto con Precision zozzi con corde lisce e spugna al ponte così come con Jazz e Stingray super brillanti, o con bassi con suoni esclusivamente "cordosi" e mediosi.

è tutto molto relativo anche in questo caso.
 




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gugu ha scritto: 
uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!
 
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Messaggio Re: La Percezione Del Suono Del Basso - Bassisti Contro Gli Altri Musicisti 
 
avatar Pier_,

guarda che ho capito benissimo...infatti se leggi bene ho detto sembra....e ovviamente...e' chiaro che i FENDER non c'entrano nulla....sarebbe strano che fosse il marchio piu' usato dai bassisti di tutto il mondo

com'e strano il mondo..quando usavo prevalentemente l 'AERODYNE..tutti felicissimi..ma io per gusto personale ho preferito lo STREAMER...e adesso con l avvento del MUSIC MAN leggero..,sono tornato alle origini....in tutti i casi mai un problema con compagni ascoltatori e soprattutto fonici

le motivazioni di quelle percezioni negative vanno cercate altrove..il basso non c'entra sicuramente
 




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Ultima modifica di LAKLAND59 il Gio 23 Mag, 2019 17:23, modificato 1 volta in totale 
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Messaggio Re: La Percezione Del Suono Del Basso - Bassisti Contro Gli Altri Musicisti 
 
miki68 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Per ultimo voglio portare l'esempio del Precision di Jamerson con corde La Bella lisce. Se isoliamo le sue linee di basso, esse risultano calde, ma gonfie di bassi. Suonato da solo questo suono non piacerebbe a nessun bassista.


A dire il vero a me sì, ma io suono jazz e blues-jazz, e chi ascolta jazz dal basso si aspetta un...contrabbasso...
C'è anche da dire che se suoni   Batteria - basso - sax - voce hai pochi problemi perché le gamme non si sovrappongono, se suoni con una chitarra devi fare linee più basse per non mescolarti con la chitarra, se c'è un pianoforte è la/il pianista che deve stare attenta/o a non suonare se non occasionalmente, o per un pedale, sulle prime due ottave altrimenti invade la mia gamma.
In altre parole, come altri hanno già detto, il suono si fa nel gruppo e, IMHO, lo fai con quasi qualsiasi basso.
Il suono dovrebbe piacere a chi ti ascolta, altrimenti è narcisismo.
 




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