Buongiorno a tutti!
L'idea di acquistare un basso a scala corta era nell'aria da tantissimo tempo. Molti anni fa (eravano nel secolo scorso) per alcuni anni sono andato a lezione da un maestro per i primi rudimenti sullo strumento. Essendo piccolino di statura, il maestro di allora mi aveva consigliato di provare un basso a scala corta. Era nata una ricerca, in fondo mai sopita, di questo fantomatico basso. Negli anni ne avevo provati alcuni (Musimaster, Mustang, Jbanez micro, Jaguar SS) che però non mi avevano mai soddisfatto, principalmente perchè erano strumenti o troppo economici (e di bassa qualità produttiva) o con pickup stile Precisione (suono che non mi piace).

Un paio di anni fa invece mi sono imbattuto su questo strumento, il Chowny SWB-1, che monta due pickup J ed un approccio più "serio" alla costruzione. C'ò pensato più di un anno (si veda questa discussione qui), fino ad un mese fa quando ho deciso di fare il grande passo e portarmene a casa uno. Lo strumento si trova in vendita solo qui, ed il prezzo è questo (con leggere oscillazioni in un anno.

Lo strumento è arrivato rapidamente, con un buon imballo. Ho aspettato di fare questa nota, principalmente perchè voleva capire al meglio lo strumento prima di fare considerazioni e paragoni.
Innanzitutto l'altro strumento che ho in dotazione è un Jazz Bass, modello Squier Classic Vibe 60 modello 2009, che dopo un passaggio per le mani di un liutaio che lo ha sistema suona (secondo me) molto bene. Come sonorità il Jazz è il mio strumento, quindi una delle due cose che volevo vedere era come suonava rispetto al Jazz che tra l'altro è a scala lunga.
Devo dire che suona ovviamente diverso, anche se l'SWB-1 ha due pickup J. C'è però da sottolineare che mentre il Jazz è uno strumento passivo e quindi le regolazioni sono abbastanza limitate (i potenziometri del volume sono logaritmici e quindi è difficile dosare il volume dei due pickup ed il controllo dei toni è anch'esso molto logaritmico), il chowny monta elettronica attiva EMG. Questa elettronica rende il controllo dei bassi/alti molto lineari. Quindi il suono può essere manipolato di più del Jazz che invece ha quel suono, subito bello presente e non si scappa.
Inoltre all'interno dello sportellino, il Chowny da due switch che comandano l'elettronica EMG che fa cambiare il comportamento e la pasta sonora dello strumento, andando ad enfatizzare più o meno la risposta dei pickup (vedere qui). Capito lo strumento, il suono diventa interessante.

E la suonabilità ? Bhè una scala corta per chi come me ha mani più piccole di certi bassisti con fisico "da armadio" si sente eccome. Mi sono accorto che riuscivo con facilità a fare passaggi, fraseggi o parti che prima mi creavano sempre difficoltà,  dando finalmente la sensazione di essere a proprio agio sullo strumento.
Lo strumento non è affatto leggero, pesa come un Jazz per il suo corpo in frassino ed il manico è molto simile al Jazz stesso, mentre la piccola palette lo rende ottimamente bilanciato. La finitura è molto buona, anche se alla prima occasione lo porterò a fare un setup dal liutaio.

L'unica cosa che avrei investito di più sarebbe i due volumi separati per i due pickup J, al posto del selettore a tre posizioni che mi ha sempre infastidito sin dai tempi del mio vecchio Jazz Special. Inoltre avrei fatto un selettore a 4 posizioni per portare "a portata di mano" gli switch dell'elettronica. Insomma qualche dettaglio da curare, ma lo strumento mi sta veramente piacendo!

Io uso: solo le dita

Come ti trovi col peso e con lo strumento in generale, come è settato di serie? Ha una action comoda?

Personalmente ritengo che il basso vada provato ma dopo ben due ciffoloni presi provandoli posso a sto punto prendere qualcosa in Internet....Anche io avevo visto questi endorsati da Dave o in alternativa gli scala tradizionale Ace Bootlegger...

Io uso: solo le dita

gigetto2 ha scritto:  

Come ti trovi col peso e con lo strumento in generale, come è settato di serie? Ha una action comoda?

Personalmente ritengo che il basso vada provato ma dopo ben due ciffoloni presi provandoli posso a sto punto prendere qualcosa in Internet....Anche io avevo visto questi endorsati da Dave o in alternativa gli scala tradizionale Ace Bootlegger...

Lo strumento è ben settato di serie. Da quando è arrivato l'ho solo accordato ed è subito pronto a suonare.
Sento solo leggermente delle fritture sulle corde più alte nella zona tastiera vicino al corpo. Non so se è colpa del mio tocco abituato alla scala lunga. Nei bassi a scala lunga (tipo Jazz) la tensione delle corde è più alta, quindi si deve fare più forza rispetto alla scala corta che ha tensione delle corde più bassa. Questo comporta un suono più ricco di basse frequenze (che si possono compensare con l'elettronica, alzando gli alti), però conferisce allo strumento una maggiore morbidezza delle corde. Questo permette di suonare senza “sforzare troppo” il tocco.
Il peso dello strumento è in linea con i bassi tradizionali a scala lunga, circa 4 kg. Questo permette di avere due caratteristiche importanti: il body in frassino aumenta il sustain che sarebbe minore (rispetto alla scala lunga) avendo le corde più corte ed inoltre con una palette tutto sommato piccolina, il corpo “pesante” conferisce un bilanciamento ottimo.
Gli altri bassi a scala corta, per quanto riguarda questi aspetto, sono più deficitari. Ad esempio i Squier/Fender Mustang e Jaguar, avendo la paletta molto grande ed un corpo meno pesante di questo SWB-1, il basso tende a cadere in avanti.
Vorrei precisare che pur essendo commercializzato da Chwony, questo strumento non ha nulla a che vedere con quelli “endorsati” da Dave. Questo è uno strumento progettato da Scott Whittley, il quale ha un sito internet ed un Canale Facebook in cui mostra le caratteristiche dello strumento.
Infine anch’io non sono felice di acquistare strumenti in internet senza provarli. Ma chiedendo a destra e sinistra, non ho trovato nessun negozio che era disponibile a prenderlo. Così alla fine l’ho preso in rete e devo dire che sono soddisfatto del prodotto. Per chi vuole una scala corta lo consiglio.
PS: La Ernie Ball ha annunciato che produrrà un Musicman a scala corta. Sarà interessante vedere come suonerà questo strumento rispetto al fratello maggiore,a anche se il costo sarà sicuramente il triplo del Chowny SWB-1. Quindi questo strumento come qualità/prezzo è sicuramente di ottimo livello.

Io uso: solo le dita

Citazione:

Il peso dello strumento è in linea con i bassi tradizionali a scala lunga

che poi parlare di "tradizionali" in realtà è pure sbagliato, perché la scala 34" ai tempi era la scala "Fender" o anche detta "scala lunga" (da cui tutt'oggi la dicitura su molte corde, "long scale"), e negli anni 60 erano più diffusi i bassi 30".

parentesi a parte, questo basso mi ha sempre ispirato molto, perchè effettivamente mancava un basso "moderno" a scala corta, soprattutto nell'attesa dello Stingray, che però uscirà credo ormai il prossimo anno o comunque a fine 2019.

io ho dovuto ripiegare sull'Ibanez Mikro per avere un basso 30" decente e di stampo moderno.

l'unica cosa è il peso, cavolo, sempre 4kg so' tanti per uno scala corta.

Citazione:

(che si possono compensare con l'elettronica, alzando gli alti)

io agirei più che altro sulle medie, e se ti piace il suono brillante, ti suggerisco le D'Addario Prosteel. sono riuscito a recuperare medie ed alte dall'SG con quelle corde, il che la dice lunga

gigetto2, siam sempre là, quando compri di persona, eccetto il peso, puoi valutare veramente poco e niente di uno strumento; spesso sono settati malissimo e sembrano "funzionare", poi vai a fare un setup e trovi tasti che fanno su e giù e frusta tutto, e non puoi settarlo decentemente.

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- Zoom B3

gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Pier_ ha scritto:  

nell'attesa dello Stingray, che però uscirà credo ormai il prossimo anno o comunque a fine 2019.

Non so se nel frattempo sia cambiato qualcosa, ma era stato annunciato per settembre.

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Fu-V, ah ecco, mi ricordavo più tempo, meglio così allora!

certo da noi chissà quando arriverà...

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Ma cosa costano le spese di spedizione? Hai preso anche il fodero a misura? Per questo mi orientavo più sulla Bootlegger, scala lunga valigia di serie ma mi hai fatto venire un dubbio....

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gigetto2, il basso a scala corta si sceglie per il diapason, non per la grandezza generale, anche perchè certuni non sono "più corti" di tanto rispetto agli scala lunga.

avere i tasti più ravvicinati ed il manico tutto più corto (parliamo di circa 10cm) equivale ad avere una diversa estensione della mano, diversa tensione delle corde e di conseguenza un approccio diverso in toto sul basso, con la mano sinistra che preme le corde.

questo Bootlegger che citi è un basso headless scala lunga, come ce ne sono tanti vedi gli Steinberger Spirit, gli Hohner B2A, il Washburn Status...

se vuoi un basso piccolo e trasportabile c'è anche il Traveller bass, che se non sbaglio è scala 32", quindi media, ed ha la forma del Precision.

ma non sono bassi scala corta.

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Sì non avendo mai avuto uno scala corta mi piacerebbe farlo, comunque questo per prezzo/fattura come il bootlegger, può essere alternativo ai nostrani nostri venditori fisici....in quanto non avendo rivenditori o distributori sicuramente un di più magari lo danno per il prezzo.

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Pier_ ha scritto:  

Citazione:

Il peso dello strumento è in linea con i bassi tradizionali a scala lunga

che poi parlare di "tradizionali" in realtà è pure sbagliato, perché la scala 34" ai tempi era la scala "Fender" o anche detta "scala lunga" (da cui tutt'oggi la dicitura su molte corde, "long scale"), e negli anni 60 erano più diffusi i bassi 30".

parentesi a parte, questo basso mi ha sempre ispirato molto, perchè effettivamente mancava un basso "moderno" a scala corta, soprattutto nell'attesa dello Stingray, che però uscirà credo ormai il prossimo anno o comunque a fine 2019.

io ho dovuto ripiegare sull'Ibanez Mikro per avere un basso 30" decente e di stampo moderno.

l'unica cosa è il peso, cavolo, sempre 4kg so' tanti per uno scala corta.

Citazione:

(che si possono compensare con l'elettronica, alzando gli alti)

io agirei più che altro sulle medie, e se ti piace il suono brillante, ti suggerisco le D'Addario Prosteel. sono riuscito a recuperare medie ed alte dall'SG con quelle corde, il che la dice lunga

gigetto2, siam sempre là, quando compri di persona, eccetto il peso, puoi valutare veramente poco e niente di uno strumento; spesso sono settati malissimo e sembrano "funzionare", poi vai a fare un setup e trovi tasti che fanno su e giù e frusta tutto, e non puoi settarlo decentemente.

Grazie per il suggerimento delle corde. Quando andrò a sostituirle proverò a installare le D'Addario Prosteel. In ogni caso più suono lo strumento più mi sta piacendo. Sto anche capendo in dettaglio i settaggi dei 4 switch interni che cambiano il suono. Per rendersi conto bisogna suonarlo molto per familiarizzare sia con il suono che con lo strumento.

Comunque sto apprezzando moltissimo lo strumento. Il fatto di avere uno strumento "al tuo servizio" rispetto che ad essere "al suo servizio" mi permette di concentrarmi molto sulla musica. Questo ti da molta motivazione. Riuscire a fare cose con facilità, senza che lo strumenti ti metta "i bastoni tra le ruote" per me è molto importante.

Io uso: solo le dita

Per l'esattezza (pesatura tramite dinamometro) dei due bassi in mio possesso:
Chowny SWB-1, scala corta, body in frassino, ben bilanciato, elettronica attiva: 4,5 kg
Squier Jazz Bass Classic Vibe '60, scala lunga, body in tiglio, ben bilanciato, elettronica passiva: 4,1 kg

Io uso: solo le dita

Quel mezzochiletto due ore in piedi si sente...

Io uso: solo le dita

Riprendo questo argomento per condividere un po' di cose su questo basso.

Come riportato nei post precedenti il basso è arrivato ben bilanciato e settato anche se lo sentivo un po' friggere vicino al corpo. Dovendo fare un giretto dal liutaio per un tagliando al Jazz Bass ho portato anche il "piccoletto". Il liutaio mi ha detto che a parte qualche piccolo aggiustamento andava bene.
A casa però il suono mi sembrava sempre un po' spento e così ho deciso di comperare (su Amazon) le corde DAddario Prosteel consigliatemi da Pier_.

Queste corde hanno reso lo strumento decisamente più brillante, ma non mi hanno convinto perché erano troppo brillanti e sferraglianti. Non so come dire, ma mi dava l’impressione di quel suono rock che a me non piace. Inoltre aveva un suono sbilanciato sugli alti e questo non cambiava anche se giocavo con i switch di settaggio dell'elettronica AMG. Insomma non ero soddisfatto, anche perché se la corda di La veniva suonata con un po' più di forza dava "delle botte" sonore. Ho provate a mettere mano al setup, le corde meno vicine ai tasti, alzare le corde sul ponte, allontanare i pickup dalle corde, ma sembrava che cambiasse poco o niente al suono complessivo. Molto deluso ho lasciato per molti mesi lo strumento nella custodia e continuato con il fido Jazz Bass.
Ma mi dispiaceva lasciarlo lì perché per acquistarlo avevo studiato e visto molti video fatti in rete, anche dal suo progettista e bassista Scott Whitley. Possibile cha lui suonasse bene e a me una ciofeca! Inizialmente pensavo che ero io il problema, ma poi mi sono reso conto che facendo le stesse cose sul Jazz risultavano carine ma sul SWB-1 invece facevano schifo, allora ho pensato che era lo strumento che non andava.
Allora ho provato ad inserire le vecchie corde, ma corda di MI si è rotta sulle meccaniche, cosa mai vista prima. L’acciaio si era incrudito!
Rimesse le corde Prosteel, ma non le ho fatte passare per il corpo ma dalle sellette. Qualcosa migliorava, ma non granché. Sulla Corda di LA ho stretto di più la selletta ed anche qui qualcosa migliorava, ma sempre poco.
A questo punto non sapevo cosa fare. Mi sono attaccato alla rete e nel Sito http://www.shortscalebass.co.uk/swb-1-standard-strings/ ho visto che per quel basso inizialmente veniva venduto con le corde “GHS ‘Super Steels’ 5500 (44 – 106)”. Quello che mi ha colpito è la frase “pre-Chowny SWB-1 basses” perché indicava l’utilizzo di queste corde prima della produzione fatta in India dalla Chowny, quando lo strumento era prodotto in modo più artigianale, più controllato e probabilmente più costoso. Le corde non le conosco, ma le trovo su Amazon al costo di 50 euro. Cosa fare? A dicembre mi deciso e le compero come ultima spiaggia. Arrivano e le monto in modo tradizionale “alla Jazz” non passandole per il corpo. Lo strumento suona decisamente meglio! Tiro un sospiro di sollievo. Riprendo in mano il libro di Balmer sui bassi fender. Seguo cosa consigliano per il setup e lo seguo. Risistemo il truss road, poi l’altezza delle sellette, le stringo bene e man mano il suono migliora. Il tocco finale sull’altezza dei pickup alla Jazz: 2,8 mm su MI e 2,4 mm sul SOL. A questo punto lo strumento suona decisamente bene, caspita da non credere. Adesso lo sto utilizzando da 15 giorni, va da dio!
Sapevo che il setup fatto bene era importante, ma che le corde cambiassero lo strumento in modo incredibile non me lo aspettavo. Una lezione da tenere a mente: quando lo strumento non va non cambiatelo, semplicemente investite sulle corde giuste e su un ottimo setup!

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miki68,scusa ma sono delle round?

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miki68, son contento! io lo dico da anni che le corde sono importantissime   vengono troppo spesso trascurate come parte dello strumento.

nel tuo caso però penso che forse il setup avresti dovuto farlo bene anche con le D'Addario, che non si sa mai.
soprattutto l'altezza dei pickup, altra cosa molto trascurata, è fondamentale. è come se cantare troppo vicino o troppo lontano da un microfono.

per quanto riguarda le GHS, su Amazon non hanno buoni prezzi, conviene guardare Saitenmarkt o Lord Of The Strings.

in ogni caso grandi corde anche loro, sullo Stingray mi hanno svoltato il sound.

Citazione:

Arrivano e le monto in modo tradizionale “alla Jazz” non passandole per il corpo.

purtroppo il montaggio passante, se fatto male, rovina le corde, perchè se prendono una torsione anomala, non si riescono a mettere a posto come nel caso del passaggio sul ponte.

a me è capitato spesso di montare le corde passanti con disattenzione e trovarmi volumi sballati, corde con effetto chorus irrecuperabili e cose del genere.

bisogna fare molta più attenzione.

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gugu ha scritto: 

uuuh... non vedo l'ora di vedere scritto "si chiude" con più di otto lettere!!!

Pier_ ha scritto:  

Grazie Pier_ per il consiglio sui siti di Saitenmarkt o Lord Of The Strings, non ne sapevo dell'esistenza. Andrò a guardare nei miei prossimi acquisti.

Come dici tu forse con le D'Addario Prosteel avrebbe avuto necessità di un setup differente. Sarà, ma con le GHS il suono è un'altro pianeta. Non avrei mai cr4eduto una così grande differenza, tenendo presente che ho quasi sempre montato D'Addario nel Jazz Bass e trovato bene. Ammetto con sincerità che se nel Sito non avessero detto di montare le GHS su Chowny non lo avrei mai fatto. Grandi corde senza dubbio.

Per quanto riguarda il passaggio delle corde sul corpo concordo con te. E' veramente facile danneggiarle e soprattutto non cambia granchè il suono a mio modo di vedere, quindi da ora in poi solo montate sul ponte dritte.

Poi concordo con Pier_ sull'altezza del pickup. Veramente cambia completamente il suono dello strumento, anche qui da non credere. E' vero, scusate senza polemica, ma siamo presi troppo a farci un sacco di fisime sui legni e sui dettagli dello strumento sulle made in Korea, Messico o USA e poi ci dimentichiamo delle corde e del setup generale dello strumento.

Ah si, per chi me lo chiedeva prima, sono delle corde ruvide classiche, ma evidentemente con materiali e lavorazioni sicuramente di alto livello. Al prossimo cambio corde sul Jazz Bass le provo a montare anche lì.

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