Oggi ho fatto un salto alla dimostrazione dei Tribe Basses a Torino....
Ero andato soprattutto per pagare le corde ( che Davide Garbujo mi ha spedito prima ancora che gli facessi il solito bonifico !!) Groovster , che sono quelle che uso di solito e che trovo molto valide (poi con l'offerta che ha fatto Davide sull'altro thread non potevo non comprarne al volo almeno 5 mute da tenere di scorta....) e per cogliere l'occasione per fare la sua conoscenza di persona.
Invece mi sono trovato in mano questo bel basso , purtroppo per me versione 4 corde (e che quindi non so assolutamente suonare perchè posseggo solo 5 corde...), e quindi butto giù qualche considerazione "a caldo" sull'oggetto.
Innanzitutto il basso si presenta molto bene, è piuttosto leggero ed ha questa estetica secondo me molto indovinata che ricorda l'Aerodyne.
In questo modo è riuscito secondo me a creare un basso che ricorda la produzione Fender alla quale bene o male siamo tutti un pò abituati, ma senza fare il solito copia/incolla.
Manico: non sono in grado di giudicarlo, perchè assuefatto a manici a 5 corde, di sicuro l'ho trovato comunque scorrevole e gradevole, se i miei ricordi non mi ingannano mi è sembrato una via di mezzo tra Jazz e Precision come dimensioni , ma altri più "sul pezzo" di me diranno cose più esatte.
Ho apprezzato molto la scelta del comparto elettronica: la classica Vol-Vol-Tono passiva , ma con uno switch a tre vie che consente di utilizzare il pickup doppioJ al ponte come Jazz posizione'70 / Jazz posizione'60 o humbucker. Potendolo poi miscelare a piacere con lo split al manico, la gamma di timbri ottenibile è vasta senza dover ricorrere a elettroniche attive. (alla fine abbiamo sempre un'ampli per eventuali eq più estreme, no?).
Prova suono: quello che è certo, e confermato dagli altri bassisti che l'hanno provato , è che la caratteristica che salta immediatamente fuori è che questo basso ha una "botta" da vendere.Questa caratteristica rimane ben presente anche utilizzando varie miscelazioni e combinazioni dei pickup. Non so se questo possa avere a che fare con la scelta del basswood (tiglio) per il corpo, legno sul quale confesso che avevo dei decisi pregiudizi , ma che in realtà Davide mi ha detto di aver appositamente scelto per enfatizzare la risposta sui bassi.
Se dovessi immaginare una destinazione d'elezione per questo basso direi "rock e dintorni"....(anche se sono convinto che con la giusta intenzione si possa suonare tutto con tutto...).
Attendo di provare con piacere la versione 5 corde che Davide dice sarà disponibile a gennaio, così come la versione headless , che vista in fotografia mi incuriosisce assai.
In conclusione mi è sembrato un buon prodotto , secondo me vale la cifra che viene richiesta.
Poi, per me, avendoci avuto a che fare come cliente in più di un'occasione, il fatto che il marchio e l'assistenza siano gestite da Davide Garbujo, rappresenta un plus che ha anche un suo valore. (ah , tanto per non smentirsi, prima di uscire mi sono ritrovato in mano come gadget una bella muta di corde Groovster Nickel 5 in omaggio, che ha dato a tutti quelli che sono intervenuti a provare il basso....).
Io in tutta sincerità non posso fare altro che augurargli buona fortuna per questa nuova operazione musicale che si affaccia sul mercato in Italia.