nel mio piccolo, ho notato che il dead spot "si nasconde" se le corde sono brillanti, nuove, ma appena si ammosciano, saluti, eccolo di nuovo (infatti onestamente tutti sti "fortunati" secondo me sono solo meno pignoli
). personalmente sui dead spots ho la mia teoria che riguarda i C#, tra l'altro.
esempi:
Jazz Special: dead spot evidenti su C# al quarto tasto di La, C# al sesto di Sol (ed un po' limitrofi 5? e 7? tasto) e F# al quarto tasto di Re. quando usavo le Roto Bass, che da nuove sono superbrillantissime, non me ne accorgevo mai. nessun dead spot, nessun problema, ma appena si usuravano un po', ecco che tornavano i "buchi neri".
con le D'Addario EXL stessa cosa, nuove nuove dead spots inesistenti, ma dopo qualche mese (grazie al cielo ste corde mi durano tanto), rieccoli.
con le Roto Swing66 non c'ho mai fatto caso ai dead spots
alla fine ho fatto defrettare sto bassetto, i dead spots sono sempre l?, ma ora che ? fretless non mi interessano granch?, e ci monto le D'Addario Chromes. si notano un po' di pi? (soprattutto quelli sul Sol).
Precision 62 USA: dead spot "medii", non troppo evidenti, su G al terzo tasto di Mi, ed il solito gruppetto intorno sulla corda di Sol. all'inizio ci usavo le corde originali, le Fender 45-100, e si notavano parecchio, perch? gi? le corde erano usurate, pi? morbidine, quindi sul Mi basso dovevo "pestare" di pi? per far uscire meglio il suono del Sol.
ho provato le D'Addario EXL 45-105, e si notava meno, ma quando sono passato alle Rotosound Swing66, il basso ? proprio rinato. peccato averlo dovuto vendere.
Ibanez ATK300 (ok, non ? un Fender, ma i deadspots ci sono): dead spots su C# al sesto tasto di Sol, F# al nono tasto di La, e C# all'undicesimo tasto di Re, molto evidenti i C#, molto meno il F#.
con le D'Addario EXL i primi periodi, al solito, non si nota nulla, suona bene, eccetto il C# sul Re, quello ? davvero un buco, si nota sempre. con le Ernie Ball, nuove nuove, suonava poderoso, brillantissimo, ci tenevo anche l'action molto pi? bassa, e suonava tutto bene, ma siccome durano pochino, il problema si ripropone subito.
con le 40-100 (di solito ci monto le 45-105) il problema dei dead spot si nota meno su questo basso, che di suoi ? anche molto brillante, ma il suono ne risente (proprio perch? ? troppo brillante di suo, e quindi le 40-60 sono troppo "esili". infatti con le 45-100 questo basso va una meraviglia.
per ora c'ho usato solo queste, ma devo provarci le Roto Swing e vedere un po' come va.
Piercision: dead spots "normali" su C# al sesto tasto di Sol e limitrofi, un po' fiacco il B al secondo tasto di La e l'E al secondo tasto di Re, ma non li chiamerei dead spots, non so spiegarlo. non c'? meno sustain, solo sembra esserci un minimo (pignoleria inside) di volume in meno.
comunque, con le Roto Swing66 zero problemi, ci sono andato avanti tre mesi e mezzo, e facevo caso solo al C# (le "limitrofe" no). c'ho montato poi le Ernie Ball, e come sopra, i primi giorni ottimo, action rasoterra, suono superbrillante, nessuna nota morta, anche il C# ne aveva giovato.
poi niente, sono morte dopo due settimane.
c'ho messo le D'Addario Chromes, ed il C# ? tornato a farsi sentire, ma in compenso B ed E suonano al 100% (scalatura 50-105 stavolta), e con le flat lo reputo normale, hanno un suono ben pi? chiuso)
c'ho montato per un periodo le DR Lo Rider in acciaio (45-105), e la brillantezza iniziale mascherava i dead spots, ma appena si sono un po' spente, ecco anche B ed E che si ammosciano.
con le D'Addario EXL 40-100 non ci facevo caso, per nulla. troppo brillanti per? per i miei gusti, e sono tornato alle Chromes, fregandomene
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ho provato anche altre corde in questi anni, ma queste son quelle che ho usato di pi? e che mi ricordo meglio a livello di dead spots. in ogni caso, a corde nuove i dead spots scompaiono sempre, evidentemente perch? essendoci frequenze alte nella corda, viene in parte mascherato il "buco" della nota morta.
ma appena le corde iniziano ad invecchiare, ecco che i buchi si notano subito, e "thump" su certe note.
come dicevo, i dead spots sui miei bassi sono TUTTI incentrati sui C# o F#, sia in acustico che sugli amplificatori. il che secondo me dovrebbe avere qualche spiegazione scientifica.
non ho notato differenze tra corde "pi? tese" o "meno tese", solo che con le scalature sottili, che mantengono un po' meglio la brillantezza ed un suono squillante, si notano meno.